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Fondi obbligazionari: guida completa agli investimenti

Il mercato dei fondi obbligazionari ha visto un incredibile sviluppo nel corso del 2020 e 2021. È pienamente comprensibile, dunque, che tu voglia investirci sopra. Ma sai come procedere? Quali titoli acquistare e in che modo?

Niente paura: in questa guida andremo a fornirti tutti gli strumenti che ti servono per investire in fondi obbligazionari con il trading online. Considerazioni necessarie, previsioni, grafici in tempo reale e le migliori piattaforme di investimento: questi sono solo alcuni degli argomenti che ti sveleremo.

Ma first things first, per garantirti il miglior risultato negli investimenti in fondi obbligazionari dovrai far riferimento ad un broker che te li metta a disposizione a condizioni favorevoli.

  1. Registrati a XTB;
  2. Deposita il denaro sul tuo account di trading;
  3. Fai pratica con il tuo conto demo;
  4. Cerca gli asset su cui investire;
  5. Seleziona l'importo, imposta stop loss e take profit ed attua la tua strategia.

76% degli utenti perde denaro quando fa trading di CFDs con questo operatore. XTB è una piattaforma di investimento multi-asset. Il valore dei tuoi investimenti può aumentare o diminuire. Il tuo capitale è a rischio.

Grazie a XTB e altre piattaforme simili che ti descriveremo in seguito potrai investire non sui singoli fondi obbligazionari quanto su ETF che si basano su di essi.

Ma non preoccuparti: si tratta di un vantaggio significativo. Gli ETF sui fondi obbligazionari, infatti, sono asset naturalmente diversificati e categorizzati in base a principi accuratamente selezionati come:

  • Durata delle obbligazioni;
  • Rating;
  • Mercati di riferimento;
  • Natura delle obbligazioni (private, titoli di stato, etc.).

Non hai idea di cosa significhi? Continua a leggere: alla fine del contenuto ti sarà tutto più chiaro.

Investire in fondi obbligazionari con i migliori broker

Come ti abbiamo preannunciato, per investire in fondi obbligazionari con il trading online dovrai far riferimento alle offerte dei broker sugli ETF composti da obbligazioni.

I bonds, infatti, sono scambiati sulle Borse Valori e, come vedremo in seguito, sono ampiamente regolamentati dalle autorità di vigilanza finanziaria.

I retail trader come te possono accedere a questo mercato solo tramite strumenti composti come gli ETF: acquistare direttamente obbligazioni, infatti, richiede la mediazione di un intermediario finanziario (banca o SIM, Società di Intermediazione Mobiliare).

Il motivo per cui ti sconsigliamo questo approccio è semplice: l’intermediazione di una banca o una SIM prevede commissioni discretamente elevate e richiede un margine operativo superiore alla disponibilità media di un retail trader.

Detto chiaramente, una singola obbligazione può venirti a costare anche cifre a 5 zeri, e questo senza considerare le esigenze di money management e gestione del rischio.

Ecco perché la via decisamente più semplice è quella di affidarsi a uno dei migliori broker di trading online.

Qui sotto ti proponiamo la tabella con i profili commissionali dei 4 che ti consigliamo:

BrokerETF fondi obbligazionariCommissioni
Capital.com9+Spread a partira da 0.55 pips
Libertex1+A partire da 0.075%
AvaTrade2 bonds & 5+Spread a partire da 0.13%
le offerte dei principali broker sui fondi obbligazionari

Coi CFD sugli ETF, inoltre, potrai trarre vantaggio dall’offerta del broker sugli exchange traded fund e operare sul lungo periodo con commissioni annuali forfettarie anche impiegando strumenti derivati con leva finanziaria come i CFD.

Capital.com

Capital.com logo

Capital.com ti mette a disposizione anch’esso uno strumento particolarmente utile per investire in ETF fondi obbligazionari. Oltre alla varietà di titoli, infatti, con Capital.com potrai sfruttare al massimo le correzioni periodiche delle quotazioni degli ETF fondi obbligazionari impostando strategie di contenimento e correzione delle operazioni.

Non sai di cosa si tratta?

Qui interviene la doppia offerta di Capital.com:

  • Da un lato una sezione formativa in costante aggiornamento, curata da D. Jones, famoso analista della BBC;
  • Dall’altro qE, sistema di intelligenza artificiale di supporto agli investitori, che periodicamente notifica e consiglia miglioramenti e correzioni alle operazioni.

qE, in particolar modo, ti aiuterà specie durante le prime fasi dei tuoi investimenti: il sistema, infatti, attua una strategia di miglioramento progressivo dei consigli, adattandosi alle tue evoluzioni e alle tue scelte.

