In questa guida abbiamo raccolto tutti gli strumenti, i concetti e i grafici da conoscere prima di entrare più da vicino nel mondo del forex trading. Si tratta di definizioni tecniche ma di base, che dovrai conoscere se vuoi investire correttamente sul mercato delle valute.
Prenditi il tuo tempo di approfondirle, magari seguendo un corso di forex trading o imparando sul campo facendo pratica con un conto forex demo.
Margine e leva finanziaria nel Forex
La leva è un meccanismo di prestito di denaro che amplifica il capitale di trading dell’investitore.
L’utile sul capitale sarà aumentato dall’effetto leva garantito dalle società d’intermediazione, mentre la massima perdita è il capitale investito.
Il margine è un deposito che l’investitore (trader) deve mantenere sul suo conto per poter continuare a operare sul mercato. E’ una garanzia per il broker contro potenziali perdite.
Margine di garanzia: consente agli operatori di prendere posizioni sulla leva con una frazione del capitale necessaria a finanziare le transazioni. Nei mercati azionari solitamente il margine consentito è del 50%, il che significa che il compratore ha il doppio del suo reale potere d’acquisto.
Nel mercato Forex solitamente la leva varia tra l’1% e il 2%, a seconda dei broker e del rischi che sono disposti ad assumersi.
Cosa significano Short e Long
Andare in long significherà acquistare la prima valuta della coppia e vendere in contemporanea la seconda, andare in short significherà al contrario vendere la prima valuta e acquistare la seconda della coppia.
Il concetto è alquanto semplice, un po’ meno comprendere nel reale come comportarsi. Facciamo un esempio pratico tanto per chiarirci.
Nel caso in cui le analisi di mercato prevedano un prossimo potenziamento dell’Euro, l’azione più logica sarà quella di acquistare euro no? In quel caso andremo in long in attesa del futuro rafforzamento della valuta.
Nel caso in cui invece le analisi parlino di un probabile rafforzamento del dollaro americano sarà ovvio vendere euro e comprare dollari. Andremo dunque in short sulla coppia EUR/USD presa come esempio.
Compreso questo sarà più semplice inoltrarci in questo mercato, in fondo long e short sono le due azioni che consentiranno all’investitore di speculare e dunque guadagnare sulla compravendita di valute.
Spread: significato
Anche in questo caso il concetto sembrerà difficile, ma solo ad esordio. Per dirla semplice:
lo spread è la differenza esistente fra il prezzo di acquisto e quello di vendita di una determinata coppia.
Aprendo una posizione infatti si noterà che questa non si troverà in una posizione di pareggio, come ci si aspetterebbe, ma in realtà sarà qualche pip sotto il prezzo di acquisto.
Quindi se avessimo la possibilità di chiudere immediatamente la posizione in questione ci troveremmo con una piccola perdita. Si tratta appunto dello spread.
Tutto questo sarà ancora più chiaro osservando i valori di bid, il costo di acquisto e di ask, il prezzo di vendita di una determinata valuta. Questi non saranno mai identici.
Cos’è il Pip?
Chiariamo immediatamente di cosa parliamo quando ci riferiamo al Pip già nominato: è quella leggerissima variazione possibile presente nel tasso di cambio di due valute in coppia.
Il Pip è la più piccola oscillazione che i prezzi in movimento possono fare. Per operare bene sul mercato dei forex bisogna essere in grado di calcolare le proprie perdite e i propri guadagni in seguito a un investimento.
Anche in questo il sistema del Foreign Exchange è molto semplice: dipende dalla posizione aperta e dal numero dei pips persi o guadagnati.
Stop loss e Take Profit
Infine chiudiamo il discorso con lo stop loss e il take profit, due strumenti che è bene imparare a maneggiare con destrezza. Questi salveranno il vostro patrimonio quando deciderete di investire su mercati particolarmente volubili o quando non potrete stare davanti alla vostra postazione di forex trader.
Con lo stop loss è possibile impostare un margine di perdita raggiunto il quale la posizione verrà chiusa direttamente dalla piattaforma. Impostate questo livello e ricordatevi di non cambiarlo, potrebbe essere la vostra fortuna.
Diverso il take profit, seppure concettualmente molto simile allo stop loss. Lo strumento imposterà un margine di guadagno raggiunto il quale l’operazione verrà chiusa. Questo permetterà all’investitore di incassare quanto si era prefissato e di concentrarsi su altre posizioni.
Grafici Forex
Siamo arrivati al momento di dover necessariamente parlare dei grafici forex, uno strumento davvero fondamentale per chiunque desideri lavorare in questo mercato finanziario.
Ne esistono davvero tanti, ognuno diverso, con qualità visive che ben si adattano agli uni o agli altri investitori.
In verità però i più gettonati sono sempre i soliti tre, il grafico lineare, il grafico a barre ed il grafico a candela. Sono inoltre i più comuni che con probabilità troverete nelle piattaforme web. Sarà bene dunque ne conosciate alla perfezione il funzionamento.
