I temi principali che hanno dettato l’andamento del mercato, nel corso dell’ultima settimana, sono stati:
- le crescenti aspettative degli investitori su un aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti, a causa dell’elevata inflazione;
- le paure legate alla nuova ondata di Covid-19 che sta portando alcuni paesi europei a reintrodurre i lockdown.
A livello di performance sul mercato forex, il dollaro continua ad estendere i guadagni, con l’indice DXY che scambia ora sui massimi dal luglio 2020.
I mercati azionari hanno registrato nuovi massimi, con l’indice S&P 500 a 4.704 punti, su del 25% da inizio anno.
Il rally che ha interessato le materie prime ha invece perso ultimamente un po’ di slancio.
Il prezzo del petrolio è sceso del 5% nella settimana dopo che Biden ha espressamente chiesto ai leader di India, Cina e Giappone di immettere sul mercato una parte delle loro riserve petrolifere, in modo da calmierare i prezzi dell’energia a livello globale. Il greggio è poi arretrato ulteriormente nella giornata di venerdì a causa dei timori di nuovi lockdown in Europa.
I metalli preziosi avevano sovraperformato in seguito all’uscita del dato di inflazione americano ben al di sopra delle attese, ma stanno ora arrancando a causa dell’apprezzamento del dollaro e sulle prospettive di maggiori tassi negli Stati Uniti. L’oro è invariato rispetto alla settimana precedente.
Continua invece a prevalere la presa di profitto sulle criptovalute, con il Bitcoin che ha ceduto circa l’11% nell’ultima settimana.
Andamento delle precedenti previsioni
Le nostre precedenti previsioni su EUR/USD, oro e Bitcoin si sono rivelate corrette.
Avevamo previsto una fase di mercato ribassista per l’euro, che nel corso della scorsa settimana ha ceduto terreno contro le principali divise sul mercato forex. In particolare, la coppia EUR/USD è scesa dell’1,3%.
Ugualmente, avevamo predetto che l’oro si sarebbe potuto scontrare con un’area di resistenza e soltanto una rottura di quest’area avrebbe esteso il rally del metallo prezioso.
Continuiamo a credere che l’oro possa fare bene in un periodo di elevata inflazione, ma solo se le aspettative di un aumento dei tassi di interesse non dovessero impennarsi. A livello tecnico, solo una decisa rottura della resistenza a $1.870-1.880 può confermare questa idea.
Per quanto riguarda il Bitcoin, è stato rotto al ribasso il livello di 64.000 dollari, provocando l’inizio di una fase di incertezza sulla criptovaluta, che adesso scambia al di sotto della sua media mobile a 50 giorni. È importante ora per il Bitcoin trovare un supporto, mentre la rottura al ribasso del livello psicologico di 50.000 potrebbe innescare ulteriori vendite.
Analisi settimanale su EUR/GBP
L’euro continua a scambiare all’interno di un canale ribassista da aprile di quest’anno, e nell’ultima settimana ha toccato la trendline inferiore, mostrando poi un timido rimbalzo.
La maggiore domanda sulla sterlina britannica è stata supportata dall’uscita di dati macroeconomici positivi, che hanno aumentato le speculazioni degli investitori su un primo aumento dei tassi di interesse da parte della Bank of England (BoE) già nel meeting di Dicembre.
Ad ottobre, l’inflazione nel Regno Unito è salita al 4,25% sull’anno (contro un’attesa del 3,9%), le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,8% sul mese e la disoccupazione è scesa al 4,3%.
Spunti operativi su EUR/GBP:
A livello fondamentale, la politica monetaria inizia ad assumere una chiara divergenza tra Regno Unito e Area Euro. Tutto porta a pensare che la BoE possa aumentare i tassi di interesse nel prossimo mese, in quanto il mercato sconta pienamente 15 punti base di rialzo dei tassi.
Al contrario la BCE appare ancora molto lontana nel ciclo dei rialzi dei tassi, come ribadito dalla Presidente Christine Lagarde.
Maggiori tassi di interesse sulla sterlina chiaramente attraggono una maggiore domanda di investimento sulla valuta, anche se continua a rimanere un premio al rischio legato all’incognita della Brexit.
A livello tecnico, una rottura verso il basso del canale ribassista su EUR/GBP potrebbe portare gli orsi a guardare al livello di 0,8280 in corrispondenza dei minimi di Febbraio 2020.
⚡ Tendenza settimanale | Ribassista |
👎 Livello di supporto | 0,8380 |
🚧 Nuovo supporto | 0,8280 |
Analisi settimanale sul Petrolio (WTI)
Il petrolio attraversa un momento di mercato difficile, a causa dei rischi legati a un eccesso di offerta sul mercato dopo le dichiarazioni di Biden e a un rallentamento della domanda legata ai timori del lockdown in Europa.
Il WTI è sceso a 76 dollari al barile dagli 85 toccati il 10 novembre, ma continua a scambiare al di sopra della sua media mobile a 200 giorni e di una trendline rialzista formatasi ad Ottobre 2020.
L’indicatore RSI gira a 37 ma punta verso il basso, mentre la media mobile a 50 giorni potrebbe presto iniziare una parabola discendente.
Spunti operativi su WTI
In questo frangente di mercato, il WTI è estremamente sensibile alle notizie che coinvolgono le prospettive sul bilancio tra domanda e offerta della materia prima.
Se i principali paesi consumatori dovessero accettare l’invito di Biden e rilasciare maggiori quantità di greggio dalle loro riserve strategiche, si creerebbe una condizione di nuovo eccesso di offerta sul mercato.
Eventuali nuove restrizioni alla mobilità a causa dell’ondata di Covid-19 impatterebbero negativamente sulla domanda di greggio ed eserciterebbero un ulteriore pressione al ribasso sui prezzi.
A livello tecnico, nel breve periodo è importante per il WTI mantenersi al di sopra dei 73-74 dollari al barile. Una rottura al ribasso di questi livelli potrebbe provocare una nuova ondata di vendite fino a 69 dollari al barile dove giace la media mobile a 200-giorni.
⚡ Tendenza settimanale | Leggermente ribassista |
👎 Livello di supporto | $73 |
🚧 Nuovo supporto | $69 |
Analisi settimanale su Bitcoin (BTC/USD)
Il Bitcoin è scambiato a 56.982 dollari alle 11:00 di Lunedì 22 Novembre, avendo ceduto circa l’11% nella settimana precedente dettato principalmente da prese di profitto.
Il Bitcoin era infatto salito di circa il 130% dai prezzi di Luglio 2021, che rappresentavano i minimi da inizio anno. Il rally del Bitcoin sembra dunque aver perso un po’ di slancio, con i prezzi che ora scambiano sotto la media mobile a 50-giorni.
Un ulteriore indicazione del momentum non proprio positivo per la criptovaluta, è fornito dall’indicatore RSI a 14-giorni che gira in area 41 e punta verso il basso.
Spunti operativi su BTC/USD
Il Bitcoin continua a tradare all’interno di un triangolo ascendente, composto da una trendline positiva formatasi dai minimi di marzo ’20 e con un livello di resistenza ai massimi di sempre ($69.115).
È importante per la criptovaluta mantenersi al di sopra del livello psicologico di 50.000 dollari e non rompere verso il basso la trendline del triangolo.
In quel caso, il Bitcoin potrebbe guardare alla media mobile a 200-giorni con $45.000 come prossimo livello di supporto.
⚡ Tendenza settimanale | Leggermente ribassista |
👎 Livello di supporto | $52.000 |
🚧 Nuovo supporto | $45.000 |
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