Stai pensando di investire sugli ETF S&P 500 e ti stai chiedendo come funzionano? Nonché quali sono i migliori e dove trovarli?
In questa sede ti proponiamo una guida completa sugli ETF S&P 500 al fine di guidarti in modo pratico e senza troppi fronzoli su questa forma di investimento. Che in Italia è arrivata nel 2002 ma che ha fatto registrare un crescente interesse grazie ai suoi tanti vantaggi.
Del resto, gli ETF sono nati negli Usa proprio per agevolare gli investimenti sull’indice azionario S&P 500. Quest’ultimo è considerato uno dei più importanti al Mondo, poiché include le 500 più grandi società quotate sulla Borsa di New York. Quindi, per vastità e importanza geografica del benchmark di riferimento, è anche un importante indicatore dello stato di salute dell’economia americana.
Un broker che offre tanti ETF, tra cui questo, è eToro. Puoi iniziare a conoscerlo meglio seguendo i passaggi sottostanti. Per tutto il resto prosegui con la lettura.
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Cosa sono gli ETF S&P 500?
Si tratta di fondi passivi (nome esteso Exchange-traded found) che replicano l’andamento dell’indice azionario S&P 500, considerato a detta di molti analisti il più importante del mondo. Motivo? Racchiude l’andamento delle 500 più grandi società quotate su due borse americane, ossia:
- New York Stock Exchange (NYSE)
- Nasdaq
La selezione dei titoli azionari avviene in base alla loro capitalizzazione di mercato.
Gli ETF possono investire sull’indice azionario S&P 500 in due modi:
- direttamente nelle azioni e si parla di replica fisica
- tramite l’utilizzo di strumenti derivati aventi come sottostante lo stesso indice
Per la sua vastità, è un ottimo indicatore sullo stato di salute dell’economia americana. Il suo andamento è anche piuttosto stabile, poiché composto da tante aziende, legate ad un territorio vasto e solido come quello degli Stati Uniti. E ciò fa sì che anche le oscillazioni tra l’andamento delle azioni siano tra loro compensate.
Negli ultimi anni, questo indice azionario ha beneficiato del trend rialzista dei titoli tecnologici come Amazon (NASDAQ: AMZN), Microsoft (NASDAQ: MSFT) o Apple (NASDAQ: AAPL). Soprattutto nel corso del 2020, quando la pandemia del Covid-19 ha aumentato la domanda per i servizi delle società tecnologiche.
Come funzionano gli ETF S&P 500?
Gli ETF replicano come detto un benchmark sottostante, che può essere costituito da più tipologie di asset, a loro volta costituito da più asset dello stesso genere proprio per ponderare il rischio derivato dalle cattive performance di alcuni tra essi.
Nel caso degli ETF S&P 500 replicano l’andamento di questo indice azionario e la replica sintetica è quella maggiormente utilizzata data la sua vastità innata.
In realtà occorre dire che, per la sua vastità, i tantissimi fondi che lo replicano non riescono a rifletterlo totalmente in modo fedele. Visto che le compravendite richiederebbero notevoli costi in termini di commissioni di intermediazione.
Viene dunque applicata la tecnica della synthetic replication, vale a dire replicare le performances dell’indice con un numero minore di titoli selezionati in base a complessi algoritmi.
Un’altra tecnica alternativa sono i liquidissimi futures che hanno tale indice come sottostante e che sono quotati al Chicago Mercantile Exchange (CME).
Altra cosa da sapere è che il valore dell’S&P 500 viene calcolato automaticamente ogni 15 secondi sulla base dei prezzi degli ultimi contratti conclusi nell’orario di negoziazione. Quindi dalle 09:30 (le 15:30 ora italiana) alle 16:00 (le 22:00 ora italiana) e ad occuparsene è Reuters America (società del gruppo Thomson Reuters Corporation).
Ma quali sono i fattori che influenzano gli ETF S&P 500? Vediamoli di seguito.
Tasso disoccupazione
L’andamento di questi ETF sono strettamente legati a quelli dell’economia americana. Quindi, generalmente, se essa sta attraversando una fase espansiva, l’indice azionario aumenterà di valore. Al contrario, diminuirà. Ecco perché dicevamo che è anche un ottimo indicatore dell’economia americana.
Soprattutto il dato relativo al tasso di disoccupazione, che viene fornito a cadenza settimanale. Incisivo per il valore anche del dollaro americano. Il tasso di disoccupazione indica la capacità di una economia di assorbire forza lavoro e nel caso americano mediamente si attesta tra il 4 e l’8 percento. Quando supera questo range allora scatta l’allarme, che diventa drammatico quando va ben oltre il 10 percento.
Si pensi a quando aveva toccato il 10% nel 2009 dopo la crisi del 2008 e come a maggio 2020 è salito oltre il 14% causa Pandemia. Eppure, grazie alle politiche fiscali “choc” di Trump era arrivata a toccare il 4 percento.
