Se stai cercando un modo estremamente economico per investire nei mercati in via di sviluppo, in questa guida parleremo di un’opzione adatta alle tue esigenze: gli ETF mercati emergenti.
Si tratta di fondi d’investimento con cui potrai investire nei mercati in via di sviluppo in maniera diversificata e, soprattutto, economica.
Per questo motivo, trovare degli ETF sicuri e molto competitivi è di fondamentale importanza. A tal proposito, di seguito trovi i migliori ETF sui mercati in via di sviluppo:
ETF mercati emergenti | Rendimento medio (2018-2022) | Valutazione Finaria |
---|---|---|
iShares Core MSCI Emerging Markets | +3.74% | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
Xtrackers MSCI Emerging Markets | +2.63% | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
Amundi ETF MSCI Emerging Markets | +2.77% | ⭐⭐⭐⭐✰ |
Vanguard FTSE Emerging Markets | +4.24% | ⭐⭐⭐⭐✰ |
HSBC MSCI Emerging Markets | +2.75% | ⭐⭐⭐⭐✰ |
Lyxor MSCI Emerging Markets | +2.79% | ⭐⭐⭐✰✰ |
Invesco MSCI Emerging Markets | +2.78% | ⭐⭐⭐✰✰ |
I rendimenti di questo tipo di asset si aggirano intorno al 20% annuo. Nella nostra statistica abbiamo incluso anche gli anni in cui i mercati hanno sofferto, come il 2018 e il 2022, per questo i rendimenti medi mostrano dati piuttosto bassi.
Chiaramente, come qualsiasi tipologia di titolo, questa tipologia di ETF nasconde delle insidie. Infatti, le economie degli Stati presi in considerazione sono generalmente meno stabili, ma per questo molto redditizie.
Durante la nostra guida, avrai modo di approfondire meglio l’argomento degli ETF con un focus sui mercati emergenti. Dopodiché, descriveremo nello specifico ogni singolo ETF citato.
Se invece hai già familiarità con lo studio dei rendimenti degli ETF, probabilmente avrai bisogno di un supporto diverso. Per questo, di seguito introduciamo un brevissimo tutorial su come investire in ETF:
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ETF mercati emergenti: le migliori piattaforme
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Cosa sono gli ETF Paesi emergenti?
Gli ETF mercati emergenti sono quei fondi che permettono agli utenti di investire in mercati in via di sviluppo. Tendenzialmente, il contesto in cui si inseriscono è lontano dalle dinamiche economiche di quei paesi che consideriamo “sviluppati”.
Chiaramente, si tratta di una tipologia di investimento più rischiosa. Infatti, partecipare a fondi inseriti in contesti già rodati garantisce una sorta di sicurezza. Tuttavia, i margini di profitto sono meno cospicui rispetto agli ETF dei mercati emergenti. Infatti, a un tasso di rischio minore, inevitabilmente, corrisponde un margine di profitto costante ma non molto elevato.
Di conseguenza, se stai cercando investimenti che a breve termine possano darti guadagni cospicui, rivolgersi a mercati diversi è certamente una scelta intelligente.
Chiaramente, si tratta di un contesto in cui non mancano le insidie. Infatti, non tutti i fondi riescono effettivamente a mantenere stabili i propri rendimenti. Le ragioni sono abbastanza semplici da comprendere, e sono riassunte nel seguente elenco:
- Gli Stati presi in considerazione hanno alle spalle un passato di povertà o instabilità politica
- Il fatto di aver trovato una stabilità politica non implica mantenerla in futuro
Tuttavia, il generale interesse verso i mercati in via di sviluppo è dovuto perlopiù ai seguenti fattori:
- I tassi di crescita dei mercati emergenti sono molto alti
- Hanno spesso delle economie connesse strettamente all’estrazione di materie prime
In particolare, investire in materie prime è un’attività molto conveniente (per altre informazioni, leggi “ETF materie prime“). Infatti, si tratta di asset che nel mercato presentano rendimenti abbastanza stabili. Di conseguenza, seppur esposti a variazioni di prezzo, risultano essere una sorta di garanzia per gli investitori.
Prima di approfondire ulteriormente il discorso, pensiamo che sia opportuno introdurre un breve paragrafo riguardante il funzionamento degli ETF. Se sei interessato a investire in mercati emergenti, il primo passo è certamente quello di capire bene il funzionamento del mezzo d’investimento.
