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Aprire un’attività dopo il Coronavirus: 7 Consigli d’oro per farcela

Una crisi economica mette in allarme milioni di aziende. Si parla sempre del calo di fatturati, spesso di licenziamenti e sostegni alla liquidità, ma nessuno si ricorda dei nuovi imprenditori, quelli che in tutto questo marasma hanno comunque intenzione di aprire un’attività da zero.

Nella fase post coronavirus che stiamo attraversando, molti hanno dovuto rinunciare all’idea di mettersi in proprio. Prima il lockdown, ora il futuro incerto: le condizioni per fare impresa e lanciare un nuovo business redditizio non sembrano proprio esserci. Ma è davvero così? Non del tutto.

L’ultimo crollo finanziario del 2008 ha messo in ginocchio molte persone, negli Stati Uniti e in Europa, ma ha creato anche le condizioni per permettere a qualcuno di emergere. Un’azienda come Airbnb, per esempio, ha fatto capolino come alternativa più economica agli alberghi o gli affitti brevi, diventando nel 2011 un business da un miliardo di dollari.

Insomma: aprire un’attività dopo il coronavirus sarà complicato, ma se la tua idea ha del potenziale e hai la stoffa dell’imprenditore questo tempo di crisi potrebbe essere terreno fertile per gettare i tuoi semi. Ecco alcuni consigli utili per mettersi in proprio ai tempi del COVID-19.  

Trova la tua nicchia

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Nei periodi di recessione prendono forma diverse attività innovative, che non significa per forza altamente tecnologiche. Puoi fondare un’azienda anche senza troppi soldi o competenze: basta trovare la giusta nicchia da soddisfare.

Le crisi economiche lasciano sempre degli strascichi, creano nuovi bisogni, enfatizzano i problemi mai risolti. Prendi quella del coronavirus che stiamo affrontando: il mercato delle mascherine fino a dicembre era completamente snobbato, oggi vale milioni.

Il COVID-19 ha creato nuovi trend di mercato su cui investire. Oggi puoi aprire un’attività di sanificazione e guadagnare molto più rispetto al passato, creare mascherine protettive a mano o speciali, fornire protezioni in plexiglass per uffici e aziende.

Non solo la sanità: anche istruzione, mobilità e tempo libero stanno affrontando cambiamenti radicali post coronavirus. Hai un’idea per intercettare una nicchia unica nel suo genere? Puoi adattare il business che avevi in mente prima della crisi a questo nuovo scenario?

In generale, la regola per mettersi in proprio in tempi di crisi è guardare il mondo esterno nella sua interezza e ragionare sui suoi cambiamenti. Se hai ancora un contratto da dipendente parlane con i tuoi colleghi, chiedi in famiglia un’opinione sui problemi di oggi e come possono essere affrontati. Informati con i notiziari o su testate giornalistiche autorevoli.

Immagina le potenziali soluzioni che puoi offrire aprendo la tua attività. Le crisi scombinano lo status quo socio-economico, cancellano vecchie nicchie di mercato e ne creano di nuove, smuovono il terreno e come il passaggio di un aratro possono renderlo più fertile.

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Hai il profilo per fare l’imprenditore?

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Prima di avviare un’attività in tempi di recessione come questi, guardati allo specchio. Chiediti onestamente: sono nel posto giusto? Ho la stoffa per vestire i panni del capo? Diventare imprenditore non significa solo decidere i propri orari o avere dei dipendenti, specialmente in un momento come questo.

Un vero leader deve avere precise caratteristiche, tra cui:

  • Capacità di risolvere i problemi di oggi e di domani;
  • Creatività e apertura mentale, per vedere le opportunità dove gli altri non possono;
  • Doti relazionali e comunicative con clienti, fornitori, investitori e dipendenti;
  • Spirito di abnegazione e sacrificio.

Fai un’analisi critica, chiedendo anche un parere a chi ti conosce veramente. La crisi attuale è un buon banco di prova: come la stai affrontando? Qual è il tuo stato d’animo e quali contromisure hai preso per adattarti alle condizioni della recessione?

Inoltre, mettersi in proprio significa rischiare: sei disposto a lasciare il tuo lavoro a tempo pieno e cambiare vita? Potresti svoltare, ma tieni in conto che la tua attività potrebbe anche non decollare e finire vittima della crisi economica.

