Investire nei fondi ESG è diventata una strategia sempre più utilizzata da chi vuole cimentarsi nel trading online con particolare attenzione alla responsabilità ambientale. Questo tipo di investimenti ha guadagnato popolarità negli ultimi anni, in linea con l’etica del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità sociale, economica ed ambientale.
Su piattaforme di trading come XTB oppure eToro, ad esempio, è possibile trovare una vasta selezione di asset che consentono di investire online nel pieno rispetto delle norme etiche e dei vari paletti stabiliti dai principi ESG.
Migliori Fondi ESG | Dimensione | Costo annuo |
---|---|---|
Lyxor MSCI China ESG Leaders Extra | $ 350 mln | 0,65% |
Amundi CAC 40 ESG | $ 690 mln | 0,25% |
iShares MSCI EMU ESG Enhanced | $ 920 mln | 0,12% |
Xtrackers MSCI Europe Utilities ESG Screened | $ 45 mln | 0,20% |
Vanguard ESG U.S. Stock | $ 63 mln | 0,12% |
ESG-leaders (Smart Portfolios eToro) | N/D | Varia |
In questa breve guida sui fondi ESG, oltre a descrivere quelle che secondo noi sono attualmente le migliori possibilità di investimento nel settore, spiegheremo anche rapidamente quali sono i principi che muovono gli investimenti in questo settore e perché, oggi, sono così richiesti.
Se vuoi saperne di più, non ti resta che continuare a leggere questo articolo. Se invece sai già a quali fondi ESG affidarti ma non sai quale broker possa fare al caso tuo, nella tabella azzurra qui sotto trovi un rapido tutorial per iniziare a investire in fondi ESG su XTB.
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Fondi ESG – Le migliori piattaforme su cui investire
8
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Caratteristiche
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Classificazione
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Cosa sono i fondi ESG
Quando si discute di investimenti in fondi ESG, ci si riferisce generalmente a una strategia di investimento etico in cui la scelta degli asset non si basa solo sui potenziali rendimenti finanziari, ma anche sul loro impatto ambientale presente e, soprattutto, futuro.
L’utilizzo di un modello di investimento che si basi sulle logiche ESG offre anche la possibilità di valutare gli asset attraverso i cosiddetti Rating ESG, un argomento sul quale abbiamo deciso di dedicare un breve paragrafo di questo articolo più avanti nel corso del testo.
In generale, i fondi ESG con un rating più elevato (come ad esempio quelli A, AA, AAA) appartengono a aziende o fondi che si impegnano attivamente nella riduzione dell’impronta di carbonio e nel contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici, adottando modelli di lavoro sostenibili e in linea con i requisiti stabiliti, ad esempio, dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Tuttavia, paradossalmente, non esistono criteri oggettivi che definiscano i confini di ciò che è ESG e ciò che non lo è. La valutazione della sostenibilità di un’azienda, quindi, dipende principalmente dall’investitore stesso o dai parametri utilizzati da alcune agenzie di analisi per studiare i vari fondi che si definiscono tali.
In questa guida, però, abbiamo racchiuso solo quei fondi ESG che sono stati definiti tali da agenzie di analisi finanziaria che si occupano professionalmente di rilevare questa tipologia di criteri. Quindi, gli standard qualitativi e rappresentativi del mondo ESG possono ritenersi elevati.
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Cosa significa ESG
L’acronimo ESG, che sta per Environment, Society e Governance (Ambiente, Società e Governance), rappresenta un approccio di investimento che incorpora considerazioni ambientali e sociali di vario genere.
Gli investimenti rinnovabili nel contesto dei fondi ESG non differiscono significativamente dalle strategie di investimento che si possono fare su altri fondi tradizionali. L’analisi degli asset, delle loro caratteristiche e delle loro potenzialità viene condotta in modo simile e il criterio fondamentale rimane sempre il potenziale di guadagno derivante da un determinato asset.
Tuttavia, nello sviluppare una strategia sui fondi ESG, è necessario applicare un filtro selettivo aggiuntivo prima di effettuare la scelta sul mercato. Questo coinvolge il confronto dei punteggi ESG dei vari asset. Ad esempio, molti investitori etici scelgono di investire solo in titoli con un punteggio ESG pari ad AAA, ritenuti quindi estremamente validi.
