In un mercato finanziario globale sempre più diversificato e complesso, sono diversi gli investitori che hanno iniziato a puntare in modo crescente sugli ETF, in particolare sugli ETF Litio. Ritenuti generalmente investimenti sicuri ed a basso rischio sui quali puntare anche con piccoli capitali.
Si tratta di quella serie di ETF relativi alle batterie oppure alle auto elettriche. Entrambi sono mercati in forte espansione e dunque non sorprende minimamente come abbiamo potuto catturare l’attenzione di grosse porzioni di pubblico. In genere, questi due settori possono essere racchiusi sotto la macro categoria degli ETF sul Litio.
ETF Litio | Società emittente | Indice di riferimento | Rendimento annuale medio |
---|---|---|---|
LITG | Global X | FTSE 350 | 24,8% |
BATT | Amplify | DJI / S&P 500 | 18,7% |
INRG | iShares | FTSE 350 | 34,2% |
QCNL | First Trust | NASDAQ | 16,0% |
ARKQ | ARK Invest | S&P 500 | 34.9% |
VOLT | WisdomTree | FTSE 350 | 21,4% |
In modo particolare, alcuni gruppi e “famiglie” di ETF Materie Prime hanno avuto un seguito maggiore di altri. Soprattutto per via dei loro mercati di riferimento, alcuni ETF sono stati ritenuti investimenti migliori di altri e dunque hanno finito per attrarre quote sempre maggiori di capitali e di investitori.
Gli ETF sul Litio hanno infatti fatto registrare, a partire da metà 2021, tassi di crescita esorbitanti rispetto ad altri gruppi di ETF sul mercato. Aumenti anche del 15-20% mensile hanno finito per fare la fortuna di diversi fondi ed investitori e, a giudicare dalle prospettive, il trend potrebbe continuare ancora per qualche anno.
Abbiamo ritenuto necessario dunque stilare questa breve guida per presentarti quelli che, secondo il nostro team di esperti, sono i sei migliori ETF sul Litio. Se sei interessato all’argomento e vuoi saperne di più, continua a leggere i paragrafi successivi e scopri tutto quanto di importante c’è da sapere sul mondo degli ETF sul Litio.
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Cosa sono gli ETF?
Prima di procedere all’analisi reale e completa dei migliori 6 ETF sul Litio stilata dal nostro team di esperti, riteniamo opportuno aprire una piccola parentesi per poter descrivere, in breve, cosa sono gli ETF. In questo modo anche i principianti e chi non ha mai sentito parlare di questo mondo avranno la possibilità di seguire il discorso ed informarsi opportunamente.
Intanto, per capire come investire in ETF, bisogna iniziare con lo specificare che si tratta di una sigla, un acronimo. La dicitura infatti sta per Exchange Traded Funds, la cui traduzione in italiano non si fa troppa fatica a ricercare.
Gli ETF sono fondi che, al pari delle normali azioni e di tutti gli altri asset finanziari oggi regolamentati, possono essere negoziati sul mercato di Borsa. Generalmente hanno costi di gestione molto bassi e per questo godono di particolare apprezzamento.
Gli ETF sono entrati nel dizionario della finanza a partire dagli anni ‘90, prima sulla borsa americana e solo successivamente anche in Italia.
Quando si parla di ETF è giusto immaginarli come veri e propri panieri simili a degli indici. Ogni ETF, come detto, è un fondo ed ognuno contiene un insieme di titoli azionari relativi ad un dato aspetto o mercato.
Dunque, nel nostro caso gli ETF sul Litio saranno dei fondi contenenti azioni di un certo numero di compagnie legate all’industria ed al mercato del Litio. Si tratta di un settore molto promettente, che si inserisce nel mercato in crescita delle materie prime.
I fondi ETF sono quindi frazionati e messi sul mercato a disposizione degli investitori. Questi possono scegliere poi se usarli a fini speculativi e dunque negoziarli o detenerli per ricevere una quota dei dividendi a cadenza annuale o semestrale.
Gli ETF offrono dunque svariate possibilità di investimento in un’infinità di settori e campi economici differenti. Sta agli utenti valutare quelli più vicini ai propri interessi e muoversi di conseguenza secondo attente analisi di mercato.
I migliori ETF sul Litio
Come preannunciato, il nostro team di analisti esperti ha scandagliato il mercato degli ETF internazionali sulle risorse naturali. Dalle sue indagini ha individuato un pacchetto degli ETF sul Litio più promettenti dell’ultimo periodo. Dalla scrematura finale sono emersi i sei nomi che verranno presentati più nel dettaglio nei paragrafi a seguire.
Quelli selezionati dal nostro team per far parte di questa piccola top sono fondi relativi ad industrie ben precise e spesso settoriali. Si trovano, infatti, ETF sulle batterie, ETF sulle auto elettriche, ETF dell’industria robotica e via discorrendo. Tutti settori economici a grande richiesta di litio e che dunque dipendono in gran parte da questo mercato.
