Se stai esplorando il mondo del trading online e degli investimenti, presto ti troverai a confrontarti con gli strumenti derivati. Se il CFD trading suscita il tuo interesse e sei desideroso di approfondire prima di effettuare il tuo primo deposito, questa guida è il punto di partenza ideale.
In questo approfondimento, ti forniremo una panoramica completa sui CFD e sul trading di CFD. Ti mostreremo le numerose opportunità offerte da questi strumenti, ma anche i loro aspetti tecnici più complessi e le potenziali insidie. Conoscere dettagliatamente gli strumenti finanziari con cui si opera è fondamentale per avere successo nei mercati finanziari.
In aggiunta, ti presenteremo criteri per identificare le proposte più vantaggiose nel trading di CFD, aiutandoti a evitare scelte poco convenienti o, peggio ancora, rischi di truffe.
Se pensi che il trading possa essere troppo complicato, non temere. Nonostante i CFD non siano strumenti semplicissimi, imparare a usarli per investire è alla portata di tutti.
Per dimostrarti quanto possa essere accessibile, qui sotto troverai una guida ai primi passi necessari per iniziare a fare trading con i CFD. Questo percorso ti aiuterà a navigare il processo con sicurezza, grazie ad un broker regolamentato come XTB.
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Il 76% degli utenti perde denaro quando fa trading di CFDs con questo operatore. Per favore valuta se sei in una posizione finanziaria che ti permette di correre il rischio di perdere denaro
Trading CFD – Migliori piattaforme consigliate
Esplora la tabella interattiva contenente quelle che sono le piattaforme migliori per il trading CFD secondo la nostra redazione di esperti.
7
Metodi di pagamento
Caratteristiche
Assistenza clienti
Classificazione
App mobile
Commissioni fisse per operazioni
Spese conto
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Operare con i CFD comporta sempre un elevato rischio di perdere capitale.
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Fare trading comporta dei rischi. I CFD sono strumenti complessi ad alto rischio di perdita di capitale dovuto alla leva. 75% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se puoi permetterti di correre l’elevato rischio di perdere il tuo denaro.
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CFD Trading: Cosa sono i CFD?
Partiamo dall’inizio e facciamo chiarezza su cosa sono e qual è il significato di CFD. Si tratta di un acronimo: Contracts For Difference, ovvero contratti per differenza. Ma cosa significa?
I CFD sono strumenti derivati, ovvero contratti di investimento che permettono ai trader di non ricorrere necessariamente all’acquisto diretto, ma diversificare il proprio approccio agli asset finanziari. Come derivato finanziario, i CFD sono stati inventati tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80, proprio in risposta all’avvento e allo sviluppo della Borsa telematica.
Non è un caso, infatti, che i CFD siano nati poco dopo il NASDAQ e la nascita del Forex. Come la maggior parte dei derivati finanziari di nuova generazione, anche i CFD sono scambiati sui mercati OTC (Over The Counter).
I mercati OTC sono, per loro stessa definizione, mercati non regolamentati, a cui possono accedere liberamente tutti i player finanziari: dalle banche ai fondi di investimento, dalle società di brokeraggio ai fondi pensione.
Ora, non spaventarti. Il fatto che i mercati OTC siano “non regolamentati” non significa affatto che siano fraudolenti o che chi vi opera tenta in tutti i modi di truffarti. La non regolamentazione in questo caso va intesa sotto un punto di vista strettamente normativo.
Sui mercati OTC, infatti, si può negoziare in qualsiasi orario e non vi sono autorità finanziarie che limitano l’accesso solo ai detentori di grossi capitali. Se non ci fossero i mercati OTC, ad esempio, gli investimenti sarebbero limitati veramente a pochissimi asset e mercati. Non avresti accesso alle materie prime, alle criptovalute, al forex e agli ETF!
Ora, i CFD sono i principali protagonisti sui mercati OTC, almeno per tutti gli utenti che operano dall’Unione Europea. Quindi vediamo come funzionano.
Come funzionano i CFD nel trading?
Il principio di base dei derivati finanziari e dei CFD in particolare è semplice: per investire non è indispensabile acquistare un asset finanziario. È possibile, infatti, procedere molto più semplicemente e andare a investire sui trend.
Cosa significa?
Che invece di comprare 100€ di azioni Enel e sperare che nel minor tempo possibile il loro valore salga, puoi investire 100€ sul trend rialzista (o ribassista) delle azioni Enel. Se queste seguono il trend, allora ricavi un profitto proporzionale, altrimenti una perdita.
Vedi?
Nel primo caso hai effettuato un acquisto. Nel secondo, invece, un contratto finanziario derivato. In altre parole, un CFD. Quindi, si tratta di contratti di acquisto o vendita che vengono stipulati sul momento e che seguono le quotazioni del sottostante.
Ora, la complessità dei CFD inizia proprio nel momento in cui emetti l’ordine sul mercato. Se compri azioni, non c’è nulla di particolarmente complesso: il tuo ordine viene girato sul mercato ed eseguito. Diventi proprietario delle azioni e… stop!
Con i CFD, invece, il discorso si complica. Questo perché facendo trading con i CFD non stai comprando alcun asset quanto, piuttosto, investendo sul trend di un titolo finanziario. Sorge, quindi, il problema di quantificare l’operazione.
Ti spieghiamo meglio questo punto: operando con i CFD, infatti, non puoi quantificare la tua operazione numericamente. Non puoi dire “ho comprato 30 CFD azioni Enel” in quanto i CFD, essendo contratti derivati, seguono per convenzione i prezzi del sottostante ma non ne riflettono la suddivisione.
Se il flottante libero di Enel è di circa 5 milioni di azioni, questo non significa che ci sono altrettanti CFD stipulabili!
La “quantità” di CFD si misura secondo una delle unità di misura finanziarie più importanti: i lotti, equivalenti a 100mila unità di valuta.
Quindi, un lotto di CFD sulle azioni Enel è di 100mila euro. Ma, allora, per eseguire un’operazione sui CFD dovrai sempre investire almeno 100mila euro?
NO. Questo perché esiste uno strumento apposito che permette di agevolare l’ingresso sul mercato ai retail trader e a tutti coloro che non dispongono di una simile liquidità: la leva finanziaria. A questa, inoltre, si aggiungono frazioni dei volumi applicate dai broker, di cui ti parleremo in seguito.
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La leva finanziaria nel CFD trading
La leva finanziaria è uno strumento di moltiplicazione del potere di acquisto del capitale che si esprime sotto forma di rapporto.
Esempio, una leva di 5:1 ti permette di realizzare, partendo da un capitale X, un investimento dal valore 5X.
Ti facciamo subito un esempio concreto. Prendi il Forex: in Europa, stando alle regolamentazioni dell’ESMA, è possibile negoziare sul Forex con leva massima di 30:1 (a meno che tu non sia un professionista). Questo significa che per aprire una posizione sui CFD di una coppia forex, dunque, non dovrai investire 100.000 euro ma 1/30 della cifra (3mila euro circa).