Per provare gratuitamente qE sul tuo conto e affidarti a Capital.com clicca sul pulsante blu qui sotto e completa la formula di registrazione:

Libertex

libertex logo

Libertex è uno tra i migliori broker ECN autorizzati ad operare entro l’eurozona.

Sebbene la sua offerta di ETF fondi obbligazionari non sia tanto vasta quanto quella dei broker che ti abbiamo consigliato in precedenza, la piattaforma ti permette di operare con tempi di esecuzione degli ordini ultra-rapidi e un piano commissionale che non si basa sullo Spread quanto sui volumi di trading.

In altre parole, investendo in ETF fondi obbligazionari con Libertex potrai attuare strategie di trading rapide e trarre profitti anche dalle oscillazioni meno significative degli asset.

Un approccio alternativo al settore che, come vedremo in seguito, può rivelarsi interessante specie in determinate occasioni.

Per sfruttare le offerte di Libertex e aprire un conto sulla piattaforma ti basta cliccare sul pulsante blu qui sotto:

AvaTrade

avatrade-logo

Dulcis in fundo, AvaTrade. Questo broker si distingue dagli altri in quanto presenta nel proprio paniere di titoli ben due obbligazioni in CFD, oltre a svariati ETF fondi obbligazionari.

Si tratta di uno dei pochi broker che permette di fare trading CFD sui bond pubblici (in particolar modo i bund europei e i buoni del tesoro giapponesi).

Sugli ETF fondi obbligazionari composti, infine, AvaTrade è tra i pochi broker che riconosce agli investitori lo stacco periodico delle cedole, accreditando il 90% delle cedole lorde se si è operato al rialzo e addebitando il 100% delle cedole se, invece, si è investito al ribasso.

Un incentivo ulteriore, dunque, se ti dimostri interessato ad operare sul lungo termine su questa classe di asset.

Per aprire un conto su AvaTrade ti basta cliccare sul pulsante blu qui sotto, completare la registrazione e scaricare una delle piattaforme che il broker ti offre:

Fondi Obbligazionari: cosa sono e caratteristiche generali

I fondi obbligazionari sono, come il nome stesso indica, fondi di investimento composti di obbligazioni. A loro volta le obbligazioni sono strumenti che permettono il rifinanziamento dei debiti.

Troppo complesso?

Affatto. Pensaci bene: l’economia contemporanea si regge sul debito. Lo stesso debito che nella finanza personale risulta essere un malus incredibile in quanto rallenta l’accumulazione di ricchezza (un mutuo ti obbliga a versamenti costanti di denaro, denaro che sottrai alla tua ricchezza personale), nelle mani di un’azienda si trasforma in uno strumento potentissimo.

Tramite il debito, infatti, un’impresa può permettersi di crescere a ritmi superiori al normale ciclo di rotazione del capitale (produzione – distribuzione – accumulo).

Chi concede credito ad un’azienda? Ovviamente gli enti finanziari che dispongono di riserve di liquidità sufficienti.

Ma, se il debito aziendale rimanesse lì, fermo, il suo scopo viene meno: l’azienda deve comunque destinare parte degli utili al rimborso delle rate e l’ente finanziario si ritrova a ricevere introiti esigui e ad avere a disposizione una liquidità minore rispetto a prima.

Quindi l’azienda, con l’accordo dell’ente finanziario, rifinanzia il proprio debito con l’emissione di bond, ovvero di obbligazioni.

Chi decide di comprare obbligazioni in Borsa restituisce liquidità all’azienda (e dunque all’ente finanziario) e a sua volta si assicura la maturazione degli interessi sul proprio investimento. Parte degli interessi che l’azienda devolve all’ente finanziario, infatti, vengono devolti all’investitore in obbligazioni.

La durata di questo investimento è indicata dalla maturità.

Ma vediamo prima le principali caratteristiche di questo mercato:

Fondi obbligazionari: il rating

La prima cosa che devi considerare nel momento in cui ti appresti ad investire in fondi obbligazionari è il rating.

Il rating altro non è che un importantissimo indice di valutazione sulla affidabilità creditizia dell’emittente delle obbligazioni. Maggiore è il rating di un bond e maggiore sarà la sicurezza del pagamento costante degli interessi e, di conseguenza, dei profitti che si faranno investendo in obbligazioni.

