Quali sono le migliori occasioni per investire in ETF materie prime e come scovarle? Grazie alla convenienza di strumenti come gli Exchange Traded Fund e il recente exploit riportato dal mercato delle materie prime, la domanda in questione sembra diventare sempre più frequente tra gli investitori.

L’idea di investire in panieri ampi e diversificati come gli ETF commodities non è così azzardata come possa sembrare. Anzi, anticipiamo che le previsioni per il medio/lungo periodo giocano a favore dei principali ETF sulle materie prime.
Tuttavia, entrano qui in gioco due fattori da dover necessariamente considerare: quali sono i migliori ETF materie prime e come possiamo investirci?
Se la prima domanda comporta un focus più approfondito e dettagliato, per le modalità di investimento possiamo immediatamente parlare di trading online: una pratica flessibile ed economicamente accessibile per investire in ETF.
A tal proposito, ecco il procedimento richiesto per aprire un conto col broker Capital.com ed iniziare a cercare i migliori prodotti finanziari su cui intendiamo negoziare:
Puoi seguire i semplici passi di seguito per aprire un conto d’investimento totalmente sicuro e autorizzato per operare dall’Italia:
- Registrati a Capital.com;
- Deposita il denaro sul tuo account;
- Cerca l’ETF materie prime disponibile nella piattaforma;
- Seleziona la strategia e opera il tuo investimento.
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Gli ETF materie prime contribuiscono a fornire liquidità a un wallet, così come favoriscono strategie essenziali come la diversificazione per riequilibrare il rapporto perdite/profitti. Inoltre, sono considerati come dei prodotti finanziari che possono condurre a dei rendimenti importanti: basta riflettere sull’importanza che alcune materie prime rivestono per la transizione ecologica ed energetica in atto.
Tale introduzione si è rivelata utile per comprendere gli argomenti su cui stiamo per soffermarci: un elenco dei migliori ETF Materie Prime su cui investire nel 2022.
ETF Materie Prime – Migliori piattaforme
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Cosa sono gli ETF materie prime?
Il principale argomento di cui preoccuparsi, prima di aprire una posizione, riguarda lo studio delle caratteristiche e delle particolarità degli asset a cui punteremo. Di conseguenza, risulta importante capire cosa sono gli ETF materie prime, al fine di iniziare a valutarne l’appeal finanziario sulla base delle proprie esigenze.
Dunque, gli ETF materie prime sono dei prodotti finanziari che raccolgono e replicano, in un unico fondo, le performance di determinate commodities.
Questa semplice informazione, pone in evidenza precise peculiarità che rendono convenienti gli investimenti in ETF materie prime:
- Possiamo procedere con la compravendita di diverse commodities senza investire direttamente su di esse.
- Attueremo, in maniera diretta, una strategia di diversificazione grazie alla composizione variegata di tali prodotti finanziari.
Nella maggior parte dei casi, gli ETF disponibili replicano i prezzi delle materie prime derivanti dai contratti futures. Tuttavia, ci sono delle differenze sostanziali a cui prestare attenzione.
Nello specifico, suggeriamo di propendere per ETF materie prime che rispecchiano la propria propensione al rischio, così da evitare uno sbilanciamento tale da limitare le nostre possibilità future di investimento.
Di norma, gli investitori si concentrano dapprima sulla composizione degli ETF commodities. Difatti, molti di questi non considerano commodities energetiche e quelle agricole. Oppure, possiamo analizzare quale sarà l’ETF materie prime più conveniente sulla base delle strategie che ricopre. Ad esempio, molti traders operano su quelli equal- weighted, dunque ogni materia prima presente è replicata in egual modo.
Un interessante esempio ricade su uno degli ETF materie prime più appetibili, per investitori che preferiscono mantenere dei livelli di rischio contenuti, il Lyxor Bloomberg Equal-weight Commodity ex-Agriculture UCITS ETF.