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Come funzionano gli ETF
Un exchange-traded fund (ETF) è una tipologia di titolo d’investimento che funziona come un fondo comune con altri utenti.
Generalmente, gli ETF seguono un particolare indice, settore, materia prima o altre attività come il mercato crypto. Tuttavia, a differenza dei fondi d’investimento ordinari, gli ETF possono essere acquistati o venduti in Borsa come le se fossero asset azionari.
Di conseguenza, si tratta di asset molto liquidi. In breve, investendo in ETF avrai a disposizione un asset che può garantire rendite passive e che può essere ceduto molto facilmente. Tuttavia, proviamo a semplificare le cose.
In pratica, gli ETF sono un paniere di titoli che viene negoziato in Borsa. Dunque, in un certo senso è già di per sé uno strumento di diversificazione degli investimenti. In aggiunta, si tratta di una possibilità d’investimento molto economica.
Con gli ETF l’unione fa la forza. Quindi, gli utenti che non potrebbero investire un capitale cospicuo in Borsa hanno a disposizione questi fondi. In un certo senso, gli ETF aprono il mercato azionario (e anche altri) a tutte le tipologie di trader.
Un altro elemento di distinzione dai fondi ordinari riguarda le variazioni di prezzo. Infatti, le azioni o qualsiasi altro asset degli ETF fluttuano per l’intera giornata. Invece, i fondi comuni d’investimento vengono scambiati solo una volta al giorno dopo la chiusura del mercato.
Si tratta di un ottimo vantaggio, in quanto consente a trader esperti di strategie a breve termine di agire in maniera costante nel mercato. Anche in questo senso, gli ETF sono dei titoli molto liquidi.
Dunque, dopo aver chiarito cosa sia un ETF, torniamo a focalizzare la nostra attenzione sui fondi che investono in mercati emergenti.
ETF Paesi emergenti: la nostra top 7
Come abbiamo affermato in precedenza, gli ETF mercati emergenti sono molti. Di conseguenza, potrebbe essere difficile per i trader scovare quella che potrà definirsi come un’occasione di mercato.
Per contrastare la grande mole di fondi sui mercati in via di sviluppo, abbiamo pensato di introdurre la nostra top 7 dei migliori ETF mercati emergenti:
ETF mercati emergenti | Domicilio del fondo | Politica di distribuzione |
---|---|---|
iShares Core MSCI Emerging Markets | Irlanda | Accumulazione |
Xtrackers MSCI Emerging Markets | Irlanda | Accumulazione |
Amundi ETF MSCI Emerging Markets | Lussemburgo | Accumulazione |
Vanguard FTSE Emerging Markets | Irlanda | Dividendi distribuiti trimestralmente |
HSBC MSCI Emerging Markets | Irlanda | Dividendi distribuiti trimestralmente |
Lyxor MSCI Emerging Markets | Lussemburgo | Dividendi distribuiti annualmente |
Invesco MSCI Emerging Markets | Irlanda | Accumulazione |
Dopo aver elencato i principali fondi ETF su cui ci concentreremo, passiamo a descrivere nello specifico ogni singola opportunità d’investimento introdotta in precedenza.
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1) iShares Core MSCI Emerging Markets
Il gruppo iShares è abbastanza noto nel settore degli ETF. Di conseguenza, non potevamo evitare di includerlo nella nostra top 7. In particolare, questo particolare fondo d’investimento focalizza la propria attenzione negli investimenti in titoli azionari dei mercati emergenti.
Si tratta di uno degli ETF con i migliori margini di crescita. Infatti, i dividendi sono reinvestiti nel fondo stesso, attivando l’operazione di “accumulazione” di liquidità.
L’indice MSCI Emerging Market Investable Market (IMI) permette agli utenti di avere molte opzioni di mercato. Infatti, consente di effettuare un investimento molto ampio e quindi diversificato. Tutto ciò avviene a basse commissioni, e su circa 3.206 titoli azionari.
Qui trovi alcune caratteristiche fondamentali dell’ETF citato:
Data di lancio | 30 maggio 2014 |
Domicilio del fondo | Irlanda |
Politica di distribuzione | Accumulazione |
Valuta ETF | USD |
Rischio strategia | solo se a lungo termine |
Indice spesa complessiva | 0.18% |
Dopo aver valutato le peculiarità di iShares Core MSCI Emerging Markets, è il momento di valutare concretamente se vale la pena di investire.
