Secondo le analisi di Moody’s, una delle più influenti agenzie di rating, gli investimenti legati al settore sostenibilità ambientale nel 2020 raggiungeranno oltre 650 miliardi di dollari. L’Italia, dal canto suo, ci tiene a mettersi in gioco in questo settore emergente e ha deciso di partecipare con almeno 35 miliardi.
Giovedì 25 febbraio, una task force interministeriali ha individuato le voci di bilancio dei vari settori che potranno essere finanziate attraverso dei buoni del tesoro decennali dedicati: i BTP Green. Proprio mentre il rendimento sui Btp decennali arriva allo 0,79%, il direttore del debito pubblico, Davide Iaconi, comunica che la loro emissione sarà imminente, si pensa per i primi di marzo.
Sono tanti gli investitori già interessati e, in effetti, tutti gli asset del settore green stanno generando un grande appetito tra le banche e i grandi gruppi d’investimento. La pubblicazione del framework di riferimento chiarisce meglio le finalità di questa emissione di Btp verdi, quindi andiamo a vedere quali iniziative andranno a finanziare.
Quali settori gioveranno dei Btp Green
Più della metà del budget sarà destinato al settore trasporti, mentre gli altri aspetti interessati saranno: incentivi alle rinnovabili, efficientamento energetico, protezione ambientale, prevenzione e controllo dell’inquinamento, economia circolare e ricerca. Inolre la Commissione europea punta ad attuare il Green Deal europeo per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
A dettare le linee guida da seguire è anche l’ONU, che nell’Agenda 2030 ha espresso quali saranno le priorità del decennio. Sostenibilità e contrasto ai cambiamenti climatici sono i settori da finanziare, espressi in 17 goal. Per adesso, il Mef ne ha selezionati sette:
- Acqua pulita e igiene
- Energia accessibile e pulita
- Comunità e città sostenibili
- Produzione e consumo responsabili
- Agire per il clima
- Vita sott’acqua
- Vita sulla Terra
In effetti, già nel 2019 il nostro Paese aveva pubblicato il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima per salvaguardare lo spettacolare patrimonio paesaggistico e la biodiversità unica che contraddistingue il nostro territorio. Il piano si prefigge, entro il 2030, d’incrementare la quota delle rinnovabili fino al 20% della domanda energetica e la riduzione delle emissioni di CO2 del 33%. Anche per noi l’obiettivo è di avviare la transizione verso un’economia neutra per il clima, entro il 2050, iniziando dall’efficientamento delle infrastrutture energetiche e di trasporto.
In ogni caso, tutti quelli interessati a investire in borsa, dovranno sapere che le aziende votate al settore “green” godranno di un mercato in rapida espansione. Energia rinnovabile e trasporti sostenibili potrebbero davvero essere i settori trainanti dei prossimi anni.
Come investire in Btp
I Buoni del Tesoro Pluriennali rimangono probabilmente lo strumento d’investimento più amato dagli italiani. Anche se negli ultimi decenni il loro rendimento è sceso ai minimi storici, al punto che qualcuno si chiede se conviene ancora immobilizzare dei capitali per pochi punti percentuale di ritorno.
Sicuramente sono una soluzione a basso rischio per gestire i propri risparmi, anche se il rendimento di alcune emissioni di Btp Italia, al netto dei costi, ha addirittura toccato valori negativi. Vediamo alcune quotazioni Btp, tra quelli con rendimento migliore e il loro tasso cedolare annuo:
- Btp Future a 10 anni: tasso cedolare 1%
- Btp 2032: tasso cedolare 1,65%
- Btp 2036: tasso cedolare 2,25%
- Btp 2037: tasso cedolare 4%
- Btp 2047: tasso cedolare 2,7%
- Btp 2050: tasso cedolare 2,45%
- Btp 2067: tasso cedolare 2,8%
Ovviamente, chi ha grossi capitali e non vuole correre alcun rischio spesso sceglie questi strumenti, ma un piccolo/medio risparmiatore che cerca soluzione su come investire in borsa si aspetterebbe un ritorno maggiore. Per acquistare Btp oggi basta collegarsi al servizio di home-banking della propria banca, o richiedere l’apertura di un conto titoli presso lo sportello.