Qui sotto ti riportiamo la tabella con la classificazione dei rating obbligazionari delle principali società di analisi:

RatingMoody’sStandard&Poor’sFitchQualità
AAAAaaAAA, AAA-AAAMassima
AAAa1, Aa2, Aa3AA, AA-, AA+AA, AA-, AA+Alta
AA1, A2, A3A, A-, A+A, A-, A+Medio-alta
BBBBaa, Baa1, Baa2, Baa3BBB, BBB-, BBB+BBB, BBB-, BBB+Media (rimborso nell’immediato)
BBBa, Ba1, Ba2, Ba3BB, BB+, BB-BB, BB+, BB-Medio-bassa (rimborso incerto)
BB, B1, B2, B3B, B+, B-B, B+, B-Medio-bassa (rimborso incerto)
CCCCaa, Caa1, Caa2, Caa3CCC, CCC+, CCC-CCC, CCC+, CCC-Bassa (rimborso improbabile)
CCCaCC, CC+, CC-CC, CC+, CC-Bassa (rimborso improbabile)
C / DDDCC, C+, C-, DDD, DD, DC, SD, DDefault (stato di evidente insolvenza)
i rating più famosi sui fondi obbligazionari

Ora, non devi immaediatamente dedurne che i fondi obbligazionari composti da asset AAA siano i migliori e fiondarti a comprare quelli.

Sai qual è la differenza tra un tasso di interesse del 0,10% offerto da Banco Santander e uno del 1,10% offerto da Banca Privata Leasing?

Esattamente quello che sospetti: chi è Banca Privata Leasing?

Ed ecco perché i bond emessi da Santander hanno un rating A (rispettivamente A2 di Moody’s, A di S&P e A- di Fitch), mentre Banca Privata Leasing ha un rating che oscilla tra il Baa3 di Moody’s, il BB di S&P e il B+ di Fitch.

Da un lato hai un bond a basso interesse in quanto è pressoché sicuro che i pagamenti verranno effettuati in tempo. Dall’altro, invece, un bond ad interessi maggiori in quanto vi è un rischio più consistente di default e gli interessi maggiorati riflettono la necessità da parte degli investitori di avere garanzia di recupero del proprio denaro.

Sai a quanto ammontavano i tassi di interesse sulle obbligazioni americane nel 2006? 7.96%, mentre appena tre anni prima erano a circa la metà (4.12%). Non a caso l’economia mondiale crollò dopo pochi mesi.

Quindi, rating bassi = tassi di interesse maggiori = rischio concreto di insolvenza. Ma questo è appena un quadro parziale. Continua a leggere.

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Fondi obbligazionari: la duration

Come ti abbiamo detto, la duration definisce la durata del bond, ovvero il tempo necessario al completo recupero del credito.

Ora, per le obbligazioni senza cedola, ovvero quelle che non prevedono una distribuzione periodica degli interessi agli investitori, la durata è esattamente pari a quella indicata. Un’obbligazione a 10 anni senza cedola durerà 10 anni.

Al contrario le obbligazioni maggiormente diffuse sono quelle che prevedono la distribuzione periodica di cedole agli investitori. In questi casi la durata è fortemente influenzata dalle variazioni dei tassi di interesse e viene solitamante calcolata tramite due formule:

  • Macaulay duration;
calcolo della duration macaulay dei fondi obbligazionari
La formula della Macaulay Duration
  • Modified duration.
calcolo della modified duration dei fondi obbligazionari
Formula della Modified Duration
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Fondi obbligazionari: il default

Il default è l’insolvenza dell’emittente dell’obbligazione. In questo caso l’obbligazione fallisce e l’investitore può presentare una istanza di fallimento.

Gli investimenti in bond con un pessimo rating rischiano di andare incontro al default e, in questo caso, il valore del titolo crolla a zero.

Questo significa che se si tratta di un’obbligazione garantita, sarà il garante a dover ripagare gli investitori del proprio denaro. Nel caso, invece, di bonds non garantiti (la maggior parte di quelli privati), l’investitore perde tutto il denaro investito meno le cedole ricevute fino a quel momento.

Vale la pena notare, tuttavia, che il default di un pacchetto obbligazionario solitamente si presenta solo in circostanze veramente catastrofiche, come il fallimento completo dell’azienda o una crisi finanziaria di particolare entità.

Nel 2008, ad esempio, l’intero mercato immobiliare americano crollò (mercato che si reggeva appunto su obbligazioni immobiliari) non appena il tasso di default dei subrpime bonds salì all’8%. Ovvero, nel momento in cui l’8% dei mutui non venne pagato, provocando la sparizione di oltre 8mila miliardi di dollari di investimenti.

E fu in quella occasione che la Lehman Brothers dichiarò bancarotta: la sua esposizione sui bonds era superiore alla liquidità a sua disposizione (aveva prestato più denaro di quanto non aveva a sua disposizione senza controllo sull’affidabilità creditizia dei clienti).

Per questo motivo i bonds con pessimo rating sono rischiosi e sono spesso oggetto di forte speculazione: si punta a sfruttare la variazione dei tassi di interesse (e del loro valore in funzione di questi) piuttosto che alla loro effettiva conclusione.

