Il mercato delle crypto ha subito un forte urto negli ultimi giorni. Non solo FTX ma anche altre società hanno comunicato delle importanti modifiche alle loro funzionalità: si parla di prelievi sospesi e interruzioni dei rimborsi sui prestiti.
Quali sono le piattaforme coinvolte? Ci sono altre aziende che rischiano il fallimento? Scopriamolo nelle prossime righe.
Le piattaforme contagiate dal crollo di FTX
Uno dei portali che ha subito le maggiori conseguenze negative è senza dubbio Genesis, il quale ha sospeso i rimborsi dei prestiti, così come rivelato sul loro account Twitter. Secondo quanto si può leggere dal sito della società, alla fine del terzo trimestre del 2022, Genesis aveva un totale di 2,8 miliardi di dollari di prestiti attivi.
Our #1 priority is to serve our clients and preserve their assets. Therefore, in consultation with our professional financial advisors and counsel, we have taken the difficult decision to temporarily suspend redemptions and new loan originations in the lending business.
— Genesis (@GenesisTrading) November 16, 2022
Attualmente, la società sta cercando una soluzione, anche trovando una nuova fonte di liquidità. Genesis possiede anche CoinDesk, il primo sito web a segnalare il carente stato di salute di FTX. Ciò è avvenuto tramite l’analisi del bilancio di Alameda Research, una società commerciale fondata da Sam Bankman-Fried, che sosteneva che miliardi di dollari di attività di Alameda fossero proprio legati al token FTX.
Destino vuole che Genesis ha circa 175 milioni di dollari in asset bloccati sull’exchange fallito. Successivamente, per poter rafforzare la situazione in bilancio, DCG ha fornito liquidità a Genesis per 140 milioni di dollari.
Anche Gemini ha annunciato che i prelievi sono stati attualmente sospesi. Tuttavia, ci sono altre funzionalità della piattaforma che sono rimaste inalterate, come lo staking bitcoin e su altre crypto, che fa parte della sezione Grow, distinta da quella Earn.
Peggio ancora sta andando a un’altra società, a quanto pare BlockFi è ai titoli di coda. L’istituto ha sospeso i prelievi già dalla scorsa settimana a causa dei problemi di liquidità registrati da FTX. In un recente aggiornamento fornito da Bloomberg, BlockFi sta preparando un’istanza di fallimento da presentare entro pochi giorni.
Infine, notizia di ieri, anche la piattaforma di crypto lending come Salt ha deciso di sospendere i depositi e i prelievi. Secondo quanto riportato da Shawn Owen, la debacle di FTX ha avuto un duro impatto anche sull’attività di Salt.
@SALTLending has a viable business model. We are working directly with our customers and investors on a plan that will allow us to safely resume normal business operations. We will be in contact as much as possible publicly on twitter, but we must first prioritize and focus.
— Shawn Owen (@Shawn_OwenJ) November 16, 2022
Finché Salt non sarà in grado di capire quale sia l’entità delle conseguenze negative, la piattaforma non consentirà a nessun utente di effettuare depositi e prelievi. In ogni caso, sembra che la società sia a lavoro con i suoi partner per garantire un iter quanto più trasparente possibile.
Alternative per investire: cosa scegliere?
Il crollo di FTX è stato davvero un fulmine a ciel sereno per tutto il settore crypto, causando il fallimento di uno dei più importanti exchange di valute digitali al mondo. Dopo questo avvenimento, la questione relativa alla sicurezza è sempre più importante per evitare situazioni analoghe che potrebbero portare sul lastrico milioni di investitori.
Un’alternativa a tua disposizione è senza dubbio la piattaforma di Dash 2 Trade, un portale di trading intelligence di prim’ordine che consentirà a tutti di trovare delle opportunità sicure per guadagnare. E al tempo stesso di evitare situazioni potenzialmente pericolose per i tuoi capitali.
Attualmente, D2T, il token nativo della piattaforma, è in fase di prevendita. Un’occasione unica per poter investire su un token a basso prezzo che potrebbe essere una delle prevendite crypto più promettenti del 2023.
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