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Comprare Azioni Exor: Valore e Previsioni. Conviene investire?

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Exor N.V. è una holding finanziaria controllata dalla famiglia Agnelli. Se sei interessato a come comprare le azioni Exor, ti diciamo subito che stiamo parlando di una società con quasi un secolo di storia. E una capitalizzazione di mercato che sfiora i 24 miliardi di dollari.

Nata come «Istituto Finanziario Industriale», per poi avere la denominazione attuale nel 2009, si occupa di investimenti di lungo termine in società di livello internazionale. Soprattutto in Europa e negli Stati Uniti.

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In questa guida completa sulle azioni Exor, che sono quotate sulla Borsa italiana con il codice EXO, vedremo come comprare le azioni Exor, se conviene comprare le azioni Exor, dove farlo.

Riguardo al primo punto, ti anticipiamo subito che puoi trovare le azioni Exor su eToro:

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Azioni Exor: profilo della società

exor società

Stiamo parla di una holding finanziaria con sede ad Amsterdam, come dicevamo nell’incipit, di proprietà della famiglia Agnelli fin dalla sua fondazione avvenuta nel 1927. Quando nacque come Istituto Finanziario Industriale.

Exor ha acquisito la denominazione attuale nel 2009, quando si è fusa con IFIL Investments. Il nome è stato ereditato dalla società francese rilevata nel 1992, che all’epoca era proprietaria di maggioranza di Perrier e della tenuta di Château Margaux.

Di cosa si occupa Exor? Di investimenti di lungo termine in società di spessore mondiale, soprattutto nel vecchio continente e negli Usa.

azioni exor holdings
Le principali partecipazioni di Exor in un grafico de Il Sole 24 Ore

Exor investe soprattutto in società famose in tutto il mondo come:

  • il nuovo gruppo sorto dalla fusione di PSA con FCA, Stellantis
  • il capital good CNH Industrial
  • il gruppo riassicurativo PartnerRe
  • la Ferrari
  • la Juventus
  • The Economist
  • il gruppo editoriale GEDI (che racchiude giornali come La Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, il settimanale L’Espresso, nonché vari quotidiani locali e varie radio)
  • Cameco
  • Ocado
  • RWE
  • Sibanye-Stillwater

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Comprare azioni Exor conviene?

Ricordiamo che Exor è quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano. Ma conviene comprare le sue azioni? Vediamo i vari aspetti della società.

Dal quadro che ne verrà fuori, mettendo insieme i suoi numeri societari, la storia, l’andamento del titolo negli ultimi anni, le società prestigiose in cui investe ed il fatto che non abbia una vera e propria concorrenza dall’alto del suo marketcap e della diversificazione dei suoi investimenti, viene da dire che il titolo va tenuto seriamente in considerazione per un eventuale inserimento nel tuo portafoglio titoli.

I numeri della società

In effetti, il 2020 è stato un anno pesante anche per Exor. Infatti, ha registrato perdite pari a 12,225 miliardi dollari americani (corrispondenti ad oltre 10 miliardi di euro).

Tuttavia, malgrado ciò, è risultata comunque essere la prima società in Italia per fatturato. Nonché la 28ª nella Fortune Global 500, con un fatturato di 162,754 miliardi di dollari americani (quindi una crescita, visto che il fatturato dell’anno precedente era stato di 175,009). Cifra che corrisponde a oltre 135 miliardi di euro col cambio attuale.

Storia di Exor

Exor è nata il 27 luglio 1927 sotto la denominazione di “Istituto Finanziario Industriale“, per volere di Giovanni Agnelli, imprenditore torinese nonché senatore, come noto fondatore di altre realtà imprenditoriali come FIAT, Juventus, ecc.

Lo scopo di Agnelli era proprio quello di riunificare in una sola società finanziaria le varie partecipazioni da lui acquisite. Soprattutto nel settore industriale.

Verso la fine degli anni ’50, l’istituto finanziario industriale ha rilevato l’Istituto Commerciale Laniero Italiano, anche esso operante nel settore finanziario, soprattutto tessile e lana.

Negli anni ’60, invece, ha esteso le proprie operazioni presso l’Istituto Bancario Italiano Laniero e la Banca Subalpina. Nasce così IFIL (Istituto Finanziario Italiano Laniero), con un ruolo comunque parallelo alla IFI e gestendo investimenti analoghi.

IFI ha inoltre nei decenni ha inoltre acquisito partecipazioni in diverse società, come Unicem e 3M. Sebbene poi diverse siano state poi cedute.

Nel 1968 arriva la quotazione alla Borsa di Milano con una OPV, che riguardava quindi azioni privilegiate. Malgrado ciò, ebbe comunque un grande successo.

Con l’arrivo del Nuovo millennio, a IFI S.p.A. facevano capo tutte le principali partecipazioni del gruppo. Tuttavia, nel 2003, la Finanziaria di Partecipazioni IFIL S.p.A. cambiò nome in IFIL Investments.

