Le Borse Europee recuperano: cosa fa Bitcoin?

Giuseppe Travia

Esperto Trader e Consulente Finanziario


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Gli ultimi giorni sono stati piuttosto turbolenti. Gli asset a rischio come le criptovalute hanno perso molto mentre c’è stato un importante recupero del petrolio con il dollaro che si è rafforzato sull’euro.

In tutto questo, la variante Omicron aleggia sul mondo seminando il panico e influenzando pesantemente le borse.

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Tuttavia, le Borse europee hanno segnato un importante recupero dopo l’estrema volatilità degli ultimi giorni. Ciononostante, quasi tutte hanno chiuso in rosso la settimana.

L’elemento che ha determinato i continui scossoni è stato sicuramente la variante Omicron. Ma sembrerebbe che i vaccini siano efficaci anche contro questa mutazione. Pertanto, potremmo aver visto una sorta di isteria collettiva da parte dei mercati finanziari che si è risolta o si risolverà nei prossimi giorni con un nulla di fatto.

Cosa è successo negli ultimi giorni?

In Europa sono attese diverse notizie. Innanzitutto, ci si aspetta delle indicazioni da parte della riunione dell’Eurogruppo e in Italia, la lettura sulle vendite al dettaglio di ottobre.

Anche i futures degli indici di Wall Street prevedono che ci sarà una ripartenza al rialzo. Invece, le Borse asiatiche registrano ancora dei risultati negativi. Stiamo parlando di Tokyo che perde lo 0,38%, Shanghai perde lo 0,48% mentre Hong Kong ottiene addirittura un -1,78%.

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Anche le criptovalute non se la sono passata assolutamente bene. Bitcoin, che di solito determina l’andamento dell’intero mercato, ha perso circa il 17% tornando stabilmente al di sotto della soglia psicologica dei 50.000 dollari.

Quali sono le motivazioni di questo crollo che sembra senza fine?

Alcuni analisti pensano che si tratti della volontà da parte dei trader di spostarsi verso asset meno rischiosi per proteggersi dalla volatilità estrema che sta caratterizzando le cripto in questo periodo.

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Tuttavia, se Bitcoin crolla, non decolla il bene rifugio per eccellenza. Stiamo parlando dell’oro che rimane stabilmente a 1.785 dollari l’oncia.

Petrolio, gas naturale e dollaro: come si stanno comportando?

Il petrolio, invece, è l’asset che più di tutti sta riprendendo terreno in questo momento di grande volatilità. Nonostante non stiamo parlando di un andamento poco volatile, il WTI è salito del 2,4% fino a 87,8 dollari al barile, mentre il Brent sale del 2,3% fino a 71,5 dollari.

Di andamento completamente contrario è il gas naturale che perde il 7,4% attestandosi a 3,83 dollari. Invece, come abbiamo anticipato, il dollaro si rafforza sull’euro.

Invece, in Italia, la concentrazione degli investitori rimane sui titoli azionari. In particolare, in questi giorni si menziona il piano industriale adottato da Unicredit e gli sviluppi della vicenda inerente a MPS.

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Giuseppe Travia

Esperto Trader e Consulente Finanziario

Ho studiato Economia presso l'Università degli Studi di Milano (2010) e mi sono specializzato nel trading ad alta frequenza (High-Frequency Trading). Il mio obiettivo è aiutare gli utenti di Finaria a raggiungere la propria indipendenza finanziaria.

Ho studiato Economia presso l'Università degli Studi di Milano (2010) e mi sono specializzato nel trading ad alta frequenza (High-Frequency Trading). Il mio obiettivo è aiutare gli utenti di Finaria a raggiungere la propria indipendenza finanziaria.


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