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Come si evolvono le truffe crypto e cosa aspettarsi nel 2023

Schemi Ponzi, truffe sugli investimenti e “rug pull” hanno prosciugato miliardi dagli utenti di criptovalute negli ultimi anni. Quali nuovi tipi di crimini con criptovalute sono all’orizzonte?

Dall’inizio di Bitcoin nel 2009, il mercato delle criptovalute ha registrato una crescita esponenziale. L’adozione delle criptovalute sta aumentando a dismisura; il volume totale delle transazioni è cresciuto a 15,8 trilioni di dollari nel 2021, con un aumento del 567% rispetto al 2020.

Data questa adozione strepitosa, non sorprende che il numero delle truffe sia cresciuto di anno in anno. Infatti, sempre più criminali informatici sfruttano le criptovalute per organizzare delle truffe, alcune potenzialmente non rintracciabili. 

Per monitorare l’evoluzione dei casi e delle tendenze di frode, abbiamo compilato una panoramica di un’ampia gamma di truffe relative alle criptovalute osservate dal 2019 al 2022. Inoltre, vedremo cosa riserverà il 2023, con tante crypto presale che si concretizzeranno e che potrebbero offrire grosse opportunità di guadagno.

2019 – L’anno degli schemi Ponzi

Il boom delle crypto del 2019 ha fatto venire tante idee malvagie a diversi truffatori. Mentre i guadagni derivati dalle truffe in criptovalute erano scesi drasticamente a 1,7 miliardi di dollari nel 2018, i truffatori hanno più che triplicato le loro entrate nel 2019, estorcendo 4,3 miliardi di dollari a milioni di vittime.

Si noti che la stragrande maggioranza delle entrate truffaldine proveniva dagli schemi Ponzi, che rappresentavano il 92% del totale. Gli schemi Ponzi sono truffe di investimento che promettono rendimenti astronomici con un rischio minimo o nullo.

Questi schemi utilizzano il denaro raccolto dai nuovi investitori per ripagare i primi investitori, con l’intenzione di mantenere una parvenza di legittimità e attrarre sempre nuovi investitori. Poiché gli schemi Ponzi si basano su un flusso costante di denaro per funzionare, quando il flusso cessa gli schemi crollano, e chi ha organizzato il tutto sarà già scappato con il malloppo.

La truffa Plus Token rimane uno dei più grandi schemi Ponzi nella storia delle risorse digitali. Con sede in Cina, Plus Token si è presentato come un portafoglio di criptovalute che avrebbe premiato gli utenti con un ROI eccezionale, fino al 30% al mese, se avessero acquistato il token PLUS nativo del portafoglio con Bitcoin o Ethereum.

Queste false promesse hanno sottratto oltre 2 miliardi di dollari di investimenti in criptovaluta da oltre 3 milioni di vittime.

2020 – L’anno delle truffe sugli investimenti

l 2020 è stato contrassegnato come un anno incredibile per lo spazio crittografico. L’adozione diffusa di risorse digitali, grazie alla pandemia di Covid-19, ha spinto il mercato delle criptovalute a registrare tassi di crescita mai visti prima. Oltre a questo, le entrate totali delle truffe di criptovaluta sono diminuite del 75%, dai circa 9 miliardi di dollari del 2019 a poco meno di 2,7 miliardi di dollari del 2020.

I ricavi delle truffe sono diminuiti man mano che gli utenti sono diventati più consapevoli degli schemi Ponzi come Plus Token. Tuttavia, nel 2020 è emerso un nuovo tipo di truffa noto come “truffa sugli investimenti”, che ha rappresentato la quasi totalità di tutte le entrate derivanti da truffe di quell’anno.

I truffatori attirano gli investitori a versare capitale, il più delle volte criptovalute, promettendo di far crescere l’investimento e fornire rendimenti eccellenti. Tuttavia, una volta che i soldi sono entrati, i truffatori scompaiono.

Mirror Trading International (MTI) ha eseguito la truffa sugli investimenti più significativa dell’anno. La piattaforma di trading di criptovalute con sede in Sud Africa ha truffato oltre 1,7 miliardi di dollari in criptovalute, derubando migliaia di investitori innocenti.

Altre truffe di questo tipo sono state: J-enco.com ($300 milioni sottratti), PGIGlobal.trade (circa $200 milioni). Altri nomi nell’elenco includono MMMOffice.global, Forsage.io, MiningCity.com, PranceGoldHoldings.com, QubitTech.ai, JubileeAce.com e TorqueBot.net.

2021 – L’anno dei Rug Pulls

I crimini basati sulle criptovalute hanno raggiunto un nuovo massimo storico nel 2021. Le entrate complessive derivanti dalle truffe crittografiche sono aumentate dell’82%, a 7,8 miliardi di dollari. Si noti che oltre 2,8 miliardi di dollari USA di questo aggregato provenivano da “rug pulls”, un nuovo tipo di truffa sulle criptovalute.

Hai mai sentito parlare di un progetto “troppo bello per essere vero?” Attenzione, perché potrebbe essere una trappola per gli investitori.

Sotto l’apparenza di un progetto di criptovaluta legittimo, i truffatori promettono massicci ritorni sugli investimenti e attirano ingenti investimenti come parte dell’accordo. Tuttavia, il gioco cambia quando i cervelli dietro il progetto decidono di prelevare bruscamente i fondi. Questo tipo di truffa è soprannominato “rug pull”, cioè tirare il tappeto da sotto.