Il 1º dicembre 2008, le assemblee societarie di IFI e IFIL, proprio per semplificare l’assetto societario, hanno deciso di incorporare IFIL in IFI (concretizzatasi poi il 20 febbraio 2009, con effetto dal successivo primo marzo). Cambiando anche nome in Exor S.p.A., che come accennato in precedenza, deriva dalla società francese (socio di maggioranza dell’acqua Perrier e della tenuta Château Margaux) acquistata ad inizio anni ’90.

Nel luglio 2016, Exor trasferisce la propria sede in Olanda, nella capitale Amsterdam. Acquisendo il nome definitivo di Exor N.V. Resta immutata la quotazione sulla Borsa italiana di Milano.

Questo ad oggi l’azionariato di Exor:

  • Giovanni Agnelli B.V.: 52,99%
  • Harris Associates LP: 4,99%
  • Exor N.V.: 4,15%
  • Southeastern AM: 2,96%
  • Altri azionisti: 34,91%

Il Presidente è John Elkann, all’anagrafe John Philip Jacob Elkann, pronipote del fondatore Giovanni Agnelli

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Partecipazioni azionarie di Exor

Queste le partecipazioni azionarie vantate da Exor:

  • PartnerRe 100%
  • Juventus Football Club S.p.A. 63,77%
  • The Economist Group 43,40%
  • GEDI Gruppo Editoriale 86,40%
  • Stellantis 14,4%
  • CNH Industrial N.V. 26,89%
  • Ferrari N.V. 22,91%

Minore invece la partecipazione azionaria in:

  • Cameco
  • Ocado
  • RWE
  • Sibanye-Stillwater

Il caso PartnerRe

La performance negativa del Nav (Net asset value) del 2020 deriva anche dall’aggiornamento del valore di PartnerRe, la compagnia di riassicurazioni del gruppo, da parte di un esperto indipendente. Il Nav per azione è pari a 88,75 dollari, -22,02 dollari rispetto ai 110,77 del 31 dicembre 2019.

partner re

Secondo gli analisti, la causa principale di ciò è la mancata vendita della società di riassicurazioni PartnerRe, con sede a Bermuda. Infatti benché nel marzo 2020 Exor avesse firmato un memorandum d’intesa con il gruppo francese Covéa, per la cessione di PartnerRe per una cifra pari a 9 miliardi di dollari, due mesi successivi però i francesi si sono ritirati.

Exor voleva rilanciare così la compagnia, facendola valutare da un esperto indipendente, che ha stabilito in 7,6 miliardi di euro il suo valore corrente. Per quanto riguarda il rapporto tra Exor e Covéa, a fine luglio 2020 i due gruppi hanno firmato un accordo di collaborazione con la quale la seconda ha deciso di investire 1,5 miliardi di euro in attività selezionate da Exor, di cui la metà in veicoli di riassicurazione di PartnerRe stessa.

Dunque, per ora PartnerRe resta nell’orbita di Exor, con questa operazione finanziaria che potrebbe rilanciarne le sorti. Se dovesse restare una zavorra, allora si potrebbe pensare ad una nuova cessione.

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Azioni Exor: previsioni future

Proprio per la già sottolineata diversificazione dei suoi investimenti, fare delle previsioni future sulla Holding Exor non è cosa facile.

La cosa più immediata da dire è ovviamente quella di tenere d’occhio l’andamento di realtà societarie di grande spessore come Fiat Chrysler Automobiles N.V. (da gennaio 2020 nel gruppo Stellantis insieme a PSA), CNH Industrial N.V., Ferrari N.V., la Juventus, The Economist, giusto per citare alcuni nomi.

In effetti, Exor può essere anche immaginato come un paniere in stile ETF, col vantaggio ulteriore che se un ETF fa riferimento spesso ad una sola categoria merceologica, qui ne troviamo diverse. E che riequilibrano il valore finale della società.

Certo, una sciagura come il Covid-19 del 2020 ha travolto quasi tutti i settori, eccetto quello farmaceutico, dell’e-commerce e dell’intrattenimento. Proprio i settori che per ora non sono inclusi nel pur vasto universo di Exor.

Tuttavia, abbiamo anche visto come il titolo dopo aver annaspato per quasi tutto il 2020, sia poi riuscito già a risalire ad inizio 2021, tornando pressappoco ai livelli pre-Covid19.

Del resto, Exor ha nelle sue corde imprese simili e lo ha già dimostrato. Infatti, un case study ci viene dal tremendo 2008, quando il titolo passò da 5 euro a 2,5 euro per azione. Poi intraprese una rapida crescita che lo portà nel giro di 6 anni, il 2015, a 45€.

Vediamo ora come comprare le azioni Exor e dove comprarle in totale sicurezza.

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Come comprare azioni Exor

Nonostante le belle parole spese per questa società, va da sé che non è certo esente da rischi, essendo una società finanziaria. Per tutelarsi da essi, l’ideale sarebbe comprare le azioni Exor tramite Contract for difference.

Si tratta di contratti derivati, quindi non comprerai le azioni Exor direttamente ma acquisterai un titolo derivato che ne replica il valore.