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Fondi obbligazionari: il tasso di interesse

Come ti abbiamo detto, i bonds hanno un valore che riflette:

  • L’entità dell’investimento;
  • Il rating;
  • L’evoluzione dei tassi di interesse.

Ti facciamo un esempio: acquisti un bond con rating BB (Ba2 o BB+) con un tasso di interesse del 2.3% e una duration di 5 anni, con cedola semestrale. Per ottenere 100€ dopo 5 anni, il costo dell’obbligazione è di 96,42€ circa. Questo significa che potrai ottenere un ritorno del 3,7% circa.

A distanza di un anno, tuttavia, il rating del bond passa a B (B2 o B-) e il tasso di interesse passa a 2.65%. Questo significa che per ottenere 100€ dopo 4 anni bisogna investire 98,4€ alle stesse identiche condizioni. Quindi la tua posizione vale 1,96€ in più rispetto all’anno precedente.

Quindi, se non vuoi correre il rischio di un default o attendere che il rating peggiori ulteriormente, puoi liquidare la tua posizione e incassare i profitti ricavati con le 2 cedole e con la differenza tra il valore di mercato della tua posizione e il prezzo di acquisto.

Ed è questo meccanismo, ovviamente complicato all’ennesima potenza, che è stato rappresentato dalla pellicola Margin Call: tra il 2006 e il 2008 i tassi di interesse schizzarono alle stelle, ulteriore avvisaglia della grande recessione.

locandina della pellicola Margin Call
Margin Call: un ottimo esempio cinematografico sulla liquidazione dei fondi obbligazionari

Questo ha permesso ai grandi enti finanziari di rientrare entro i limiti di copertura delle proprie posizioni vendendo parte della propria esposizione in obbligazioni immobiliari ad un prezzo superiore a quello di acquisto ma inferiore a quello di mercato al netto dei tassi di interessi correnti.

Ovviamente noi, a distanza di oltre 10 anni, sappiamo bene che quei bonds non valevano nulla, ma allora permise alle Big 4 di salvare la pelle.

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ETF fondi obbligazionari: cosa sono e perché investirci

Finora ti abbiamo mostrato come funzionano i fondi obbligazionari, come varia il loro valore e in che modo puoi investirci.

Concentriamoci ora sugli asset effettivamente a tua disposizione se fai trading online. Come ti abbiamo detto, infatti, solo AvaTrade ti permette di investire su due obbligazioni singole.

I restanti broker, invece, ti mettono a disposizione ETF fondi obbligazionari: panieri composti da più obbligazioni accomunate da determinate caratteristiche e inserite all’interno di un unico portafogli in base a precisi principi.

Ad esempio, in un ETF fondi obbligazionari puoi trovare tutti i Titoli di Stato americani con una duration di 10 anni (ovvero obbligazioni garantite dal Governo americano).

Il valore degli ETF è dato dalla media dei valori delle varie obbligazioni che ne compongono il paniere e viene aggiornato costantemente in base all’evoluzione di mercato. Per questo motivo, rispetto alle singole obbligazioni, diventa molto più semplice per un principiante interfacciarsi con questa tipologia di titoli.

Investire sugli ETF fondi obbligazionari ti permetterà di interagire con asset finanziari nei confronti dei quali non dovrai realizzare analisi e considerazioni tanto complesse quanto quelle richieste dai singoli bond.

Oltre a questo c’è da considerare che, mentre un singolo bond può esporsi al rischio di default se un evento inaspettato interviene ad alterare il mercato, è molto più difficile che il rischio colpisca un intero paniere.

Ti abbiamo menzionato prima un evento che ha portato al fallimento di un paniere nazionale di asset: la crisi del 2008 con il default dei subprime bonds. Ma si è trattato appunto della grande recessione.

Insomma, ne capita una ogni 30/50 anni. E gli ETF sono forse l’esempio più sicuro di fondi obbligazionari su cui puoi investire: prodotti e controllati dalle grandi firme, contano su una gestione passiva altamente efficiente e con costi di gestione pressoché nulli.

Sono stati progettati appositamente per fornire agli investitori asset tematici a rischio controllato, sui quali eseguire le proprie strategie di trading.

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I maggiori 5 ETF fondi obbligazionari su cui investire

Ora che ti abbiamo spiegato per quale motivo ti consigliamo di iniziare a investire in questo settore partendo dagli ETF e non dalle singole obbligazioni, possiamo passare a prendere in considerazione i 5 titoli più interessanti del momento e ad analizzarli brevemente.

Sappi che si tratta di asset che sono messi a disposizione da AvaTrade e che presentano non solo una pagina di Social Trading dedicata, ma sono tutti accessibili anche al Copy Trading.