A tal proposito, è necessario dare un’occhiata alle prestazioni 2018-2022 del fondo. Osserva attentamente i seguenti rendimenti:
In virtù dei dati che hai appena osservato, è possibile dedurre quale possa essere la strategia più adatta per investire. Trattandosi di un ETF che ha sottoperformato durante il 2022, potrebbe trattarsi di una ghiotta occasione di mercato.
Quindi, se hai intenzione di investire subito in un ETF, pensiamo che iShares Core MSCI Emerging Markets possa essere la migliore occasione che hai a disposizione.
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2) Xtrackers MSCI Emerging Markets
L’ETF Xtrackers MSCI Emerging Markets è un altro fondo molto interessante, se stai cercando opportunità d’investimento in mercati emergenti a basso costo.
Anche in questo caso, stiamo parlando di un ETF che gestisce la liquidità con un metodo di accumulazione. Dunque, il capitale ottenuto è costantemente reinvestito nel fondo.
A differenza dell’ETF precedente, i titoli azionari inclusi nel fondo sono di meno. Infatti, investire in Xtrackers MSCI Emerging Markets significa partecipare a un investimento su circa 1.328 titoli azionari. In ogni caso, resta una quantità abbastanza alta per parlare di diversificazione.
Di seguito le principali caratteristiche dell’ETF:
Data di lancio | 21 giugno 2017 |
Domicilio del fondo | Irlanda |
Politica di distribuzione | Accumulazione |
Valuta ETF | USD |
Rischio strategia | solo se a lungo termine |
Indice spesa complessiva | 0.18% |
Detto ciò, è il momento di stabilire definitivamente se questo fondo può fare al caso tuo. Dunque, dai un’occhiata ai rendimenti prodotti a partire dal 2018:
Come puoi notare, le prestazioni dell’ETF durante il 2022 non sono stati positivi. In ogni caso, non possiamo evitare di tener presente i rendimenti degli anni precedenti.
Di conseguenza, il 2022 potrebbe essere l’anno in cui è possibile investire su un ETF “in saldi”. Certamente si tratta di una scommessa, come qualsiasi altra tipologia di investimento. Tuttavia, pensiamo che in futuro le prestazioni del fondo possano tornare su livelli molto buoni.
Se le opinioni dei nostri esperti si riveleranno vere, Xtrackers MSCI Emerging Markets potrebbe garantire agli investitori un’ottima fonte di guadagno.
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3) Amundi ETF MSCI Emerging Markets
Amundi ETF MSCI Emerging Markets è un fondo che investe in titoli azionari con focus sui mercati emergenti.
Anche in questo caso parliamo di un fondo che adotta l’accumulo della liquidità. Di conseguenza, i fondi saranno reinvestiti nell’ETF assicurando un aumento costante di liquidità e possibilità d’investimento future.
Il grado di diversificazione dell’ETF lussemburghese è simile a quello di Xtrackers. Infatti, avrai la possibilità di effettuare un ampio investimento a basso costo su oltre mille titoli azionari.
La differenza fondamentale riguarda la spesa annua dell’ETF. Infatti, la spesa complessiva è pari allo 0.20%, leggermente più alta rispetto ai fondi descritti in precedenza.
Qui puoi trovare tutte le informazioni fondamentali su Amundi EFT MSCI Emerging Markets:
Data di lancio | 23 maggio 2017 |
Domicilio del fondo | Lussemburgo |
Politica di distribuzione | Accumulazione |
Valuta ETF | EUR |
Rischio strategia | solo se a lungo termine |
Indice spesa complessiva | 0.20% |
In aggiunta, per valutare attentamente se vale la pena di investire in questo ETF, di seguito riportiamo i rendimenti 2018-2022 di Amundi ETF MSCI Emerging Markets:
Anche in questo caso, stiamo parlando di un ETF che non ha effettuato ottime prestazioni durante il 2022. Tuttavia, il mercato è volatile e pensiamo che il fondo possa tornare a garantire prestazioni di un certo livello.
Di conseguenza, investire adesso potrebbe significare acquistare titoli azionari in saldi. In altre parole, stiamo parlando di una potenziale occasione di mercato.
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4) Vanguard FTSE Emerging Markets
Con Vanguard FTSE Emerging Markets introduciamo un ETF abbastanza diverso dagli altri elencati in precedenza. Chiaramente, il fattore comune resta il fatto che il fondo investe su titoli azionari di mercati emergenti.
