Quando parliamo della Teoria Dow ci riferiamo al suo inventore, Charles Dow che elaborerà durante la fine dell’ottocento delle ipotesi decisamente interessanti che ben si adattavano al mercato azionario di ieri e di oggi.
Si tratta di idee tanto originali che a tutt’oggi vengono studiate ed impiegate in un altro mercato finanziario, quello forex. Le teorie dell’economista vennero pubblicate postume da Robert Rhea che nel 1932 pensò bene di uscire con il The Dow Theory.
Oggi noi tenteremo di scoprire gli elementi salienti di questo gruppo di teorie che se ben utilizzate e conosciute daranno la possibilità agli analisti di prevedere i movimenti del mercato.
Tanto per iniziare Dow dava una certa importanza alle Medie, quelle che noi oggi chiamiamo indici. Secondo la sua teoria i dati del passato e quelli che saranno di un futuro prossimo sono tutti scontati nel prezzo dei titoli (o delle valute nel nostro caso) e quindi negli indici.
Si è inoltre a lungo occupato delle tendenze del mercato e dei trend. Era dell’opinione che il mercato contemporaneamente fosse mosso da più trend, nello specifico tre a cui diede il nome di tendenza primaria, secondaria e terziaria.
- Tendenza Primaria: ha una durata variabile che oscilla fra l’anno e i diversi anni. Il trend avrà il potere di caratterizzare quello che è l’andamento basilare del mercato e potrà avere due volti, uno rialzista e viceversa uno ribassista.
- Tendenza Secondaria: la sua durata oscilla da un minimo di 3 settimane fino a raggiungere un massimo di alcuni mesi. Questo trend sarà caratterizzato dal declino di un mercato primario in rialzo o all’opposto dal rialzo di un mercato primario in ribasso.
- Tendenza Terziaria: si tratta di movimenti di minore importanza, particolarmente variabili e che con difficoltà hanno il potere di influenzare l’andamento del mercato. La loro durata va dalle poche ore fino alle due o tre settimane.
In merito alla Tendenza Primaria, la più importante, Dow ci ha lasciato delle analisi davvero interessanti. Secondo le sue teorie l’andamento di un mercato è suddivisibile in fasi.
Nel caso in cui questo sia in rialzo ci troveremo in una prima fase nella quale i grandi e potenti investitori acquisteranno gonfiando il proprio portafoglio quando ancora il mercato si considera in una fase nera di ribasso.
Nella seconda fase inizieranno ad acquistare anche i piccoli investitori, consapevoli del miglioramento del mercato, mentre nella terza fase i prezzi aumenteranno in maniera esponenziale e ingiustificatamente.
A questo punto i grandi investitori normalmente decideranno di vendere in quanto prevedono un’inversione nella tendenza di mercato.
Se invece si parte da una situazione di ribasso la prima fase sarà quella distributiva; i potenti investitori venderanno in previsione di un ribasso del mercato e nella seconda fase di panico per il mercato il mercato si girerà palesemente a ribasso.
Nella terza fase anche i piccoli investitori venderanno a prezzi davvero svantaggiosi chiudendo in perdita.
Altri elementi di un certo rilievo nelle teorie di Dow sono le linee, nello specifico dei movimenti di prezzo la cui durata varierà fra le due e tre settimane durante le quali gli indici muteranno di poco (5%).
Si dovrà inoltre avere particolare attenzione in merito ai volumi ed i trend. Durante un trend primario di rialzo un volume che non si espande fa pensare ad una prossima inversione, quindi deve mettere all’erta l’investitore.
Questi solo alcuni degli elementi di una teoria tanto importante ancora oggi, pensata per il mercato azionario ma facilmente utilizzabile anche da chi opera all’interno del mercato forex.
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