Per questo motivo sotto ciascuno di essi andremo a indicarti anche una scorciatoia per aprire velocemente un conto sul broker, in modo da metterti in grado di cogliere al volo le opportunità nel momento stesso in cui ti si presentano.

Sul grafico in tempo reale, infatti, individui una formazione particolarmente promettente? Perché lasciarsela sfuggire!

iShares 20+ Year Treasury Bond ETF

Probabilmente si tratta dell’ETF fondi obbligazionari più solido sul mercato. L’iShares 20+ Year Treasury Bond ETF si compone di ben 34 obbligazioni garantite dal Governo degli Stati Uniti, con Maturity prevista per il 2039 e un rendimento medio stimato del 2.18%.

Quindi non si tratta affatto di un asset che ti farà saltare dalla sedia per la gioia o lo sconforto: non devi aspettarti sorprese da questo ETF.

Si tratta di un asset da tripla A, sul quale sono concordi tutte le società di rating. Per intenderci, i Treasury Bond ventennali sono presi come punto di riferimento per la misurazione dei livelli di inflazione e dello sviluppo del tasso di interesse. Questo ti permette di capire quanto siano affidabili.

Con una commissione del 0.15%, l’iShares 20+ Year Treasury Bond ETF non è certo l’ETF con commissioni minori, ma si tratta di una delle poche certezze sui mercati finanziari.

Date queste percentuali di rendimento medio, per operare in modo efficiente su questo asset si consiglia di mobilitare capitali significativi (se si investono appena 1000€, ad esempio, il ritorno ventennale sarà di appena 21,8€. Poco più di 1€ all’anno).

Qui sotto puoi vedere il grafico in tempo reale dell’iShares 20+ Year Treasury Bond ETF e, sotto di esso, il pulsante per registrarti su AvaTrade e investire sull’asset:

Vanguard Total Bond Market ETF

Rispetto all’ETF fondi obbligazionari precedente, il Vanguard Total Bond Market ETF presenta una composizione decisamente più equilibrata e appetibile agli investitori:

  • Treasury Bond per il 64.5%;
  • AAA Bond per il 4%;
  • AA Bond per il 3.1%;
  • A Bond per il 12.2%;
  • BBB Bond per il 16.1%;
  • Bond con rating inferiore per il 0.1%.

Questa composizione, bilanciata tra bond altamente sicuri e obbligazioni leggermente più rischiose (tieni conto che i Titoli di Stato italiani hanno rating tripla B mentre quelli della Germania tripla A e quelli francesi doppia A) permette al Vanguard Total Bond Market ETF di presentare prospettive di profitto decisamente più interessanti dell’ iShares 20+ Year Treasury Bond ETF.

Dalla sua comparsa, questo ETF ha segnato un ritorno del 4.09% (negli ultimi anni la performance è stata del +4.67%), superando le prestazione medie di un bond di pari duration (4.67% contro 4.57%).

Complessivamente, con un profilo commissionale di appena il 0.034%, il Vanguard Total Bond Market ETF è tra i prodotti più equilibrati del settore.

Qui sotto trovi il grafico con la quotazione in tempo reale:

PIMCO Active Bond ETF

Il PIMCO Active Bond ETF si compone di un paniere di obbligazioni discretamente vario. Rispetto ai primi due, infatti, questo ETF fondi obbligazionari prende in considerazione anche titoli provenienti dai mercati emergenti.

Questi, sebbene più rischiosi, sono altamente richiesti dal mercato obbligazionario in quanto solitamente soggetti a rapide e interessanti evoluzioni.

I mercati emergenti sottostanno a ritmi evolutivi del capitale decisamente più rapidi di quelli dei paesi pienamente industrializzati in quanto l’espansione delle proprie risorse finanziaria è ancora estremamente vivace.

Parlando di composizione del PIMCO Active Bond ETF, questo si ripartisce in:

  • Bond garantiti dal Governo americano, 22.30%;
  • Securities bonds, ovvero obbligazioni garantite da privati, 33.12%;
  • Investment Grade Credit, ovvero asset provenienti dall’omonimo portafogli, 28.08%;
  • High Yield credit, ovvero bond rischiosi ma ad alto rendimento (junk bond), 2.23%;
  • Bond non americani, 5.63%;
  • Bond dei mercati emergenti, 4.70%;
  • Altri bonds, 6.86%.

Le componenti realmente molto rischioso di questo ETF (bonds con rating C) costituiscono appena il 0.4%, rendendolo, dunque, un asset interessante per via delle sue performance ma dal profilo del rischio controllato.