Tuttavia, questa è una gamma ristretta di titoli. Per questo motivo, molti trader puntano anche su asset con punteggi inferiori, come AA o A. Questi asset dimostrano comunque un impegno chiaro e deciso nel rispettare le norme di sviluppo e crescita sostenibile, seppur in misura minore rispetto ai leader di settore.
È compito dell’investitore mantenere aggiornato il proprio portafoglio e studiare i migliori metodi per diversificare gli investimenti. I punteggi ESG, infatti, tendono a cambiare con una certa regolarità, poiché sono strettamente correlati non solo alle prestazioni economiche, ma anche al contesto socio-ambientale di un’azienda.
I migliori Fondi ESG su cui investire – Analisi completa
Una veloce analisi degli attuali scenari di mercato basta a comprendere quanto complessa sia la situazione legata ai fondi ESG. Sono decine e decine i fondi di investimento sostenibile che si sono venuti creando negli ultimi anni, finanziati da alcune delle maggiore società del settore come iShares oppure Vanguard.
Questo sofrallomanento rende difficile capire quale fondo ESG possa essere il migliore per le proprie necessità, soprattutto considerando che l’analisi di un singolo fondo è un fenomeno che spesso occupa diverse ore anche agli analisti più preparati e puntuali del settore.
Si tratta infatti di sfogliare pagine e pagine di documentazione circa le partecipazioni, i settori di interesse, gli andamenti ed i rendimenti offerti ai propri investitori. Non sorprende che questa mole di lavoro possa scoraggiare gran parte degli investitori meno esperti e che, soprattutto, affrontano il trading non come un lavoro ma come un modo per arrotondare a fine mese.
Per questo motivo lo scopo centrale di questa guida, nonchè la sua parte più corposa, è dedicata proprio all’analisi di alcuni dei migliori fondi ESG su cui è possibile investire in questo periodo. Si tratta di fondi ESG dalle prospettive positive sul lungo-medio termine, con partecipazioni strategiche e avanguardistiche in molti settori.
Lyxor MSCI China ESG Leaders Extra UCITS
Il primo dei fondi ESG discussi nel corso di questo articolo è Lyxor MSCI China ESG Leaders, più di frequente chiamato semplicemente LCHI. Si tratta di uno dei più importanti fondi ESG attivi nel mercato cinese e rappresenta un’importante opportunità di investimento nel settore delle rinnovabili e dei settori collegati.
Questo ETF ESG vanta infatti circa 195 partecipazioni diverse, concentrate sul mercato cinese e asiatico. Si tratta di un mercato che negli ultimi anni ha vissuto fortissime espansioni e visto la grande rincorsa delle economie asiatiche verso quelle europee. La Cina, ormai da decenni, fa segnare costantemente aumenti del proprio PIL dal segno positivo, e gran parte delle maggiori aziende cinesi godono di buona stabilità finanziaria.
Trattandosi di un ETF ad accumulo, il suo funzionamento è molto semplice: man mano che gli investitori acquistano quote del fondo, l’agenzia di emissione reinveste continuamente nell’acquisto di asset da integrare nell’ETF. Attualmente, Lyxor MSCI China ESG Leaders è uno dei fondi ESG più piccoli per dimensione, con circa 350 milioni di dollari.
Di questi, la principale partecipazione del fondo è rappresentata da Tencent Holding (15% circa del totale), un’azienda di investimento attiva nel settore dei media e dell’intrattenimento, attualmente proprietaria di case di asset come Riot Games, Miniclip e QQ, uno dei social più utilizzati in cina. Altre partecipazioni notevoli sono Alibaba e Bank of China.
💸 Costo annuo (TER) | 0,65% |
⚙️ Tipologia di distribuzione | Accumulazione |
🧮 Dimensione del fondo ESG | 350 mln $ |
💻 Numero di Partecipazioni | 195 |
La costruzione del fondo dunque è orientata principalmente su settori come industria hi-tech, investimenti, servizi e settori che in generale rientrano nella definizione “low carbon”. Si tratta dunque di investimenti generalmente ritenuti ESG-friendly ed in grado di provvedere a buoni profitti sul medio-lungo termine.
