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Pump and Dump: Cosa Significa e Come funziona

Se sei approdato in questo articolo è forse perché ti starai chiedendo cosa significa Pump and dump. Un termine sovente utilizzato quando si parla di mercato finanziari. Beh, cominciamo subito col dire che non è una parola che si riferisce ad una cosa molto bella, dato che si tratta di una furbata a tutti gli effetti che avviene sui mercati finanziari.

Più precisamente, si tratta di un autentico gonfiaggio artificiale del prezzo di un determinato asset (soprattutto i titoli azionari, ma negli ultimi anni sono in voga le criptovalute con basso marketcap) che viene eseguito da chi lo possiede, mediante affermazioni positive sul titolo stesso. Ma che in realtà sono false e fuorvianti, con lo scopo di vendere le azioni acquistate a buon mercato ad un prezzo più alto.

Dunque, come puoi notare da questa prima spiegazione, si tratta di una pratica che in fondo troviamo anche in altri settori. Anche se perpetrata sui mercati finanziari porta allo spostamento di milioni di dollari.

La cosa non si esaurisce qui e in questa guida completa sul pump and dump vedremo meglio di cosa si tratta. Ricordandoti che il trading online non è certo una truffa a prescindere e puoi eseguirlo in modo corretto e trasparente tramite un broker come Coinbase. Ecco come registrarti.

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Pump and dump in Borsa: cos’è?

pump and dump cos'è

Cosa si intende per pump and dump nel mondo della Borsa? Nota anche con l’acronimo P&D, rimanda ad una furbata (si potrebbe anche chiamare autentica frode) che consiste nel gonfiare il prezzo di un asset (in genere viene praticato sulle azioni di società quotate in Borsa considerate poco interessanti o di criptovalute con un basso marketcap) posseduto facendo falsa pubblicità positiva su di esso. Quindi, cercando di “pompare” il suo prezzo con affermazioni positive ma che in realtà sono false e fuorvianti.

A cosa serve il pump and dump?

Qual è lo scopo del pump and dump? Quello di vendere l’asset in questione ad un prezzo molto più elevato rispetto a quello col quale lo abbiamo acquistato. La conseguenza è che chi lo pratica, venderà l’asset con un prezzo maggiorato, conseguendo un consistente margine di profitto. Ma quando esso viene venduto, il suo prezzo finirà per crollare, quindi gli investitori finiranno per perdere i loro soldi investiti credendo di fare un ottimo affare.

Come funziona il pump and dump?

Internet ha ovviamente aumentato le opportunità di praticare il pump and dump più facilmente, dato che nei secoli scorsi occorreva farlo a voce col classico passaparola. Mentre in tempi più recenti era giunto in soccorso dei truffatori il telefono (le cosiddette “chiamate a freddo“).

In genere, i canali online preferiti per il dump and pump sono:

  • spamming e-mail
  • Pagine e gruppi sui Social network
  • Topic o commenti sui Forum dedicato alla borsa
  • telemarketing tramite società di intermediazione chiamate “boiler room”
  • app di messaggistica, soprattutto Telegram o Discord

In pratica, funziona in genere così: il promotore dell’asset in questione dichiarerà di avere informazioni “interne” esclusive che lo riguardano e che, a suo dire, porteranno il titolo ad aumenti di prezzo elevati molto presto. In gergo, venderà un titolo come “caldo“.

Se la campagna di un promotore per “pompare” un’azione ha successo, attirerà gli investitori inconsapevoli ad acquistare l’asset in questione. L’aumento della domanda porterà un effetto domino facendo innalzare il volume degli scambi relativi al titolo, e, per la classica legge della domanda e dell’offerta, ciò porterà il prezzo del titolo ad ulteriori aumenti. Si dirà quindi che sta avvenendo un Hype.

Tuttavia, appena i promotori del pump and dump decidono di vendere (anche se sarebbe meglio dire scaricare, proprio dal termine dump che compone il nome di questa truffa) l’asset, il prezzo finirà per precipitare. Come detto, se i promotori dello schema conseguiranno un profitto consistente, chi invece lo ha acquistato credendo nell’affare, vedrà il prezzo dell’asset crollare. Quindi si troveranno ad avere nelle mani un titolo svalutato e difficile da rivendere per recuperare denaro.

Hack, pump and dump

Una versione più moderna è il cosiddetto “hack, pump and dump“. In pratica, una persona acquista penny stock ed usa conti di intermediazione compromessi per acquistare grandi quantità di tale stock. In questo modo, avviene un aumento del prezzo, che spesso viene spinto ulteriormente dai trader giornalieri che vedono un rapido avanzamento del prezzo dell’asset.

