Giovedì sera, quando i mercati tradizionali erano ormai chiusi, la Securities Exchange Commission ha dato il via libera alle richieste di quotazione per un ETF basato sul prezzo spot di Ethereum a Wall Street.
Questa decisione segue l’approvazione di un ETF su Bitcoin avvenuta lo scorso gennaio. In molti modi, questa approvazione è stata una sorpresa positiva per il settore, poiché pochi si aspettavano un esito favorevole alla prima data disponibile (23 gennaio).
Gli addetti ai lavori si aspettavano un rinvio. Tuttavia, all’inizio della settimana, l’autorità di regolamentazione ha richiesto alle società in lista d’attesa (tra cui Ark 21 Shares, VanEck, Fidelity e BlackRock) di integrare le loro domande con ulteriori documenti e di eliminare la componente di “staking” dall’ETF.
ETH è stato considerato come “materia prima”, non come una Security
Oltre all’effetto avuto sul prezzo di ETH, arrivato fino a 3.900$ nella giornata di giovedì, la notizia è rilevante per il settore perché, grazie a questa decisione, Ether, il token nativo della blockchain Ethereum, viene considerato una commodity, al pari di Bitcoin, e non una security.
Dal punto di vista finanziario, la reazione del mercato è stata neutrale, anche perché il prezzo era già aumentato in seguito ai rumor dei giorni precedenti, scatenati dalla richiesta improvvisa della SEC, guidata da Gary Gensler, di ulteriori documenti. Va anche considerato che tecnicamente la questione non è ancora conclusa.
Gli otto emittenti in competizione (Grayscale, BlackRock, VanEck, ARK 21Shares, Invesco, Fidelity e Franklin Templeton) devono ancora vedere le loro dichiarazioni di registrazione S-1 diventare effettive prima che le quotazioni possano iniziare. Non si sa ancora quanto tempo richiederà questo processo, ma si stima che potrebbe durare settimane.
Cosa cambia fra gli ETF e i Futures su Ethereum?
Va notato che da anni esistono dei futures su Ethereum, approvati dalla Commodity Futures Trading Commission. Tuttavia, c’è una differenza significativa tra un future e un ETF che replica il prezzo spot di mercato.
Nel caso dell’ETF, gli emittenti devono acquistare il collaterale sul mercato, il che, in teoria, potrebbe aumentare la pressione d’acquisto sul sottostante se c’è una domanda netta positiva per l’ETF. Qualcosa di simile è in realtà già successo con Bitcoin, il cui prezzo è salito da 40.000 a 70.000 dollari in pochi mesi dopo l’approvazione dell’ETF, che ha registrato flussi netti record per un prodotto di questo tipo.
Anche se non è garantito che accada lo stesso per Ethereum, gli esperti del settore vedono la notizia come positiva in termini di reputazione, che rimane una delle principali sfide per questa industria ancora poco conosciuta.
A favorire questo scenario, anche le aspettative che si pone lo stesso ETH. Diversamente da Bitcoin, non punta a diventare la moneta del futuro, quanto un punto di riferimento globale per lo sviluppo di nuove soluzioni informatiche e tecnologiche di natura interamente decentralizzata.
Ottimi risultati anche da questa crypto presale: superata quota 1,5 milioni di dollari
99Bitcoins ($99BTC) ha raccolto ben 1,5 milioni di dollari dai sostenitori nella sua fase di prevendita. Il crescente interesse per questo protocollo pionieristico dimostra la forte domanda. 99Bitcoins è uno dei siti educativi più conosciuti e antichi su Bitcoin, una risorsa rispettata per chiunque voglia saperne di più su Bitcoin e sulle criptovalute in generale.
L’iniziativa Learn-to-Earn di 99Bitcoins offre un’opportunità unica per acquisire conoscenze sulle criptovalute beneficiando al contempo della loro crescita. L’approccio innovativo continua ad attrarre nuovi sostenitori.
Con la combinazione di istruzione e incentivi finanziari, 99Bitcoins sta stabilendo nuovi standard nel settore delle criptovalute emergenti. L’entusiasmo per questo progetto si riflette nei rapidi investimenti. Resta emozionante vedere come il token e il protocollo si svilupperanno ulteriormente.
Domande e Risposte (0)