1) Global X Lithium & Battery Tech ETF
Global X Lithium & Battery Tech è un fondo ETF che raccoglie le principali aziende impegnate nel settore dell’estrazione, trattamento ed applicazione delle tecnologie a Litio in diversi scenari industriali.
Si tratta di uno dei fondi ETF più recenti tra quelli trattati nel corso di questa guida. Global X Lithium & Battery Tech (LITG) ha infatti fatto il suo ingresso in borsa a gennaio 2022, dunque si tratta di un fondo costituito meno di un anno fa. Sotto questo punto di vista, il fatto di essere un fondo ETF già in grado di gestire asset e capitali per circa 30 milioni di euro è un fatto sorprendente vista la giovane età.
Secondo i dati forniti da numerosi enti di ricerca e analisi di mercato internazionale, LITG è un fondo ETF fra i più sostenibili. Non a caso, gran parte delle previsioni prevedono nei prossimi mesi una netta presa di valore del paniere di Global X Lithium & Battery Tech nonostante i primi mesi di attività siano stati segnati da perdite medio-basse.
Se si guardano esclusivamente i parziali mensili e non ci si sofferma soltanto ai dati generali, ci si accorge come LITG sia un fondo ETF in costante profitto da maggio 2022, quando fece segnare al tabellino un sonoro +9,8%.
Trattandosi di un fondo ETF con meno di 12 mesi di vita, non sono ancora stati resi disponibili dati relativi ai dividendi offerti e pagati agli investitori del fondo. Tuttavia, si potrebbero fare delle stime se dovesse seguire la media degli ETF attivi nello stesso settore.
La media di percentuale relativa ai dividendi per molti fondi ETF relativi al Litio nel 2021 si è aggirata tra 1,5-0.5%. Tenendo per buono questo dato e ipotizzando una buona crescita del fondo nel corso del 2022 e del 2023, si potrebbe immaginare come i dividendi di LIGT potrebbero posizionarsi in una forbice fra 0,06€ e 0,15€.
Come è strutturato il fondo ETF LITG
Per quanto riguarda la struttura stessa del fondo, Global X Lithium & Battery Tech è un ETF composto da paniere di titoli ad alta capitalizzazione attivi nell’industria del Litio e nei settori collegati come quello delle batterie e delle tecnologie affini.
Il fondo è composto principalmente da aziende e compagnie relative a settori come:
- Estrazione di materie prime – 48%
- Produzione di beni industriali – 20%
- Tecnologia – 18%
- Produzione di beni di consumo – 14%
Per quanto riguarda la diffusione geografica e territoriale dei titoli contenuti nel paniere ETF composto da LITG, la distribuzione è circa la seguente:
- Cina – 39%
- Stati Uniti – 22%
- Corea del Sud – 12%
- Giappone – 10%
- Australia – 8%
Questa composizione fa di LITG un fondo particolarmente legato alla regione del Sud-est asiatico e pacifico, concentrando il proprio andamento sull’ombra di quello delle aziende asiatiche impegnate principalmente nei mercati di estrazione e prima lavorazione del litio.
Ticker | Sede | Fondazione | Capitale | Rischio | Prospettiva |
---|---|---|---|---|---|
LITG | Irlanda | 2022 | 30 mln € | Medio alto | Ottima |
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2) Amplify Lithium & Battery Technology ETF
Amplify Lithium & Battery Technology è un fondo ETF di proprietà del gruppo Amplify che raccoglie oltre 85 fra le principali aziende impegnate nel settore dell’estrazione, trattamento ed applicazione delle tecnologie legate al mondo delle batterie e delle stazioni di ricarica che si fondino sulla tecnologia a litio.
Si tratta di uno dei pochi fondi ETF sintetici tra quelli trattati nel corso di questa guida. Amplify Lithium & Battery Technology (BATT) ha infatti fatto il suo ingresso in borsa nel corso del 2018 e da quel momento si è imposto come uno dei fondi ETF migliori per quanto riguarda il mercato delle batterie e delle tecnologie a base di litio.
BATT gestisce attualmente asset e capitali finanziari per oltre 180 milioni di euro, rendendolo un fondo di categoria medio-bassa per quanto riguarda il totale dei capitali controllati. Generalmente, più un fondo è corposo più stabile è sulle sue posizioni e, di conseguenza, meno rischioso come investimento.
Secondo i dati forniti da numerosi analisti di mercato, BATT è un fondo ETF fra i più attivi, essendo legato a porzioni di mercato particolarmente dinamiche. Ciò ha portato il fondo ad essere particolarmente volatile durante la sua permanenza di mercato. Al momento il fondo è, infatti, in fase di assestamento dopo un grande aumento fatto registrare tra aprile e maggio 2022.
