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Vuoi investire Creval? Partiamo col dire che Creval, nome con il quale ci si riferisce alla Banca Piccolo Credito Valtellinese, è una banca italiana che nel giugno 2021 è stata acquisita da Credit Agricole. Fino al 2016 banca popolare, poi diventata una S.P.A. E’ quotata nell’indice FTSE Italia Mid Cap della Borsa di Milano dal 17 marzo 1994.
Azioni Creval (CVAL): profilo aziendale
Creval nasce a Sondrio il 12 luglio 1908 sotto la denominazione di Banca Piccolo Credito Valtellinese, con 1489 azioni dal valore di 20 lire ciascuna.
Nasce come Banca popolare e basata sul principio di solidarietà proprio dell’azione cattolica.
Primi anni ’80
Se fino ai primi anni ’80, l’operato di Creval si è soffermato alla zona valtellinese, da questo decennio inizia ad espandere il proprio operato oltre i confini della Valtellina. Ne viene rivoluzionata la governance, rilevando Technoleasing. Costituendo 3 società separate:
- Bankadati, per presidiare i sistemi informatici
- Stelline, per gestire il patrimonio immobiliare
- Deltas, per gestire le governance, compliance e la formazione
Anni ’90 – 2000
Un altro passaggio fondamentale arriva nel 1995, quando Creval rileva una banca milanese: Credito Artigiano. Due anni dopo, invece, acquista la Banca Popolare di Rho.
Adibita poi dal 2003 al ruolo di private banking di gruppo, acquisendo la denominazione di Creval Private Banking. Tra il 1998 e il 1999 invece compie un doppio colpo in Sicilia: Banca Popolare Santa Venera e Cassa San Giacomo (anche queste di matrice cattolica, essendo quest’ultima tra l’altro stata fondata da don Luigi Sturzo).
Non manca poi una incursione in Lombardia, con l’acquisizione della bresciana Banca dell’Artigianato e dell’Industria. Nel 2001, sempre in Sicilia, Creval rileva Banca Regionale Sant’Angelo e Leasingroup Sicilia. Trasformate poi negli anni successivi con ruoli più specifici.
Nel 2002 è la volta della Rileno SpA, mentre 6 anni dopo è la volta delle Marche, con l’acquisizione della CARIFANO – Cassa di Risparmio di Fano. Alla fine degli “anni zero“, Creval acquista la Banca Cattolica di Viterbo e la Banca della Ciociaria nel Lazio meridionale.
2011 – 2020
Gli anni 10 del 2000 si sono caratterizzati per una profonda rivisitazione societaria, con accorpamenti vari tra le banche possedute da Creval. Nel 2016 avviene un importante avvicendamento ai vertici: lo storico presidente Giovanni De Censi lascia il proprio ruolo in luogo di Miro Fiordi.
Il 2016 è importante anche per il passaggio della banca da banca popolare a società per azioni. Anche l’anno seguente è importante poiché, a parte un accorpamento fallito con la Banca Popolare di Sondrio per il diniego di quest’ultima, Creval mette in atto un corposo aumento di capitale da 700 milioni di euro, per cercare di mitigare le perdite acquisite in quegli anni per le varie operazioni di acquisto di banche.
Il più importante azionista risulta essere l’hedge fund di New York Steadfast Capital con l’8,5% del capitale. Seguono Algebris (5,28%), Hopsking Partners (5%), Crédit Agricole (5%), DGFD sa.
Nel 2018, oltre alla fusione con il Credito Siciliano, arriva anche un imponente piano industriale con la chiusura di una cinquantina di filiali e la riduzione del personale dipendente.
Nel febbraio 2019 il fondo Altera Capital Investment (fondo con sede alle Cayman fondato da due russi) diventa il primo socio di Creval con una quota del 7,07%. Mentre alcuni mesi dopo, Denis Dumont aumenta la sua partecipazione passando dal 5,7% al 9,9%, diventando a sua volta il principale azionista della banca.
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Azioni Creval: OPA Crédite Agricole
Il 17 marzo è arrivato il via libera dalla Bce e di Bankitalia all’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie della Banca Piccolo Credito Valtellinese (Creval) da parte di Crédit Agricole Italia.
Crédit Agricol aveva annunciato l’Opa lo scorso 23 novembre 2020. L’autorizzazione era necessaria dato che con l’attuale Opa supera la soglia del 10% del capitale sociale dell’istituto creditizio valtellinese. Nonché per l’acquisto di una partecipazione di controllo diretto nel Creval e l’acquisto di partecipazioni qualificate indirette in Creval PiùFactor e in Generalfinance. In ottemperanza alla Direttiva Ue del 2013 e dal Testo Unico Bancario.
Algebris – società di gestione del risparmio britannica – ha fin da subito sostenuto l’operazione, impegnandosi però a sua volta a cedere la sua quota del 5,380% anche nel caso in cui l’operazione fallisse. Algebris si è impegnata a fare in modo che i fondi che gestisce, nel caso in cui l’operazione non vada a buon fine, vendano le medesime azioni Creval per un corrispettivo pari al prezzo dell’offerta. Entro il quinto giorno di mercato aperto successivo alla data ultima del periodo di adesione all’offerta.