Ciò porta con sé un ulteriore vantaggio: puoi posizionarti sia long che short su di esso, quindi puoi comprarlo quando dalle tue previsioni ritieni che aumenterà di prezzo. Mentre puoi venderlo quando ritieni, invece, che il suo prezzo scenderà. Dunque, il trading CFD sulle azioni Exor è l’ideale per sfruttare tutti i suoi movimenti di prezzo, che siano al rialzo o al ribasso.

Con il trading CFD puoi anche sfruttare la Leva finanziaria. Stando però attento però al fatto che come moltiplica i profitti, in caso di previsione sbagliata moltiplica le perdite. Infatti, viene chiamata “arma a doppio taglio“.

Puoi fare trading CFD sulle azioni Exor su due piattaforme di trading online certificate e con tanti servizi interessanti come eToro e Capital.com.

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Azioni Exor: analisi tecnica

Le azioni Exor hanno vissuto un ottimo 2019, passando dai 47 euro di inizio anno ai 70 euro di fine anno. Un trend proseguito anche ad inizio 2020, quando sono arrivate a superare quota 74 euro. Poi il crollo con l’inizio della Pandemia Covid-19, che ha portato il titolo giù di circa la metà dalla giornata di San Valentino al 20 marzo, con una quotazione di 38 euro per azione.

azioni exor grafico

Il titolo ha poi fatto fatica a risalire, trovando ostica la resistenza dei 50 euro nel corso dell’anno. Ha invece iniziato bene il 2021, riuscendo anche a sfiorare un nuovo massimo storico a metà marzo, superando i 72 euro.

Se riuscirà ad avere come supporto stabile i 70 euro, il titolo Exor potrà puntare a superare il suo massimo storico e “minacciarequota 80 euro. Tutto dipenderà, inutile dirlo, da come sarà la ripresa economica e se e quando usciremo dal guado della pandemia nel 2021.

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Principali competitor di Exor

Dando un’occhiata ai settori nei quali Exor è impegnata, è difficile stabilire quali siano i principali competitors di questa Holding. Che spazia dall’editoria, al calcio, passando per l’automotive fino alla riassicurazione. L’elenco forse sarebbe troppo lungo, oltre che fuorviante.

Volendo proprio fare dei nomi e stilare un elenco, troviamo:

  • ALEXIS Capital (Holding con sede alle Bermuda)
  • Atlanticus (società americana con sede ad Atlanta)
  • Noble Group (holding di Hong Kong)
  • Conifer Holding (società di Birmingham, US)

In realtà, si tratta comunque di holding con pochi settori in comune con Exor. Inoltre, non raggiungono il suo stesso livello di capitalizzazione. Hanno altresì società con una visione più monolitica, con scarsa diversificazione dei propri investimenti (ciascuna cioè compete con Exor per al massimo un paio di settori). E che investimenti, se si guarda a quelli messi in campo da questa società con tutti nomi di prestigio (dalla Fiat alla Juventus, passando per la Ferrari a La Stampa, ecc.).

Chiude poi il quadro, il fatto che Exor rispetto a queste società abbia una storia quasi secolare alle spalle. Una storia prestigiosa, in crescendo e con poche cadute che sono comunque fisiologiche per una società.

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FAQ – Azioni Exor

Di cosa si occupa Exor?

Si tratta di una holding finanziaria con sede ad Amsterdam, di proprietà della famiglia Agnelli fin dalla sua fondazione avvenuta nel 1927. Quando nacque come Istituto Finanziario Industriale.
Ha interessi azionari maggioritari in molte realtà importanti, di diversi settori: Ferrari, FCA, The Economist, La Stampa, PartnerRe, Juventus ecc.

Conviene comprare azioni Exor?

La Holding è impegnanta in settori molto diversi tra loro: dal calcio alla Formula Uno, passando per l’editoria alla riassicurazione, fino alla finanza. Ciò fa sì che riesca a riequilibrare i propri rischi e non avere una concorrenza al passo a livello mondiale. Per non parlare della sua storia molto lineare quasi secolare.
Ciò non la rende immune da rischi, contro i quali ci si può tutelare con il trading CFD

Dove comprare azioni Exor?

Puoi provare due broker con regolari licenze per operare e con grande attenzione verso i clienti come eToro e Capital.com.

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Luca Scialò

Luca Scialò

Luca Scialò è un esperto di finanza moderna, con un focus particolare su ETF, DeFi e criptovalute. La sua passione per gli ambiti di investimento attuali lo spinge a immergersi quotidianamente nelle notizie dai principali network internazionali, assorbendo e analizzando le ultime tendenze.

Con una mente sempre aperta verso le novità, Luca si dedica a esplorare e spiegare i concetti più intriganti del mondo finanziario attraverso i suoi articoli su Finaria, rendendo accessibili a tutti i lettori le complesse dinamiche dei mercati emergenti. La sua missione è quella di guidare gli investitori attraverso le acque inesplorate della finanza moderna, fornendo analisi precise e consigli affidabili per prendere decisioni informate.