BATT distribuisce annualmente ai propri investitori una quota di dividendi generata dai rendimenti del fondo. Non si tratta dei dividendi più alti del mercato, attestandosi mediamente intorno ad un valore dello 0,5-0,6% del valore azionario. Nel 2021 sono stati distribuiti dividendi per circa 0,04€ per azione.
Come è strutturato il fondo ETF BATT
Per quanto riguarda la struttura stessa del fondo, Amplify Lithium & Battery Technology è un ETF composto da un insieme di titoli ad alta e media capitalizzazione di mercato attivi nell’industria delle batterie e delle tecnologie di ricarica energetica avanzata.
Il fondo è composto principalmente da aziende e compagnie relative a settori come:
- Veicoli Elettrici – 24%
- Tecnologie di sviluppo per Batterie – 21%
- Produzione di componenti per Batterie – 11%
- Estrazione del Litio – 11%
- Estrazione del Nickel – 11%
Per quanto riguarda la diffusione geografica e territoriale dei titoli contenuti nel paniere ETF composto da LITG, la distribuzione è circa la seguente:
- Cina – 38%
- Stati Uniti – 18%
- Australia – 11%
- Corea del Sud – 6%
- Giappone – 6%
Come prima, anche BATT è legato prevalentemente al mercato asiatico, dove avviene la gran parte dei processi di estrazione e prima trasformazione del Litio in componenti elettronici e per batterie.
Ticker | Sede | Fondazione | Capitale | Rischio | Prospettiva |
---|---|---|---|---|---|
BATT | USA | 2018 | 180 mln € | Medio | Buona |
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3) iShares Global Clean Energy ETF
iShares Global Clean Energy è un fondo ETF che raccoglie le 30 principali realtà quotate in borsa impegnate nel settore delle energie pulite e rinnovabili. Dunque il fondo raccoglie al suo interno anche diverse quote relative a compagnie e aziende attive nel campo delle batterie, delle auto elettriche e, di conseguenza, del litio.
Si tratta di uno dei fondi ETF fra quelli attivi da più tempo all’interno di questa guida. iShares Global Clean Energy (INRG) è stato quotato per la prima volta in borsa nell’agosto del 2007, dunque si tratta di un fondo costituito ormai circa 15 anni fa.
Il fatto di essere ancora in circolazione ed avere i requisiti per entrare a far parte di questa top dopo 15 anni di attività dimostra la solidità del fondo ETF di INRG. Ulteriore dimostrazione ne sono i quasi sei miliardi e mezzo di dollari detenuti in capitali e asset per conto dei suoi investitori. Ciò denota anche grande fiducia da parte del pubblico.
Secondo i dati che il nostro team è riuscito a rimediare, iShares Global Clean Energy è un fondo ETF fra i più sostenibili e duraturi attivi nel settore. Non a caso, guardando lo storico mensile la quantità di segni positivi è decisamente superiore alla media. Basti pensare che negli ultimi 3 anni INRG ha fatto segnare cumulativamente un +120% circa.
Per quanto riguarda la politica dei dividendi adottata da iShares Global Clean Energy, da qualche anno a questa parte la cedola corrisposta per azione risulta essere in leggero calo. Dai 0,14€ per azione del 2019, nel 2021 INRG ha corrisposto ai propri investitori 0,07€ per azione, un calo netto consumato nel corso degli ultimi anni.
La ripresa tuttavia sembra ben avviata e negli ultimi mesi il fondo ETF ha fatto registrare un aumento medio del 15%. Dunque ci si potrebbe anche aspettare un piccolo extra nella seconda cedola semestrale del 2022 in modo da rivedere al rialzo il trend dei dividendi dell’ultimo periodo.
Come è strutturato il fondo ETF INRG
Per quanto riguarda la struttura stessa del fondo, iShares Global Clean Energy è un ETF composto da un piccolo paniere di titoli ad alta capitalizzazione attivi principalmente nel settore terziario e secondario relativamente alla produzione di energia pulita, fonti rinnovabili e mercati connessi.
Il fondo è composto principalmente da aziende e compagnie relative a settori come:
- Servizi terziari – 39%
- Servizi di informatica – 32%
- Industria di settore – 18%
- Settore energetico – 2%
Per quanto riguarda la diffusione geografica e territoriale dei titoli contenuti nel paniere ETF composto da INRG, la distribuzione è circa la seguente:
- Stati Uniti – 37%
- Cina – 15%
- Israele – 8%
- Spagna 4%
- Altri in quantità minore – 35%
Questa composizione fa di INRG un fondo diverso dai precedenti due. Il paniere di composizione dell’EFT si concentra meno sui processi di estrazione e lavorazione industriale del litio e più sulle compagnie di applicazione finale. Per questo, sono privilegiate realtà più tecnologicamente sviluppate come USA e Israele.