E gli altri 97mila?
Di quelli non devi preoccuparti. Il meccanismo è complesso e varia in base alla tipologia di broker. Per ora concentriamoci sulla leva finanziaria, esploreremo meglio questo aspetto nei paragrafi successivi.
Dunque, come ti abbiamo detto, la leva finanziaria ti permette di moltiplicare il potere di acquisto del tuo capitale o, il che è equivalente, abbassare il requisito di accesso ai mercati.
Ma, attenzione, perché non è tutto rosa e fiori. Infatti la leva finanziaria, aumentando il volume della tua operazione di trading, allo stesso modo la rende molto più suscettibile alle oscillazioni di mercato.
Restando con l’esempio di prima, si è aperta una posizione con CFD di una coppia forex, investendo appena 1/30 della cifra richiesta per l’apertura del contratto.
Questo significa, tuttavia, che le variazioni di mercato hanno un impatto maggiore sulla tua posizione. Se la coppia forex in questione subisce una variazione del +5%, la tua posizione subirà un’oscillazione pari al 5% di 100mila e non al 5% di 3mila.
Questo perché il volume complessivo del contratto è dato dal capitale investito moltiplicato per la leva finanziaria.
Ecco perché l’ESMA, ente di regolamentazione finanziario europeo, ha sancito che i principianti non possono operare con leve finanziarie superiori a 30:1 su asset a volatilità relativamente ridotta (il Forex, per quanto sia un mercato molto volatile, non subisce quasi mai oscillazioni giornaliere superiori al 1.5/2%).
Su mercati più volatili le restrizioni sulla leva finanziaria sono più rigide e puoi controllarle nella tabella sottostante:
Mercati | Leva finanziaria massima |
---|---|
Forex | 30:1 |
Indici di Borsa | 20:1 |
Materie prime | 10:1 |
Azioni | 5:1 |
ETF | 5:1 |
Criptovalute | 2:1 |
Si tratta di una misura a tutela degli investitori introdotta in Europa dal 2018. Prima di allora, infatti, la leva finanziaria ha rovinato la vita a non poche persone e le store di trader che si sono svegliati la mattina trovandosi il conto azzerato erano estremamente comuni.
Non devi pensare, infatti, solo allo scenario positivo ma essere pronto anche e soprattutto a quello negativo. Il compito di un buon investitore non è quello di fantasticare sul fatto che non subirà mai perdite ma assicurarsi sempre che le perdite siano minori dei profitti. Questo, con leve finanziarie elevate, non è affatto semplice.
Quindi, sì, se operi con leva finanziaria limitata ricavi minori profitti, ma non ti troverai mai a dover aprire un mutuo per pagare i tuoi debiti col broker. Anzi, la gestione del capitale e del rischio diventa molto più semplice.
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Trading CFD: lotti, micro-lotti e nano-lotti
Come promesso, ci occupiamo ora di spiegare più nel dettaglio come funziona effettivamente il mercato dei CFD una volta che hai immesso il tuo ordine sul mercato e, soprattutto, per quale motivo alcuni broker ti permettono di investire anche poche decine di euro.
L’intera questione si basa sul fatto che la maggior parte dei broker che ti abbiamo consigliato (e che approfondiremo in seguito) sono Market Maker. Questo significa che sono regolamentati al fine di gestire gli ordini sia internamente sia girandoli agli enti finanziari fornitori di liquidità (banche o fondi di investimento di varia natura).
In questo modo non è richiesto ai singoli trader di raggiungere la soglia dei 100mila euro per operazione ma possono operare su unità di volumi inferiori. Tra questi i più noti sono i micro-lotti (1.000 unità di valuta base) o i nano-lotti (100 unità di valuta base).
Su Capital.com è possibile fare trading su CFD azioni anche investendo appena 5€.
Ora, questo è possibile in quanto il broker provvede automaticamente ad aggiornare il proprio orderbook accorpando tutte le operazioni in un unico pacchetto. Ogni pacchetto viene misurato, ovviamente, in unità di lotti.
Una volta accorpati tutti gli ordini in pacchetti, può scegliere tra due operazioni:
- Gestione interna degli ordini, nel caso in cui ha sufficiente liquidità da poter gestire l’operazione e, soprattutto, gli ordini si compensano (o quasi) all’interno dell’orderbook.
- Immissione sul mercato, ove enti terzi possono decidere o meno di acquistare il pacchetto.
Esempio, ipotizzando che si tratti sempre di una coppia forex, un pacchetto di CFD long di 100mila euro sarà composto da circa 3.333 operazioni di acquisto da 30 euro ciascuna. Oppure un numero variabile nel caso in cui vengano accorpate più operazioni di diversa entità.
Dato che non si tratta di un’operazione di acquisto reale di un asset, l’ente finanziario deve solo fornire liquidità al broker e non soddisfare l’operazione sul mercato. Come ti abbiamo detto, si tratta di un contratto sulle variazioni di trend.
La liquidità fornita al broker serve a soddisfare i profitti degli investitori. In caso di perdita, invece… beh, dato che si tratta di un derivato finanziario e non di un asset vero e proprio, le perdite di uno costituiscono i profitti dell’altro.
Ed ecco perché è importantissimo affidarsi solo a piattaforme regolamentate. Solo queste, infatti, sono costantemente monitorate dagli organi di vigilanza i quali si assicurano che non vi siano illeciti nell’esecuzione degli ordini a danno degli investitori.
Ergo, finché operi con broker con regolare licenza di trading, potrai fare trading CFD senza alcun timore.
Le migliori piattaforme per il trading CFD
Passiamo, dunque, a vedere maggiormente nel dettaglio quali sono le migliori piattaforme per il trading CFD a cui abbiamo più volte accennato.
Sebbene nella tabella all’inizio te le abbiamo elencate tutte, qui di seguito procederemo ad approfondire alcuni dettagli in modo da permetterti di scegliere quella con le condizioni che maggiormente rispondono alle tue esigenze:
XTB
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Skilling
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FP Markets
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Pepperstone
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AvaTrade
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IG Broker
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PrimeXTB
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XTB – Broker Leader nel Trading CFD e Forex con Condizioni Competitive
XTB si afferma come uno dei principali broker nel settore del Forex e del trading CFD, offrendo una vasta gamma di mercati che include indici, materie prime, criptovalute, nonché CFD su azioni e ETF. Questo broker è rinomato per gli spread estremamente vantaggiosi, che iniziano da soli 0,1 pip, variando in base allo strumento finanziario scelto.
Per i trader residenti in Italia, XTB presenta opportunità significative nel Forex con accesso a 48 coppie di valute e la possibilità di operare con micro-lotti, permettendo agli investitori di entrare nei mercati con investimenti minimi.