Tuttavia, le strategie di mercato adottate sono completamente diverse. Infatti, i dividendi sono distribuiti agli investitori trimestralmente. Ciò implica che non è presente alcun piano di accumulo e che è possibile ottenere rendite passive di un certo livello.
In aggiunta, l’indice FTSE Emerging consente di effettuare un investimento ad ampio spettro in maniera economica. Inoltre, l’ETF consente di investire su circa 1.894 titoli azionari dei mercati in via di sviluppo.
Qui trovi le principali caratteristiche di Vanguard FTSE Emerging Markets:
Data di lancio | 22 maggio 2012 |
Domicilio del fondo | Irlanda |
Politica di distribuzione | Dividendi distribuiti trimestralmente |
Valuta ETF | USD |
Rischio strategia | solo se a lungo termine |
Indice spesa complessiva | 0.22% |
Per completare la nostra analisi sull’ETF irlandese, sembra opportuno osservare attentamente i rendimenti annuali prodotti nel periodo 2018-22:
Il periodo di maggior successo dell’ETF è quello compreso tra il 2019 e il 2021. Come gli altri indici descritti, il 2022 è stato un anno negativo (anche se meno rispetto agli altri).
Quindi, ormai avrai capito il nostro scopo. Gli ETF mercati emergenti che stiamo presentando in questa lista sono delle opportunità di mercato. In un certo senso, si tratta di ETF competitivi che risultano essere svalutati.
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5) HSBC MSCI Emerging Markets
L’ETF HSBC MSCI Emerging Markets è un altro dei migliori fondi con focus sui mercati emergenti. Risulta essere una delle migliori scelte del settore. Dunque, non potevamo evitare di includerlo nella nostra top 7.
Così come per l’ETF trattato nel paragrafo precedente, anche in questo caso i dividendi sono distribuiti trimestralmente. Di conseguenza, non viene adottato alcun piano di accumulazione di liquidità.
Il vantaggio fondamentale di questo ETF è certamente la spesa complessiva. Infatti, il valore dei costi risulta essere abbastanza basso, cioè dello 0.15% annuo.
L’ETF HSBC MSCI Emerging Markets ha dimensioni molto grandi. Infatti, può vantare un patrimonio che supera il milione di euro.
Di seguito trovi un riassunto delle principali caratteristiche di questo ETF:
Data di lancio | 5 settembre 2011 |
Domicilio del fondo | Irlanda |
Politica di distribuzione | Dividendi distribuiti trimestralmente |
Valuta ETF | USD |
Rischio strategia | solo se a lungo termine |
Indice spesa complessiva | 0.15% |
In aggiunta, un’operazione fondamentale nella valutazione di un ETF è certamente la valutazione dei rendimenti. Nell’immagine seguente troverai un riassunto delle prestazioni di HSBC MSCI Emerging Markets nel periodo 2018-22:
Si tratta ancora di un ETF che ha sottoperformato durante il 2022. Di conseguenza, i nostri esperti ti suggeriscono ulteriormente di investire sulle potenzialità degli ETF piuttosto che su investimenti sicuri.
Il motivo è semplice: i margini di profitto sono potenzialmente maggiori. Inoltre, considerando le prospettive di crescita dei mercati emergenti, possiamo ipotizzare margini di guadagno da x10 a x100.
Detto ciò, continuiamo introducendo gli ultimi due ETF della nostra lista. Le opportunità d’investimento nel settore dei mercati emergenti non sono certamente finite qui.
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6) Lyxor MSCI Emerging Markets
Lyxor MSCI Emerging Markets è un ETF lussemburghese che consente agli utenti di investire nei mercati emergenti. Anche in questo caso stiamo parlando di un fondo che consente agli utenti di diversificare automaticamente i propri investimenti.
Infatti, l’indice MSCI Emerging Markets consente di accedere a un ampio investimento con basse commissioni. Inoltre, mette a disposizione un pacchetto di circa 1.382 titoli azionari.
Il carattere distintivo di questo ETF riguarda i dividendi. Infatti, gli investitori avranno accesso a guadagni in dividendi su base annuale. Inoltre, le spese di commissione sono tra le più basse del mercato.