Ticker | Sede | Fondazione | Capitale | Rischio | Prospettiva |
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INRG | Irlanda | 2007 | 6.400 mln € | Basso | Molto buona |
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5) First Trust NASDAQ Clean Edge Green Energy Index Fund
First Trust NASDAQ Clean Edge Green Energy Index Fund è un fondo ETF che raccoglie le 30 principali realtà quotate sull’indice del NASDAQ americano impegnate nel settore della green energy. Di conseguenza il fondo ETF in questione accoglie settori diversi, trasversali fra loro, nei quali si aggrega a buon diritto anche il mondo delle tecnologie di ricarica elettrica ad alto potenziale, dipendenti dal litio.
First Trust NASDAQ Clean Edge Green Energy Index Fund (QCNL) è uno dei fondi ETF più discussi del settore, soprattutto per via della sua alta volatilità. Diversi analisti internazionali hanno infatti stimato un tasso medio di volatilità annua per il fondo pari al 40% circa. Si tratta di una quota decisamente alta per un ETF e questo lo identifica come investimento ad alto rischio.
Tuttavia, il fatto di essere ancora annoverato fra le migliori scelte per quanto riguarda gli ETF attivi nel settore delle energie pulite, delle batterie, della ricerca ecosostenibile è una chiara dimostrazione di come nonostante l’alto rischio gli investitori continuino a credere in questo fondo.
Secondo i dati che il nostro team è riuscito a rimediare, First Trust NASDAQ Clean Edge Green Energy Index Fund è un fondo ETF fra quelli più redditizi dell’intero settore. Basta dare una rapida occhiata ai rendimenti trimestrali e semestrali forniti dal fondo ETF per accorgersi di come vi siano quasi esclusivamente segni positivi.
A puro titolo di esempio, l’ultimo trimestre ha chiuso con un bilancio positivo del 14,85% e l’ultimo semestre era verde per un sostanzioso +21,25%.
Per quanto riguarda la politica dei dividendi adottata da First Trust NASDAQ Clean Edge Green Energy Index Fund, il fondo per sua scelta ha decretato di non procedere ai suoi investitori l’assegnazione di dividendi di alcun tipo. Verosimilmente, la scelta è dovuta all’eccessiva volatilità di QCNL. Questa finirebbe infatti per minare qualsiasi fondamento di certezza su cui basarsi per la distribuzione degli utili.
Alla mancata distribuzione dei dividendi si è sostituita la creazione di un più forte mercato speculativo rispetto alla media intorno al titolo, con i detentori di azioni QCLN spesso ben disposti a sfruttare le fluttuazioni di volatilità per capitalizzare sul proprio investimento.
Come è strutturato il fondo ETF QCLN
Per quanto riguarda la struttura stessa del fondo, First Trust NASDAQ Clean Edge Green Energy Index Fund è un ETF composto da un insieme di una cinquantina di titoli a bassa ed alta capitalizzazione attivi principalmente nel settore terziario e secondario relativamente alla produzione di energia pulita, fonti rinnovabili e dei mercati connessi.
Il fondo è composto principalmente da aziende e compagnie relative a settori come:
- Servizi di informatica – 33%
- Beni Voluttuari e di contorno – 22%
- Industria di settore – 13%
- Mercato delle materie prime – 12%
- Servizi di Pubblica Utilità – 10%
Per quanto riguarda la diffusione geografica e territoriale dei titoli contenuti nel paniere ETF composto da QCNL, la distribuzione è circa la seguente:
- Stati Uniti – 64%
- Cina – 17%
- Israele – 4%
- Caraibi americani – 3%
Questa composizione fa di QCNL un fondo ETF estremamente concentrato sul mercato americano e, considerando anche i Caraibi, la quota investita nel territorio nordamericano sfiora il 70%. Questo non sorprende, trattandosi di un fondo composto da titoli quotati sul NASDAQ. È da riconoscere ugualmente la presenza di un nutrito gruppo di aziende e compagnie cinesi.
Ticker | Sede | Fondazione | Capitale | Rischio | Prospettiva |
---|---|---|---|---|---|
QCLN | Irlanda | 2017 | 50 mln € | Alto | Ottima |
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6) ARK Autonomous Technology & Robotics ETF
ARK Autonomous Technology & Robotics è un fondo ETF di proprietà di ARK Invest con base negli Stati Uniti. Il fondo ETF si concentra soprattutto su un insieme di titoli basati negli USA e nel nord America in generale, attivi nel settore della robotica e dello sviluppo tecnologico d’innovazione.
ARK Autonomous Technology & Robotics (ARKQ) è uno dei fondi ETF sintetici più utilizzati dagli investitori sul mercato americano. Ne sono dimostrazione gli oltre 1.200 milioni di euro in capitali e asset detenuti dal fondo per conto dei suoi investitori.