Si tratta di un ETF a replica sintetica senza copertura valutaria, le cui dimensioni sono abbastanza ampie, poiché pari a 1.472 milioni di euro. Il rendimento durante l’ultimo anno è stato del +60,99%. In tre anni, invece, l’ETF in questione ha registrato un rialzo del +75.58%: informazione che suggerisce come gli ETF sulle materie prime siano attraenti per strategie di medio/lungo periodo.
ETF ed ETC materie prime: attenzione alle differenze
Investire in materie prime attraverso panieri più ampi legati a questo mercato significa anche saper riconoscere alcuni aspetti tecnici, al fine di evitare errori commessi a causa della propria inesperienza.
Quando parliamo di ETF commodities, dobbiamo fare attenzione a non utilizzare il termine “ETC”. L’acronimo sta per “Exchange Traded Commodity” ed indica degli strumenti finanziari con cui accediamo al mercato delle materie prime. Per quanto erroneamente possiamo pensare che si tratti di due sinonimi, in verità non è così: gli ETF e gli ETC presentano dei punti in comune, ma anche delle sostanziali differenze.
Una tra queste riguarda il fatto che, come vedremo, gli ETF assicurano sempre determinati livelli di diversificazione, offrendo una composizione variegata del fondo. Al contrario, gli ETC possono risultare utili anche per investire su una singola materia prima. Infatti, potremmo incontrare una distinzione tra: ETC Fisici ed ETC a replica sintetica.
Un aspetto particolarmente rilevante che pone l’accento sul divario esistente tra ETF ed ETC materie prime riguarda il fatto che, i secondi strumenti finanziari, vengono emessi sul mercato primario da società veicolo senza una data di scadenza. Di conseguenza, bisogna valutare i costi e le spese legate alle operazioni di rollover prima di introdursi in operazioni che non si riuscirebbero a gestire.
La scelta più popolare tra gli investitori ricade su investimenti in ETF materie prime a replica sintetica, i quali facilitano l’accesso al mercato.
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I Migliori 5 ETF materie prime: Classifica 2022
L’unico modo per iniziare a capire come e quando investire in ETF materie prime implica un’analisi dei prodotti attualmente disponibili sui mercati internazionali.
Suggeriamo di dare un’occhiata alla tabella sottostante, la quale presenta la classifica dei migliori ETF materie prime su cui investire nel 2022:
ETF materie prime | Costi gestione annui | Rendimento 2021 |
---|---|---|
SPDR S&P US Energy Select Sector UCITS ETF | 0,15% | +65,22% |
L&G Longer Dated All Commodities UCITS ETF | 0,30% | +43,78% |
WisdomTree Enhanced Commodity UCITS ETF USD Acc | 0,35% | +36,96% |
UBS ETF (IE) CMCI Composite SF UCITS ETF (USD) A-acc | 0,34% | +45,02% |
Lyxor Commodities Refinitiv/CoreCommodity CRB EX-Energy TR UCITS ETF – Acc | 0,35% | +32,11% |
La tabella qui inserita può considerarsi un punto da cui partire per capire quali sono gli ETF commodities consigliati per il 2022. Tuttavia, comprendiamo l’importanza di ottenere informazioni più esaustive da cui capire in che modo è preferibile direzionare i propri investimenti.
Per questo motivo, passeremo brevemente in rassegna gli aspetti più importanti che caratterizzano i migliori ETF materie prime da noi selezionati.
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1. SPDR S&P US Energy Select Sector UCITS ETF
Il primo ETF materie prime da noi individuato tra i migliori del 2022 è il SPDR S&P US Energy Select Sector UCITS ETF, appartenente alla famiglia di Fondi gestiti da State Street Global Advisors. A voler essere concisi, dell’amministrazione di tale ETF se ne occupa la Standard and Poor’s Financial Services, poiché “SPDR” è un marchio che fa parte della società in questione.
Come possiamo facilmente intuire dalla denominazione, tale ETF replica esclusivamente l’andamento di titoli appartenenti a società statunitensi che operano nel settore energetico. Il fondo in questione è attivo da circa 5 anni, gestendo ormai un patrimonio pari a ben 423 milioni di Euro.
