Dopo la decisione di Tesla di investire 1,5 miliardi di dollari proprio in Bitcoin, e le notizie su una sua possibile impennata, la più nota tra le monete digitali, il Bitcoin, ha di recente superato i 63 mila dollari di controvalore.
D’altro canto, le news, l’interessamento e i pettegolezzi su Bitcoin e sul loro accumulo alimentano l’interesse per il mondo delle criptovalute in generale e sui bancomat Bitcoin installati in giro per l’Italia da coraggiosi e lungimiranti imprenditori.
Dove sono i Bancomat Bitcoin in Italia:
🥇 Prima città per Bancomat Bitcoin | Milano (25) |
🥈 Seconda città per Bancomat Bitcoin | Roma (10) |
🥉 Terza città per Bancomat Bitcoin | Torino (7) |
Nel bel mezzo di questo fermento, infatti, fioriscono un po’ ovunque, Italia compresa, negozi fisici e piattaforme in cui è possibile acquistare beni e servizi con Bitcoin e altre criptovalute, nonché veri e propri bancomat per comprare Bitcoin all’aperto e facilmente.
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In questo articolo, approfondiremo questo fenomeno, parlando di cosa sono esattamente, dove è possibile trovarli, sia in Italia che all’estero, e come funzionano. Inoltre, chi vuole conoscere il metodo più economico per comprare Bitcoin.
Bancomat Bitcoin nel mondo
Secondo il portale di statistiche e informazioni Coin ATM Radar, nel mondo, sono oltre 275 mila le attività presso le quali vi è modo di adoperare la criptovaluta. A questo numero si aggiungono i Bancomat Bitcoin ATM per un numero di circa 15mila unità. La maggior parte dei Bancomat Bitcoin è disponibile negli Stati Uniti, circa 12mila unità.
Secondo Coin ATM Radar, la situazione attuale è questa:
Numero di ATM Bitcoin nel mondo | 15.116 |
Paesi con ATM Bitcoin | 71 |
Numero totale di operatori | 579 |
L’Italia ne ha 63, ed è quindi undicesima in questa particolare classifica. Ne conviene che l’aumentare della presenza di questi bancomat è sottoposto alle singole iniziative nazionali. Di certo, però lo sviluppo dei Bancomat Bitcoin è stato finora davvero rapido: basti pensare che il loro numero è cresciuto del 67% durante il solo 2020.
Riguardo invece alla distribuzione dei Bancomat Bitcoin nei singoli Paesi, questa è la situazione attuale:
Paese | ATM Bitcoin |
---|---|
Stati Uniti | 12.573 |
Canada | 1.191 |
Regno Unito | 237 |
Austria | 148 |
Spagna | 120 |
Polonia | 105 |
Svizzera | 101 |
Hong Kong | 68 |
Romania | 68 |
Repubblica Ceca | 68 |
Italia | 63 |
Grecia | 55 |
Federazione Russa | 53 |
Slovacchia | 51 |
Germania | 51 |
La normativa a riguardo
Ad ogni modo, per quanto non vi sia ancora una legge a regolare come operare in questo settore, non si può parlare di un vero e proprio vuoto normativo: in teoria, infatti, sono applicabili le leggi prestabilite sul contante.
La Shitcoins Club, società polacca operante anche in Italia, ad agosto 2020 si è vista sequestrare le 17 apparecchiature che aveva installato in Germania, da parte dell’autorità federale di vigilanza BaFin. Subito dopo, le è stata notificata nuovamente la richiesta di cessare le attività che le era già pervenuta nel febbraio precedente e che, a quanto pare, aveva ignorato.
Bancomat Bitcoin – La situazione in Italia
Va sottolineato prima di tutto che la carenza normativa sulla questione che stiamo affrontando, purtroppo, è ancora piuttosto grave. La Banca d’Italia ha avuto modo di sottolinearlo, laddove ha chiarito che “i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e i prestatori di servizi di portafoglio digitale devono iscriversi in una sezione speciale del registro cambiavalute dell’Organismo agenti e mediatori”.