Salvo il caso in cui il prezzo ufficiale dell’azione Creval il giorno precedente sia superiore al prezzo dell’offerta, e Crédit Agricole pagherà le azioni a prezzo di mercato.
Per capire l’importanza dell’operazione per Creval, ricordiamo che Crédit agricole è un gruppo bancario cooperativo francese risalente al 1894. Poggia su un insieme di Casse locali e regionali e da Crédit Agricole S.A. Società adibita a gestirne le operazioni.
Crédit Agricole
Crédit Agricole vanta oltre 50 milioni di clienti, provenienti da 49 Paesi diversi. Risulta essere la prima banca nel vecchio continente per ricavi nel retail banking, mentre nella Madre patria francese è terza per capitalizzazione di mercato.
È quotata dal 2001 sulla Borsa di Parigi, nell’indice principale CAC 40.
Importante anche la presenza del gruppo francese in Italia, dove prende il nome di Crédit Agricole Italia. Protagonista dell’Opa su Creval e gestisce:
- Crédit Agricole FriulAdria (in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia)
- Crédit Agricole Carispezia (in Liguria e in provincia di Massa-Carrara)
- Crédit Agricole Leasing
- Crédit Agricole Group Solutions
- Crédit Agricole Italia OBG
II Italia risulta essere il settimo gruppo bancario, presente in 11 regioni con oltre 10mila dipendenti e oltre 2 milioni di clienti.
Dunque, se l’Opa da parte di Crédit agricole dovesse andare in porto, Creval diventerebbe la sesta banca in Italia.
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Azioni Creval: conviene comprare?
Dall’articolato paragrafo precedente, abbiamo visto come la Banca Piccolo Credito Valtellinese abbia una storia plurisecolare. Ovviamente la solidità del passato è molto importante, ma occorre anche capire la situazione attuale e le prospettive future.
Azioni Creval (CVAL): analisi fondamentale
L’Opa di Crédit Agricole è molto importante è rende le azioni Creval molto interessanti per il futuro. Come detto, secondo gli analisti, questa mossa renderebbe il gruppo bancario valtellinese il sesto in Italia.
Creval attualmente vanta oltre 160mila azionisti. Nonché più di 400 filiali lungo tutto il paese, suddivise in Credito Valtellinese, Credito Siciliano e Carifano. Altra nota importante, conta 4mila dipendenti.
Creval ha profonde radici cattoliche e le ha confermate anche nelle operazioni più recenti. Acquisendo banche della stessa matrice religiosa, impegnandosi per il miglioramento sociale della collettività.
I principali clienti Creval sono:
- famiglie
- PMI
- artigiani
- professionisti
- organizzazioni no profit
Per famiglie e PMI Creval prevede soluzioni personalizzate e in base alle singole esigenze finanziarie.
Come tutte le banche, anche Creval deve ovviamente vedersela con importanti competitors. Nel suo caso, soprattutto per quanto concerne il credito a famiglie, professionisti e PMI, la banca deve fare i conti principalmente con queste banche di stesso molto capillari:
- Intesa SanPaolo
- Unicredit
- Banca Monte dei Paschi di Siena
- Deutsche Bank
Azioni Creval: analisi tecnica
Le azioni Creval hanno toccato il loro massimo storico nel maggio 2007, superando i 1.400 euro di quotazione. Il titolo negli anni successivi è sceso gradualmente, arrivando a toccare già dopo circa un anni 555 euro di quotazione. Complice la batosta che ha colpito i mercati finanziari dello scandalo sub-prime.
Dopo essersi ripreso leggermente l’anno seguente, il titolo ha innescato una nuova corsa al ribasso, scendendo sotto il supporto dei 100 euro nel luglio 2013. Poi una nuova ripresa, raddoppiando la propria quotazione l’anno seguente e poi un nuovo ribasso. Scendendo sotto i 60 euro nel luglio 2016.
Nel corso del 2018 ha violato anche la resistenza dei 10 euro, ritrovata solo da novembre 2020, mantenendo anche ad inizio 2021 un andamento laterale intorno ad una media degli 11 euro per azione. Sfondando da fine febbraio la resistenza dei 12 euro, il che potrebbe portare il titolo ad uscire dal guado nel quale versa ormai da circa 3 anni.
Azioni Creval: previsioni future
Il Covid-19 avrà ancora una pesante influenza sul sistema bancario e finanziario italiano per tutto il 2021, dato che molte attività sono ancora ferme o procedono a singhiozzi. Ciò mette anche a rischio i risparmi di famiglie e liberi professionisti, oltre che la liquidità delle piccolo-medie imprese. Volendoci soffermare alla clientela target di questa storica banca.
Dunque, per Creval, come per altre banche, si prefigura ancora un periodo di incertezza. Sebbene la scalata di Crédit Agricol Italia è sicuramente un’ottima notizia e dirada un po’ le nubi.
