L’universo delle criptovalute che esploderanno è sempre stato sinonimo di diversità e originalità. Investitori e trader possono scegliere tra migliaia di criptovalute, tutte con nomi, funzioni e background diversi.
La grande eccezione sono le stablecoin, dove due fornitori si sono divisi la torta: Tether e Circle. Le due società si spartiscono circa il 90% del mercato dal crollo di Terra/Luna. Ripple (XRP) non vuole però lasciare intentato un approdo su questo mercato e sta quindi pianificando di lanciare la propria stablecoin.
Inoltre, XRP beneficia nuovamente dello sviluppo positivo del mercato. Nell’ultima settimana XRP è cresciuta infatti di quasi il 10%, facendo segnare il percorso migliore tra le “big-10” nel periodo immediatamente successivo all’Halving di Bitcoin.
Il caso Terra/Luna è ancora fresco
In breve, le stablecoin differiscono dalle criptovalute “normali” in quanto il loro valore è legato ad asset reali, come una valuta FIAT. Questo ha lo scopo di mantenere stabile il prezzo, ad esempio 1 Tether dovrebbe sempre valere 1 dollaro USA; Quindi il tasso di cambio è 1:1.
Il passato recente, però, ricorda con particolare dispiacere un caso su tutti. Nonostante le stablecoins siano, infatti, generalmente ritenute estremamente sicure c’è un episodio che resta indelebile nella memoria degli investitori: Terra/Luna.
Terra USD (UST) era una stablecoin algoritmica senza alcun valore reale alle spalle. Invece, la criptovaluta LUNA dovrebbe garantire un prezzo stabile. Nel maggio 2022 è accaduto ciò che non sarebbe dovuto accadere con le stablecoin: il token si è sganciato dal dollaro USA e si sono verificate vendite di massa.
I token LUNA invece sono stati poi ovviamente ri-coniati, il che ha portato ad un’iperinflazione del token, che ha trascinato l’intero universo cripto in una spirale discendente che ne ha decretato l’inesorabile fine.
Il progetto di Ripple
Non sorprende che alla luce di Terra/Luna molti sviluppatori siano restii dall’addentrarsi nel mondo delle Stablecoins. Tuttavia, se c’è un gruppo di sviluppatori che gode di abbastanza credito online per provarci, è sicuramente Ripple Labs.
Dalle informazioni attualmente disponibili, sembrerebbe che il piano di Ripple sia costruire un ponte tra la finanza tradizionale e il mondo delle criptovalute. Un progetto stablecoin come questo è l’ideale. La stablecoin di Ripple, come Tether e l’USD di Circle, sarà ancorata al dollaro USA.
Il token verrà gestito contemporaneamente sia sulla blockchain XRP che su Ethereum. La moneta sarà garantita da titoli di Stato, riserve FIAT e “altro contante”, stimando un ingresso sul mercato pubblico a partire da fine 2024. Insomma, le premesse sembrano abbastanza interessanti.
Questo nuovo token è ideale per transazioni multi-chain
In un periodo storico dove sempre più criptovalute adottano una prospettiva multicatena, cioè ancorandosi a più blockchain simultaneamente, è naturale che cresca anche la domanda di servizi che possano garantire la possibilità di “saltare” da una chain all’altra. Fra tutti, è sicuramente anche il caso di Dogeverse (DOGEVERSE).
Questa meme coin con l’iconica mascotte del Doge nasconde, in realtò, una funzionalità cruciale per il mondo delle crypto 3.0: la possibilità di saltare da una rete all’altra facilitando scambi e transazioni inter-chain. Da quanto dichiarato, Dogeverse dovrebbe funzionare sulle sei blockchain più popolari, per poi ingrandirsi in futuro.
Il pubblico ha accolto con fermento l’arrivo di Dogeverse, che nella sua presale ha già raggiunti risultati significativi arrivando a far segnare quasi 10 milioni di dollari raccolti in poco più di una settimana.
Ovviamente, essendo un token ERC-20, $DOGERVERSE ha anche una funzione di staking. Gli investitori mattinieri non devono aspettare fino alla fine della prevendita. Ciò significa che gli acquirenti possono beneficiare in anticipo degli elevati rendimenti.
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