Dal 2012 ad oggi il PIMCO Active Bond ETF ha segnato una performance notevole per un fondo obbligazionario, con un solido +49.11%, motivo per cui ti consigliamo di prestare attenzione al grafico in tempo reale e di cercare attentamente eventuali opportunità da sfruttare sul tuo conto:

iShares TIPS Bond ETF

L’iShares TIPS Bond ETF è un altro ETF fondi obbligazionari dedicato esclusivamente ai treasury americani. Per la precisione nel portafogli ne sono inseriti 48.

Stavolta non si tratta di obbligazioni ventennali ma di asset bilanciati e distribuiti su periodi diversi: i treasury a duration maggiore tra quelli presenti nel paniere hanno scadenza trentennale (2051), mentre quelli più brevi hanno scadenza annuale (2022/2023), creando un perfetto equilibrio tra controllo del rischio (il rating complessivo è una A) e rendimenti annuali interessanti (nel 2020 del +7.05% e nel 2021 del +7.26%).

Da tenere a mente che l’iShares TIPS Bond ETF è un paniere bilanciato mensilmente e che comprende bonds connessi ai livelli di inflazione. Per questo motivo ti consigliamo di consultare il grafico in tempo reale qui sotto e di confrontarlo ai livelli di avanzamento dell’inflazione negli USA.

Monitorare questi due dati in contemporanea ti permetterà di comprendere quali possono essere le evoluzioni future di questo ETF.

iShares core 5-10 Year USD Bond ETF

Infine l’iShares core 5-10 Year USD Bond ETF si compone di un paniere di bonds estremamente diversificato: le 2.053 obbligazioni che lo compongono, infatti sono accumunate dal fatto di avere come valuta di riferimento il dollaro americano.

Per il resto questo ETF risulta riflettere abbastanza fedelmente il mercato obbligazionario statunitense:

  • I treasury statunitensi compongono il 17.51%;
  • Bond immobiliari, regolati dalla Federal National Mortgage Association, per il 16.56%;
  • Government Nationa Mortgage Association II, per il 10.86%;
  • Federal Home Loan Mortgage Corporation, per il 7.57%;
  • Federal Home Loan Mortgage Corporation – Gold, per l’1%;

Dopodichè vi sono bonds privati:

  • Uniform MBS, per il 9.51%;
  • JPMorgan Chase & Co, per il 0.47%;
  • Bank of America Corp., per il 0.45%;
  • Fidelity Investments, per il 0.41%;
  • Citigroup Inc, per il 0,36%.

Complessivamente, dunque, i bonds sono:

  • Per il 66.92% tripla A, per il 1.4% doppia A e per il 8.31% A;
  • Per il 12.87% tripla B, per il 4.85% doppia B e per il 3.17% B;
  • Per il 0.93% tripla C.

Dunque si tratta di un asset che si dimostra particolarmente suscettibile ai periodi di incertezza (dopotutto è costituito per il 35,99% da obbligazioni immobiliari) ma che, allo stesso tempo, garantisce ottimi ritorni in occasioni delle riprese economiche e dell’aumento della fiducia del ceto medio americano.

Ti lasciamo qui sotto il grafico in tempo reale e ti consigliamo caldamente di monitorarlo bene: l’economia americana si sta velocemente riprendendo dalla crisi pandemica e con i piani di vaccinazione ad ottimo stadio di avanzamento, non abbiamo dubbi circa le potenzialità dell’iShares core 5-10 Year USD Bond ETF:

Investire in fondi obbligazionari: rischi e vantaggi

Adesso che sai come funzionano i fondi obbligazionari e quali sono i principali e più interessanti ETF bonds a tua disposizione, cosa manca da chiarire?

Ovviamente i rischi e i vantaggi di questa tipologia di investimento!

Le obbligazioni, come avrai capito, sono asset interessanti. Se hai letto da qualche parte che si tratta di titoli lenti, a basso rendimento, da comprare e lasciare lì fermi per anni e anni… Ebbene, sappi che si sbagliano.

Grazie agli ETF, infatti, ti si apre la possibilità concreta di speculare sui fondi obbligazionari e non limitarti semplicemente ad acquistarli e holdare per lunghi periodi.

obbligazioni da comprare migliori
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Guida alle Migliori Obbligazioni: Scegli su cosa investire con il minimo rischio

Come ti abbiamo detto, i 5 ETF sopra descritti presentano caratteristiche peculiari che possono essere sfruttate anche per operazioni di breve termine, cavalcando l’onda dell’entusiasmo per la ripresa economica prima e il disappunto per le tensioni commerciali del G7 dopo.

Attraverso i fondi obbligazionari accessibili tramite gli ETF, infatti, si è resa possibile una seconda importante rivoluzione del mondo obbligazionario da quando, nel 1977, Luis Ranieri inventò gli MBS (mortgage backed securities), ovvero obbligazioni basate sui mutui.