Se non hai il profilo dell’imprenditore non è un dramma, bisogna essere portati. Puoi sempre tenere il tuo solito lavoro, cercare un contratto da dipendente o intraprendere uno di questi lavori da casa.

Sei senza soldi? Rifletti prima di aprire

aprire un'attività senza soldi

Guarda il tuo portafogli e ragiona attentamente: aprire un’attività senza soldi in un periodo di crisi economica può essere un grosso rischio. Convincere degli investitori a credere nel tuo progetto è complicato, farlo in un momento di recessione lo è ancora di più.

Molte banche offrono delle agevolazioni a tassi vantaggiosi (ci sono buone opportunità per giovani e imprenditrici), ma non puoi contare solo sul capitale di qualcun altro. Analizza nel dettaglio quale cifra ti occorre e valuta quanto denaro tuo puoi versare per aprire l’attività.

Se hai una bella somma da parte e non vuoi rischiarla completamente prova a chiedere un prestito tradizionale o finanzia il tuo progetto innovativo attraverso qualche canale crowdfunding. Se invece i tuoi risparmi scarseggiano o sei attualmente disoccupato, allora fare un passo indietro potrebbe essere più saggio.

In extrema ratio potresti chiedere dei soldi per aprire l’attività a qualche amico, famigliare, oppure ingaggiare un conoscente ed entrare in società. In ogni caso dovrai comunque contribuire con una somma: non puoi chiedere sforzi troppo onerosi alle persone care, una crisi economica è un momento difficile per tutti (imprenditori e non).

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Crea interazione e interesse online

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In un periodo di crisi le persone sono meno propense a comprare prodotti sconosciuti: decidono bene come fare la spesa e a chi lasciare i propri soldi. Per giunta l’emergenza coronavirus ha relegato in casa milioni di famiglie: nessuno ha potuto girare per negozi, e ci vorrà del tempo prima che le cose tornino come prima.

Se vuoi aprire un’attività da zero oggi devi farti conoscere creando interazione con il tuo pubblico online. Giovani e adulti passano l’intera giornata connessi ai loro dispositivi, in cerca di una risposta ai loro bisogni o semplicemente per svago. Crea una presenza in rete solida per la tua azienda, come un sito web o un profilo sui social.

Se per esempio scegli di aprire un’attività di street food, o di parrucchiera, Instagram può spingere il tuo prodotto e suscitare interesse. Facebook invece può creare dibattito o perfino aiutarti a vendere (se apri un’attività artigianale). Usa TikTok invece per raggiungere i consumatori molto giovani.

Un sito aziendale è il vecchio biglietto da visita cartaceo. Puoi allestire una sezione e-commerce e vendere online, oppure raccontare chi sei e qual è il valore aggiunto della nuova idea imprenditoriale. Costruire una buona presenza online può aiutare la tua piccola attività a superare gli ostacoli iniziali e a crearsi una prima base di clienti, fondamentale per ingranare la marcia.

Cogli i vantaggi della recessione

aprire attività occasioni nella crisi

In tempi di recessione economica lo Stato e molte aziende private offrono delle agevolazioni per sostenere le nuove imprese. Informati e cerca di attingerne a piene mani. Ad esempio: sei una donna imprenditrice e vuoi aprire la tua attività? Puoi ottenere dei contributi a fondo perduto, agevolazioni per la tua pmi in rosa e microcredito da rimborsare a un tasso agevolato.

Per lanciare il tuo business ti serviranno gli strumenti giusti. Nei periodi di crisi vari fornitori di servizi per attività o startup innovative offrono prove gratuite, sconti importanti e altre promozioni vantaggiose. Cerca le aziende disposte a venirti incontro e cogli il vantaggio che ti offrono.

Durante l’emergenza coronavirus molte società si sono prodigate per dare supporto alle attività italiane. Prova a guardare su Solidarietà Digitale, una piattaforma dello Stato italiano dove trovi servizi gratuiti a favore delle imprese per sostenere la digitalizzazione ai tempi del COVID-19.

Un altro vantaggio di una recessione economica potrebbe essere una più ampia gamma di talenti disponibili. Molte grandi aziende sono in difficoltà, e hanno dovuto tagliare il loro personale più giovane per salvare i propri bilanci. La pandemia potrebbe aver svincolato delle risorse altamente qualificate da inserire nel tuo team.