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Amundi CAC 40 ESG UCITS DR
GC40, come viene chiamato in borsa Amundi CAC 40 ESG UCITS DR, è uno dei fondi ESG più importanti per quanto riguarda il mercato europeo, focalizzandosi principalmente su aziende quotate sulla borsa parigina del CAC.
Con un campo d’azione geograficamente così ristretto, non sorprende dunque che questo sia uno dei fondi ESG con il minor numero di partecipazioni, appena 41. Gran parte di queste fanno riferimento al solo mercato francese (più del 90%), ma si trovano partecipazioni minori anche da svizzera e Paesi Bassi. Si tratta di tre località generalmente molto avanti per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie avanzate e adatte ad una filosofia di sostenibilità ambientale.
Anche in questo caso, si tratta di un ETF ad accumulazione, che attualmente vanta una dimensione complessiva del fondo di circa 690 milioni di dollari. La grande dimensione ed il basso numero di partecipazione fa sì che questo sia uno dei fondi ESG con la partecipazione più densa in assoluto.
La partecipazione principale di questo fondo è in aziende della moda e del cosmetico, come L’Oreal (8%) e Louis Vuitton (10%). Si tratta di aziende che da anni hanno iniziato a mostrare maggiore attenzione all’ambiente e migliorare il loro rating ESG. Inoltre, sono presenti anche altre partecipazioni in aziende hi-tech minori come Airbus e Air Liquide.
💸 Costo annuo (TER) | 0,25% |
⚙️ Tipologia di distribuzione | Accumulazione |
🧮 Dimensione del fondo ESG | 690 mln $ |
💻 Numero di Partecipazioni | 41 |
Il 2023 di GC40 è stato, fino ad ora, eccezionale: il fondo è cresciuto di oltre il 20% e gli ultimi mesi mostrano un trend ancora positivo che potrebbe trascinarsi fino al quarto trimestre dell’anno.
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iShares MSCI EMU ESG Enhanced UCITS
iShares è una delle emittenti di ETF più conosciuta ed apprezzata al mondo, per la qualità e la puntualità dei suoi prodotti. iShares MSCI EMU ESG Enhanced (ENMU), non fa di certo differenza rispetto agli altri. Si tratta di un fondo specializzato sul mercato europeo ad ampio spettro, con partecipazioni prevalentemente in Francia e Germania.
Il fondo vanta anche una discreta partecipazione in asset italiani, che ammontano a circa il 7% del totale.
Con le sue 213 partecipazioni diverse, si tratta di un fondo con quote partecipative decisamente più diluite rispetto agli altri trattati fino ad ora. Le partecipazioni sono rivolte soprattutto a settori ESG-Friendly come Finanza (17%) e Informatica (15%) con aziende del calibro di Allianz oppure SAP.
Si tratta ancora una volta di uno dei fondi ESG ad Accumulazione. Questa volta si parla però di un fondo di investimento ad alto capitale, con una dimensione complessiva dell’ETF che supera i 900 milioni di dollari in partecipazioni.
Come trend nel mercato europeo da inizio 2023, anche ENMU ha visto il proprio valore salire di una decina di punti percentuali a partire da gennaio. Ovviamente, più grande il fondo e più difficile è notare grandi incrementi percentuali.
💸 Costo annuo (TER) | 0,12% |
⚙️ Tipologia di distribuzione | Accumulazione |
🧮 Dimensione del fondo ESG | 920 mln $ |
💻 Numero di Partecipazioni | 213 |
Una crescita così solida in un fondo così grande dunque non è attribuibile al caso o ad una singola lettura azzeccata, quanto più ad una costruzione generale dell’ETF curata e puntuale che porta ad incrementi di valore con grande frequenza.
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Xtrackers MSCI Europe Utilities ESG Screened UCITS
Xtrackers MSCI Europe Utillities ESG, anche detto XS6R, è un piccolo fondo ESG ad accumulazione che vanta una ventina di partecipazioni sul mercato europeo. In particolare, il fondo si concentra su asset spagnoli (30%), inglesi (26%) e italiani (21%), con quote minoritarie anche in svariati altri paesi europei.