Qui trovi tutte le informazioni fondamentali sull’ETF lussemburghese descritto:
Data di lancio | 28 settembre 2011 |
Domicilio del fondo | Lussemburgo |
Politica di distribuzione | Dividendi distribuiti almeno annualmente |
Valuta ETF | USD |
Rischio strategia | solo se a lungo termine |
Indice spesa complessiva | 0.14% |
Per completezza, i nostri esperti suggeriscono di dare un’occhiata ai rendimenti annuali del periodo 2018-22 prodotti da Lyxor MSCI Emerging Markets:
Ancora una volta, il 2022 non è stato un anno positivo per l’ETF descritto. Di conseguenza, potresti avere fra le mani un’ottima opportunità di mercato.
Di conseguenza, è certamente un’ottima opportunità se stai pensando di investire con ipotesi di guadagno a medio termine. Il 2025 potrebbe essere un anno nettamente positivo se confrontato ai rendimenti 2022.
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7) Invesco MSCI Emerging Markets
Invesco MSCI Emerging Markets è l’ultimo ETF della nostra top 7. Tuttavia, anche se occupa l’ultima posizione non vuol dire che non sia competitivo.
Infatti, le statistiche finanziarie indicano un ETF più o meno sul livello di quelli elencati in precedenza. In breve, anche in questo caso potrebbe trattarsi di un’ottima occasione di mercato.
L’indice MSCI Emerging Markets permette agli investitori di mettere il proprio capitale su un pacchetto diversificato di titoli azionari. Chiaramente, si tratta di titoli con ampi margini di crescita legati ai mercati in via di sviluppo.
Di seguito troverai le principali caratteristiche dell’ETF irlandese Invesco MSCI Emerging Markets:
Data di lancio | 26 aprile 2010 |
Domicilio del fondo | Irlanda |
Politica di distribuzione | Accumulazione |
Valuta ETF | USD |
Rischio strategia | solo se a lungo termine |
Indice spesa complessiva | 0.19% |
La differenza fondamentale che puoi notare riguarda la politica di distribuzione. Infatti, l’ETF effettua un piano di accumulo della liquidità per incrementare la potenza economica. In ogni caso, gli ETF sono molto liquidi e sarà possibile vendere la propria quota in maniera semplice.
Per completare l’analisi dell’ulti ETF della nostra top 7, osserva i rendimenti 2018-22 prodotti da Invesco MSCI Emerging Markets:
Ormai avrai capito che le cattive prestazioni del 2024 possono rappresentare anche un’occasione di mercato. In questo senso, questo ETF si inserisce nello stesso contesto degli altri descritti.
Di conseguenza, se hai intenzione di ottenere profitti di un certo livello, Invesco MSCI Emerging Markets potrebbe essere un ETF da aggiungere al tuo portafoglio virtuale di titoli.
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Come investire in ETF Paesi emergenti: Tutorial XTB
XTB è senza ombra di dubbio una pietra miliare nel mondo del trading online. È conosciuto per essere uno dei servizi di brokeraggio più affidabili al mondo. Per questo motivo è uno dei broker più consigliati dai nostri esperti.
Per fare trading ETF su XTB è veramente semplice, basta registrarsi sulla piattaforma. La procedura da seguire è veramente elementare. Infatti tutti possono aprire un conto su XTB, anche chi ha poca esperienza.
Inoltre, non è richiesto avere una soglia di deposito minima e lo stesso vale per i prelievi, che sono sempre gratuiti.
1. Registrazione
Innanzitutto bisogna accedere al sito ufficiale di XTB. Clicca il pulsante in basso per iniziare subito a investire.
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Successivamente, bisogna andare in alto a destra della schermata e selezionare “apri un conto reale”.
Inserisci le informazioni richieste, come:
● Indirizzo email
● Paese di provenienza
● Una password sicura
Tuttavia la piattaforma ha delle limitazioni per utenti che provengono da alcuni paesi del mondo. Per quanto riguarda i membri della comunità europea, non ci sono problemi.
Successivamente è necessario completare la registrazione inserendo delle informazioni personali. Tranquillo questi sono dei semplici dati come nome, cognome e indirizzo di residenza.
Queste informazioni sono necessarie per il protocollo KYC (Know Your Customer), che serve a garantire la sicurezza. Una volta completato il protocollo, verrai indirizzato verso la piattaforma di trading di XTB.
2. Trovare gli ETF di tuo interesse
Dopo aver seguito la procedura per la creazione di un conto reale, potresti ricevere una telefonata da un consulente di XTB. Gli esperti in questione proveranno a comprendere le tue necessità attraverso delle semplici domande.
Ovviamente questo passaggio non è obbligatorio e puoi agire in totale autonomia. Infatti, la piattaforma ti mette a disposizione tutti gli strumenti necessari.