Tutto fa supporre che una normativa completa riguardo i Bancomat Bitcoin non tarderà ad arrivare.
Pertanto, la stessa Banca d’Italia ha voluto fare una precisazione davvero importante. Sarà, infatti, un decreto del MEF (Ministero Economia e Finanza) a individuare tutte quelle modalità attraverso le quali i soggetti comunicheranno le attività che svolgono in Italia. Tuttavia, la problematica principale è che il decreto di cui si parla non è stato emanato.
Ne consegue che, stando così le cose, ogni operatore potrà in maniera arbitraria applicare o meno la normativa che ancora non è sostenuta dalla presenza di un decreto. Ciononostante, il fenomeno dei Bancomat Bitcoin è in chiara crescita, nel mondo come nel nostro Paese.
Le incertezze legali
Il principale operatore per numero di Bancomat Bitcoin ATM in Italia è Cryptolocal ATM. Con riferimento ai dubbi legali, afferma di adottare diversi protocolli di sicurezza:
- KYC – Procedura di verifica dell’identità dell’utente
- AML – Sistema di antiriciclaggio
- KYT – Per il monitoraggio delle transazioni.
A quanto pare, non sempre sarebbe così: ci sarebbero operatori ed aziende che lavorano in maniera diversa e installano Bancomat Bitcoin senza preoccuparsi troppo degli aspetti legali e fiscali.
Il pericolo che si cela dietro installazioni prive dei livelli di sicurezza necessari, ad esempio mancanti di registrazione dell’utente, è che si possa favorire il riciclaggio di denaro sporco.
Bancomat Bitcoin in Italia – Dove sono?
Il primo Bancomat Bitcoin italiano in assoluto è stato installato a Udine e, attualmente, le province che permettono più delle altre di sfruttare la possibilità di utilizzare criptovalute per i pagamenti, sembrano essere Milano e Venezia.
Il settentrione è la zona dello stivale che più sta puntando sull’integrazione delle criptovalute nell’economia del Paese. Infatti, la classifica è guidata saldamente da Milano, seguita da Roma e Torino.
Vediamo nel dettaglio dove sono dislocati i bancomat Bitcoin
Città | ATM Bitcoin |
---|---|
Milano | 25 |
Roma | 10 |
Torino | 7 |
Venezia | 6 |
Firenze | 5 |
Cagliari | 2 |
Catania | 2 |
Napoli | 2 |
Bari | 2 |
Udine | 2 |
Palermo | 2 |
Naturalmente, per quanto riguarda la possibilità di pagare con criptovaluta merci e servizi, prima di effettuare i vostri acquisti e di andare alla cassa armati di Bitcoin o di altre criptovalute, è importante valutare se il servizio risulti attivo o meno. Infatti, non sarebbe strano che l’esercente in questione, abbia dismesso questo servizio a causa dello scarso utilizzo.
I Bancomat Bitcoin, però, insieme agli esercizi commerciali nei quali è possibile pagare con Bitcoin o altre criptovalute, sono ormai diffusi po’ dappertutto, in Italia. La città che offre più possibilità in assoluto è Milano, ma anche Roma, Torino, Firenze e Venezia si difendono bene.
La categoria più propense e interessate ad accettare i pagamenti in criptovalute è, senza ombra di dubbio, quella degli operatori nel settore del turismo.
Il prerequisito – Il wallet Bitcoin
Per poter accedere ai servizi di un Bancomat Bitcoin serve munirsi di un wallet di criptovalute. Anche se gli sportelli automatici possono crearne uno al momento, l’ideale è averne già pronto prima di averne bisogno.
Abbiamo selezionato i migliori Bitcoin wallet sul mercato, per facilità di utilizzo, perché dispongono di una pratica app per smartphone e per la loro grafica chiara e intuitiva.
Il Bitcoin wallet di Coinbase
Un’altra piattaforma che permette di creare un wallet di criptovalute è Coinbase. Con un’app super semplificata e un listino di oltre 50 criptovalute è la scelta migliore per chi vuole puntare sulle valute digitali meno diffuse.