Anche Poste italiane permette l’acquisto di Btp Italia e altri strumenti di trading online, senza andare a fare la coda allo sportello. Tutti i correntisti Bancoposta possono investire in borsa attraverso migliaia di prodotti messi a disposizioni sulla piattaforma online. Infatti, Poste italiane fa da vero e proprio broker finanziario offrendo azioni, ETF, titoli di stato, Btp e altri indici di borsa.
Questa offerta ha però dei punti critici. Innanzitutto, pur essendo molto variegata sul fronte dei titoli della borsa italiana, è piuttosto carente per quanto riguarda il mercato europeo e mondiale. Non esistono azioni di aziende britanniche, statunitensi e asiatiche, i mercati più ricchi di opportunità. Inoltre le commissioni sono più alte della media, offerta da altri broker finanziari regolamentati operanti, sul territorio italiano.
Costi e tassazione sui Btp
Prima di catapultarsi in banca o investire in borsa acquistando dei Btp è opportuno calcolare l’effettivo rendimento al netto di tasse e costi. Per capire se investire in Btp conviene, bisogna monitorare le quotazioni Btp che il mercato propone il giorno prima della richiesta d’acquisto.
Poi si deve considerare la commissione che sarà applicata dalla banca o istituto di credito sul quale aprirete il conto titoli. Di solito per i Btp a tre anni sono applicate commissioni dello 0,2% del valore nominale, i Btp a cinque anni hanno commissioni dello 0,3%, sui Btp a dieci anni e superiori è applicato lo 0,4%.
Per quanto riguarda la tassazione, si applica l’aliquota prevista per gli investimenti su Titoli di Stato e Btp Italia. Dal rendimento lordo maturato bisogna dedurre la tassa sugli interessi, che è pari al 12,5%. Va ricordato inoltre che l’importo minimo acquistabile è di 1.000 euro.
Le alternative ai Btp Green
Chi sceglie i Btp è solitamente un soggetto con una bassa propensione al rischio, e alla ricerca di un investimento a lungo termine semplice da gestire. Tutti quelli che puntano a ottenere interessi maggiori, accettando un livello di rischio più alto, dovrebbero orientarsi su altri strumenti.
Oltre ai Btp green ci sono altri modi per investire in quei settori che vengono classificati come “economia verde”. L’espressione è nata agli inizi del millennio e punta ad attuare dei modelli produttivi che oltre a tenere in conto i benefici derivanti dalla crescita economica, considerino i danni ambientali derivati e causati dalla lavorazione delle materie prime. Spesso viene equiparata all’espressione sviluppo sostenibile, cioè far crescere l’economia di un Paese senza gravare ulteriormente sull’ecosistema.
I modi per investire nella green economy sono principalmente due:
- Comprare azioni di aziende del settore energie rinnovabili, che puntano a sviluppare trasporti ecologici, che si occupano della gestione dei rifiuti e della riduzione dell’inquinamento.
- Acquistare ETF sulle energie rinnovabili, che replicano l’andamento in borsa delle principali aziende del settore.
Cosa sono le azioni?
Le azioni sono uno strumento finanziario che rappresenta il capitale di una società quotata nella borsa italiana. Quando un soggetto vuole partecipare nella proprietà di un business, lo fa acquistando un pacchetto azionario tra quelli disponibili in vendita. Possedere delle azioni permette di partecipare alle decisioni amministrative (dipende dalla quantità in possesso), ma anche di godere degli eventuali dividendi elargiti.
Essendo quotate in borsa, il loro valore è in costante fluttuazione. Ciò dipende sia dai risultati che la società in questione riesce a raggiungere (ricavi, perdite, trend di crescita ecc.), ma anche da eventuali notizie (scandali commerciali, fusioni aziendali ecc.). Generalmente i proprietari di azioni si dividono in due categorie:
- Coloro che puntano ad avere una seconda entrata attraverso i dividendi.
- Quelli che prevedono un aumento del valore dell’azienda e puntano a rivendere le loro azioni a un prezzo maggiore.
Per decidere se investire in azioni fa al caso proprio si devono anche analizzare gli aspetti negativi. In entrambi i casi il rendimento non è mai garantito. Infatti, in tempi di crisi gran parte delle aziende non rilascia dividendi ai propri azionisti. Ovviamente, se il loro valore dovesse scendere, all’atto della vendita ci si ritroverebbe con un capitale inferiore di quello investito inizialmente.