Alte Leve e Supporto Personalizzato
Con XTB, i trader possono sfruttare una leva finanziaria massima di 1:30 sulle coppie di valute principali e di 1:20 sulle coppie minori ed esotiche. Ogni cliente beneficia di un gestore di conto dedicato, che fornisce un supporto personalizzato e accesso diretto a risorse educative e di analisi. La piattaforma proprietaria xStation 5 di XTB include avanzati strumenti di trading, indicatori tecnici e grafici aggiornati in tempo reale.
Senza Commissioni e Risorse Educativo
Le operazioni di deposito tramite carta di debito/credito o conto bancario sono esenti da commissioni, mentre l’uso di e-wallet come Skrill comporta una commissione del 2%. XTB offre anche corsi di formazione per aiutare sia i principianti che i trader più esperti a migliorare le loro abilità di trading.
Sicurezza e Riconoscimenti
In tema di sicurezza, XTB implementa protocolli all’avanguardia, mantenendo una solida reputazione online confermata da numerose recensioni positive e premi ricevuti da prestigiosi siti di confronto nel settore del forex.
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AvaTrade – Il Tuo Broker Forex di Fiducia, Ideale per Trader di Tutti i Livelli
Lanciata nel 2006, AvaTrade si è rapidamente affermata come una delle piattaforme di trading online più rispettate, specializzata in servizi di trading FX a condizioni vantaggiose. Regolamentata da enti di primo piano come ASIC, FSA e FSCA, la piattaforma mette a disposizione dei suoi utenti 55 coppie di valute, accessibili sia tramite l’app web-trader che le piattaforme MT4/MT5.
Su AvaTrade, tutte le operazioni di coppia sono gestite tramite CFD, permettendo ai trader di godere di una struttura senza commissioni su aperture e chiusure di posizioni. Gli spread sono competitivi, con un minimo di 0,9 pip per le coppie più liquide, come l’EUR/USD. Per i nuovi arrivati nel mondo del trading, AvaTrade offre un conto demo gratuito, che consente di familiarizzare con gli strumenti di trading disponibili senza rischi.
Nonostante un deposito minimo iniziale di 100 €, AvaTrade assicura che tutti gli altri depositi siano gratuiti e supporta sei valute di base, rendendo più semplice per i trader internazionali gestire i loro fondi. I prelievi sono esenti da costi e vengono elaborati entro tre giorni lavorativi. Inoltre, AvaTrade dedica una notevole attenzione alla formazione dei suoi clienti, offrendo una vasta gamma di materiali didattici, inclusi video tutorial, articoli dettagliati e webinar interattivi.
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FP Markets – Un Partner Ideale nel CFD Trading
FP Markets si distingue come uno dei broker online più affidabili per il CFD trading, offrendo accesso a un vasto portafoglio di oltre 10.000 CFD. Con una selezione che spazia dalle 60 coppie di valute a più di 10.000 azioni, i trader possono diversificare efficacemente i loro investimenti. Le commissioni variano in base al tipo di conto: il conto standard presenta uno spread a partire da 1 pip, mentre l’opzione “raw” offre spread a partire da 0 pip.
La piattaforma garantisce un ambiente di trading sicuro e professionale. I trader possono sperimentare con un conto demo gratuito dotato di 100.000 USD virtuali, rinnovabili a volontà, per esplorare tutte le funzionalità offerte. Per la sicurezza dei suoi utenti, FP Markets è regolamentato da ASIC e CySEC e impiega avanzati protocolli di crittografia, oltre a sistemi di pagamento sicuri e monitoraggio continuo per prevenire attività sospette.
Con la pratica app mobile per Android e iOS, i trader hanno la libertà di accedere ai mercati e gestire i loro conti in movimento, beneficiando di un’interfaccia intuitiva e di funzionalità avanzate sia sul sito web che sull’app. Le notifiche push in tempo reale assicurano che gli utenti rimangano sempre informati su eventi di mercato cruciali, fluttuazioni di prezzo e aggiornamenti del conto.
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IG Broker – La Scelta Affidabile per il Trading CFD
IG Broker è una delle piattaforme più affermate e sicure per il trading di Contratti per Differenza (CFD), offrendo accesso a oltre 17.000 mercati negoziabili e una vasta gamma di strumenti finanziari. Fondata nel 1974, IG ha costruito una solida reputazione grazie alla sua regolamentazione internazionale e alla trasparenza operativa, creando un ambiente sicuro per i trader.
La piattaforma è intuitiva e ben ottimizzata per chi desidera fare trading CFD su azioni, indici, materie prime e criptovalute. IG offre strumenti avanzati di gestione del rischio, come ordini Stop Loss garantiti e Take Profit, che permettono ai trader di operare con maggiore sicurezza. Inoltre, la leva finanziaria flessibile consente di aumentare l’esposizione al mercato senza impegnare grandi somme di capitale.
Un altro punto di forza di IG è la formazione offerta tramite IG Academy, una risorsa completa che fornisce corsi, webinar e materiali didattici per migliorare le competenze dei trader, dal livello principiante all’avanzato. Grazie a questa combinazione di regolamentazione rigorosa, strumenti di gestione del rischio e supporto formativo di alta qualità, IG Broker si presenta come una scelta ideale per i trader che vogliono operare con fiducia e professionalità nel mondo del trading CFD.
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Come fare trading CFD: WebTrader, Software o app di trading?
Un’altra importante questione che necessita di essere approfondita prima di passare a considerare alcuni degli aspetti più pratici del trading CFD riguarda il tipo di supporto più adatto a questo genere di operazioni.
Sebbene nel tutorial abbiamo preso in considerazione la sola WebTrader di Capital.com, infatti, devi sapere che il broker mette a disposizione anche una comoda app per smartphone e tablet, disponibile tanto per i sistemi Android che iOS.
La questione che potrebbe sorgere a questo punto è: qual è la migliore per fare trading con i CFD? Ovviamente la risposta varia in base a quelli che sono gli obiettivi personali e il proprio singolare approccio al trading.
Nella tabella qui sotto ti abbiamo riassunto le caratteristiche dei vari supporti di trading CFD:
Supporti per il trading CFD | WebTrader | Desktop App | App Mobile |
---|---|---|---|
Grafici | ⭐⭐⭐⭐✩ | ⭐⭐⭐⭐⭐ | ⭐⭐⭐✩✩ |
Indicatori | ⭐⭐⭐⭐✩ | ⭐⭐⭐⭐⭐ | ⭐⭐⭐✩✩ |
News | ⭐⭐⭐⭐⭐ | ⭐⭐⭐⭐⭐ | ⭐⭐⭐⭐✩ |
Dati fondamentali | ⭐⭐⭐⭐⭐ | ⭐⭐⭐⭐⭐ | ⭐⭐⭐⭐✩ |
Strumenti ausiliari | ⭐⭐⭐⭐⭐ | ⭐⭐⭐⭐⭐ | ⭐⭐⭐⭐✩ |
Cosa emerge?
