Home Il governo vuole tassare gli extra profitti delle banche per aiutare i mutui
Notizie

Il governo vuole tassare gli extra profitti delle banche per aiutare i mutui

Il Governo italiano ha inferto un colpo a sorpresa alle sue banche con un’azione che ha scatenato un’onda d’urto al settore in tutta Europa. Infatti, è stata imposta una tassa una tantum del 40% sugli extraprofitti ottenuti dai tassi di interesse più elevati, dopo aver rimproverato i creditori per non aver premiato i depositanti.

Tassi di interesse ufficiali nettamente più elevati hanno prodotto profitti record per le banche, poiché il costo dei prestiti è aumentato vertiginosamente mentre gli istituti di credito hanno scelto di tenersi guadagni extra senza pagare interessi più alti ai correntisti.

Come reazione dei mercati, i titoli azionari delle banche europee sono crollate durante la seduta di martedì. Un indicatore delle banche della zona euro è sceso del 4,5% ed ha registrato un calo giornaliero maggiore che non si vedeva da marzo, quando Credit Suisse è crollata.

Il governo del primo ministro italiano Giorgia Meloni aveva lanciato l’idea all’inizio dell’anno, ma la faccenda sembrava essersi arenata. Da allora, tuttavia, i risultati eccezionali ottenuti nel primo semestre dalle banche ha riportato la questione al centro dell’attenzione, e ha spinto il governo ad agire alla vigilia della chiusura estiva del parlamento.

“Le banche devono distribuire i profitti extra”

Tutti i principali istituti di credito italiani hanno riportato risultati migliori del previsto nel primo semestre 2023 e hanno migliorato le loro prospettive di profitto grazie a tassi d’interesse più elevati.

I prestatori in Italia hanno trasferito ai depositanti in media il 12% dell’aumento dei tassi, contro il 22% nell’area dell’euro, ha calcolato Jefferies.

“Basta guardare ai profitti del primo semestre delle banche per rendersi conto che non stiamo parlando di pochi milioni, ma di miliardi”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini in una conferenza stampa a Roma.

“Questi interventi del governo in Europa non aiutano a fornire la stabilità necessaria per abbassare il premio di rischio legato alla zona euro. Questa non è solo una cosa italiana, la Spagna aveva fatto lo stesso l’anno scorso”, ha dichiarato Gilles Guibout, responsabile delle strategie azionarie di Axa Investment Managers a Parigi.

Gli analisti di Bank of America hanno stimato che la nuova tassa potrebbe costare alle banche italiane tra il 2% e il 9% dei loro guadagni.

Le azioni bancarie scendono

L’indice azionario bancario italiano è precipitato del 7,3% ieri, con il leader del settore Intesa Sanpaolo (ISP.MI) in calo dell’8,6% e i rivali di UniCredit (CRDI.MI) in calo del 5,8%.

Le azioni del Banco BPM, la terza banca del paese, sono diminuite dell’8,2%, mentre il Monte dei Paschi di Siena, di proprietà statale, è sceso del 7,4%. Anche altre banche tra cui BPER Banca, Banca Generali e Mediobanca hanno chiuso in calo.

Le discesa delle banche italiane ha trascinato anche l’indice europeo (.SX7E), in calo del 3,7%, influenzato però anche dal declassamento del rating che Moody’s ha inferto ad alcune banche statunitensi.

La ricaduta ha toccato altre banche del blocco valutario, tra cui la spagnola Banco Santander (BCDRF) e la tedesca Deutsche Bank (DB), che sono entrambe scese di oltre il 4% in Borsa. Anche la tedesca Commerzbank e le francesi BNP Paribas e Credit Agricole hanno chiuso in perdita.

Ninete di drammatico visto che le azioni delle banche italiane sono cresciute del 50% nell’ultimo anno, superando di gran lunga la crescita media del settore in Europa che è del 20%.

3 miliardi per aiutare chi paga un mutuo

Solo per il 2023, l’Italia tasserà il 40% del margine di interesse netto delle banche, una misura sul reddito che le banche traggono dal divario tra tassi sui prestiti e tassi sui depositi. Il governo prevede di raccogliere circa 3 miliardi di euro dalla misura.

I proventi della tassa sugli extraprofitti saranno utilizzati per aiutare i titolari di mutui, ha detto il vice primo ministro italiano.

“La tassa che l’Italia ha imposto sugli utili in eccesso che le banche stanno realizzando è stata una sorpresa e probabilmente sta sollevando preoccupazioni il fatto che altri Paesi possano seguire l’esempio dell’Italia”, ha affermato Stuart Cole, capo macroeconomista di Equiti Capital.

L’Italia non è l’unico paese in Europa a imporre tasse straordinarie o dazi specifici per le banche. Nel dicembre 2022, la Spagna ha approvato un prelievo bancario temporaneo per raccogliere 3 miliardi di euro entro il 2024, finalizzato a misure per alleviare le pressioni sul costo della vita.

Altri paesi europei tra cui Ungheria e Lituania hanno applicato un’imposta temporanea sugli extra profitti delle banche per finanziare le spese per la difesa, mentre l’Estonia prevede di aumentare il livello fiscale sulle banche al 18%, rispetto al 14% attualmente in vigore.

Domande e Risposte (0)

Hai una domanda? Il nostro team di esperti ti risponderà. Invia il mio commento

Lascia un commento

Scrivi la tua opinione

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Baldassare Poma

Baldassare Poma

Mi considero esperto di finanza e appassionato di criptovalute, settori in cui mi sono formato da autodidatta iniziando con i libri di Graham e Kiyosaki. Mi interesso di geopolitica per capire come sta cambiando il mondo e come potrebbero indirizzarsi i mercati nel lungo periodo e considero l'analisi tecnica uno strumento ormai totalmente superato. Amo studiare i mercati emergenti e le ultime frontiere dell'investimento, anche per questo Blockchain, DeFi, crypto exchange e le piattaforme dei broker online sono il mio pane quotidiano. Anche se credo che il mercato delle criptovalute debba ancora esprimere il suo potenziale, sono convinto che ci sia troppa spazzatura che come una zavorra deve essere mollata per fargli prendere il volo. Nel tempo libero frequento i casinò, sia fisici che online, soprattutto per dar sfogo alla mia passione per il blackjack e il poker. Questo mi ha dato una discreta esperienza nella selezione delle piattaforme migliori e dei giochi più remunerativi. Su Finaria cerco di trasferire la mia esperienza in questi ambiti, provando a comunicare in modo semplice e chiaro, con l'intento di trasferire le mie conoscenze a chi ambisce all'indipendenza finanziaria o vuole semplicemente farsi un reddito passivo. Nella vita privata cerco di ritagliarmi del tempo per stare all'aria aperta, studiare il sax, leggere almeno un libro al mese e viaggiare almeno una volta all'anno.