Dalla piattaforma XTB, accedi al mercato degli ETF e cerca quello che ti interessa di più.
3. Investire negli ETF selezionati
L’ultimo step da seguire è quello che riguarda l’investimento vero e proprio. Per prima cosa bisogna ricaricare il proprio conto. Come già accennato, XTB non richiede un deposito minimo, quindi non ci sono limiti alla portata dell’investimento.
Dalla sezione personale o dalla piattaforma di trading segui le informazioni che ti fornisce il sito. A questo punto dovresti essere in grado di caricare i l tuo conto. XTB permette di ricaricare il proprio saldo attraverso diversi metodi.
- Carta di credito
- Carta di debito
- Bonifico tradizionale
- Bonifico istantaneo
Quando hai ricaricato il conto, bisogna ritornare sulla pagina informativa dell’ETF. Poi tramite l’apposita pulsantiera, si procede alla vendita o all’acquisto secondo le tue esigenze.
Una volta completata l’operazione, si potrà seguire l’andamento della schermata personalmente. Ovviamente si potrà gestire il tutto secondo le necessità personali.
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ETF Paesi emergenti: migliori offerte a confronto
Dopo aver descritto nello specifico tutti gli ETF della nostra top 7 delle migliori offerte, pensiamo sia il caso fare un riassunto.
Dunque, la seguente tabella è pensata per darti la possibilità di confrontare gli ETF introdotti in precedenza. Quindi, osserva attentamente le principali caratteristiche degli ETF e cerca i fondi con i pacchetti azionari più adatti alle tue esigenze.
ETF mercati emergenti | Indice spesa complessiva annua | Politica di distribuzione | Rendimento annuale medio (2018-2022) |
---|---|---|---|
iShares Core MSCI Emerging Markets | 0.18% | Accumulazione | +3.74% |
Xtrackers MSCI Emerging Markets | 0.18% | Accumulazione | +2.63% |
Amundi ETF MSCI Emerging Markets | 0.20% | Accumulazione | +2.77% |
Vanguard FTSE Emerging Markets | 0.22% | Dividendi distribuiti trimestralmente | +4.24% |
HSBC MSCI Emerging Markets | 0.15% | Dividendi distribuiti trimestralmente | +2.75% |
Lyxor MSCI Emerging Markets | 0.14% | Dividendi distribuiti almeno annualmente | +2.79% |
Invesco MSCI Emerging Markets | 0.19% | Accumulazione | +2.78% |
Come puoi notare gli ETF introdotti si attestano tutti su livelli simili. In particolare, per quanto riguarda i costi la differenza massima riscontrata è dello 0.08%.
Chiaramente, un discorso diverso può essere fatto per le politiche di distribuzione. A seconda della strategia che deciderai di usare, potrebbero risultare entrambe convenienti. Di conseguenza, ti consigliamo prima di capire in che modo hai intenzione di investire negli ETF mercati emergenti.
Arrivati a questo punto, siamo sicuri che ormai avrai abbastanza informazioni per effettuare le tue valutazioni personali. Di conseguenza, nel prossimo paragrafo parleremo di quello che secondo i nostri esperti potrebbe essere il miglior ETF mercati emergenti in circolazione.
Qual è il miglior ETF mercati emergenti?
Secondo i nostri esperti, l’ETF più affidabile e promettente tra quelli elencati è iShares Core MSCI Emerging Markets. I motivi di questa decisione sono molteplici e tutti attinenti ai dati che hai a disposizione in questo articolo.
Di seguito elenchiamo i vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di fondi, in modo che tu possa comprendere appieno i criteri che ci hanno guidato verso tale decisione:
Dopo aver osservato la tabella, concentrati per un momento unicamente sul “contro”. L’andamento negativo del 2022 è un qualcosa di comune a tutti gli ETF citati, ma se si considera che il mercato azionario ha perso circa il doppio sembra che anche in tempi di crisi gli ETF mercati emergenti siano piuttosto affidabili.
Da un certo punto di vista, segue quella che è l’opinione generica dei nostri esperti. In breve, un investimento conveniente consiste nello scovare occasioni a buon mercato con ampi margini di crescita.
In aggiunta, questo ci può fornire un dato rilevante su di un andamento generico dei mercati emergenti. Basta guardare ad organizzazioni come BRICS e SCO che puntano a portare capitali in quelle aree del mondo e a spostare il baricentro dell’economia mondiale.