Grafico Lineare
Il grafico lineare è il più semplice da leggere e da realizzare. E’ rappresentato appunto da una linea il cui andamento potrà dare delle informazioni più o meno utili all’investitore. Si tratta purtroppo per lui del grafico che dà meno nozioni utili all’investitore dato che la linea di cui detto non farà altro che collegare i punti che indicano le varie chiusure delle sedute.
Si potrà impostare a seconda delle necessità timeline differenti che muteranno l’arco di tempo cui si riferiscono le informazioni.
Si potrà scegliere per un arco di tempo particolarmente breve (minuti, ore) o medio (giorni) o lungo (settimane).
La successione dei vari punti indicanti le chiusure del mercato realizzeranno dunque una linea il cui andamento in salita o discesa potrà darci informazioni sul mercato che dovranno essere necessariamente integrate con quelle regalate da altri grafici.
Grafico a Barre
Il grafico a barre è invece più esaustivo. Dà infatti informazioni più complete, utili all’investitore che intende speculare e guadagnare con le giuste decisioni. Le sessioni nel caso del grafico a barre verranno appunto rese tramite una barra verticale. Darà informazioni sull’ampiezza massima dell’oscillazione fra chiusura e apertura.
La zona superiore della barra ci informerà sul massimo raggiunto nella seduta, mentre quella inferiore si riferirà al minimo e attraverso due segmenti orizzontali connessi alla barra, si otterranno informazioni in merito al valore di apertura e a quello di chiusura.
Il primo si troverà nel lato sinistro della barra, il secondo conseguentemente si troverà nella zona a destare. I dati offerti sono facilmente fruibili e facili da interpretare.
Grafico a candele
Per concludere parliamo del grafico a candele, il più intuitivo. Le informazioni concesse sono le stesse rispetto al grafico a barre, e le variazioni fra l’uno e l’altro sono date dal metodo di rappresentazione grafica dei dati.
Nel caso del grafico a candele infatti, l’oscillazione fra minimo e massimo verrà resa grazie ad un segmento che in gergo prende il nome di shadow, ombra, viceversa l’oscillazione fra il prezzo di apertura e chiusura verrà detto body ossia corpo e sarà rappresentato grazie ad una barra rettangolare.
Il variare del colore di questa ci avvertirà sui mutamenti di mercato. Nello specifico se ci troviamo in presenza di un valore di chiusura superiore rispetto a quello di apertura la candela avrà un colore verde ( i colori chiaramente possono variare ), nel caso contrario ci potremmo trovare dinanzi ad una candela dal colore rosso.
Grafici Forex Live: Cambio EUR/USD
Gli Strumenti Finanziari nel Forex Trading
Passiamo ora a una carrellata di strumenti finanziari che contraddistinguono il mondo del forex trading.
Forward transaction
Questo tipo di transazione tra due controparti permette di gestire le componenti di rischio relative ai cambi. Nei contratti di tipo Forward viene determinata una data futura per il passaggio di denaro da una parte all’altra.
La durata dei contratti di tipo Forward può variare: può essere di alcuni giorni ma anche di mesi o anni. In sintesi la Forward transaction funziona nella modalità seguente: un compratore ed un venditore si accordano su un tasso di cambio valido per una data futura.
Quando la data prestabilita arriva la transazione viene portata a termine al tasso di cambio deciso dalle controparti a prescindere dai tassi di cambio effettivi modificati dalle oscillazioni del mercato nel tempo intercorso fra la stipula del contratto e la fine del medesimo.
Swap
E’ senza dubbio la transazione di tipo Forward più usata in questo mercato. Lo Swap sulle valute avviene quando due controparti decidono di scambiarsi valute per un dato periodo di tempo. Facendo questo però prendono accordi per operare una transazione inversa in futuro.
Spot
E’ una transazione di scambio caratterizzata da una breve scadenza, solitamente pari a due giorni. Si tratta di una transazione a “scambio diretto” tra due determinate valute. In questo tipo di operazione gli interessi non sono inclusi negli accordi presi durante la transazione.
Futures
I contratti chiamati “Futures” sono delle transazioni Forward sulle valute internazionali contraddistinte da importi e scadenze standard prestabiliti. Questi contratti vengono però scambiati, in genere, in un mercato apposito.
La durata del contratto Futures é, nella maggior parte dei casi, pari a 3 mesi. Un esempio può essere rappresentato da una transazione di questo tipo: 400.000 sterline il prossimo Ottobre ad un tasso prestabilito.
Introdotti nel 1972, i Futures Contracts hanno visto il loro volume crescere rapidamente fino ad occupare il 7 per cento circa del volume totale del mercato Fx.
infatti voglio essere informata se lo spred e variabile in differenti societa oppure rimane lo stesso