Il fondo concentra gran parte dei propri sforzi in settori strategici dal punto di vista ESG come ad esempio quello dell’energia elettrica, della distribuzione di servizi energetici e delle nuove frontiere delle cosiddette “utilities” (gas, luce, acqua ecc) ecosostenibili. Non a caso fra le maggiori partecipazioni del fondo si possono annoverare Iberdrola (22%), Enel (15%) e TERNA (4%).
Il fondo è, come detto, di modeste dimensioni. Conta infatti partecipazioni totali per circa 45 milioni di dollari ed un numero ristretto di partecipazioni complessive. Ciò non ha però impedito al fondo di far registrare ottimi risultati nel corso del 2023.
💸 Costo annuo (TER) | 0,20% |
⚙️ Tipologia di distribuzione | Accumulazione |
🧮 Dimensione del fondo ESG | 45 mln $ |
💻 Numero di Partecipazioni | 20 |
Anche qui, fino ad ora l’anno corrente ha fatto registrare un aumento complessivo di circa il 10%, che lo rende uno dei fondi ESG su cui vale la pena investire in questo periodo.
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Vanguard ESG U.S. Stock
Vanguard ESG U.S. Stock è il primo dei fondi ESG di questa lista a coprire attentamente il mercato americano. Si tratta di un fondo relativamente recente, lanciato solo nel corso del 2022 e che dunque, ancora, non è di dimensioni considerevoli. Il focus principale del fondo ESG di Vanguard è il Nord America, contando la gran parte delle sue partecipazioni dagli Stati Uniti (95%).
Se si analizzano più nel dettaglio gli interessi di questo fondo ESG, che conta oltre 1.600 partecipazioni diverse, si può notare come le attività principali afferiscono al settore dell’informatica e dell’alta tecnologia. Fra le partecipazioni di maggior spessore si segnalano Apple (7%), Microsoft (7%), Amazon (3%) e Tesla (2%).
Il fondo fin dalla sua creazione ha dimostrato essere in forte crescita, facendo segnare 5 trimestri consecutivi con il segno positivo.
💸 Costo annuo (TER) | 0,12% |
⚙️ Tipologia di distribuzione | Accumulazione |
🧮 Dimensione del fondo ESG | 63 mln $ |
💻 Numero di Partecipazioni | 1.600+ |
Non sorprende come molti dei principali analisti esperti in ESG ed ETF in generale diano questo fondo come uno dei migliori su cui decidere di investire nel prossimo futuro, forte del +15% fatto registrare nel corso del 2023.
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ESG-leaders (Smart Portfolios eToro)
Ultimo dei fondi ESG di questa veloce carrellata è ESG Leaders. Si tratta, in questo caso, non di un ETF ma di un aggregato di fondi disponbile su eToro come parte dei suoi Smart Portfolios. Questi sono aggregati di titoli tematici che gli analisti della piattaforma mettono insieme ed offrono come opportunità di investimento agli utenti, a partire da una base di 500$.
Attualmente il fondo conta un centinaio di investitori totali con una dimensione totale di circa 300.000 dollari. Il grande vantaggio di questi fondi è che richiedono davvero poca manutenzione da parte degli investitori, in quanto le varie posizioni sono aggiornate automaticamente a seconda degli eventuali cambiamenti effettuati dal team di analisi di eToro.
Attualmente, le partecipazioni principali di questo fondo ESG sono rivolte al settore dell’informatica e delle telecomunicazioni, con gli asset principali che possono ritrovarsi in Nvidia (6%) e Fortinet (4%). Dal 2021 ad oggi, il fondo ha avuto un andamento particolarmente positivo, in grado di far segnare nel corso del 2023 un +10% circa nei primi mesi dell’anno.
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La valutazione ESG
Un fattore da tenere a mente quando si decide di operare con i fondi ESG è la valutazione intrinseca che a questi fondi e alle loro partecipazioni viene affidata da determinate agenzie di analisi. Le agenzie usano una scala di valutazione su sette livelli, che va da CCC (il più basso) fino ad AAA (il più alto).