Di conseguenza, abbiamo ritenuto opportuno scegliere questo ETF irlandese come il migliore dei fondi citati nella nostra top 7.
Consigli per investire negli ETF Paesi emergenti
In questo paragrafo descriveremo quello che secondo i nostri esperti è il miglior approccio per investire nei mercati emergenti tramite ETF.
Dunque, dividiamo il problema in due: mercati emergenti ed ETF. Partiamo dal primo.
Investire nei mercati emergenti può essere un’arma a doppio taglio. Da un lato si prospettano margini di crescita e profitto molto alti. Dall’altro, le dinamiche economiche e politiche degli Stati su cui viene effettuato l’investimento potrebbero essere molto fragili.
Di conseguenza, incrementare le proprie competenze o comunque informarsi costantemente sulle dinamiche socio-politiche di quegli Stati è certamente un ottimo punto di partenza. Anche se sembra piuttosto scontato che le economie di Nazioni come Brasile, Cina, India, Russia, Messico ecc. non potranno che continuare a crescere.
Per quanto riguarda gli ETF, possiamo dire che sono fondi che consentono agli investitori di diversificare i propri investimenti. Tuttavia, esiste la possibilità di incrementare il tasso di diversificazione investendo su più di un ETF. In questo modo, il margine di rischio diminuirà in maniera cospicua.
Si tratta di una tipologia di strategia basilare nel mondo del trading online. Di conseguenza, anche i trader professionisti operano attraverso questo fondamentale criterio d’investimento.
Ci sarebbe molto altro da aggiungere, tuttavia proviamo a riassumere le principali direttive ideali per investire negli ETF:
Durata investimento | medio-lungo termine |
Approccio di ottimizzazione basilare | Diversificazione |
Strategia pro consigliata | Piano di accumulo del capitale |
Momento dell’investimento | In momenti negativi se si investe in mercati con ottimi margini di crescita. |
Nel prossimo paragrafo, ti forniremo le indicazioni fondamentali per avviare quella che abbiamo chiamato “Strategia pro”: il piano di accumulo del capitale.
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Cos’è un piano di accumulo (PAC)?
Un Piano di Accumulo del Capitale (PAC) è una strategia a lungo termine che permette agli investitori di aumentare sistematicamente la propria esposizione finanziaria su uno o più asset (in questo caso ETF).
Quindi, agendo in questo modo riuscirai a moltiplicare costantemente i profitti. La base di questa strategia è scegliere una scadenza prestabilita per immettere nuovamente del capitale. Chiaramente, questa somma si aggiungerà al denaro già investito e ai profitti ottenuti.
Si tratta di uno dei migliori metodi per incrementare il proprio capitale in maniera ponderata, ottenendo cospicue rendite passive. Chiaramente, per applicare questa strategia è necessario sviluppare alcune competenze nel settore del trading.
In ogni caso, è ovvio che i soldi non crescono sugli alberi. Quindi, se vuoi avere successo con il trading è sempre opportuno accrescere le proprie conoscenze del settore. In particolare, se riuscirai a utilizzare al meglio gli strumenti di analisi, non dovrebbe essere difficile avviare un PAC.
Inoltre, è bene tener a mente che un PAC è una strategia a lungo termine. Di conseguenza, adottare un piano del genere in un intervallo di tempo minore di un mese potrebbe essere infruttuoso.
Infine, è bene che tu sappia che tutti gli ETF citati risultano essere idonei ai PAC. Di conseguenza, se stai cercando il miglior modo per investire negli ETF mercati emergenti, un piano di accumulo del capitale è certamente la strada migliore da percorrere.
Sfruttando i nostri consigli e accrescendo le tue competenze del settore non dovresti avere nessuna difficoltà. Gli ETF descritti sono tutti, per così dire, in saldi. Di conseguenza sono proprio la tipologia di asset più adatta ai PAC.
Conviene investire negli ETF Paesi emergenti?
Siamo giunti al momento in cui dobbiamo tirare le somme riguardo gli ETF mercati emergenti. I temi trattati sono stati molti e tutti ugualmente importanti.
Di conseguenza, pensiamo che il miglior modo di agire in questa situazione sia riassumere i pro e i contro degli investimenti in questo settore:
Dopo aver considerato questi fattori, sospendiamo il giudizio riguardo la convenienza effettiva di questi settori del mercato. Il motivo è semplice: abbiamo la necessità di chiarire un punto fondamentale.