Da notare quindi la differenza con i nostri tassi di disoccupazione, sempre abbondantemente oltre il 10 percento come dato medio e con punte drammatiche per certe età e generi (superano il 50 per donne e giovani del sud, per esempio)
Tassi d’interesse
Un altro fattore che influenza l’ETF S&P 500 è il tasso di interesse deciso dalla Federal Reserve. Un altro indicatore sullo stato di salute dell’economia americana, dato che la FED aumenta il tasso di interesse quando c’è una fase espansiva dell’economia statunitense così da prepararsi in caso di recessione. Che al contrario richiede la riduzione dei tassi di intesse proprio per far ripartire l’economia, dato che incide sui finanziamenti ai privati ma anche alle aziende.
Del resto, va da sé che più i tassi di interesse sono alti, meno le aziende saranno invogliate ad investire.
Quotazione del dollaro americano
Se avete deciso di investire sugli ETF S&P 500 prestate attenzione anche alla quotazione del dollaro americano. Infatti, più quest’ultimo si svaluta, più aumenteranno le esportazioni per le aziende statunitensi. Dato che, di contro, aumenterà il potere di acquisto delle valute degli altri paesi.
A sua volta, esiste una correlazione tra tasso di interesse e valore del dollaro per motivi finanziari. Se la FED decide di incrementare i tassi di interesse, aumenteranno non solo i tassi sui mutui, ma anche i tassi di rendimento di obbligazioni e titoli di stato.
Se tassi di interesse e dollaro aumentano di valore, di contro diminuirà quello dell’indice azionario S&P500. Di contro, l’abbassamento del tasso di interesse comporterà una riduzione del valore del dollaro e accrescerà il valore dell’indice azionario S&P500.
Titoli tecnologici
Negli ultimi anni, il peso dei titoli legati alle società appartenenti al settore tecnologico ha avuto un peso sempre maggiore. Colossi come Amazon, Apple, Netflix, Facebook, Alphabet (Google), Zoom, Microsoft e così via, stanno trascinando verso rally straordinari l’indice azionario S&P 500.
Questa tendenza è stata evidente dal 2009, dopo il terremoto dei titoli sub-prime, quasi una sorta di spartiacque per le borse americane. Infatti, dal 2009 al 2020, il valore dell’indice azionario S&P è passato da 683 dollari a circa 3.800 dollari. In un crescendo rossiniano che il Covid-19 ha finito per accelerare nel corso del 2020. Anche il 2021 si è aperto su ritmi straordinari.
Ciò comporterà il sempre minore peso (e la sempre minore presenza) dei titoli collegati a quei settori più tradizionali. Come per esempio quello automobilistico. Un settore che proprio dal Covid-19 ha avuto una ulteriore batosta, costringendo i colossi del settore a fusioni e cessioni di rami di attività. E nel caso americano, la mitica Detroit sembra ormai un lontano ricordo.
Tra le nuove tendenze anche la sharing economy, fenomeno incarnato a dovere dall’ingresso S&P500 di un titolo come quello della società Airbnb. Piattaforma per prenotare alloggi privati.
ETF S&P 500: quotazione in tempo reale
Ecco il grafico in tempo reale della quotazione dell’Indice S&P 500:
Esso ti risulterà molto utile per la tua analisi tecnica sugli ETF che lo replicano.
ETF S&P 500: composizione
Abbiamo detto che gli ETF che replicano l’indice azionario S&P 500 includono i titoli azionari delle società quotate sulle borse New York Stock Exchange (NYSE), American Stock Exchange (AMEX) e al Nasdaq.
Il peso attribuito a ciascuna azienda è direttamente proporzionale al loro valore di mercato. Ha superato per importanza il Dow Jones, dato che contiene “solo” 30 titoli americani.
L’indice è stato realizzato ed è tutt’oggi gestito da S&P Dow Jones Indices, una joint venture controllata da McGraw Hill Financial. La quale controlla altri indici come il Dow Jones Industrial Average, S&P MidCap 400, S&P SmallCap 600 e il S&P Composite 1500.
Questi i 10 principali titoli azionari presenti:
- Apple
- Microsoft Corp
- Amazon
- Berkshire Hathaway
- Johnson & Johnson
- JP Morgan Chase
- Exxon Mobil
- Alphabet C
- Alphabet A
Questo invece il podio dei settori col maggiore peso:
- IT (Information Technology) per oltre il 20,7%
- Health Care circa il 15,0%
- Financials con circa il 14%
Investire in ETF S&P 500 conviene?
Per capirlo, occorre vedere i vantaggi e gli svantaggi di investire in un ETF S&P 500.