Asset che in borsa si prestano meglio al Pump and dump

Solitamente, gli asset che si prestano meglio per questo genere di truffa sono le azioni delle società piccole e scarsamente negoziate, chiamate in gergo “penny stock“. Generalmente negoziate over-the-counter giacché risulta più facile manipolarle quando sono disponibili. Inoltre, è difficile disporre di informazioni indipendenti sulla società.
Le penny stock sono anche società che generalmente non superano i 5 dollari di prezzo e sono collegate sovente a start-up.

Un altro asset che ben si presta al pump and dump sono le criptovalute. Asset digitale altamente volatile, quindi che vede impennare facilmente il suo prezzo. Tuttavia, non tutte le criptovalute, ma quelle con basso marketcap (capitalizzazione di mercato in italiano), quindi meno note e che più facilmente fanno sperare nell’affare.

Per le criptovalute, si utilizzano spesso app di messaggistica come Telegram o Discord.

Pump & dump sul Bitcoin?

pump and dump bitcoin

Come detto, le criptovalute si prestano bene al Pump and dump, soprattutto quelle con marketcap bassissimo. Una recente indagine condotta presso l’Università La Sapienza (Dipartimento di Computer Science) ha acclarato che dal gennaio 2017 al gennaio 2019 sono stati creati oltre 100 gruppi contenenti le parole chiave “Pump”, “Dump”, “Signal” su Telegram, Twitter, Reddit, BitcoinTalk, CoinDetect o PADL.

Solo sulla popolarissima app Telegram, sono state trovate 343 operazioni di pump and dump su 4 Exchange diversi, con 194 diverse criptovalute. Anche se molte di esse ormai non sono più elencate su Conmarketcap, ben 51 ormai non esistono più. Ciò conferma il fatto che questa truffa riguarda criptovalute molto marginali, destinate anche ad avere una vita breve.

Inoltre, molte di queste criptovalute non hanno neanche superato 1 milione di dollari di volume di scambi negli Exchange in cui sono quotate. Anzi, 46 di loro hanno mosso meno di $ 10.000. Basta poi considerare che le criptovalute con meno di 20 milioni di dollari di marketcap si piazzano dal 220° posto in giù nella classifica delle criptovalute per capitalizzazione di mercato.

Ultima nota che ti renderà il quadro definitivamente chiaro, è che 99 criptovalute su 141 ancora in listino hanno un prezzo inferiore a 0,4 dollari. Quindi, si prestano benissimo ad operazioni di pump and dump.

Exchange dove Pump and dump avvengono di più

Sempre secondo l’indagine del prestigioso ateneo capitolino, YoBit è l’exchange in cui avvengono la maggior parte delle operazioni di pump and dump, mentre Binance è l’exchange più popolare tra tutti i gruppi. Ogni gruppo tende a utilizzare il medesimo Exchange. Anche perché se i gruppi saltassero da un Exchange all’altro, i membri sarebbero costretti a trasferire di conseguenza i loro token e pagare le relative commissioni.

Il pump and dump sulle criptovalute con una maggiore capitalizzazione di mercato viene tipicamente effettuato su Binance, quello con minore
capitalizzazione di mercato su Cryptopia.

Bot di arbitraggio

Un altro fenomeno collegato al pump and dump sulle criptovalute è il cosiddetto bot di arbitraggio alla ricerca di un trading redditizio. L’arbitraggio è una pratica che consiste nel trarne vantaggio
della differenza di prezzo tra due mercati.
Quindi, acquistando su un mercato e vendendo in un altro mercato a un prezzo più alto.

Alcuni secondi dopo l’avvio del pump and dump, il prezzo della criptovaluta sotto attacco aumenta rapidamente il suo prezzo. L’impennata dei prezzi innesca i bot di arbitraggio che iniziano a comprare e vendere la valuta su un mercato diverso o altre coppie di trading.

Big Pump Signal

Con più di 104.000 membri su Discord e 72.000 membri su Telegram, Big Pump Signal (BPS) partito a dicembre 2017 su Telegram è senza dubbio
la più grande comunità pubblica di pump and dump in Internet.

Sugli Exchange, risultano oltre 30 operazioni di Pump and dump, di cui 27 su Binance e 5 su Cryptopia. Il gruppo ha spostato oltre 80 mln di dollari nei soli primi 6 minuti di ogni operazione, mentre complessivamente oltre 260 milioni di dollari americani se si considera l’intero importo spostato.