Semplice: le Desktop App sono quelle più complete. Se si vuole preferire un approccio professionale al trading, allora diventa indispensabile far riferimento ad una applicazione Desktop, ovvero ad un software di trading.
Per operazioni di alto livello, inoltre, è consigliabile anche prendere in considerazione la possibilità di collegare il proprio PC a più schermi, in modo da visualizzare in contemporanea più grafici e mercati e svolgere analisi di trading comparate.
Ovviamente stiamo parlando, in questi casi, di trading di alto livello e di una trading station professionale. Si tratta di requisiti tecnici che diventano indispensabili non prima di avere almeno 5 anni di esperienza nel settore.
Per quanto riguarda, invece, la WebTrader è il supporto che consigliamo ai principianti. Grafici e indicatori perdono un po’ di qualità dato che la loro corretta visualizzazione va a pesare sulle prestazioni del browser e, di conseguenza, su quelle del proprio PC.
A parità di hardware, una Desktop App di trading garantirà prestazioni e tempi di reazione di gran lunga superiori a quelle di un browser.
Infine, per quanto riguarda le app di trading per smartphone o tablet, queste spesso sono il frutto di un adattamento e una semplificazione della WebTrader in modo da rispondere al meglio al tipo di interazione tipica per questi dispositivi.
Il problema è che l’interazione sui grafici diventa di gran lunga più problematica su schermi touchscreen, specie quando questi presentano dimensioni inferiori a 10 pollici e sono ottimizzati per sistemi operativi di dispositivi mobili.
Per questo motivo i nostri esperti consigliano di utilizzare le app di trading su smartphone solo per controllare l’andamento dei mercati o, al massimo, per realizzare operazioni semplici che non richiedono analisi particolarmente articolate.
Il trading CFD è di gran lunga più efficiente da PC.
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Commissioni e costi del trading CFD
Le commissioni nel trading di CFD sono costi imposti dai broker per facilitare e gestire le operazioni di trading dei clienti. Questi costi sono essenziali per coprire vari aspetti del servizio offerto dal broker, inclusa l’accesso alla piattaforma di trading, l’esecuzione degli ordini, e la fornitura di liquidità necessaria per mantenere le operazioni aperte.
Tipi di Commissioni nel Trading di CFD:
- Commissione Fissa: Alcuni broker possono richiedere una commissione fissa per ogni operazione. Questo tipo di commissione viene calcolata indipendentemente dal volume dell’operazione e viene applicata sia all’apertura che alla chiusura della posizione.
- Spread: Lo spread è la differenza tra il prezzo di acquisto (bid) e il prezzo di vendita (ask) di un CFD. È una delle forme più comuni di commissioni nei broker Market Maker. Gli spread possono variare a seconda della volatilità del mercato e del tipo di asset negoziato. Questa forma di commissione è immediatamente visibile all’investitore, poiché influisce direttamente sul prezzo a cui una posizione di CFD viene aperta e chiusa.
- Commissioni Percentuali: Alcuni broker applicano una commissione basata su una percentuale del volume di scambio. Questo tipo di commissione è più comune in situazioni dove il broker agisce più come un intermediario, offrendo accesso a mercati più ampi e complessi.
- Swap Overnight: Quando una posizione viene mantenuta aperta oltre il tempo di chiusura del mercato (di solito la fine della giornata di trading), i broker possono applicare una commissione nota come “swap” o tasso di rollover. Questa commissione copre il costo del capitale utilizzato per tenere aperta la posizione durante la notte.
Queste commissioni sono strumentali nel determinare la strategia di trading di un investitore, poiché possono influenzare significativamente la redditività delle operazioni. È cruciale per i trader comprendere pienamente queste commissioni e considerarle nella pianificazione delle loro strategie di trading di CFD.
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Dove fare trading CFD: i mercati disponibili
Adesso che abbiamo chiarito tutti gli aspetti, prettamente tecnici, relativi al trading CFD, possiamo finalmente prendere in considerazione la parte più creativa. Possiamo considerare le numerose possibilità che questi strumenti derivati offrono e i mercati a cui permettono di accedere.
Prima della diffusione dei CFD e del trading online che si basa su questi derivati, infatti, le possibilità di investimento erano decisamente limitate. Non solo i requisiti di accesso ad alcuni mercati erano troppo elevati per i retail traders, ma fattori geografici influenzavano notevolmente le possibilità di investimento.
Ti facciamo un esempio: prima dell’avvento dei broker di trading online, infatti, era possibile investire i propri risparmi prevalentemente rivolgendosi ai servizi finanziari delle banche, di fondi di investimento o delle Poste.
Questi enti sono autorizzati a operare prevalentemente sui propri mercati di riferimento e, anche nel caso di banche internazionali (ad esempio il gruppo Deutsche Bank o BNP Paribas), a meno di mettere in campo capitali notevoli, gli investimenti non potevano uscire fuori dai confini nazionali.
Nell’Unione Europea questo si traduceva nella possibilità di investire solo in azioni Europee previo il pagamento di commissioni extra.
Con i CFD ti mettono in grado di investire su qualsiasi asset che abbia un certo grado di appetibilità e sia considerato relativamente sicuro. Un broker non ti permetterà di investire, ad esempio, in CFD azioni tailandesi per il semplice motivo che le quotazioni di quei titoli non sono considerate sufficientemente stabili e sicure da rendere i pacchetti di CFD appetibili sul mercato OTC.
Ma, d’altro canto, puoi investire in tutte le azioni delle società occidentali (americane, canadesi ed europee e giapponesi) oltre che a quelle di particolari mercati emergenti (come ad esempio le azioni cinesi, bielorusse, australiane o russe).
La rivoluzione introdotta dai CFD è tanto efficace quanto sorprendente: se un asset presenta appetibilità finanziaria, allora diventa negoziabile e questo senza un rincaro esagerato delle commissioni ma una semplice variazione (a volte anche minima) dello Spread.
Ecco, dunque, i mercati su cui è possibile fare trading CFD e che esploreremo maggiormente nel dettaglio a seguire:
- Azioni
- Materie prime
- Forex
- Criptovalute
- Indici di Borsa
- ETF
Azioni
Il trading CFD azioni è probabilmente l’operazione più semplice da comprendere e da svolgere. Si tratta in assoluto di uno dei mercati più user friendly proprio in quanto è profondamente radicato non solo nell’esperienza quotidiana di ciascuno ma anche e soprattutto nella rappresentazione collettiva dei mercati finanziari.
Se pensi ad un investitore, solitamente la tua immaginazione ti proietta davanti una figura alla Warren Buffett: giacca, cravatta e un sapere sconfinato sugli investimenti in azioni.