Le diverse agenzie di valutazione ESG attribuiscono un valore soggettivo a ciascun aspetto, che può variare a seconda della loro sensibilità o interesse.
Di solito, la maggior parte delle rinomate agenzie di valutazione ESG si basa su un insieme di 20-45 fattori chiave, suddivisi nelle tre categorie ESG (Ambiente, Società, Governance). Tuttavia, le discrepanze si trovano nei punteggi specifici assegnati a ciascun fattore e nella distribuzione dei fattori stessi all’interno delle categorie ESG. Di conseguenza, il punteggio assegnato ad un singolo asset da agenzie diverse in alcuni casi può leggermente cambiare verso l’alto o verso il basso.
Fattori ambientali
I fattori più dibattuti nel contesto del Rating ESG riguardano principalmente l’ambiente. Come suggerisce il termine stesso, si tratta di una serie di elementi che prendono in considerazione l’impatto che un’azienda o un fondo può avere sull’ambiente, sia in modo positivo che negativo.
Gli asset che hanno un impatto ambientale positivo ricevono naturalmente punteggi ESG molto più elevati rispetto a quelli che causano un’inquinamento significativo e hanno un impatto ambientale estremamente negativo.
Durante l’analisi ambientale vengono considerati centinaia, se non migliaia, di fattori. Questi includono l’impronta di carbonio, il consumo di energia elettrica e persino la produzione di energia tramite fonti rinnovabili.
Inoltre, non vanno trascurate le iniziative volte a un effettivo ripristino ambientale, come le campagne per la salvaguardia delle aree verdi, la riforestazione o la decarbonizzazione di impianti obsoleti. Tali iniziative sono considerate nel calcolo complessivo del punteggio ESG.
Fattori di governance
I fattori di governance rappresentano un elemento fondamentale e generalmente le agenzie di rating utilizzano gli stessi criteri per valutare questi specifici aspetti del quadro ESG.
Questi fattori sono strettamente legati alla gestione aziendale, al consiglio di amministrazione e ai dirigenti. L’obiettivo è analizzare e valutare l’efficacia e l’etica delle decisioni adottate e attuate dai consigli di amministrazione in linea con i principi ESG.
Elementi di grande importanza includono la remunerazione dei dirigenti rispetto agli altri dipendenti e l’indice di diversità all’interno dei consigli di amministrazione in termini di genere, etnia e età.
Nell’analisi dei fattori di governance, un aspetto molto significativo riguarda anche l’esame dei precedenti penali dell’azienda. Se nel corso degli anni sono emersi scandali o sono stati riscontrati problemi con la giustizia o con enti governativi come le autorità antitrust o l’autorità per la protezione dei dati, ciò avrà un impatto negativo sul punteggio ESG.
Fattori socio-demografici
Durante l’analisi di un asset ESG, è di fondamentale importanza considerare una serie di fattori legati agli impatti sociali generati sia a livello locale che globale. Nel contesto aziendale, i fattori sociali dipendono principalmente dal trattamento dei dipendenti e dalle relazioni delle famose grandi aziende con le comunità circostanti.
Tuttavia, l’impatto sociale riguarda anche il modo in cui un’azienda o un fondo ESG comunica le proprie posizioni e si relaziona sia con altre aziende sia con i potenziali clienti. Le aziende che desiderano migliorare il proprio impatto sociale in termini ESG potrebbero iniziare, ad esempio, migliorando il trattamento dei propri dipendenti.
Tuttavia, ci sono anche altri metodi per migliorare il punteggio ESG legato ai fattori sociali, come esercitare pressione sugli enti legislativi affinché rivedano posizioni ostili alla comunità o donare denaro a organizzazioni non profit e associazioni che si occupano di vari temi nell’ambito dell’assistenzialismo sociale.
ESG e SRI – Cosa cambia?
I fondi ESG e gli investimenti SRI rappresentano un chiaro esempio di “confusione d’intenti” per gran parte degli investitori. Sebbene siano concetti correlati, esiste una chiara differenza fra fondi ESG e SRI, che dovrebbe essere chiara agli investitori che desiderano puntare su questo campo.
