L’annuncio da parte della Federal Reserve di aumentare i tassi di interesse il 21 settembre ha determinato un crollo dei prezzi delle Azioni e delle criptovalute, principali e non. Adesso, le Nazioni Unite chiedono alla FED, e agli altri regolatori occidentali, di non continuare ad aumentare i tassi per contenere l’inflazione.
Tuttavia, la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo potrebbe avere come conseguenza una crisi economica mondiale. Vediamo come saranno i prossimi giorni per le crypto ora che finalmente le Nazioni Unite si sono fatte sentire.
In arrivo giorni migliori per le crypto?
L’UNCTAD ha pubblicato il suo rapporto sul commercio e lo sviluppo del 2022, in cui è stata espressa preoccupazione di una possibile calamità economica a causa della rigida politica monetaria adottata da parte della FED, i cui effetti si sentirebbero di più nei Paesi in via di sviluppo.
La reazione dei mercati agli annunci di Powell non è stata affatto benevola e la scelta di contrastare l’inflazione con un ulteriore aumento dei tassi di interesse non è ben vista da tutti. Inoltre, sempre di più Bitcoin ed Ethereum sono legati al mercato azionario e tutte le crypto hanno seguito una traiettoria in discesa a causa di queste scelte.
La politica della FED danneggia le persone più deboli
Secondo quanto riferito da parte di Rebeca Grynspan, segretario nazionale dell’UNCTAD, le politiche attuali predisposte da parte della FED sono dannose per le persone più vulnerabili ed esposte alla crisi economica, soprattutto per quelle che abitano nei Paesi in via di sviluppo.
Invece, gli analisti di mercato di Bitfinex, un exchange di crypto con sede nelle isole Vergini britanniche, hanno affermato che il mercato delle criptovalute è estremamente sensibile ai commenti della FED ed ha subito un brutto calo proprio in virtù degli interventi della banca centrale statunitense.
La recessione è un bene per le crypto?
Nel frattempo, analisti ed esperti non si tirano indietro a realizzare previsioni su Bitcoin e più in generale su tutto il settore. La maggior parte ritiene che il valore delle crypto precipiterà in caso di crollo del mercato azionario, altri ritengono che potrebbe accadere l’opposto.
Secondo quanto riferito da Stan Duckernmiller, investitore americano, la recessione potrebbe essere un evento positivo per tutte le crypto. Questo avvenimento, infatti, potrebbe portare ad un crollo della fiducia in banche e governi centrali, generalmente eventi riconducibili a buone notizie per il mondo crypto.
Infatti, Bitcoin essendo decentralizzato, aumenterà di prezzo riducendo al minimo la correlazione.
Inoltre, con il rally di Bitcoin, indipendentemente dal comportamento della FED, anche le altre crypto come Ethereum, Tether e Dogecoin potranno seguire l’onda e alzare la loro capitalizzazione. In ogni caso, l’allentamento della posizione da parte della Federal Reserve potrebbe avere un effetto piuttosto curativo sulla salute dei mercati delle criptovalute e non solo.
Il prossimo appuntamento della FED è il 4 novembre e capiremo se l’ulteriore rialzo dei tassi di interesse sarà reale o meno. Adesso, però, la Federal Reserve dovrà operare con le Nazioni Unite alle calcagna. Il risultato non è di certo scontato.
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