Ebbene, il trading CFD azioni è quello che i nostri esperti consigliano ai principianti proprio in quanto si tratta di uno dei settori finanziari più facili da esplorare.
Non solo noi di Finaria continuiamo a pubblicare contenuti e analisi sulle migliori azioni dell’anno, ma anche il broker che avrai scelto ti presenterà una gran quantità di materiali e aggiornamenti relativi ai bilanci aziendali di quella specifica società o, ancora meglio, ai risultati di indagini analitiche sui rendimenti del titolo.
Detto questo, il trading CFD azioni presenta ovviamente sfide non da poco. Come ti abbiamo detto, infatti, i CFD sono strumenti finanziari massimamente efficaci nel breve periodo (uno o due giorni, ma meno di una settimana).
Questo significa che per fare trading CFD azioni nel migliore dei modi dovrai essere in grado di svolgere una buona analisi tecnica e fondamentale nel breve periodo e preferire approcci di day trading.
E, ovviamente, selezionare attentamente l’asset su cui investire. Non tutte le azioni, infatti, possiedono la volatilità necessaria a subire forti variazioni di prezzo in tempi così brevi.
Ti potrebbe interessare, inoltre, dare un’occhiata al nostro approfondimento sulle migliori azioni da comprare oggi, per avere un’idea più chiara su quali sono i migliori asset in circolazione.
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Materie prime
Il trading CFD materie prime non è così immediato come quello sui CFD azioni ma, paradossalmente, presenta potenzialità di profitto maggiori.
Per quale motivo?
Semplice: le materie prime, nella maggior parte dei casi, presentano una stagionalità di mercato che influenza significativamente la volatilità del titolo. Questo significa i CFD materie prime presentano ottimi valori di volatilità durante determinati periodi dell’anno e, sommando questo alla possibilità di fare trading con leva 10:1, capirai bene che si tratta di una combinazione particolarmente interessante.
La nota negativa è che il trading CFD materie prime deve essere analizzato attentamente. Ovvero, prima di investire devi capire se quel particolare CFD su cui vuoi operare fa riferimento al prezzo spot della materia prima o fa riferimento alle quotazioni di un particolare future.
Si tratta di una differenza sostanziale che ti abbiamo spiegato nel nostro approfondimento sui future commodities.
Oltre a questo devi tener presente che il trading CFD materie prime presenta un limite di accesso al mercato più elevato.
Ovviamente varia da piattaforma a piattaforma ma, di norma, per aprire una posizione su un CFD materia prima è necessario un capitale 10 volte maggiore rispetto a quello richiesto per aprire una posizione su CFD azioni.
Esempio, se su Capital.com puoi comprare CFD azioni Amazon per anche solo 1€, dovrai investire almeno 10€ per acquistare CFD petrolio.
Ovviamente investire più denaro su un asset aumenta la tua esposizione al mercato e, di conseguenza, incrementa il rischio del tuo portafogli. Ecco perché, sebbene si tratti di un mercato più proficuo rispetto a quello azionario, consigliamo di approcciarlo solo quando avrai un po’ più di esperienza nell’analisi finanziaria (indicativamente dopo il 4° o 5° mese di trading).
Per approfondire le conoscenze necessarie ad approcciare questo mercato, puoi far riferimento al nostro articolo su come investire in materie prime.
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Forex
Il trading CFD Forex, o più semplicemente trading forex, è l’attività speculativa per antonomasia. Trading forex significa speculare, e per questo motivo presenta una curva di apprendimento particolarmente accentuata.
Come puoi vedere nell’immagine, confrontando il rapporto tra redimenti e conoscenza per il trading forex e il trading CFD azioni, appare chiaro che il Forex richiede uno studio maggiore ma, una volta raggiunto un livello di apprendimento sufficiente, i rendimenti sono di gran lunga maggiori.
Per quale motivo?
Semplice: il trading forex riguarda quasi pressoché esclusivamente l’analisi tecnica. Non sono necessarie previsioni sul lungo periodo. Non solo perché si tratta di trading CFD ma anche e soprattutto perché le analisi di lungo periodo sul Forex sono estremamente complesse e relativamente inutili dato che i fattori in ballo dipendono da troppe variabili.
Quindi, per avere successo con il trading CFD Forex è necessario innanzitutto padroneggiare l’analisi tecnica e, successivamente, apprendere strategie di investimento complesse ma altamente remunerative (prendi, ad esempio, lo scalping).
I principianti solitamente si limitano ad aprire posizioni sporadiche sulle coppie più famose ed è una pratica che i nostri esperti incoraggiano per iniziare a familiarizzare sul mercato.
Detto questo, è bene che tu sia consapevole del fatto che diventare un trader a tutti gli effetti sul forex è una delle sfide maggiori per chi fa trading online e che il processo di apprendimento necessario ad arrivare ad elevati rendimenti su questo mercato può richiedere anni.
A tal proposito, potresti trovare interessante questa analisi più dettagliata su come guadagnare con il Forex.
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Criptovalute
Come ti abbiamo detto, i CFD sono strumenti derivati che si prestano a qualsiasi tipo di operazione. Di conseguenza il mercato delle criptovalute, uno dei settori che ha visto un hype in costante crescita negli ultimi anni, non poteva di certo mancare.
Ora, il trading CFD criptovalute è allo stesso tempo quello più rischioso e meno rischioso. Un paradosso?
Niente affatto. Come hai avuto modo di osservare dalla tabella che ti abbiamo proposto all’inizio di questo approfondimento, infatti, la leva finanziaria sui CFD criptovalute, stando al piano MiFID II dell’ESMA, è di 2:1. Si tratta della leva finanziaria massima più bassa in tutto il trading CFD europeo!
Il motivo?
Semplice: il mercato delle criptovalute è estramamente volatile e meno facile da prevedere rispetto agli altri. Ti abbiamo spiegato alcuni dei motivi nell’approfondimento proprio sul trading criptovalute, ma ti basti sapere che vi è sempre un elemento di casualità nei movimenti di mercato di questo settore.
Detto questo, il trading CFD criptovalute è un’operazione che va ben ponderata. I nostri esperti non la consigliano a chi ha appena aperto un conto di trading proprio in quanto l’offerta di CFD crypto è, di fatto, articolata in 3 diverse categorie di asset:
- CFD criptovalute, ovvero contratti di acquisto o vendita su derivati che seguono la quotazione di quella particolare criptovaluta.
- CFD scambio valutario, simili a quelli Forex con la differenza che il tasso di cambio è tra una crypto e una valuta FIAT (ex. BTC/USD o BTC/EUR).
- CFD cross chain, che monitorano, cioè, il tasso di cambio tra due criptovalute (ex. BTC/ETH o BTC/XRP).