Questa risiede nel fatto che, nel primo caso, si considerano sia il potenziale che i rischi legati a criteri ambientali, sociali e di governance per ottimizzare l’analisi finanziaria tradizionale (che mira alla massimizzazione delle performance), mentre nel secondo caso la scelta è principalmente guidata da valori etici che riflettono le convinzioni dell’investitore e influenzano notevolmente il processo decisionale, attribuendo un peso considerevole non solo all’aspetto economico, ma anche a quello sociale.
Gli investimenti socialmente responsabili, noti anche come SRI (Socially Responsible Investments), implicano l’utilizzo di criteri di inclusione e/o esclusione nel portafoglio di investimento, basati sui principi morali dell’investitore, al fine di selezionare le aziende in cui investire per far crescere i propri risparmi.
Per un risparmiatore che sceglie gli SRI, ottenere un profitto è fondamentale, ma non può essere separato dai propri principi morali. I rendimenti devono essere coerenti con i valori etici dell’investitore, che desidera vedere l’impatto positivo che le sue scelte hanno avuto sul mondo che lo circonda. Diversamente, nei fondi ESG il profitto resta un elemento principale anche davanti all’etica, pur tenendo presente i valori su cui si fonda questa filosofia di investimento.
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I rischi di investire in fondi ESG
Per un investitore, considerare i fattori ESG non è solo una questione etica, ma anche una scelta prettamente strategica volta a tutelare la redditività futura dell’operazione. Ad esempio, lo scoppio di uno scandalo legato alla mancata conformità normativa può causare un grave danno alla reputazione di eventuali aziende partecipate all’interno del fondo ESG su cui si investe.
Allo stesso modo, un’azienda nel settore petrolifero che continua a cercare nuovi giacimenti di petrolio e gas anziché adottare fonti energetiche rinnovabili, come magari ha promesso al pubblico, comporterebbe un danno d’immagine che molti investitori preferirebbero evitare. Il futuro recente è pieno di case history simili, con fondi ESG che si trovano in crisi per via di scandali che hanno colpito alcune loro importanti partecipazioni.
I fondi ESG dunque hanno il compito di investire il capitale dei risparmiatori in modo professionale, aumentandone il valore nel tempo e gestendo i rischi finanziari. Pertanto, l’integrazione dei fattori ESG può essere considerata parte del loro dovere fiduciario verso gli investitori.
Coloro che scelgono di integrare l’analisi finanziaria con aspetti legati agli ESG possono beneficiare di un vantaggio competitivo nella gestione del rischio a lungo termine. Ma sarebbe sbagliato fare passare questa pratica come esente da rischi. Questi, oltre al normale andamento di mercato, come visto sono legati anche a fattori esterni. Di conseguenza, la pianificazione puntuale è fondamentale se si vuole puntare sui fondi ESG.
Cos’è il Greenwashing?
Uno dei rischi più importanti quando si parla di ESG resta sempre il Greenwashing. Recentemente salita alla cronaca per alcuni casi di questo fenomeno, rappresenta forse il più grande pericolo per qualsiasi tipo di operazione che voglia prendere in considerazione una logica ESG.
Spesso è successo come alcune aziende abbiano cercato di etichettare i propri prodotti come “ESG”, senza tuttavia averne le competenze o i meriti. Questo fenomeno è conosciuto come “greenwashing”, ovvero il tentativo di presentarsi come sostenibili senza effettivamente adottare pratiche coerenti.
Alla luce di fenomeni come questo, occorre che gli investitori tengano a mente che non è tutto oro ciò che luccica, o che non tutto ciò che è verde è davvero sostenibile, per dirla in altri termini. Per valutare la sostenibilità di un emittente e basare su di essa le proprie decisioni di investimento, è necessario avere un’esperienza consolidata e una metodologia ben definita.
Inoltre, come già accennato, negli anni sono nate diverse agenzie specializzate proprio nell’analisi dei prodotti e delle aziende ESG, che ne valutano la veridicità dei rapporti ed il grado di sostenibilità ambientale classificandole su una scala gerarchica pubblicamente consultabile dagli investitori.