Coinbase è un exchange di criptovalute diventato molto famoso soprattutto dopo la notizia della sua quotazione in borsa. È una società affermata e con un elevato numero di clienti ma offre un servizio dedicato esclusivamente alle criptovalute.
Infatti non permette il trading, e quindi la possibilità di poter speculare liberamente sul prezzo di Bitcoin. Inoltre i suoi standard di sicurezza, sono leggermente inferiori al broker con le corna.
Pro & Contro del wallet Coinbase:
Bancomat Bitcoin – Cosa sono
I Bancomat Bitcoin ATM (Automated Teller Machine), sono dei bancomat che al posto di erogare moneta a corso legale, consentono di ottenere Bitcoin e altre criptovalute. Di solito consentono anche di effettuare transazioni digitali, per mezzo del proprio telefono cellulare e, a volte, permettono anche di convertire del contante in criptovaluta da aggiungere al proprio wallet.
I Bancomat Bitcoin ATM possono essere di due tipi:
- Bancomat Bitcoin a una via: che consentono di acquistare valuta digitale pagando con valuta legale.
- Bancomat Bitcoin a due vie: consentono anchedi vendere i Bitcoin e ottenere in cambio la valuta legale preferita.
I primi conoscono una diffusione maggiore e stanno contribuendo a far diffondere i Bitcoin tra la popolazione meno digitalizzata e ancora legate ai sistemi più classici per ottenere moneta.
Bancomat Bitcoin – Come funzionano
Adesso andremo a scoprire il funzionamento di massima dei Bancomat Bitcoin, quando si intende comprare con i propri contanti una quantità di criptovaluta. Alcune impostazioni e configurazioni possono cambiare a seconda del produttore e dell’operatore che lo ha installato, anche se non ci sono tante differenza.
Innanzitutto, non è sempre necessario possedere un Bitcoin wallet personale o un wallet di altra valuta: alcuni modelli, nella fase di cambio, possono generare un wallet con chiave privata e comunicarti l’indirizzo a fine operazione.
In generale, però, è bene avere un proprio Bitcoin wallet personale. Inoltre, se ne hai già uno, è necessario aggiungere la versione mobile del wallet sullo smartphone.
La procedura da seguire
Utilizzare un bancomat Bitcoin non è cosìsemplice come usarne uno normale, ma con un po’ di attenzione non sarà difficile riuscirci. Ecco la nostra guida passo passo:
- Innanzitutto, dovrai verificare la tua identità, se hai già un wallet
- Seleziona la moneta digitale che hai intenzione di comprare nell’ATM
- Scegli il valore della criptovalute da comprare
- Inserisci il contante nell’ATM, oppure il tuo metodo di pagamento preferito
- Dall’app del wallet fai deposita per recuperare il tuo indirizzo in formato QR Code
- Metti il display dello smartphone davanti la fotocamera dell’ATM per farle leggere il QR code
- Portata a termine l’operazione, otterrai uno scontrino da conservare e che sarà utile in caso di eventuali problemi
Cos’ha di particolare questa possibilità rispetto a quella di acquistare criptovalute tramite exchange?
In un certo senso, i Bancomat Bitcoin rappresentano il punto di contatto più visibile tra valuta fiat e criptovalute. Indubbiamente sono un importante contributo per accorciare la distanza tra criptovalute e la popolazione e danno maggiore legittimità a Bitcoin e compagni.
Inoltre, sono l’ideale per chi vuole approcciarsi per la prima volta a questo mondo e preferisce usare un metodo più familiare.
Trasformare contanti in crypto. Quanto costa?
Comprare Bitcoin (o altre criptovalute) con i contanti non costa poco. Per giustificare questo costo, devono essere presi in considerazione alcuni fattori che incidono sulla commissione finale:
- Chi installa un ATM per operazioni con criptovalute affronta un investimento che va dai €3.000 € agli €8.000
- Nei costi influisce anche la manutenzione dell’apparecchio
- La connessione a internet è un altro costo da sostenere per i gestori dell’ATM
- Ci sono delle commissioni che gli exchange di criptovalute applicano
Infatti, le commissioni per la compravendita di criptovalute da Bitcoin ATM sono di circa il 10% di quanto viene versato. A ciò, bisogna aggiungere anche la commissione di rete che consente il trasferimento delle valute digitali al tuo wallet, considera un altro 1% al massimo.