A questo proposito, potrebbe risultare interessante conoscere alcune delle principali società presenti nel seguente ETF a replica totale:
- EXXON Mobile Corp
- Chevron Corp
- SCHLUMBERGER LTD
- EOG Resources INC
- Pioneer Natural Resources CO
Ribadiamo che si tratta di un fondo che non presenta alcun tipo di differenziazione geografica, poiché considera l’andamento di titoli quotati sull’Indice di borsa statunitense S&P 500. Inoltre, è interessante sapere che circa il 90% delle aziende presenti opera nel segmento di mercato relativo a gas combustibili e petrolio, mentre il 9.61% è occupato da compagnie che propongono servizi e attrezzature energetiche.
Suggeriamo di prendere in considerazione l’ETF materie prime SPDR S&P US Energy Select Sector UCITS ETF per operazioni di lungo termine. Sul breve periodo mostra degli elevati livelli di volatilità giornaliera, per cui è bene procedere con cautela e verificare che siano negoziazioni che riflettono le nostre possibilità economiche e/o abilità operative.
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2. L&G Longer Dated All Commodities UCITS ETF
L’ETF L&G Longer Dated All Commodities UCITS ETF è uno dei migliori da tenere d’occhio per le dimensioni raggiunte in circa 12 anni, poiché gestisce un patrimonio pari a 842 mln di euro.
Il parametro appena presentato assume una certa valenza nel contesto degli ETF: la dimensione di un fondo né indica l’efficienza, ma anche i livelli di redditività. In breve, è uno dei criteri più sintetici da cui poter cominciare a valutare su quale ETF commodities è meglio investire nel 2022.
In questo specifico caso, stiamo presentando un ETF che replica sinteticamente l’andamento dell’Indice Bloomberg Commodity 3 Month Forward. Ciò significa che, nel fondo, vengono riportati i valori dei contratti futures relativi alle seguenti categorie di materie prime:
- Allevamento
- Agricoltura
- Metalli Preziosi
- Metalli Industriali
- Energia
Nel particolare, le materie prime che predominano in questo fondo sono oro, gas naturale e greggio, rivelandosi uno dei più appetibili in termini di diversificazione.
Sebbene presenti performance interessanti che lo iscrivono tra i migliori del 2022, dobbiamo specificare che l’ETF SPDR S&P US Energy Select Sector UCITS ETF presenta dei rischi più elevati rispetto a quello precedente, ma dovrebbe condurre anche a rendimenti maggiori con impostazioni preferibilmente di lungo termine. Infatti, è un ETF da prendere in considerazione per investimenti al di sopra di una durata di 5 anni.
3. WisdomTree Enhanced Commodity UCITS ETF USD Acc
L’ETF WisdomTree Enhanced Commodity UCITS ETF – USD Acc presenta delle dimensioni più contenute a differenza del Fondo presentato poc’anzi, in quanto gestisce un patrimonio di 312 milioni di euro. Tuttavia, anche in questo caso, l’ETF replica l’andamento del seguente Indice: Optimised RollCommodity Total Return Index, basandosi sui contratti future per riportare le performance legate all’Indice in questione.
L’ETF materie prime qui in analisi è l’ideale per gli investitori che sono alla ricerca di un fondo ben diversificato e che offra un’esposizione più ampia verso i principali settori di mercato legati alle materie prime. Infatti, comprende tali tipologie di commodities:
- Agricole
- Energetiche
- Metalli Preziosi
- Metalli Industriali
Le performance del WisdomTree Enhanced Commodity UCITS ETF – USD Acc sono migliorate nel corso del 2021, ma con rialzi nel 2022 già al 32,41%, è possibile che tale ETF possa offrire profitti consistenti sul medio/lungo periodo.
4. UBS ETF (IE) CMCI Composite SF UCITS ETF (USD) A-acc
Investire in ETF non è una scelta allettante solo per investitori alle prime armi che tentano di salvaguardare, il più possibile, il proprio capitale. Proprio per questa ragione, la classifica dei migliori ETF materie prime 2022 comprende un Fondo a gestione passiva abbastanza discusso per l’elevata volatilità che lo caratterizza.