Come investire nei fondi ESG – Tutorial passo passo con XTB
Ma quindi, nel concreto, come si fa ad investire nei fondi ESG? Se si vuole iniziare ad operare in questo settore, la prima cosa da fare è senza ombra di dubbio quella di rintracciare un broker online che offra la possibilità di mettere le mani sui fondi ESG e di investirvi. Un esempio è senz’altro XTB.
Da oltre 15 anni, XTB è stato un punto di riferimento per migliaia di trader e investitori attivi in Europa, offrendo un catalogo estremamente ricco con oltre 5.000 asset diversi. Durante questo periodo, XTB ha svolto un ruolo significativo nel promuovere e rendere accessibile il trading online in Europa, e ora è uno dei broker più popolari sul mercato.
XTB si rivela essere la scelta ideale per coloro che desiderano iniziare a fare trading con i fondi ESG. La piattaforma offre una vasta gamma di opzioni di trading online, compresi numerosi ETF e Azioni CFD, rendendola una delle migliori piattaforme disponibili. Per avere un’idea della portata qualitativa di XTB, basti pensare che gran parte degli asset citati nel corso di questa guida sono tutti disponibili lì.
In questo paragrafo illustriamo rapidamente come fare per iniziare a investire con XTB anche senza esperienza.
Aprire un conto su XTB
Visita il sito ufficiale di XTB e seleziona l’opzione “Apri un conto reale” nella parte superiore destra dello schermo. In alternativa, puoi cliccare sul pulsante azzurro fornito di seguito. che trovi in fondo a questo paragrafo.
Successivamente, fornisci le informazioni richieste compilando il modulo di registrazione, tra cui:
- Indirizzo email
- Paese di provenienza
- Una password di almeno 8 caratteri, che comprenda maiuscole e minuscole
La piattaforma, va notato, può presentare alcune limitazioni per gli utenti provenienti da determinati Paesi, ma non ci sono restrizioni per gli investitori che operano all’interno dell’Unione Europea. Pertanto, se stai investendo dall’Italia, non dovresti incontrare problemi.
Completa la registrazione fornendo ulteriori informazioni personali, come nome, cognome, indirizzo e residenza. Queste informazioni sono necessarie per completare il processo di verifica dell’identità (KYC – Know Your Customer).
Una volta che avrai completato il processo di registrazione, verrai automaticamente reindirizzato alla piattaforma di trading di XTB.
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Ricerca dei fondi ESG
Dopo aver completato la verifica del tuo account e aver confermato l’apertura di un vero e proprio conto reale, potresti ricevere una breve chiamata dal servizio clienti di XTB. I loro esperti cercheranno di comprendere le tue esigenze come investitore e lavoreranno con te per creare un piano di investimento adatto.
Tuttavia, puoi agire in completa autonomia poiché la piattaforma ti offre tutti gli strumenti necessari per farlo. Dalla piattaforma di trading, puoi accedere al mercato degli degli migliori ETF di XTB e cercare il nome del fondo ESG di tuo interesse, oppure scorrere fra i consigliati. Qui, aprendo ogni voce, troverai tutte le informazioni e i grafici di cui hai bisogno per ottenere una visione più completa dell’asset ESG visualizzato.
Investimento sui fondi ESG e finalizzazione
Dopo aver trovaro il fondo ESG di proprio interesse, l’ultima rimanente riguarda l’effettivo investimento: prima di tutto, è necessario ricaricare il proprio conto. XTB non richiede alcun deposito minimo, quindi non ci sono limiti alla dimensione del tuo investimento, tuttavia occorre tenere a mente come l’investimento minimo per ogni operazione sia di 10$.
Dalla tua area personale o direttamente dalla piattaforma di trading, segui le indicazioni fornite dal sito stesso per ricaricare il tuo conto. XTB accetta diversi metodi di pagamento, tra cui carta di credito, carta di debito, bonifico tradizionale e bonifico istantaneo.
Una volta che il tuo conto è stato ricaricato, torna alla pagina informativa del fondo ESG di tua scelta e, utilizzando gli appositi pulsanti, puoi comprare o vendere CFD ed ETF secondo la tua strategia di investimento.
Dopo aver effettuato l’operazione, potrai monitorarne l’andamento dalla tua schermata personale e gestire tutte le necessità legate al tuo investimento da lì.