ETF S&P 500: vantaggi
- Si investe nelle più importanti imprese della principale potenza mondiale: gli Stati Uniti. Con un’alta varietà di società e settori di riferimento
- Le imprese americane sono molto grandi di dimensioni, con un tessuto economico molto differente rispetto a quello europeo
- Malgrado la guerra commerciale mossa da Trump durante il suo mandato, l’economia statunitense patisce meno l’avanzata asiatica rispetto all’economia europea
- Puoi comprare e vendere in Europa uno strumento senza dover entrare direttamente nelle borse americane
- Strumento di facile gestione, poiché come tutti gli altri strumenti finanziari va comprato ad un prezzo e la speranza è di rivenderlo ad un prezzo maggiore per conseguire un profitto. Ed è possibile investirci tramite CFD
- Non è soggetto a limiti di tempo e la durata dell’investimento è a discrezione dell’investitore
- Data la riduzione del valore dollaro degli ultimi tempi e la riduzione dei tassi di interesse, può essere un buon momento storico per investire
- Non occorre analizzare i singoli titoli azionari contenuti nell’ETF, in quanto il suo valore è come visto dato da un loro calcolo medio
- Investendo in ETF S&P 500 si ottiene contemporaneamente una esposizione al dollaro, che è il valore che esprime anche il prezzo di altri asset come oro, petrolio, ecc. e una discreta diversificazione del proprio portafoglio. Quindi una duplice diversificazione in un sol colpo
ETF S&P 500: svantaggi
- Gli ETF che replicano un indice azionario sono considerati con un livello di rischio minimo di 5. Il che li pone su una scala che va da 1 a 7 in una posizione di rischio medio-alto. Ciò in quanto gli indici azionari sono generalmente volatili, dando spesso vita a montagne russe
- Ti esponi all’economia di un solo Paese: gli Stati Uniti. Certo, la massima potenza economica mondiale (il cui primato ultimamente è insidiato dalla Cina) che comunque si è sempre ripresa alla grande dalle crisi grazie alla sua economia flessibile. Quindi vale sempre la pena capire quale sia lo stato di salute dell’economia d’oltreoceano, poiché le ottime performance di alcuni titoli tecnologici potrebbero trovare come zavorra altri settori che stanno andando peggio (vedi l’automotive)
Migliori ETF S&P 500 quali sono?
Il broker eToro ti offre la possibilità di investire sui migliori ETF S&P 500. Ecco quali troverai sul broker.
SPDR S&P 500 ETF
Il primo e più popolare ETF negli Stati Uniti, influenzato dai movimenti dell’indice S&P 500. Ha la capitalizzazione di mercato più alta fra tutti gli exchange-traded fund, una vera autorità nel settore.
Vanguard S&P 500 ETF
Scambiata con il simbolo VOO, l’azione imita l’S&P 500, sia in termini di asset che di ponderazione nell’indice. L’emulazione non è al 100%. VOO è gestita dal Vanguard Group, una società americana per la gestione degli investimenti nata nel 1975 ed è uno dei maggiori fornitori di ETF al mondo con più di $5 mila miliardi di asset.
VOOG S&P 500 Growth ETF
Fin dal 2010, Vanguard S&P 500 Growth ETF è un fondo negoziato in borsa e gestito da The Vanguard Group. Le azioni Vanguard S&P 500 Growth ETF sono scambiate al NYSE Arca con ticker VOOG. A ottobre 2020, il fondo investe circa il 50% delle sue attività nel settore tecnologico. Al secondo posto i beni di consumo con il 17,5%. Chiude il podio il settore sanitario con il 10,40%.
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ETF S&P 500 – Domande frequenti
Si tratta di fondi passivi che investono sull’indice azionario S&P 500, il quale rappresenta le 500 più grandi società quotate in Borsa in base alla loro capitalizzazione (le borse di New York Stock Exchange (NYSE), all’American Stock Exchange (AMEX) e Nasdaq). Dunque, il benchmark sottostante è costituito da azioni quotate in dollari americani.
Può replicare direttamente le azioni americane oppure strumenti derivati che hanno come sottostante lo stesso indice.
In linea di massima i vantaggi sono diversi. Sia perché stiamo parlando di uno strumento, gli ETF, che già di natura ne portano in dote diversi. Come il rischio ponderato, i costi bassi, la gestione semplice e chiara, la diversificazione agevolata del proprio portafoglio titoli.
A ciò aggiungiamoci il fatto che nella fattispecie replichino un indice azionario come lo S&P500, che racchiude le 500 più grandi società quotate in borsa del paese più potente del mondo.
Ovviamente, come ogni investimento ha i suoi rischi, quindi è sempre bene valutare lo stato di salute dell’economia americana oltre che i rischi connessi in generale agli ETF
Una strada ideale sarebbe farlo tramite broker eToro, poiché si tratta di una piattaforma di trading regolamentata, che offre diversi ETF oltre a questi ed in generale molti asset su cui investire. Quindi potrai diversificare il tuo portafoglio titoli.
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