Durante l’ultimo anno, ha raggiunto un livello di volatilità giornaliera pari al 17,88%, con rendimenti potenzialmente più elevati, ma valutabile da investitori più avversi al rischio. Il benchmark di riferimento è il UBS BLOOMBERG CMCI COMPOSITE TR, anche se si tratta di un Fondo che replica le performance dell’Indice in modo sintetico.
L’ETF in questione presenta un’interessante allocazione interna. In effetti, offre un’esposizione verso ben 5 settori di mercato in cui vengono utilizzate e lavorate le materie prime.
Nel dettaglio, nell’UBS ETF (IE) CMCI Composite SF UCITS ETF (USD) A-acc abbiamo la predominanza di commodities come petrolio, rame e platino. Dunque, dal comparto agricolo a quello energetico, includendo anche delle soft commodities, le dimensioni ed i rendimenti di tale ETF lo rendono, senza dubbio, uno dei migliori su cui poter investire.
5. Lyxor Commodities Refinitiv/CoreCommodity CRB EX-Energy TR UCITS ETF – Acc
L’ultimo ETF materie prime da inserire nel proprio wallet 2022 è il Lyxor Commodities Refinitiv/CoreCommodity CRB EX-Energy TR UCITS ETF – Acc che replica un Indice, anche in questo frangente, legato al settore energetico.
Si tratta di un ETF le cui performance sono correlate all’andamento di titoli azionari di particolare interesse sui mercati internazionali. Infatti, le prime 5 società presenti nell’ETF sono le seguenti:
- Tesla Inc
- Estee Lauder
- Alphabet INC
- ELI LILLY
- Liberty BroadBand-C
Se, invece, adottiamo una prospettiva più estesa, notiamo che il fondo Lyxor è caratterizzato da un predominio del settore agricolo (67,2%), seguito da metalli comuni e preziosi.
Durante il 2021, tale ETF ha riportato una performance positiva pari al +32,11%. Proseguendo su questa scia, da inizio 2022 ha registrato un andamento del +19,01%, rientrando tra gli asset meglio diversificati ed equilibrati su cui negoziare se si vuole tenere un profilo di rischio limitato.
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TOP Broker per ETF materie prime: Tutorial Capital.com
Una volta aver presentato i principali ETF materie prime su cui investire nel 2022, è più che lecito soffermarsi sulle modalità per accedere a tali asset. Insomma, la risposta alla tipica domanda “come investire in ETF materie prime” è più semplice di quanto si possa pensare: è sufficiente sottoscrivere un conto con le migliori piattaforme di trading online.
Tra le proposte più affidabili ed accessibili anche ad utenti principianti, abbiamo il broker CFD Capital.com.
Grazie ad una moltitudine di strumenti e funzionalità di supporto, Capital.com conta un numero di account attivi in costante crescita, così da rientrare tra le migliori piattaforme di trading con cui poter compravendere ETF.
Il listino di ETFs presente sulla piattaforma Capital.com è abbastanza variegato e sembra volto a soddisfare le più disparate ricerche dei traders. Tuttavia, potrebbe risultare complicato riscontrare la presenza di tutti i fondi descritti in precedenza. motivo per il quale suggeriamo di monitorare gli aggiornamenti che, periodicamente, vengono effettuati dal broker. In alternativa ci si può rivolgere al più fornito, ma costoso in termini di commissioni, Freedom 24.
Intanto, ecco come possiamo investire in ETF su Capital.com:
- Raggiungi il pulsante sottostante, aggiungi i tuoi dati personali e, infine, vai su “apri conto”.
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- Attiva il tuo account tramite la conferma che ti verrà inviata all’indirizzo e-mail inserito durante la registrazione.
- Versa la somma richiesta come deposito minimo pari a 20€.
- Tramite l’apposita sezione “cerca strumento” potrai scovare i migliori ETF materie prime, così come mostra l’esempio:
- Dopo aver effettuato le dovute analisi di mercato, piazza un ordine valutando se sia meglio acquistare o vendere
Potrebbe rivelarsi utile testare le proprie strategie con il conto demo gratuito messo a disposizione dal broker Capital.com, il quale non prevede l’uso del proprio capitale, evitando un’iniziale esposizione ai rischi sistematici del trading CFD sugli ETF materie prime.