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Conviene investire in fondi ESG?
Dunque, in fin dei conti, oggi conviene investire nei migliori fondi ESG? Questo interrogativo rimane presente nella mente di molti investitori che non sanno ancora bene che strada prendere in questo settore.
Da un lato, l’opportunità di accedere a mercati in espansione con una domanda sostenuta rappresenta un notevole vantaggio, riducendo i rischi associati all’esposizione finanziaria. Inoltre, le aziende attive nel campo ESG e i fondi che lo coprono spesso godono di vantaggi fiscali nei regimi occidentali, beneficiando di una crescita in borsa più solida o dividendi generosi.
Dall’altro lato, la recente crisi energetica ha comportato un rischio significativo, con molti fondi e aziende classificate AA o AAA che hanno subito perdite significative. Inoltre, il settore ESG è caratterizzato da un rapido progresso tecnologico, rendendo necessaria un’attenzione costante da parte degli investitori.
In conclusione, investire nei Fondi ESG offre opportunità di crescita e benefici fiscali, ma comporta anche rischi derivanti dalla volatilità del mercato e dall’evoluzione tecnologica. La valutazione accurata e la vigilanza continua sono essenziali per gli investitori interessati a questo settore.
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I migliori fondi ESG – Considerazioni finali
Il campo degli investimenti ESG continua a crescere nel corso del 2023 e si prevede che seguirà la stessa tendenza nel corso degli anni fino al 2030, incoraggiato dal ripristino del settore delle energie pulite dopo la crisi energetica. Sempre più investitori stanno optando per investire in fondi ESG per sviluppare le proprie strategie operative, facendo attenzione ai fattori socio-ambientali.
Questo crescente interesse non è solo dovuto al mercato in espansione, come già accennato, ma anche all’ampia applicabilità delle strategie ESG in numerosi settori. L’appeal che questi investimenti hanno sul mercato odierno è forte soprattutto in quanto investimenti per giovani, sempre più alla ricerca di motivazioni etiche che possano accompagnare quelle economiche.
Se non sai su quali fondi ESG puntare, nel corso di questa breve guida abbiamo citato alcuni dei migliori attualmente disponibili sul mercato. Questi si differenziano per area geografica, interessi, esposizione, dimensioni. Sta all’investitore capire quale è il più adatto ai suoi interessi e quale può, nel futuro, apportare maggiori benefici.
Se sei interessato ad esplorare il mondo degli investimenti ESG, ti consigliamo di rivolgerti a XTB. Si tratta di una piattaforma attiva nel trading online da quasi vent’anni, che offre agli utenti oltre 5.000 asset diversi.
I migliori fondi ESG – Domande frequenti
Cosa sono i Fondi ESG?
I Fondi ESG (Ambiente, Società, Governance) sono panieri di investimento finanziari che si concentrano su asset specifici, spesso legati al settore delle energie rinnovabili e dell’ecologia. Le aziende vengono valutate in base al loro livello di esposizione e conformità agli standard ESG.
Quali sono i migliori fondi ESG?
Tutti i fondi che abbiamo trattato nel corso di questo breve articolo detengono tutte le carte in regola per poter offrire notevoli margini di profitto sul medio-lungo periodo. Fondi ESG come quello di mundi o Vanguard sono particolarmente attenti allo sviluppo di tecnologie ecosostenibili e nel futuro potrebbero beneficiare della ribalta di questo settore.
Conviene investire nei fondi ESG?
I fondi ESG sono una delle tipologie di investimento attualmente più discusse dagli esperti del settore. La rinnovata attenzione al tema della sostenibilità ambientale ha spinto molti grandi investitori a spingere su questo settore, favorendo fondi che si occupano di questo settore. Di conseguenza, potrebbe essere conveniente investirvi.
Come investire in fondi ESG?
Investire in fondi ESG non è affatto difficile. Broker internazionali come XTB offrono ai propri utenti una grande quantità di fondi ESG fra cui poter scegliere. A quel punto, si può investire come si farebbe con qualsiasi altro asset disponibile sul broker: registrandosi, depositando i propri fondi e formalizzando l’acquisto delle quote.
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