I rug pulls hanno rappresentando il 37% di tutte le entrate delle truffe in criptovaluta nel 2021, rispetto a solo l’1% nel 2020.

Secondo Chainalysis, le truffe “Rug Pull” sono state responsabili di oltre 2,8 miliardi di dollari di perdite durante il 2021. Allo stesso tempo, la finanza decentralizzata (DeFi), il braccio finanziario del mondo crypto, è stata una delle principali vittime del settore, così come gli NFT.

Il grafico seguente mostra i primi 15 rug pulls del 2021, in ordine di capitali rubati:

I fondatori dell’exchange di criptovalute turco Thodex hanno eseguito il più grande rug pull dell’anno. Sono scomparsi con oltre 2 miliardi di dollari di fondi dei clienti nell’aprile 2021, poco dopo che l’exchange aveva interrotto i prelievi. AnubisDAO ha eseguito un rug pull da 58 milioni di dollari e Uranium Finance circa 50 milioni di dollari.

Altri nomi sulla lista andavano dal divertente all’assurdo, da SQUID e Snowdog a Polybutterfly.

Oltre ai Rug pull, Finiko ha perpetrato un altro tipo di truffa nel 2021: un classico schema Ponzi che prometteva rendimenti mensili del 30%, è crollato nel luglio 2021 dopo aver ricevuto oltre 1,5 miliardi di dollari dalle vittime, principalmente dalle regioni russe e ucraine.

2022 – Phishing, wallet infetti e token truffa 

Nel 2022, abbiamo assistito alla nascita del Web3 che ha attirato truffatori che prendono di mira dati sensibili, come informazioni personali e dettagli della carta di pagamento attraverso siti Web falsi. Il fenomeno dei malware distribuiti tramite wallet infetti sta diventando un problema anche per gli utenti privati.

Un’altra tendenza che si è vista è quella dei token truffa, in particolare nella rete blockchain BSC. Dopo aver elencato il loro token su PancakeSwap, i truffatori lo promuovono su portali di nicchia, lanciano pre-IDO, ritirano i soldi e li prelevano immediatamente tramite Tornado Cash.

Proprio per questo i mixer di criptovalute sono stati nell’occhio del ciclone, proprio perché riescono a far perdere le traccie delle criptovalute sottratte.

Cosa c’è in serbo per il 2023?

Innanzitutto, durante il mercato ribassista, abbiamo assistito a un leggero aumento dei progetti truffa che utilizzano i launchpad. In secondo luogo, nuovi partecipanti stanno entrando nel mercato delle criptovalute, il che significa un’altra ondata di schemi fraudolenti basati sull’ignoranza dei principi di base della sicurezza informatica.

Se non ci sarà un cambio delle politica di gestione delle crypto continueremo a osservare queste due tendenze fino alla metà del 2023. Gli utenti si dovranno destreggiare per capire quali nuovi token diventeranno delle criptovalute emergenti su cui vale la pena investire.

Ma non è così grave come potrebbe sembrare.

Infatti, nonostante l’aumento delle attività criminali, le statistiche mostrano che meno dell’1% di tutte le transazioni crittografiche sono truffaldine. Inoltre, la quantità di truffe non è direttamente correlata al prezzo di Bitcoin.

L’anno 2022 è segnato in modo indelebile dal crollo dell’exchange di criptovalute FTX . Ma veniamo ai numeri. La somma totale delle attività gestite da FTX prima del crollo era stimata tra i 6 e i 10 miliardi di dollari USA, mentre il crollo di Lehman Brothers nel 2008 ha portato a perdite per 613 miliardi di dollari, causando un colpo molto più duro al sistema finanziario globale.

È lecito concludere che mentre l’industria delle criptovalute continua a prosperare, anche le truffe stanno diventando più elaborate. Tuttavia, l’implementazione delle normative e la crescita dei protocolli di sicurezza rafforzeranno lo spazio crittografico ed elimineranno le truffe in misura maggiore.

Man mano che il pubblico smetterà di percepire le criptovalute come una risorsa per gli investimenti ma più come un mezzo di transazione, il numero di truffatori probabilmente diminuirà in modo significativo.

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Giuliana Morelli

Giuliana Morelli

Dr.ssa Giuliana Morelli, con una Laurea Magistrale in Economia e Management, ha maturato una solida esperienza nel settore finanziario ed economico durante gli anni di lavoro come consulente aziendale. Nel 2010, ha intrapreso una nuova avventura fondando la sua società di consulenza, attraverso la quale offre supporto a imprese e individui nel navigare il complesso mondo degli investimenti e del trading.

La sua expertise si estende anche al vivace settore delle criptovalute, dove esplora l'intersezione tra trading tradizionale e tecnologie emergenti come la Blockchain. Giuliana collabora attivamente con diversi studi professionali ed è una figura di spicco in numerose iniziative legate a Fintech, Blockchain, nonché in vari incubatori e acceleratori di impresa.

Giuliana ha una passione per l'attualità, cosa che le permette di fornire ai lettori analisi puntuali e aggiornate sulle ultime novità del settore. Con una comunicazione chiara e precisa, mira a rendere il mondo del trading e degli investimenti comprensibile e accessibile a tutti, sia che si tratti di principianti o di investitori esperti.

All'interno del team gestisce con passione e dedizione il ramo relativo alle news, sia crypto che di finanza classica.