Insomma, l’acquisto online è decisamente più conveniente. Considerando anche il fatto che lo si può facilmente fare da smartphone tramite le Bitcoin app o i broker, dopo un primo approccio si possono trovare altri sistemi più economici e semplici per operare in criptovalute.
Bancomat Bitcoin: vendere Bitcoin
Se il 100% dei Bancomat Bitcoin supporta l’acquisto, solo il 39,6% di essi supporta la vendita di Bitcoin. Il processo di conversione di criptovalute in denaro, inoltre, è un po’ più complesso e comprende più fasi rispetto quello di acquisto. Eccolo qui di seguito:
Non si può semplicemente inserire una carta con l’indirizzo del proprio portafoglio BTC e ricevere denaro immediatamente. I fornitori dei bancomat devono effettivamente ricevere i Bitcoin e poi erogare i contanti sulla base dell’attuale prezzo di mercato del Bitcoin.
La procedura per prelevare
Una volta trovato il bancomat Bitcoin più vicino che permette di vendere BTC, si dovrà seguire una procedura simile a quella di seguito descritta.
- Scegliere l’opzione “vendere Bitcoin” (o altra criptovaluta)
- Inserire l’importo da convertire
- Dopo aver verificato l’identità (in genere è richiesto) si riceverà un SMS che notificherà la transazione
- Il bancomat Bitcoin stampa una ricevuta con l’indirizzo del wallet a cui inviare le crypto
- Accedere al proprio wallet e inviare i BTC al destinatario
- Il fornitore del bancomat è il destinatario, che dopo aver ricevuto i Bitcoin erogherà i contanti.
Come si vede, la procedura è un po’ complessa. Ciò dipende dal fatto che la blockchain funziona in modo diverso rispetto ai sistemi finanziari tradizionali.
I bancomat classici fanno parte di un sistema centralizzato, il Bitcoin invece è notoriamente decentralizzato.
Ciò vuol dire che i minatori (chi valida le transazioni) di Bitcoin devono svolgere delle operazioni per garantire l’identità di chi ha inviato i fondi. Per questo, il procedimento potrebbe impiegare da 10 ai 30 minuti, in base alla congestione della blockchain utilizzata.
Pagamenti in Bitcoin in Italia
Sia in Italia che in Europa, tutti possono pagare con i Bitcoin in quanto un numero sempre maggiore di aziende, come ristoranti e negozi, accettano questo metodo di pagamento.
Ovviamente, il primo passo per spendere Bitcoin al posto della valuta tradizionale è aprire un conto Bitcoin presso un fornitore affidabile e autorizzato come uno di quelli suggeriti da noi.
Anche in Italia ci sono centinaia di luoghi, da Sud a Nord, dove si può pagare in criptovalute. Nonostante si possa pensare che questo fenomeno sia più settentrionale (Milano, Roma, Torino, Bologna, Genova, Venezia e Trento) anche il sud fa parte di questo cambiamento. Sempre più commercianti accettano Bitcoin nelle maggiori città: come Palermo, Catania, Reggio Calabria, Crotone, Bari e Napoli.
Dove spendere i Bitcoin
I settori nei quali è possibile pagare in criptovalute riguardano quello del food, con bar e ristoranti in testa, lo shopping, soprattutto nei negozi di abbigliamento e gioiellerie, e quello del travel con hotel e bed & breakfast. C’è chi riesce anche a pagare consulenze professionali in Bitcoin (avvocati e altri liberi professionisti) e, nel 2021 a Padova, un tizio ha acquistato una Ferrari in concessionaria pagando in Bitcoin.
Ormai si può pagare in criptovalute per qualsiasi servizio. In città come Milano, Roma e Napoli si ha modo di pagare anche il taxi per spostarti da una parte all’altra della città. Per farlo, è sufficiente fare la scansione di un QR code.