Secondo i dati forniti direttamente da ARK Invest, ARK Autonomous Technology & Robotics è un fondo ETF fra quelli più redditizi dell’intero settore. Un veloce sguardo ai rendimenti storici anno per anno dimostra come tra 2020 e 2021 il fondo ETF ha fatto registrare un segno positivo per circa il +110%, nonostante l’andamento a calare degli ultimi mesi.
Per quanto riguarda la politica dei dividendi adottata da ARK Autonomous Technology & Robotics , anche ARKQ come QCLN ha deciso di non procedere alla distribuzione dei dividendi nei confronti dei propri investitori. Chi investe in ARKQ, dunque, preferisce di gran lunga dedicarsi alla speculazione finanziaria approfittando del cambiamento di valore sul mercato.
Come è strutturato il fondo ETF ARKQ
Per quanto riguarda la struttura stessa del fondo, ARK Autonomous Technology & Robotics è un ETF composto da un insieme di una trentina di titoli azionari attivi principalmente nel settore dell’innovazione tecnologica e della robotica in senso allargato, spaziando dal settore della difesa, alle telecomunicazioni, alle biotecnologie e via discorrendo
Il fondo è composto principalmente da aziende e compagnie relative a settori come:
- Industria dei trasporti: 21%
- Industria informatica: 20%
- Industria della difesa e cybersicurezza: 8%
- Altri settori in minor misura – 32%
Per quanto riguarda la diffusione geografica e territoriale dei titoli contenuti nel paniere ETF composto da ARKQ, la distribuzione è circa la seguente:
- Stati Uniti e Canada – 85%
- Cina – 9%
- Israele – 4%
- Francia – 1%
ARKQ è il fondo ETF più incentrato sul mercato nordamericano fra quelli esposti in questa guida. Ciò è dovuto soprattutto alla sua attenzione particolare per compagnie e capitali nazionali a scapito di prospettive a più larga veduta.
Ticker | Sede | Fondazione | Capitale | Rischio | Prospettiva |
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ARKQ | USA | 2014 | 1.200 mln € | Medio-basso | Buone |
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7) WisdomTree Battery Solutions ETF
WisdomTree Battery Solutions è un fondo ETF che raccoglie circa un centinaio di titoli all’interno di un paniere incentrato quasi esclusivamente sul mercato delle batterie al litio. Il fondo copre tutte le fasi del processo di produzione economica delle batterie al litio, dall’estrazione delle materie prime alla commercializzazione diretta ed indiretta del prodotto finale.
WisdomTree Battery Solutions (VOLT) è un fondo ETF piuttosto recente, entrato sul mercato a metà 2020 ed in un momento piuttosto turbolento del mercato delle batterie e del litio più in generale. I primi mesi del fondo non sono stati rosei e anche i risultati di inizio anno sono stati caratterizzati da colonnine di colore rosso.
Allora perchè continuare ad annoverare VOLT fra i fondi ETF migliori per quanto riguarda il mercato delle batterie?
La risposta a questa domanda arriva da due diversi fronti. In primo luogo perchè WisdomTree Battery Solutions è uno degli ETF più stabili sul mercato. I suoi livelli di volatilità sono trascurabili e nettamente più bassi di tutti gli altri fondi ETF precedentemente discussi nel corso di questa guida.
In secondo luogo, VOLT ha già dimostrato di poter portare ingenti guadagni ai suoi investitori. La dimostrazione più evidente di ciò è risalente al 2021 quando il fondo fece segnare segno positivo al tabellino per 11 mesi consecutivi. O ancora, l’ultimo trimestre 2022 quando fra ottobre e dicembre si poté segnalare un cumulativo +40%.
Anche WisdomTree Battery Solutions (VOLT) è fra i fondi ETF che hanno deciso di non distribuire dividendi ai propri investitori nonostante un livello di volatilità e stabilità tale da permetterlo senza troppi problemi. L’idea di non distribuire dividendi, dunque, si deve associare semmai ad una politica progettuale interna al fondo ETF stesso e non a mancanze strutturali.
Come è strutturato il fondo ETF VOLT
Per quanto riguarda la struttura stessa del fondo, WisdomTree Battery Solutions è un ETF composto da un vasto paniere di circa un centinaio di titoli attivi esclusivamente all’interno della filiera produttiva delle batterie a litio, dall’estrazione alla commercializzazione del prodotto definitivo.
Il fondo è composto principalmente da aziende e compagnie relative a settori come:
- Estrazione delle materie prime – 37%
- Industrie del settore – 33%
- Aziende informatiche – 8%
- Beni secondari e commercializzazione – 7%
Per quanto riguarda la diffusione geografica e territoriale dei titoli contenuti nel paniere ETF composto da VOLT, la distribuzione è circa la seguente:
- Cina – 28%
- Giappone – 18%
- Germania – 10%
- Stati Uniti – 8%
- Corea del Sud – 5%
Come si può notare, la composizione dell’ampio paniere di WisdomTree Battery Solutions è estremamente varia e comporta in generale una certa stabilità per quanto riguarda il fondo. Questa profonda diversificazione evita eventuali sbandamenti dovuti a crack settoriali specifici per certe regioni.