Lewis Ranieri, inventore degli MBS
Lewis Ranieri, l’uomo che ha trasformato l’intero mercato obbligazionario

Gli ETF fondi obbligazionari rendono possibile velocizzare ulteriormente il trading in obbligazioni, aprendo ai retail trader la possibilità non solo di acquistare pacchetti obbligazionari, ma di specularci sopra anche a tempi brevi.

Un vantaggio significativo se si prende in considerazione che tutti e 5 gli ETF analizzati poc’anzi hanno un rating non inferiore ad A (A2 o A+).

Ma veniamo ai rischi del fare trading su ETF fondi obbligazionari. E più precisamente, prendiamo in considerazione la correlazione tra questi e l’inflazione.

Perché l’inflazione è nemica dei fondi obbligazionari

L’inflazione viene definita come:

«L’aumento generalizzato e prolungato dei prezzi che porta alla diminuzione del potere d’acquisto della moneta e quindi del valore reale di tutte le grandezze monetarie.»

Si tratta di una definizione ormai superata in quanto fa intuire che l’inflazione sia un aspetto negativo dello sviluppo economico. Al contrario, specie da quando il valore della moneta è stato completamente sganciato dalla disponibilità di oro, l’inflazione è una costante impiegata per misurare lo stato di salute di un paese.

Nella misura in cui, infatti, un paese capitalistico punta all’accrescimento della propria ricchezza interna (misurata tramite il PIL), è indispensabile postulare una percentuale di inflazione necessaria.

Detto altrimenti, non essendoci vincoli alla stampa di denaro, è indispensabile postulare che il suo valore si svaluti nel tempo. In caso contrario si ha un segnale di stagnazione del tessuto economico.

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Elezioni USA 2020: cosa aspettarsi dai mercati con Biden presidente

Ora, capirai che una moneta che si svaluta nel tempo non fa affatto bene agli investitori in obbligazioni: se il tasso di inflazione nel 2022 dovesse salire dello 0.5%, questo significa che un investimento in obbligazioni del valore di 100€ nel 2021, nel 2022 verrebbe a valere lo 0.5% in meno.

Infatti ciò che cambia di un’obbligazione non è l’entità del debito, ma solo il tasso di interesse. E il tasso di interesse di un’obbligazione deve sottostare a numerose variabili (tassi di interesse nazionali, rating del bond, etc.) e non solo dall’inflazione.

Per questo motivo investire in fondi obbligazionari sul lungo periodo in occasione di momenti particolarmente turbolenti per l’economia non è ottimale.

Esempio: dal Maggio 2020 al Maggio 2021 l’inflazione in area euro è aumentata del 2%. Questo ha reso necessario un fixing dei tassi di interesse di riferimento per impedire eccessive perdite nel mercato delle obbligazioni.

Quindi, ad esempio, per i bonds a lunga scadenza (quelli più sensibili), la Federazione Bancaria Europea ha deciso:

Tassi Eurirs (Euro Interest Rate Swap)Fixing Giugno 2021Precedenti
10 anni0.13%0.13%
15 anni0.4%0.39%
20 anni0.51%0.5%
25 anni0.54%0.53%
30 anni0.53%0.51%
Evoluzione tassi interesse in area euro nel 2021

Possono sembrare variazioni minuscole e insignificanti, ma rapportate ai fondi obbligazionari fanno un enorme differenza.

In generale, dunque, i rischi maggiori degli investimenti in bonds sono connessi allo stato di avanzamento dei vari indicatori economici, in particolar modo inflazione e tassi di interesse. Se ti rendi conto che il loro sviluppo non segue un modello preciso o ha inflessioni non previste, allora astieniti da operazioni sul lungo periodo sui bonds e specula, piuttosto, sugli ETF fondi obbligazionari.

Evoluzione inflazione americana ultimi 70 anni
Monitorare l’inflazione americana è fondamentale

Se c’è una cosa che un investitore in obbligazioni deve temere è di trovarsi dinanzi ad una inflazione più veloce dei tassi di interesse e, di conseguenza, ad una svalutazione inesorabile delle sue posizioni.

Conviene fare trading su fondi obbligazionari?

Quindi, investire in fondi obbligazionari conviene? La risposta è semplice: se fai trading online, sì.

Diversamente da un accesso diretto al mercato, infatti, con il trading online ti troverai a operare con strumenti derivati. Più precisamente con un conto CFD.

Questo ti permette di ritagliarti un vantaggio significativo sulla maggior parte degli investitori in obbligazioni più tradizionalisti.

Sebbene i CFD, infatti, ti permettano di operare sugli ETF e non sulle obbligazioni vere e proprie, potrai comunque sfruttare la loro flessibilità e investire non tanto sull’asset in sé e per sé quanto sulla sua variazione di prezzo.