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Come investire in ETF materie prime: Rendimenti sul lungo termine
In base alle informazioni fino ad ora presentate, c’è un aspetto che dovrebbe essere emerso come comun denominatore per ogni ETF materie prime: i rendimenti si rivelano più elevati se adottiamo strategie di lungo termine.
Infatti, non è raro che investitori attratti dall’idea di negoziare sulle commodities decidano di puntare i propri risparmi su ETF di cui hanno analizzato:
- Rendimenti e performance su base annuale: In questo caso, l’ideale sarebbe conoscere sia i risultati ottenuti durante l’ultimo anno fiscale, sia quelli registrati nel corso degli ultimi 3/5/10 anni. Solo in questo modo, potremo iniziare ad identificare le possibilità di rialzo future che attendono un ETF.
- Rapporti rischi/ profitti: Dopo aver individuato i livelli massimi di rischio che siamo disposti a correre, dobbiamo procedere con uno studio più approfondito della relazione che intercorre tra i pericoli di investire su un determinato ETF materie prime e i potenziali rendimenti che possiamo ottenere. Di norma, la valutazione dei rischi dipende sia dalla composizione del fondo, sia dalla strategia che l’emittente adotta per la gestione.
- Livelli di volatilità: La volatilità, ovvero le fluttuazioni di valore giornaliere riportate, è un ulteriore parametro con cui dover fare i conti prima di scegliere quali sono i migliori ETF materie prime su cui investire.
Naturalmente, per evitare di esporsi a rischi troppo elevati, bisognerà preferire ETF che propongono una volatilità minima. A questo proposito, una dritta molto utile per traders intenti ad investire in ETF materie prime adottando approcci di lungo periodo ma, al contempo, intenti a mantenere bassi i livelli di rischio, possono valutare specifiche tipologie di asset.
Tra queste, ci sono gli ETF materie prime che adottano strategie long-only: seppur beneficiando di un’esposizione completa verso le migliori occasioni di investimento relative alle materie prime, vengono selezionate esclusivamente quelle che propongono oscillazioni limitate su base giornaliera.
Analisi e confronto ETF materie prime meno volatili 2022
Prima di giungere al termine della nostra guida, potrebbe risultare utile approfondire il discorso appena concluso, offrendo un confronto tra gli ETF materie prime dai livelli di volatilità più contenuti del 2022.
Naturalmente, si tratta di un confronto ricavato da un’analisi delle performance relative all’anno precedente particolarmente utile per definire su quali ETF investire se siamo traders ancora poco abili, alla ricerca di operazioni potenzialmente redditizie ma poco rischiose.
ETF Materie Prime | Volatilità media | Rendimento 2021 | Strategia adottata |
---|---|---|---|
Ossiam Risk Weighted Enhanced Commodity Ex Grains TR UCITS ETF 1C (EUR) | 15,39% | 37,87% | Ponderata per il rischio |
Invesco Bloomberg Commodity UCITS ETF Acc | 19,91% | 37,23% | Replica dei prezzi di contratti future del Bloomberg Commodity Index |
BNP Paribas Easy Energy & Metals Enhanced Roll UCITS ETF EUR | 20,04% | 37,74% | Replica sintetica del benchmark di riferimento BNP Paribas Energy & Metals Enhanced Roll (TR) |
Una questione da dover necessariamente chiarire riguarda i fattori di rischio di quando investiamo in ETF materie prime.
Sebbene un contenimento ed un’esposizione limitata verso la volatilità giornaliera giochi a favore di asset più stabili e più facilmente monitorabili, ciò non vuol dire che andremo ad effettuare negoziazioni sicure al 100%. Ogni operazione finanziaria svolta su un ETF, così come per altri strumenti, comporta delle circostanze a cui prestare attenzione per evitare di compromettere i propri risparmi.