Ad esempio, se una grossa azienda statunitense dovesse entrare in difficoltà, VOLT ne risentirebbe decisamente meno di altri fondi più incentrati sul mercato USA. Similmente, il crollo di una compagnia mineraria cinese sarebbe più semplice da affrontare rispetto a fondi ETF esclusivamente incentrati sul mercato cinese.
Ticker | Sede | Fondazione | Capitale | Rischio | Prospettiva |
---|---|---|---|---|---|
VOLT | Irlanda | 2020 | 360 mln € | Basso | Discreta |
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Investire in ETF Litio – Tutorial completo su Libertex
Se la lista che ti abbiamo presentato ha suscitato il tuo interesse, allora ti conviene anche sapere come fare per investire correttamente in ETF sul Litio ed i suoi derivati.
In questo senso, Libertex è una delle piattaforme leader in Italia ed in Europa per la vendita e la contrattazione di ETF ed indici compositi per il pubblico. Infatti, stiamo parlando di uno dei migliori broker CFD sul web, che si distingue per efficienza e convenienza.
Libertex è anche una delle poche piattaforme per broker online attualmente disponibile in Italia a permettere su vasta scala l’acquisto di ETF ed Indici pagando direttamente con PayPal ed altri eWallet. Questo ne fa uno dei servizi di trading online più user friendly dell’intero mercato.
Grazie a diversi strumenti di analisi semplificati ed un programma di conto demo molto ben collaudato, Libertex si presenta alla platea di investitori come uno dei broker per il trading di criptovalute più adatto ai principianti, facilitati anche dall’interfaccia semplice e lineare della piattaforma nel suo complesso.
Si tratta di una piattaforma broker estremamente affidabile e sicura per gli investimenti: ne sono garanzia le licenze CySEC, CONSOB ed FCA che certificano la buona fede del sito ed il suo massimo impegno nel mantenere i più alti livelli di sicurezza possibili a favore degli utenti e dei loro capitali investiti su Libertex.
Libertex mette a disposizione degli investitori diversi ETF e Indici fra cui scegliere per delineare i propri investimenti. Inoltre, è possibile investire partendo da un deposito minimo di appena 100€. Vediamo più nel dettaglio come fare.
Libertex – Come registrarsi e investire in ETF Litio
Iniziare ad investire su ETF su Libertex è estremamente semplice ed il tutto si completa in pochi passaggi, adatti anche a chi non ha esperienza nel settore. Il tutto, registrazione inclusa, impiega poco più di una dozzina di minuti.
Il primo passo da fare è registrarsi su Libertex. Per poter visualizzare tutti i mercati basta anche accedere al sito ufficiale tramite il proprio account google, ma per poter vendere e comprare ETF su Libertex è necessario completare la registrazione compilando anche i requisiti previsti dal protocollo KYC (Know Your Customer)
Successivamente alla registrazione, il passo da compiere è quello di raggiungere la sezione della piattaforma dove poter procedere all’acquisto di ETF. Dalla home page del sito dunque seleziona “Commercia” e, quindi, seleziona “ETFs” dal menù a comparsa.
In seguito alla selezione della pagina ETF, entrerai nel catalogo delle opzioni di acquisto previste da Libertex per il mercato dei fondi ETF. Da qui procedi alla ricerca del fondo sul quale intendi investire e quindi seleziona il pulsante verde “ACQUISTA”.
Una volta selezionato, potrai finalmente formalizzare l’acquisto del fondo ETF selezionato dopo aver caricato dei fondi sul tuo profilo. Ricorda che il deposito minimo richiesto dalla piattaforma è 100€ e l’investimento minimo è 10€.
Una volta formalizzato il passaggio finale, dal tuo portafoglio personale del conto Libertex potrai constatare come ora tu sia un possessore del fondo ETF acquistato. Non ti resta che seguire l’andamento del mercato e successivamente agire di conseguenza tramite le tue strategie di investimento.
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ETF su batterie ed ETF su auto elettriche: i mercati del Litio
I mercati del Litio, oggigiorno, sono davvero vastissimi. Si tratta di un materiale con gli impieghi più vari e spesso fondamentali per sostenere il nostro stile di vita. Per questo il Litio assume così tanta importanza sui mercati e la sua produzione e distribuzione riveste un valore così fondamentale all’interno di un numero sempre crescente di settori.
Per capire al meglio il valore intrinseco custodito all’interno dei vari ETF attivi sul mercato del Litio, abbiamo ritenuto opportuno stilare una veloce rassegna dei suoi principali ambiti di attività. Come potrai notare nei paragrafi a seguire, si tratta di ambiti di assoluta rilevanza per il mantenimento del tenore di vita moderno e senza i quali si incontrerebbero non poche difficoltà.