Abbiamo poi visto come il titolo, anche presumibilmente per l’Opa della banca francese, abbia superato i 12 euro di resistenza, cosa che non accadeva da oltre tre anni. Quindi, il prossimo obiettivo dei 13 euro non può essere considerato una chimera. Anche considerando la campagna vaccinale che pur senza qualche immancabile intoppo, sta procedendo. E ciò non può che essere una buona notizia per la ripresa economica e finanziaria dell’Italia e del resto del mondo.
Tornando alla domanda precedente, potrebbe convenire comprare le azioni Creval per le premesse che ci sono (prezzo ancora contenuto e rialzo in vista). Pur mantenendo un atteggiamento prudenziale per l’incertezza ancora imperante, e valutando anche posizionamenti short se il mercato lo ritiene opportuno.
Come comprare azioni Creval (CVAL)
Almeno che tu non abbia i capitali per diventare un azionista diretto della banca, è preferibile che investa sulle azioni Creval tramite trading online. In particolare, con i Contract for difference. Ecco alcuni vantaggi che presenta.
Trading CFD azioni Creval: puoi posizionarti long e short
Il primo vantaggio che ci viene da menzionare riguardo il trading CFD è quello di poterti posizionare sia long che short. Ossia, dopo aver fatto le tue analisi e realizzato la tua previsione, puoi usare questo strumento sia per posizionarti sull’acquisto, comprando le azioni, sia posizionarti sulla vendita, vendendole appunto.
Conviene posizionarsi long quando prevedi che le azioni Creval aumentino di prezzo. Mentre ti posizionerai short quando prevedi che il prezzo cali.
Trading CFD azioni Creval
I Contract for difference consentono di sottoscrivere un contratto derivato, cioè un contratto il cui valore replica quello di un sottostante. Ciò significa che possederai azioni, criptovalute, materie prime, senza farlo materialmente (si pensi a oro o petrolio, per esempio). O comunque, doverti sobbarcare gli oneri di un azionista (nel caso delle azioni) o limitarti ad attendere solamente che il prezzo salga (come nel caso delle criptovalute).
Inoltre, con il trading CFD puoi anche investire su cambi valutari e indici azionari.
Un altro vantaggio di compare le azioni Creval mediante trading CFD è di sfruttare la Leva finanziaria. Sulle azioni, il livello massimo previsto dall’ESMA è di 1:20 per cercare di tutelare i trader retails.
Qualora decidessi di sfruttare al massimo la Leva finanziaria prevista per i trader retails sulle azioni, dovrai solo investire un quinto di quanto vuoi puntare (20 sta appunto per 20%, la quinta parte) e, in caso di previsione azzeccata, otterrai lo stesso capitale che avresti conseguito puntando l’intera cifra.
Il vantaggio è chiaro: il profitto diventa ulteriormente maggiore, poiché, alla tua vincita, si somma la parte risparmiata.
Ovviamente, occorre anche ricordare l’effetto opposto nel caso in cui la nostra previsione sia sbagliata, in quanto la Leva moltiplicherà l’effetto contro di noi. Rischiando così di finire anche con un conto in rosso.
Comunque, i broker prevedono anche delle contromisure per evitare ciò. Per esempio, contattano il broker per fargli coprire la eventuale perdita con un nuovo deposito. Oppure, possono decidere di chiudere anticipatamente la posizione per evitare la perdita.
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Dove comprare le azioni Creval
Puoi fare trading CFD sulle azioni Creval cercando il titolo, e tanti altri asset, su broker come i seguenti:
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Metodi di pagamento
Caratteristiche
Assistenza clienti
Classificazione
App mobile
Commissioni fisse per operazioni
Spese conto
- Nessun Deposito Minimo
- Conto Demo da €100.000
- Un'Azione Gratuita ad Ogni Nuovo Cliente
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Info conto
Commissioni per operazione
- Oltre mille strategie di trading pronte a essere copiate
- Zero commissioni sulle Azioni
- Investi con MT 4 e TradingView
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Info conto
Commissioni per operazione
- Piattaforma intuitiva
- Mt4 e cTrader disponibili
- Protezione del saldo negativo
Operare con i CFD comporta sempre un elevato rischio di perdere capitale.
Info conto
Commissioni per operazione
- Autotrading con Capitalise.ai
- Diversi tipi di conto
- Commissioni CFD da $0,02
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Commissioni per operazione
- Social Trading
- MetaTrader 4 e 5
- Servizio Clienti in Tempo Reale
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Info conto
Commissioni per operazione
Le azioni Creval da anni annaspano in Borsa, tanto che il massimo storico toccato risale al 2007, quando raggiunsero i 1.400 euro. Con il trading online è possibile comunque posizionarsi sia long che short.
Le azioni Creval hanno iniziato il 2021 in maniera ottimista, toccando livelli di prezzo non più visti dal 2018. L’opa da parte di Crédit Agricole lascia bene sperare per un consolidamento futuro.
Il modo migliore per farlo è tramite trading online, poiché ha diversi vantaggi, come la possibilità di guadagnare anche quando il titolo è in perdita, sfruttare la Leva finanziaria, investire sul titolo in modo indiretto.
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