Cosa sono gli ETF?
Dietro l’acronimo che sta per Exchange Traded Fund (Fondo quotato in borsa) si nascondono una serie di fondi d’investimento che hanno lo scopo di replicare l’andamento di indici di borsa e titoli azionari. Uno strumento molto in voga e dai costi di gestione molto bassi, per questo il tuo consulente finanziario non te lo consiglierà mai.
Questi “panieri” sono creati da società d’investimenti (come BlackRock e Vanguard) che raggruppano al loro interno degli asset diversi ma legati da un comun denominatore.
- Settoriali: raggruppano indici specifici di un settore economico (es. Energie rinnovabili, automotive, informatica ecc.)
- Geografici: includono quegli asset legati all’economia di un paese o area geografica (es. Azioni di aziende cinesi, del nord America ecc.)
- Tematici: un insieme di titoli e indici di borsa legati a un tema (es. Cannabis medica, smart city ecc.)
Per capire se investire in ETF faccia al caso proprio, si devono considerare anche gli aspetti negativi di questo strumento. Su tutti la loro volatilità, soprattutto quando si scelgono dei settori di nicchia. Inoltre, rispecchiando gli andamenti del mercato sottostante, sono completamente vulnerabili a crisi di borsa e soggetti a perdite.
Come investire sulla green economy
Per approfittare di questo cambiamento di trend, iniziando a investire oggi su azioni ed ETF, è necessario familiarizzare con le app di trading. Forse gli strumenti più semplici con cui approcciarsi ai mercati finanziari per chi non sa come investire soldi senza volersi rivolgere alle banche.
Infatti, tra costi di gestione e commissioni di avviamento, solitamente non si può iniziare a investire in borsa con meno di 10mila euro. Invece, attraverso i broker online come eToro e Plus500 il capitale minimo da depositare è intorno ai 1.000 euro, decisamente più abbordabile anche per i piccoli risparmiatori. Inoltre le commissioni sono davvero basse.
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Tra i vantaggi di investire in borsa attraverso i broker online c’è la possibilità di accedere a strumenti CFD, ossia i Contract For Difference. Degli strumenti derivati, negoziati fuori dal mercato finanziario attraverso piattaforme web e app di trading, che permettono di guadagnare sulla differenza di prezzo di un bene sottostante (azioni, cambio, criptovalute, materie prime e altri indici di borsa).
Con i broker CFD non si acquistano davvero le azioni, quindi non si avranno mai dei dividendi. Il vantaggio sta nel fatto che è possibile acquistare delle quantità al di sotto dei minimi di mercato. Inoltre, si può vendere allo scoperto, ossia guadagnare anche quando un titolo scende di prezzo. Tra gli svantaggi c’è il fatto che applicando leve finanziarie alte i rischi di perdere tutto sono molto elevati. Con una leva 1 a 100, una fluttuazione contraria anche solo del 1% brucerebbe completamente il nostro investimento. Per ovviare a ciò è sufficiente impostare leve ridotte come 1 a 10 o 1 a 5.
Riuscendo a gestire questo tipo di rischio si può iniziare a investire in borsa in pochi minuti, il tempo di registrarsi sulla app di trading e fare il primo deposito. Evitando lungaggini burocratiche ed eccessivi costi di gestione.
Btp Green – Domande frequenti
I Btp green sono dei buoni del tesoro emessi dal governo Draghi per finanziari i settori della green economy. Un progetto in linea con il Piano Nazionale per Energia e Clima e il Green Deal europeo.
L’obiettivo dei Btp green è di raccogliere liquidità per i settori: energie rinnovabili, trasporto elettrico, protezione ambientale, controllo dell’inquinamento ed economia circolare.
I Btp Green saranno inizialmente accessibili solo a investitori istituzionali. I risparmiatori potranno a loro volta acquistarli attraverso la propria banca.
Prevedendo una scadenza a 10 anni, i Btp Green dovrebbero avere un rendimento compreso tra 0,3% e 1%. Il tasso cedolare varia in base all’andamento di mercato.
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