Robotica
Uno dei campi di applicazione del Litio più noti è quello della robotica. Per la sua elevata basicità il Litio è elemento fondamentale all’interno dell’industria robotica costituendo uno dei materiali principali cui affidarsi per la fabbricazione di connettori e conduttori ad alta velocità, insieme al silicio.
Ad oggi l’industria robotica e le attività collegate sono uno dei principali utilizzatori di Litio e la crescita costante di questo settore comporta una sempre maggiore domanda di Litio sul mercato, nutrendo la sua filiale produttiva. Di conseguenza, più finirà per crescere l’industria robotica più il mercato del litio – e dunque gli ETF collegati – potranno beneficiarne sul medio-lungo termine.
Se vuoi conoscere meglio questo particolare settore, ti consigliamo di leggere il nostro approfondimento: “Migliori ETF Robotica“.
Batterie
Il mercato per eccellenza per quanto riguarda l’utilizzo del Litio è quello delle batterie. Si tratta della punta di diamante all’interno del conto generale sul mercato internazionale. La maggioranza del Litio commerciato al mondo viene infatti impiegato soprattutto nella fabbricazione di batterie di ogni dimensione.
Da quelle dei nostri telefoni cellulare alle enormi batterie delle auto elettriche come quelle di Tesla, il Litio gioca un ruolo fondamentale nel fornire ad oggi l’unica reale tecnologia utile per lo sfruttamento delle batterie.
Il mercato delle auto elettriche, della telefonia e dell’elettronica in generale richiede giorno dopo giorno un quantitativo di batterie in costante aumento. E di conseguenza anche la domanda di Litio è in crescita netta, favorendo lo sviluppo delle aziende del settore e delle loro quotazioni in borsa a vantaggio di un gran numero di investitori.
Utilizzo Industriale
Non vanno dimenticati anche i numerosissimi utilizzi industriali del Litio. Si tratta infatti di un materiale chiave per diversi cambi di applicazione industriale come, ad esempio:
- Nelle ceramiche per il trattamento della silice;
- Nella produzione del vetro;
- In metallurgia come materiale di fusione;
- Nell’industria chimica per la produzione di polimeri raffinati;
- Nell’industria bellica come additivo nei propellenti per razzi;
E la lista potrebbe proseguire ancora per diversi punti. Ciò a dimostrazione dell’estrema utilità ed importanza del Litio nel consentire uno sviluppo industriale nella norma di numerosi settori di punta delle economie mondiali.
Nucleare
Uno dei campi di applicazione più importanti del Litio è nel settore energetico e nucleare. Il Litio-7, in particolare, viene ritenuto un isotopo estremamente utile nel favorire il corretto funzionamento delle centrali nucleari e nella produzione di Trizio, materiale alla base delle future ricerche sul nucleare di nuova generazione.
È importante sottolineare come in un comunicato di qualche anno fa, il Government Accountability Office (GAO) degli Stati Uniti d’America ha reso noto come il Litio fosse un materiale indispensabile per il corretto funzionamento di almeno 65 reattori nucleari sul territorio degli USA.
Affermazioni di questo calibro tratteggiano ancora di più l’importanza capitale del Litio nella vita di tutti i giorni e mettono in luce perché questo materiale sia così conteso e apprezzato sui mercati globali.
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Conviene investire in ETF sul Litio?
Nei paragrafi precedenti sono stati analizzati con cura i principali ETF attivi nel mercato del litio e gli ETF collegati al mondo delle batterie e delle auto elettriche. Allo stesso modo, sono stati analizzati sommariamente anche i campi di utilizzo di questi prodotti in modo da potersi fare un’idea più chiara delle aziende che compongono i panieri dei fondi analizzati.
È giunto ora il momento di analizzare più nel concreto il concetto di ETF sul litio in generale, senza soffermarsi sugli specifici aspetti e caratteristiche dei vari fondi come fatto in precedenza.
Nei paragrafi a seguire dunque verranno elencati e discussi i principali punti secondo cui il nostro team di esperti reputa l’investimento negli ETF sul litio e derivati una mossa conveniente sotto il profilo economico e finanziario dell’investitore.
Semplicità e Trasparenza
In primo luogo bisogna affermare come gli ETF siano prodotti finanziari estremamente semplici. Si tratta di strumenti passivi con il solo compito di replicare l’esatto andamento del paniere di titoli di cui sono composti. Ciò consente agli investitori di esporsi indirettamente su un certo mercato secondo strategie ed obiettivi diversi.
Semplice è anche il metodo di acquisto degli ETF. Non si tratta di strumenti complicati e che necessitano di operazioni complicate per essere ottenuti. Gli ETF, di ogni tipo, sono acquistabili in borsa come normali titoli azionari e ciò rende il loro ottenimento alla portata di ogni profilo di esperienza, anche per i dilettanti.