Dal punto di vista dell’online, lo store di Microsoft ha deciso di rendere disponibili i pagamenti in Bitcoin per l’acquisto di videogiochi, film e app. Amazon, Ebay, Expedia e altri big del commercio online non si ritengono ancora pronti ad accettare i Bitcoin per l’acquisto di prodotti ma rendono disponibile questo metodo di pagamento per i buoni regalo.
Esistono però alcune carte di debito, che offrono l’opportunità di provvedere ai pagamenti attraverso l’utilizzo del proprio saldo Bitcoin che viene convertito nella valuta corrente.
Bancomat Bitcoin – Chi li produce?
Le società che producono, vendono e installano Bancomat Bitcoin e simili sono, in tutto il mondo, circa quaranta o poco più. Il leader assoluto del comparto è Genesis Coin: le sue macchine sono le più installate (circa 6.000 in tutto il mondo).
Genesis Coin è un’azienda statunitense, con sede a San Diego e che realizza diverse tipologie di ATM. Sui suoi Bancomat Bitcoin sono utilizzati i protocolli di sicurezza AML e KYC ed è prevista l’aggiunta del lettore di impronte digitali per l’identificazione rapida dell’utente. Tra gli ATM prodotti da questa azienda, un modello consente di effettuare anche transazioni in denaro contante.
Segue, al secondo posto, la General Bytes, azienda della Repubblica Ceca: detiene circa 4mila Bancomat Bitcoin ATM installati un po’ dappertutto nel mondo.
Seguono altre aziende, tra cui Lamassu, una società svizzera che sembra avere tutta l’aria di non voler lasciare troppo spazio alle aziende di dimensioni maggiori, BitAccess e Coinsource.
Come diventare proprietario di un ATM o vendere in cambio di Bitcoin
E se invece si volesse essere dall’altra parte e installare un Bancomat Bitcoin in un proprio spazio? È un sogno realizzabile: basta avere voglia di innovazione ed un capitale a disposizione non troppo consistente: circa €10.000.
Allo stesso modo, è possibile installare nella propria attività un POS con cui sia possibile pagare anche in Bitcoin. Insomma, uno dei settori più esplosivi degli ultimi anni, quello delle criptovalute, non è certo avaro di possibilità! Nuovi metodi di integrazione delle valute digitali nella vita di tutti i giorni sono in continuo sviluppo.
Naturalmente, rimangono attuali e validissimi i metodi disponibili in rete per acquistare Bitcoin e criptovalute in generale. Qui elencate le piattaforme da noi maggiormente consigliate.
Bancomat Bitcoin – Conclusioni
Insomma, comprare Bitcoin al Bancomat, conviene? Non particolarmente, ma c’è di certo un vantaggio: la possibilità di poterlo fare utilizzando il contante. Questo vantaggio potrebbe, tuttavia, invogliare alcuni a utilizzare questo mezzo per realizzare delle forme di riciclaggio.
Si tratta però di una possibilità remota: le accortezze della stragrande maggioranza dei produttori e dei gestori puntano ad allontanere i malintenzionati. La verifica dell’identità, le procedure antiriciclaggio e le sempre più stringenti applicate, sono capaci di completare eventuali vuoti legislativi e fanno sì che questo sia solo uno dei tanti modi, legali e sicuri, di acquistare e vendere criptovalute.
Bancomat Bitcoin – Domande Frequenti
La migliore mappa dei bancomat Bitcoin disponibile è su Coinatmradar.com, con più di 7.000 bancomat identificati. Ha anche una funzione integrata per trovare il Bancomat Bitcoin più vicino alla propria posizione.
È preferibile, ma non sempre necessario: alcuni modelli lo generano all’istante e rilasciano una ricevuto con il codice QR e le chiavi per accedervi da smartphone.
La normativa a riguardo non è ancora stata creata in Italia, anche se si può applicare quella per i cambiavalute. Il MEF ha in programma di fare un decreto sulle criptovalute dove includerà delle norme specifiche.
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