Ora, sebbene possa sembrare strano, investire in un CFD Bitcoin, che segue la quotazione in dollaro del Bitcoin, e investire nella coppia BTC/USD non è la stessa cosa. Le quotazioni sono le stesse ma sono considerati asset diversi e presentano, di conseguenza, Spread diversi.
Il nostro consiglio è quello di approcciare questa tipologia di asset solo dopo aver accumulato una discreta esperienza con l’analisi tecnica. Non vogliamo dirti bugie: il trading CFD criptovalute si affida enormemente alle tue capacità di analizzare i trend su un grafico.
Questo perché mentre sui migliori exchange di criptovalute puoi prendere in considerazione la possibilità di investire sul lungo termine su determinati token, con i CFD te lo sconsigliamo vivamente.
Il motivo?
Semplice: trattandosi di un mercato ad elevata volatilità e considerato tra i più rischiosi, gli swap index overnight sono relativamente elevati. E operando con leva 2:1 non aspettarti un impatto significativo sulle quotazioni.
In media una criptovaluta, se sta attraversando un periodo di trend dominante, subisce una variazione giornaliera di prezzo che oscilla tra l’8% e il 10%. Sottraici lo Spread (che in media è del 2% ma può arrivare anche al 4% in determinati casi) e comprenderai bene che per avere un profitto degno di nota da questo genere di operazioni devi limitarti a speculazioni veloci.
Per iniziare ti consigliamo di pianificare i tuoi investimenti sui CFD criptovalute su una durata media per operazioni di non più di 8 ore!
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Indici di Borsa
Il discorso sugli indici di Borsa potrebbe sembrarti paradossale. Come fa, infatti, un asset che è chiaramente ottimizzato per garantire performance sul lungo periodo a essere inserito all’interno di un mercato, quello dei CFD, che punta chiaramente ad operazioni speculative veloci?
Ebbene, la risposta risiede nella leva finanziaria. Gli Indici di Borsa, essendo titoli naturalmente diversificati e considerati a basso rischio, infatti, possono essere scambiati con leva 20:1. Questa permette anche alle oscillazioni giornaliere relativamente contenute di portare comunque a profitto.
Non è affatto un caso se con la nascita di derivati finanziari veloci come i CFD si sono rese possibili strategie aggressive anche sugli Indici di Borsa. Per nominarne una su tante, lo scalping sul DAX è probabilmente la più famosa.
Una delle caratteristiche degli Indici di Borsa, infatti, è quella di presentare oscillazioni percentuali ridotte nell’arco di una giornata di investimento ma discretamente frequenti. Per questo motivo con i CFD Indici di Borsa si rende possibile sfruttare la leva finanziaria elevata per portare a profitto anche questi micro-movimenti.
Si tratta di un mercato che consigliamo ai principianti? Si. Ovviamente non con lo scalping sul DAX. Tuttavia iniziare a realizzare piccole operazioni sugli Indici di Borsa può rivelarsi estremamente propedeutico per l’apprendimento.
Gli Indici di Borsa, infatti, essendo panieri di azioni quotati presso una determinata Borsa, ti permetteranno di monitorare lo stato di salute complessivo dell’economia di quel Paese. Questo ti potrà aiutare in futuro nella determinazione di investimenti più proficui su Forex o CFD azioni.
Abbiamo detto “più proficui” perché, a meno che non usi strategie di investimento aggressive, il trading CFD Indici non ti porterà ritorni eccezionali. Ma non tutto il valore di un’operazione si misura in profitti!
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ETF
Ora, gli ETF sono portafogli tematici a gestione passiva, simili ai fondi Sicav in Italia. La loro principale caratteristica è che sono emessi da firme particolarmente importanti nel mondo degli investimenti (ex. Gli iShares sono emessi dalla BlackRock Inc.) e che racchiudono i titoli più prestanti e influenti in un determinato settore.
Esempio, in un ETF sulle energie rinnovabili troverai racchiuse le società attive nel settore con maggior capitalizzazione e i migliori rendimenti negli ultimi anni.
Ma per i CFD ETF vale lo stesso discorso fatto per gli Indici di Borsa?
Non proprio. Gli ETF, infatti, sono asset relativamente giovani e tendono a incentrarsi prevalentemente sulla costruzione di portafogli incentrati sulla crescita. Per questo motivo risultano essere molto più proiettati verso operazioni long rispetto a qualsiasi Indice di Borsa.
È possibile speculare in giornata sul valore di un CFD ETF ma, allo stesso tempo, spesso i broker propongono soluzioni alternative che soddisfano anche gli investitori interessati a puntare sui più ghiotti ritorni annuali di questi asset.
In che modo?
Semplice. Prendi il caso di XTB: il broker ti permette di operare con ETF anche sul lungo periodo, imponendo una commissione annuale una tantum sul tuo investimento pari a circa il 6.4%. Questo significa che se decidi di investire su un ETF che ha un rendimento annuale medio superiore al 6.4%, alla fine dell’anno hai ottime probabilità di andare in profitto.
Fare trading su CFD ETF è un ottimo modo per controllare il rischio complessivo del tuo portafogli.
Puoi essere un eccellente nuotatore, ma se indossi un giubotto salvagente scongiuri la possibilità che una corrente particolarmente infida metta alla prova la tua abilità di restare a galla!
Ecco, il valore di un’operazione sugli ETF è praticamente questo: con le commissioni annuali previste dai broker non ti potrai aspettare rendimenti sorprendenti (specie sul lungo periodo) ma, allo stesso tempo, avrai collocato parte del tuo capitale su un asset che non rischia di farti andare in rosso dopo una settimana buia sui mercati.
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Trading CFD: Rischi, Vantaggi & Svantaggi
Ora, prima di concludere questo approfondimento con alcuni consigli utili, vogliamo prima indagare meglio l’aspetto più delicato del trading CFD. Molto spesso, infatti, i mezzi di comunicazione ufficiali tendono a demonizzare gli strumenti derivati come i CFD in quanto ritenuti eccessivamente rischiosi.
Ma lo sono davvero? Consideriamo attentamente i rischi, i vantaggi e gli svantaggi del fare trading CFD.