Il pump and dump con maggior successo è stato organizzato il 10 maggio
2018,
quando hanno preso di mira l’altcoin SingularDTV (SNGLS). In questa operazione, il valore delle cryptomonete SNGLS bruscamente ha oscillato per più di 9 ore e ha registrato un volume di scambi di 5.176 bitcoin (36.750.000 USD).

BPS funziona così: prevede una affiliazione il cui livello più alto è raggiungibile dopo aver invitato 250 nuovi membri ad iscriversi. L”affiliazione garantisce ai membri di ricevere il segnale 3 secondi prima dei membri non affiliati.

Il gruppo è cresciuto facendosi pubblicità sui principali social network come Twitter e Quora, nonché attraverso i sistemi di affiliazione e, organizzando lotterie all’interno dei gruppi con premi in Bitcoin
o Ethereum
. La crescita del gruppo ha subito una impennata tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018, quando il Bitcoin ha visto crescere il suo prezzo.

Come evitare il pump and dump?

Se vuoi evitare di restare vittima di una truffa Pump and dump, il modo migliore è di analizzare approfonditamente il prezzo di un asset non soffermandosi alle apparenze. Ma capire se l’hype è sostenuto da qualcosa di solido o si tratti di mera speculazione.

Analisi tecnica

Come farlo? Semplice: con l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale. La prima analizzerà il prezzo dell’asset dal punto di vista quantitativo, basandosi sull’analisi dei grafici ed utilizzando i vari oscillatori ed indicatori di trading disponibili. Così potrai renderti conto se il prezzo dell’asset può continuare ad aumentare perché poggia su basi solide.
Fermo restando che parliamo sempre di previsioni e nulla è certo, sia chiaro.

Analisi fondamentale

L’analisi fondamentale ti darà invece la prospettiva qualitativa, poiché potrai valutare se ci sono dei fattori esterni al mercato che effettivamente stanno spingendo l’asset in questione e lo faranno ancora. Consentendoti a tua volta di conseguire un profitto dopo aver acquistato l’asset e di non ritrovarti con in mano un pugno di mosche.

Coinbase

L’exchange Coinbase può essere la soluzione giusta per difenderti dal Pump and dump giacché questa piattaforma di trading online ti offre gli strumenti giusti per le succitate analisi dei mercati (grafici semplici e chiari, news aggiornate, ecc.). Puoi anche interagire con gli altri trader per capire loro cosa ne pensano, tramite i canali social della piattaforma.

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Il valore dei tuoi investimenti può aumentare o diminuire. Il tuo capitale è a rischio.

FAQ – Pump and dramp

Cos’è il Pump and dump?

“Pump and dump” (P&D) è una pratica mediante la quale, attraverso affermazioni positive false e fuorvianti sui titoli che si possiedono, si cerca di pomparne artificialmente il prezzo per rivenderli ad un valore maggiorato rispetto a quello di acquisto. Così da ricavarne un congruo profitto.

Come funziona il Pump and dump?

Come detto, il web ha facilitato molto la pratica del pump and dump. Per esempio, tramite una campagna di spam e-mail, attraverso i canali Social, tramite un falso comunicato stampa, o tramite telemarketing da società di intermediazione. Altri mezzi sono i forum e le chat online.

Quali sono le conseguenze del Pump and dump

L’asset oggetto del pump and dump inizierà un Hype, ma quando i promotori della furbata vendono (o sarebbe meglio dire scaricano) le loro azioni e smettono di promuovere il titolo, il loro prezzo precipita. Con la conseguenza che loro si sono arricchiti, mentre altri investitori che ci avevano creduto rimangono in possesso di titolo che vale molto meno di quanto l’hanno pagato.

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Luca Scialò

Luca Scialò

Luca Scialò è un esperto di finanza moderna, con un focus particolare su ETF, DeFi e criptovalute. La sua passione per gli ambiti di investimento attuali lo spinge a immergersi quotidianamente nelle notizie dai principali network internazionali, assorbendo e analizzando le ultime tendenze.

Con una mente sempre aperta verso le novità, Luca si dedica a esplorare e spiegare i concetti più intriganti del mondo finanziario attraverso i suoi articoli su Finaria, rendendo accessibili a tutti i lettori le complesse dinamiche dei mercati emergenti. La sua missione è quella di guidare gli investitori attraverso le acque inesplorate della finanza moderna, fornendo analisi precise e consigli affidabili per prendere decisioni informate.