Le analisi e considerazioni da fare sono le medesime, con la differenza che non sarai vincolato al solo acquisto diretto dell’asset. Con un conto CFD potrai anche venderlo allo scoperto e sfruttare i ribassi (o i movimenti correttivi) per ritagliarti profitti proporzionali alle percentuali di variazione.

Quindi, tutto quello che ti abbiamo detto è valido. Per ricavare profitti dal rialzo dovrai comunque considerare attentamente elementi fondamentali come il rating, la duration, i tassi di interesse e l’inflazione.

Ma invece di limitarti a cercare solo le migliori opportunità di acquisto, con i CFD potrai sfruttare anche le opportunità di vendita.

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Future americani: come investire e lista dei migliori

Come i moderni climatizzatori, i CFD ti permettono di decidere sia di riscaldare che di raffreddare un ambiente. Però attenzione: puoi fare entrambe le cose, è vero. Ma sarai sempre tu a dover individuare la giusta temperatura, di volta in volta, per non sentirti male o ammalarti.

E così come impostare 10° all’interno quando fuori ne fanno 40 costituisce un biglietto di sola andata per uno choc termico, allo stesso modo andare al ribasso sugli ETF bond in occasione di un innalzamento dei tassi di interesse a parità di inflazione è un suicidio finanziario.

Considerazioni finali

In conclusione, operare su fondi obbligazionari oggi è completamente diverso rispetto a una decina di anni fa. Il mercato si è evoluto al punto da presentare agli investitori soluzioni anche molto dinamiche per gli investimenti.

Ultimo consiglio utile che vogliamo darti è: se ti appresti ad investire in ETF fondi obbligazionari, presta sempre molta attenzione a questi tre fattori:

  • Evoluzione tassi di interesse;
  • Inflazione;
  • Evoluzione dei rating.

Questi sono i tre punti fondamentali che ogni investitore in bonds conosce e monitora costantemente.

Nella misura in cui imparerai a correrarli tra loro e a trarne le giuste considerazioni, il mercato dei bonds ti dischiuderà interessanti prospettive di profitto. Avvalendoti dei servizi e delle offerte di Capital.com, Libertex e AvaTrade, inoltre, potrai sfruttarle al meglio con commissioni competitive, strumenti analitici all’avanguardia e grafici di trading avanzati.

FAQ fondi obbligazionari: domande frequenti

Cosa sono i fondi obbligazionari?

I fondi obbligazionari sono fondi di investimento che si costituiscono prevalentemente (o esclusivamente) di obbligazioni. Alcuni di essi fanno riferimento solo a Titoli di Stato mentre altri prendono in considerazione anche obbligazioni private.
Complessivamente sono asset naturalmente diversificati che tendono a presentare un profilo di rischio controllato anche a scapito di potenzialità di profitto ridotte.

Come investire in fondi obbligazionari?

Premesso che il trading online è la soluzione migliore per qualsiasi retail trader, la maggior parte delle migliori piattaforme di trading online propone ETF su fondi obbligazionari accessibili tramite i CFD.
In questo modo si avrà a disposizione la libertà di operare tanto sul rialzo dei prezzi quanto sul loro ribasso, in base alle circostanze presentate dal mercato.

Investire in fondi obbligazionari dà diritto alle cedole?

Dipende dalle offerte a cui ci si affida. Solitamente gli ETF prevedono che i trader ricevano l’equivalente in cedole sulle proprie operazioni.
Tuttavia tieni conto che con il trading online ti troverai a operare con i CFD, motivo per cui è a discrezione della piattaforma prevedere o meno l’accredito (o l’addebito) delle cedole. AvaTrade, ad esempio, lo prevede mentre Libertex no. Questo, tuttavia, non significa che il primo sia maggiormente indicato del secondo.

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Andrea Roventini

Andrea Roventini

Andrea Roventini, laureato con lode in Economia presso l'Università di Bologna nel 2003, ha intrapreso la professione di Commercialista, portando avanti l'eredità dello studio di famiglia per oltre 10 anni. La sua inclinazione verso il trading indipendente e un approccio "alternativo" al mondo della finanza lo rende una guida affidabile per chi cerca di navigare nel mondo delle azioni, broker e criptovalute.

Con un'acuta comprensione dei meccanismi di mercato e un'esperienza pratica nel trading, Andrea è deciso a fornire ai lettori insight preziosi e consigli pronti all'uso per massimizzare i rendimenti degli investimenti. La sua analisi sempre aggiornata sui migliori sistemi e piattaforme di trading cerca di demistificare il panorama finanziario, rendendo il trading e gli investimenti accessibili sia per i neofiti che per gli operatori esperti.

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