Tuttavia, la tabella qui inserita sintetizza alcuni degli ETF commodities dalle percentuali di volatilità più contenute, i quali possono porre le basi per la costruzione di un portafoglio profittevole nel lungo periodo.
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Conviene investire in ETF materie prime nel 2022?
Partendo dai più scenari geo-politici, per giungere ad un responso quantomeno esaustivo, c’è necessità di affrontare alcune considerazioni.
Prima di tutto, il mercato delle materie prime è stato oggetto di incognite e incertezze ancor prima del conflitto tra Russia e Ucraina. Infatti, tra i fattori che influenzano i prezzi delle commodities rientra anche l’inflazione: in aumento da circa 9 mesi consecutivi.
Di conseguenza, gli esperti ritengono conveniente la scelta di puntare ad ETF che contengono materie prime come oro e palladio.
La corsa alle commodities, in effetti, non può non ricadere su un bene rifugio per eccellenza come l’oro, il cui rally rialzista sta stuzzicando l’appetito di diversi investitori. Parallelamente, il palladio sembra svolgere un ruolo da protagonista tra i metalli preziosi, con livelli di rialzo medi pari all’8.20%.
La convenienza degli ETF commodities va necessariamente valutata anche sul medio/lungo periodo che, come già affermato, si rivelano gli orizzonti temporali migliori per approfittare del potenziale finanziario di questi beni di mercato.
Da questa prospettiva, risulta che investire in ETF che includono energie rinnovabili è una delle soluzioni più vantaggiose. Le ragioni di ciò vanno ricercate nella domanda in crescita e nel maggiore impiego, su scala globale, di risorse energetiche che mirano ad un arresto del cambiamento climatico.
Attualmente, il panorama nazionale ed internazionale propone una moltitudine di ETF materie prime convenienti su cui investire. L’arduo compito dei traders è semplicemente quello di individuare i Fondi che sembrano allinearsi, il più possibile, alle strategie, al profilo di rischio e ai risultati che si intendono conseguire.
In conclusione, per quanto in linea generale gli ETF sulle commodities appaiano allettanti e promettenti, bisogna ugualmente ponderare attentamente sulle scelte finanziarie da effettuare.
Investire in ETF materie prime: Conclusioni
L’analisi fino ad ora condotta ha messo in evidenza che, ad oggi, gli investitori possiedono ampi margini di manovra per investire sui migliori ETF materie prime. Grazie ad un mercato che mostra dei livelli di liquidità interessanti e si presta bene ad operazioni di lungo termine, sono quotati sia sulla Borsa italiana che sulle borse internazionali degli ETF commodities che si rivolgono a differenti categorie di trader.
Nello specifico, abbiamo sottolineato l’importanza di selezionare quelli più convenienti in base alla propensione al rischio e al capitale iniziale disponibile.
Naturalmente, diventa altresì fondamentale la scelta della modalità con cui investire sui migliori ETF, la quale ricade sul trading online CFD. In effetti, broker come Capital.com pongono condizioni flessibili e versatili tali da semplificare ed agevolare operazioni finanziarie da svolgere sugli Exchange Traded Fund legati al mercato delle materie prime.
Pertanto, concludiamo rimarcando l’importanza di costruire un portafoglio ad hoc per le proprie necessità, ponderando attentamente sulla relazione tra rischi e profitti, prima di decidere come e quale ETF scegliere.
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ETF materie prime: Domande Frequenti
Gli ETF materie prime sono dei prodotti finanziari che permettono di investire su un paniere equilibrato e diversificato di materie prime. Considerando il rinnovato interesse verso le commodities, si tratta di asset i cui volumi di scambio sono in costante incremento.
La soluzione più indicata per investire in ETF materie prime è l’apertura di un conto CFD con piattaforme autorizzate e sicure. In questo modo, potremo godere di costi competitivi e condizioni flessibili per investimenti che riflettono l’andamento del mercato.
In linea generale, la scelta di investire in ETF materie prime risulta conveniente. Nello specifico, è preferibile adottare approcci di medio/lungo termine al fine di ridurre i rischi legati alla volatilità giornaliera e, al contempo, per ottenere rendimenti più elevati.
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