Rischi del trading CFD | Vantaggi del trading CFD | Svantaggi del trading CFD |
---|---|---|
Leva Finanziaria | La leva finanziaria aumenta esponenzialmente i ritorni sugli investimenti a parità di capitale | La leva finanziaria aumenta l’esposizione sul mercato riducendo la tolleranza dell’operazione alla volatilità |
Utilizzo di derivati finanziari | I derivati finanziari permettono un approccio più flessibile agli investimenti, rendendo possibile strategie speculative al ribasso | I derivati finanziari comportano il pagamento di commissioni fisse (lo Spread) e commissioni di mantenimento, lo swap index overnight |
Intermediari finanziari attivi sui mercati OTC | Questo permette l’accesso ad una ampia gamma di mercati e asset | Gli svantaggi di interfacciarsi con intermediari finanziari sui mercati OTC sono mitigati dalle regolamentazioni e dalle licenze di trading che impediscono truffe o operazioni poco trasparenti |
Contratti basati sui volumi (lotti) | Questo permette di rendere accessibili a qualsiasi portafoglio anche asset a quotazione elevata | Nessuno. L’adozione di micro-lotti e nano-lotti ha abbassato i requisiti di accesso al mercato. |
Incentrati sulla speculazione a breve termine | Permette un approccio più veloce e immediato al trading. I risultati sono immediatamente visibili. | È necessario padroneggiare bene le tecniche di analisi dei grafici e dei trend. |
Come puoi vedere, dunque, il trading CFD non è affatto esente da rischi e presenta determinati svantaggi che non possono essere ignorati.
Detto questo, resta comunque la modalità di investimento predefinita per approcciare il trading online. Questo non solo perché gli svantaggi sono mitigati dalle regolamentazioni imposte dalle autorità di vigilanza finanziaria, ma anche perché non vi sono alternative valide ai broker di trading online.
Come ti abbiamo accennato, infatti, gli altri intermediari finanziari che ti permetterebbero di accedere agli investimenti non presentano condizioni di trading altrettanto vantaggiose.
Il modello proposto dal trading bancario o dai servizi dei fondi di investimento si è rivelato incapace di affrontare la sfida principale che questo settore deve affrontare oggi: aprirsi ad un pubblico sempre più attento alle evoluzioni di mercato che non dispone necessariamente di capitali elevati.
Ipotizziamo che tu abbia 1000€ da investire. Ora, la prima cosa da fare è diversificare il proprio capitale in più investimenti. Partendo da 1000€ ti consigliamo di prendere in considerazione almeno 10 investimenti diversi da 100€ l’uno.
Investendo con una banca, come ti abbiamo detto, ti troverai a pagare una commissione per l’esecuzione dell’ordine che si aggira su una media di 10€ sui titoli europei. Questo significa 10€ per aprire la posizione e 10€ per chiuderla.
Complessivamente, dunque, la tua operazione partirà subito con un deficit di 20€. Questo significa che il tuo investimento dovrà registrare almeno un incremento del 20% prima che tu possa pareggiare il bilancio.
Ora, non ti diciamo che si tratti di una cosa impossibile, ma ti sfidiamo a trovare 10 titoli europei capaci di registrare più del 20% in un anno!
Ecco perché il trading CFD risulta essere la soluzione migliore (e più conveniente) per investire i propri risparmi.
Alternative al trading CFD: il Direct Market Access & il trading opzioni
Ora, per ora abbiamo mantenuto un approccio euro-centrico alla questione. Questo perché in Europa la forma di investimento predominante è quella tramite i CFD.
Tuttavia molti dei broker che operano nell’Eurozona sono attivi anche all’estero e, in particolare, sul principale mercato finanziario al mondo: quello Statunitense.
Negli Stati Uniti i CFD sono considerati strumenti finanziari illegali (una scelta puramente legislativa dato che sono ammessi derivati finanziari di gran lunga più rischiosi come, ad esempio, le opzioni), motivo per cui le piattaforme che vogliono accedere ad ambo i mercati si sono munite spesso di un’offerta ibrida capace di soddisfare entrambe le clientele.
In Europa abbiamo una delle regolamentazioni finanziarie più rigide al mondo e questo permette anche ai principianti di essere tutelati maggiormente.
Detto questo qui ti vogliamo presentare le due principali alternative al trading CFD. Una disponibile anche in Italia (il trading DMA) e una ancora fortemente discussa (il trading opzioni).
Trading DMA
Il trading DMA si caratterizza per il fatto che il broker permette al trader di procedere all’acquisto reale dell’asset a cui è interessato.
Questo significa investire con leva finanzaria nulla e, di conseguenza, non pagare lo swap index overnight. Allo stesso tempo, essendo detentore del titolo acquistato, il trader ha diritto ai benefici propri degli investitori, in primis sotto forma dei dividendi.
Il Direct Market Access è un’operazione che consigliamo specialmente a chi è interessato a investire in azioni, Indici, ETF e criptovalute in ottica di lungo periodo.
Se hai intenzione di applicare una strategia di growth investing e detenere i tuoi investimenti per periodi superiori alla settimana, allora il DMA è lo strumento che ti permetterà di farlo senza dover pagare l’overnight.
Qual è lo svantaggio?
Il DMA non permette di investire con la leva finanziaria e, di conseguenza, a parità di capitale investito i ritorni saranno sempre minori rispetto a quelli del trading CFD. Questo anche considerando i dividendi, dato che questi hanno un impatto minimo a meno che non si detenga un numero rilevante di azioni.
Esempio, il dividendo di Febbraio 2021 sulle azioni Apple è stato di 0.22$ ad azione. Questo a fronte di una quotazione per azione media di 170$ ad azione!
Chi è che punta ai dividendi azionari? Ovviamente i grandi investitori. Warren Buffett, ad esempio, detiene circa 887 milioni di azioni Apple e, di conseguenza, viene ricompensato trimestralmente (circa 195 milioni di dollari a stacco di cedola).
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Trading opzioni
Ora, il trading opzioni è un’operazione che sconsigliamo ai principianti per lo stesso motivo per cui, nel 2018, l’ESMA decise di mettere al bando le opzioni binarie in Europa.
Il punto è semplice: le opzioni sono contratti a scadenza molto breve (da 20 minuti a qualche ora) che permettono di investire sulla possibilità di rialzo (o ribasso) delle quotazioni di un asset. Una simile forma contrattuale presenta notevoli rischi anche per l’intermediario finanziario, motivo per cui questi strumenti prevedono commissioni maggiori rispetto ai CFD.
Ora, come ti abbiamo detto in occasione dello Spread, questo impatta direttamente l’investimento, facendolo partire sempre in perdita. Solo che, diversamente dai CFD, le opzioni presentano una scadenza prefissata, motivo per cui il tempo di recupero dello Spread è estremamente inferiore.
Mentre con i CFD puoi decidere di prolungare l’investimento oltre la durata giornaliera, una simile possibilità non ti è offerta con le opzioni.
Per questo motivo l’ESMA le ha dichiarate strumenti troppo rischiosi e complessi per i retail traders e le ha messe al bando.
Se anche riuscissi ad accedere ad un’offerta di trading sulle varianti delle opzioni binarie (le opzioni FX, opzioni Vanilla o opzioni MIBO), ti sconsigliamo comunque di operarvi almeno fino a quando non avrai acquisito sufficiente esperienza sui mercati.
Trading CFD: I 3 consigli principali
Ma come iniziare a fare trading CFD in modo da arginare i rischi e gli svantaggi che questo genere di operazione comporta?