Infatti, è bene sottolineare che non può esistere un asset o un settore economico in cui conviene a priori investire. Le strategie di mercato che adotterai faranno la differenza. Quindi, operando in maniera sbagliata, anche il miglior asset potrebbe portare a delle perdite.
In più, anche la scelta della piattaforma finanziaria è di fondamentale importanza. Operando su una piattaforma poco competitiva o molto costosa potresti rovinare investimenti con ampi margini di crescita.
Fatte queste considerazioni, possiamo affermare che investire negli ETF mercati emergenti può essere un ottimo investimento. Infatti, i margini di crescita potenziali risultano essere molto alti, anche se i rischi sono ugualmente invadenti.
Perciò, è importante essere consapevoli che operazioni del genere saranno proficue solo e soltanto se riuscirai a operare in maniera ponderata ed efficace. D’altronde, è questo il fulcro del trading online.
ETF mercati emergenti: Considerazioni Finali
Siamo giunti alla conclusione della nostra guida sugli investimenti in ETF sui mercati emergenti. Pensiamo di aver proposto tutto ciò che devi sapere per avere successo con operazioni su fondi che investono su mercati in via di sviluppo.
Tuttavia, siamo consapevoli che le informazioni introdotte sono molte. Di conseguenza, pensiamo che sia opportuno introdurre un breve riepilogo dei temi principali trattati nel nostro articolo:
- Abbiamo specificato cosa intendiamo con “ETF mercati emergenti”. In particolare, ci siamo concentrati sui vantaggi e gli svantaggi di un investimento di questa tipologia.
- Introdotto un tutorial breve ma accurato su come investire in ETF con Capital.com, uno dei migliori broker CFD in circolazione.
- La nostra top 7 dei migliori ETF sui mercati emergenti in circolazione. Inoltre, abbiamo introdotto dei paragrafi esplicativi sulle caratteristiche e statistiche fondamentali di ogni fondo citato.
- È stata introdotta una tabella di confronto tra le migliori offerte nel settore degli ETF che investono in mercati in via di sviluppo.
- Abbiamo affrontato l’argomento delle migliori strategie da adottare in investimenti del genere. In particolare abbiamo introdotto due opzioni: la diversificazione (adatta a qualsiasi trader) e il piano di accumulo del capitale (per i trader più esperti).
- Una tabella con i pro e i contro di investire in ETF mercati emergenti.
Giunti a questo punto, non possiamo far altro che augurarci che i nostri consigli ti conducano a investimenti proficui e promettenti grazie agli ETF su mercati emergenti.
ETF Paesi emergenti: Domande Frequenti
Si tratta di fondi d’investimento che hanno un valore simile a titoli azionari. La differenza sostanziale è che si tratta di pacchetti d’investimento diversificati. In particolare, gli ETF mercati emergenti sono quei fondi che investono su una certa quantità di titoli di società dei Paesi in via di sviluppo.
Il motivo fondamentale per effettuare operazioni del genere è molto semplice: le società o qualsiasi tipologia di asset proveniente da economie in via di sviluppo ha margini di crescita molto alti. Di conseguenza, le possibilità di guadagno sono ugualmente cospicue. Tuttavia, è bene sapere che si tratta di Paesi in cui le dinamiche socio-economiche non sono ben salde come altre tipologie di economie. Di conseguenza, è sempre bene tenere a mente che anche i rischi possono essere maggiori.
In generale, il miglior momento per investire in fondi di questa tipologia è quando stanno sottoperformando. Infatti, è ben noto che le economie in cui si investe possono essere molto volatili. Tuttavia, ciò è vero sia per eventuali crolli che per rialzi molto consistenti del mercato in generale. Di conseguenza, un ETF con statistiche relativamente negative ma con una realtà stabile può essere un’ottima opportunità di mercato.
In generale, è bene cercare delle piattaforme finanziarie regolamentate e abbastanza economiche. In particolare, la miglior tipologia di sito di trading a cui puoi far riferimento è il broker online. Inoltre, è importante assicurarsi che queste piattaforme abbiano strumenti di analisi adeguati alle tue competenze o necessità da trader.
Nel contesto del trading online, nessuna tipologia di asset può garantire al 100% il successo di un’operazione. Infatti, saranno le tue competenze e strategie a incidere fortemente sul futuro di un investimento. In ogni caso, è possibile affermare che gli ETF con focus sui mercati emergenti siano un terreno fertile per effettuare operazioni di successo.
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