Inoltre, si tratta di strumenti estremamente trasparenti. Gli ETF come già scritto a più riprese sono riproduzioni fedeli dell’andamento di un certo paniere di titoli che l’investitore può consultare liberamente ogni quando lo desidera. Ciò consente agli investitori di un fondo ETF di essere perfettamente coscienti del coefficiente di rischio legato ad ogni operazione ed a ogni fondo ETF.
Il valore e l’andamento dell’ETF, infatti, segue quello dei propri titoli di paniere in tempo reale. Grazie a questa possibilità l’investitore è sempre al corrente di eventuali mutamenti all’interno dei mercati di riferimento che influenzano il fondo.
Industria crescente
Uno dei maggiori punti a favore degli ETF fondati sul mercato del litio è quello del relativo settore industriale in costante crescita. Si tratta di un tema noto, trattato e discusso in un’infinità di guide e articoli sul web.
Ed a buona ragione: quella del litio e delle batterie è una delle industrie moderne a più rapida crescita negli ultimi anni. Lo sviluppo sempre più massiccio dell’industria delle auto elettriche, della robotica e di altri settori chiave ha comportato negli ultimi anni quote di investimento esorbitanti da parte di enti, governi e privati nello sviluppo di questa filiera.
L’industria del litio cresce soprattutto – ma non solo – in due direzioni primarie. Da un lato l’industria dell’estrazione sviluppata soprattutto in Cina, nel sud est asiatico ed in alcune regioni del sud america come il Cile. Dall’altro lato l’industria della trasformazione delle materie prime in prodotti a base di litio e la loro successiva commercializzazione.
Queste due forze industriali sono sempre più trainanti nel segnare il ruolo del litio e dei suoi derivati come uno dei principali fattori di ricchezza globali ed una delle materie prima a più elevata richiesta all’interno dei mercati internazionali.
Poche alternative
Il vero vantaggio del litio, però, si può riassumere in una formula estremamente semplice. Non ci sono alternative tecnologiche al suo utilizzo. Ad oggi, infatti, il litio è l’unico materiale in grado di fornire alle batterie caratteristiche ed ottimizzazioni di un certo livello.
Non esistono ancora tecnologie alternative all’utilizzo del litio nel campo della produzione delle batterie e diversi analisti scientifici stimano come in questo settore potrebbero non esserci svolte significative per almeno i prossimi dieci anni.
Se queste previsioni si rivelassero esatte, questo significherebbe un vero e proprio monopolio del litio a livello di produzione delle batterie anche per gli anni a venire. Una prospettiva del genere rafforzerebbe sensibilmente le posizioni di tutti quegli ETF, fondi, indici e panieri di titoli vicini al settore. A beneficiarne, dunque, sarebbero soprattutto gli ETF discussi in questa guida.
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Conclusione
Nel corso di questa breve guida abbiamo analizzato una piccola top di alcuni dei migliori ETF su litio, batterie e auto elettriche stilata dal nostro team di analisti esperti. Sono stati analizzati i principali campi di applicazione del litio e perché, oggi, investire sugli ETF relativi al mercato del litio conviene.
Il litio rappresenta oggi una delle migliori opportunità di investimento ed uno strumento come gli ETF porta questa possibilità alla portata finanziaria di tutti. Se si dovesse investire singolarmente in 30 o 40 aziende diverse, probabilmente l’esposizione economica sarebbe eccessiva per un principiante.
Gli ETF consentono di esporsi e prendere parte al mercato di un grande paniere di aziende con frazionamenti ridotti, spesso anche a meno di 20€ per singolo lotto. Ciò rende gli ETF sul litio un ottimo investimento anche per i principianti alle prime armi le pratiche di investimento ma ugualmente desiderosi di esporsi sul mercato.
Domande Frequenti – ETF sul Litio
Gli ETF sul Litio sono ETF che vedono come protagonisti dei loro panieri di azioni soprattutto titoli strettamente legati alla filiera dell’estrazione, trattamento e commercializzazione del litio. Così facendo si legano a stretto titolo anche con gruppi di ETF sulle batterie o sulle auto elettriche.
Nella nostra guida abbiamo trattato quelli che secondo noi sono al momento i 6 migliori ETF sul Litio a livello di mercato internazionale per competitività, rischio, prospettive, panieri azionari e diversificazione.
Gli ETF sul Litio comprendono pacchetti di azioni spesso relativi a diverse tipologie di aziende e compagnie. Aziende come TESLA occupano spesso una posizione di rilievo in molti panieri di titoli vicini al mercato del Litio, per via della vicinanza della compagnia al settore delle auto elettriche e delle batterie.
Sì. La risposta breve è che ad oggi investire negli ETF sul Litio è una buona mossa. Il mercato è in espansione e non si vedono reali segni di un calo negli anni a venire in mancanza di alternative sul mercato. Occorre comunque operare con prudenza in quanto gli ETF sono strumenti di rischio.
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