Una crisi, inoltre, può plasmare un’intera categoria di aziende e aiutarle a spingere sull’acceleratore. Le società del settore criptovalute, per esempio, hanno vissuto il loro miglior periodo quando la fiducia verso le banche era ai minimi, proprio durante una recessione.

Offrire soluzioni alternative in un momento dove gli schemi tradizionali sono saltati può darti un vantaggio importantissimo che in tempi migliori non avresti ricevuto.

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Riduci le spese al minimo

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In tempi di crisi come questi è importante partire con il piede giusto e ridurre al minimo le spese dell’attività. Taglia tutto quello che non è essenziale: spazi di lavoro, spostamenti, anche il tuo stipendio se necessario (chiedi lo stretto indispensabile per il sostentamento).

Valuta con cura le risorse umane che ti occorrono: assumi solo i dipendenti senza i quali il tuo lavoro o il rapporto con i clienti verrebbe compromesso. Non avere paura di trattare con i tuoi fornitori: accordati sui pagamenti, giungi a un accordo vantaggioso per entrambi (tutti siamo in un momento economico difficile).

Riorganizzare le tue uscite mensili non serve solo per superare la crisi, ma anche per procedere più efficienti una volta passata la fase negativa.

Le crisi non durano per sempre

aprire un'attività ripresa dopo recessione

Quando ti trovi in un momento difficile è facile lasciarsi prendere dallo sconforto. Spesso però dimentichi che una crisi è un fatto temporaneo (anche se lungo), non la normalità.

Aprire un’attività in una fase di recessione come questa è complicato, ma una volta superato l’ostacolo avrai acquisito una resilienza che lascerà il segno nella tua esperienza di imprenditore, nei tuoi dipendenti e nei clienti.

Molte società già rodate stanno comunicando fiducia, speranza ed empatia. Si stanno mettendo dalla stessa parte del loro cliente, come se il superamento della crisi dell’azienda dipendesse dall’unione delle forze.

Lancia un business e impegnati nel trasmettere positività: sei un imprenditore che crede in ciò che fa, nelle persone e nel recupero dell’economia. Un’impresa coraggiosa e con lo sguardo già al futuro è un business in cui clienti riporranno la loro fiducia.

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Aprire un’attività in tempi di crisi – Domande Frequenti

Aprire un’attività ai tempi del COVID 19 è possibile?

Le crisi economiche sono una fase delicata per tutti, ma in certi casi possono creare degli spiragli da cogliere. Hai una grande idea? Leggi questi 7 consigli per avviare la tua attività da zero (anche ai tempi del coronavirus).

Come aprire un’attività senza soldi?

In una fase di recessione non avere soldi e aprire un’attività può essere complicato, ma non impossibile. Ne abbiamo parlato ampiamente in questa guida: leggi la nostra analisi.

Si può aprire un’attività all’estero con il coronavirus?

Mettersi in proprio all’estero (Svizzera, America, Spagna, Germania) impone seri ragionamenti, a meno che tu non conosca bene la legislazione. Le restrizioni per il coronavirus limitano gli spostamenti, ma se hai dei contatti e la giusta idea puoi lanciare la tua attività anche fuori dall’Italia. Prima però leggi questi preziosi consigli.

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Giuliana Morelli

Giuliana Morelli

Dr.ssa Giuliana Morelli, con una Laurea Magistrale in Economia e Management, ha maturato una solida esperienza nel settore finanziario ed economico durante gli anni di lavoro come consulente aziendale. Nel 2010, ha intrapreso una nuova avventura fondando la sua società di consulenza, attraverso la quale offre supporto a imprese e individui nel navigare il complesso mondo degli investimenti e del trading.

La sua expertise si estende anche al vivace settore delle criptovalute, dove esplora l'intersezione tra trading tradizionale e tecnologie emergenti come la Blockchain. Giuliana collabora attivamente con diversi studi professionali ed è una figura di spicco in numerose iniziative legate a Fintech, Blockchain, nonché in vari incubatori e acceleratori di impresa.

Giuliana ha una passione per l'attualità, cosa che le permette di fornire ai lettori analisi puntuali e aggiornate sulle ultime novità del settore. Con una comunicazione chiara e precisa, mira a rendere il mondo del trading e degli investimenti comprensibile e accessibile a tutti, sia che si tratti di principianti o di investitori esperti.

All'interno del team gestisce con passione e dedizione il ramo relativo alle news, sia crypto che di finanza classica.