La cosa migliore da fare in questi casi è di rivolgersi agli esperti e seguire le loro indicazioni in materia. In particolar modo qui sotto vogliamo proporti tre dei consigli più importanti per chi inizia a fare trading CFD:
1) Mai andare All-in
Uno dei consigli più preziosi. Mai andare all-in, infatti, non si applica semplicemente alla gestione degli investimenti ma anche e soprattutto alla gestione del capitale.
Depositare immediatamente tutti i propri risparmi su un conto di trading è una delle cose più stupide che un principiante possa fare.
Difatti la linea d’azione migliore prevede di ricorrere ad un deposito iniziale che oscilla tra i 500 e i 1.000 euro. Questa cifra, infatti, permette di iniziare a prendere sul serio le operazioni finanziarie senza rischiare troppo denaro.
Sebbene, come ti abbiamo detto, i broker permettono di aprire posizione anche con soli 10€, dato che i CFD sono ottimizzati per operazioni veloci, è estremamente raro che un asset finanziario riesca a restituire rendimenti superiori al 10% in una sola settimana.
Investendo appena 10€ questo significherebbe avere ritorni di una decina di centesimi per trade. Un profitto, sì, ma abbastanza inconsistente!
Ecco perché conviene sempre iniziare aprendo una posizione con almeno 50€. In questo modo anche ritorni relativamente bassi (il 5%) porteranno a profitti capaci di fare la differenza sul lungo periodo.
Un deposito compreso tra i 500 euro e i 1.000 euro, inoltre, ti permetterà di aprire posizioni su almeno 10 asset differenti, in modo da diversificare il tuo portafogli fin dal principio e distribuire efficacemente il rischio del tuo portafogli.
2) Non affezionarsi agli asset
Il trading CFD è un’operazione matematica. Un’applicazione pratica del calcolo probabilistico, con tanto di variabili e matrici d’analisi dei dati. Per questo motivo non vi è molto spazio per i sentimentalismi o per le cosiddette “intuizioni cieche”. Devi investire con la testa, non con il cuore.
Se un asset ti ha portato a profitto questo non significa che possa farlo ancora. Le performance passate, infatti, non sono indicative di quelle future ed è completamente sbagliato investire su un asset solo perché quello si è rivelato “vincente”.
Il trading CFD non è una variante delle scommesse online: deve essere fatto con criterio e con giudizio.
Ecco perché gli investimenti devono essere giustificati solo dalle analisi e non dall’affezione che si può provare verso quell’azione, quella criptovaluta o quella coppia Forex.
Investire in CFD azioni Amazon solo perché “Amazon è una delle compagnie più prestanti al mondo” ti porterà solo a perdere soldi. Se vuoi investire in CFD azioni Amazon allora devi analizzare il titolo!
3) Gli stupidi perdono e i trader si arricchiscono
Si tratta di un principio che, se male interpretato, può generare confusione. Gli esperti spesso dicono che non esistono reali perdite nel trading online ma questo non significa che sono degli investitori infallibili.
Al contrario, sotto ogni trader esperto vi sono un numero sconfinato di operazioni finite male.
Il punto è che anche un’operazione chiusa in perdita rappresenta una opportunità per arricchirsi e che il lavoro del trader non si esaurisce una volta che ha intascato i profitti o accusato le perdite.
Anzi, proprio in quel momento inizia la seconda fase del proprio lavoro. L’analisi va fatta prima di investire ma anche dopo aver chiuso l’operazione. Questo aiuta a capire quali sono stati i punti di forza e di debolezza di ciascun investimento e porvi rimedio nei successivi.
Non è affatto un caso se tra tutte le leggende dei pesi massimi SOLO UNO sia quello imbattuto e il suo nome è decisamente meno noto ai più rispetto a Muhammad Ali o Iron Mike. I campioni sono tali non perché non vengono mai sconfitti ma perché riescono a imparare tanto dai successi quanto dagli insuccessi.
Ecco perché gli esperti ci tengono sempre a sottolineare che i veri trader si arricchiscono sempre, anche nel caso in cui gli investimenti si chiudono in perdita.
Trading CFD – Considerazioni Finali
Complessivamente, dunque, il trading CFD si presenta come la miglior soluzione per investire i propri risparmi oggi. In questo approfondimento abbiamo voluto metterti al corrente di tutte le caratteristiche di questo mercato in modo tale che tu possa effettivamente interagire con esso in piena consapevolezza.
Contrariamente a quanto viene riportato sui media, il trading CFD non è né una bolla finanziaria né un settore troppo rischioso. Si tratta di una modalità di trading che, come tutte le cose, necessita di studio e competenza.
Così come non è sufficiente comprare una chiave inglese per aggiustare le tubature di casa e non è sufficiente fornirsi di nastro isolante per aggiustare un impianto elettrico, allo stesso modo il trading CFD necessita di preparazione.
Una volta ottenuta questa preparazione, tuttavia, il trading CFD presenta condizioni di investimento molto più vantaggiose e favorevoli rispetto alle altre alternative, specie quelle proposte dalla maggior parte dei media (inutile discutere in questa sede per quale motivo vengono diffuse queste informazioni sui canali di informazioni ufficiali).
Per questo motivo il nostro consiglio è quello di procedere con cautela e passare sempre un po’ di tempo prima sul conto demo. Il conto demo ti aiuta ad acquisire dimestichezza con questa forma di investimenti senza correre alcun rischio ed è un ottimo supporto per capire quando si è pronti a passare al trading reale.
Disclaimers
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Fare trading comporta dei rischi. I CFD sono strumenti complessi ad alto rischio di perdita di capitale dovuto alla leva. 75% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se puoi permetterti di correre l’elevato rischio di perdere il tuo denaro.
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Trading CFD – Domande Frequenti
Il trading CFD è sicuro?
Il trading CFD è un settore regolamentato dalle principali autorità di vigilanza finanziaria europee e mondiali. Per questo motivo, fintantoché si fa affidamento solo alle migliori piattaforme di trading online regolamentate, non si corrono rischi di essere truffati e/o derubati.
Si guadagna facendo trading CFD?
I ritorni del trading CFD dipendono dalle performance finanziarie degli asset sottostanti a cui questi fanno riferimento. Complessivamente, dunque, guadagnare è possibile. Più si diventa pratici e maggiori sono i ritorni. Non sono pochi, infatti, i professionisti che vivono ormai solo di trading.
Come fare trading CFD?
Per fare trading CFD è necessario innanzitutto aprire un conto di trading presso un intermediario. Dopodiché è necessario un periodo formativo su una simulazione di trading, da spendere informandosi e apprendendo i vari passaggi richiesti per l’analisi finanziaria, la gestione del rischio e degli investimenti. Complessivamente si tratta di un percorso che può prendere da pochi mesi a qualche anno, in base alla disponibilità di tempo.
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