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La Fed avvisa: niente tagli ai tassi nel 2023. Di quanto saliranno?

Nessuno dei funzionari della Federal Reserve ritiene opportuno iniziare a tagliare i tassi nel 2023. Anzi, c’è timore che l’allentamento delle condizioni finanziarie possa vanificare gli sforzi della banca centrale per ridurre l’inflazione.

Questo è quanto emerso ieri dalla pubblicazione dei verbali relativi alla riunione della Fed di tre settimane fa, dove i funzionari hanno accolto con piacere i dati relativi all’inflazione di ottobre (in calo).

I funzionari hanno suggerito che la pressione sui prezzi potrebbero rivelarsi più persistente del previsto, osservando che il mercato del lavoro è rimasto forte. Diversi partecipanti hanno fatto notare che la proiezione di un picco dei tassi al 5,1%, al di sopra delle aspettative del mercato, sottolinea l’impegno della Fed a ridurre l’inflazione.

Lo stock market non sembra dare segnali di ripresa per adesso, quando si potrà tornare a comprare Azioni?

Di quanto saliranno i tassi nel 2023?

La principale domanda che si fanno gli investitori è: a quale ritmo la Fed alzerà i tassi nelle future riunioni? Dopo aver rallentato a 50 punti base a dicembre, i verbali rivelano che i funzionari baseranno le decisioni sui futuri aumenti dei tassi sui dati di inflazione e crescita economica.

Insomma, il comitato prenderà le decisioni riunione per riunione, almeno finché i dati non mostrino con certezza che l’inflazione stia scendendo verso il 2%.

Aumento dei tassi Fed nel 2022

La Fed ha alzato i tassi di 50 punti base a metà dicembre fino a un intervallo compreso tra il 4,25% e il 4,5%, il livello più alto dal 2007. Ciò ha segnato un rallentamento rispetto alla serie di quattro aumenti dei tassi da 75 punti base tra giugno e novembre. In ogni caso si tratta della serie più aggressiva dagli anni ’80.

Una politica che non ha fatto proprio bene ai mercati nel 2022, soprattutto quello azionario e quello delle criptovalute, che hanno registrato le perdite maggiori.

La prossima riunione della Fed è prevista per fine gennaio, ci si potrebbe aspettare un aumento da 25 punti base. Mentre si potrebbero vedere dei rallentamenti nelle prossime riunioni prima dell’estate, con aumenti da 25 punti base o che la Fed scelga di mantenerli inalterati.

Le Borse USA reagiscono positivamente

Burns McKinney

L’S&P 500 ha chiuso in rialzo mercoledì, ma al di sotto del picco della sessione, dopo la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve.

Anche se i funzionari hanno espresso l’intenzione di continuare nella politica aggressiva, i mercati hanno preso positivamente il segnale che la Fed stesse almeno considerando di allentare le sue manovre restrittive.

“Il mercato è come un bambino che chiede un gelato. I genitori dicono ‘no’, ma il mercato continua a chiedere perché i genitori hanno ceduto in passato”, ha affermato Burns McKinney di NFJ Investment Group. “Il mercato pensa ancora che arriverà il gelato, ma non così presto come pensava prima”.

  • Il Dow Jones Industrial Average è salito di 133,4 punti, o dello 0,4%, a 33.269,77.
  • Lo S&P 500 ha guadagnato 28,83 punti, ovvero lo 0,75%, a 3.852,97.
  • Il Nasdaq Composite ha aggiunto 71,78 punti, o lo 0,69%, a 10.458,76.

Il settore bancario, che beneficia di tassi più elevati, ha ridotto i guadagni ma ha comunque chiuso in rialzo dell’1,9%. Il settore energetico è stato il più debole degli 11 principali settori industriali di S&P, chiudendo in rialzo dello 0,06%, mentre il settore immobiliare è stato il più forte, chiudendo in rialzo del 2,3%, seguito dal guadagno dell’1,7% dei materiali.

Quali prospettive per l’economia?

Gli operatori di mercato danno ora una probabilità del 68,8% per un aumento dei tassi da 25 punti base a febbraio, ma vedono ancora un picco dei tassi appena sotto il 5% entro giugno.

La recente crescita economica è stata più forte di quanto previsto in precedenza, ha affermato il personale della Fed, e di conseguenza non si prevede che la produzione economica rallenti a un ritmo inferiore al trend, ne che la disoccupazione aumenti al di sopra del suo “tasso naturale” fino a verso la fine del 2024.

Le prospettive economiche presentate dal personale della Fed durante la riunione del mese scorso hanno suggerito che la battaglia per abbassare i prezzi potrebbe durare più a lungo del previsto.

Tuttavia, per alcuni politici i rischi per la crescita erano diventati più pressanti, visto che anche il personale della Fed suggeriva che una recessione nel corso del prossimo anno (in riferimento al 2023) fosse una alternativa plausibile.

Molti partecipanti hanno sottolineato che la Fed, dopo un anno in cui ha inasprito la politica monetaria al ritmo più veloce dagli anni ’80, ora deve bilanciare la sua lotta contro l’inflazione piuttosto che esagerare con una politica che potrebbe finire per essere più restrittiva del necessario.

Forse sarebbe il caso di rallentare il ritmo di aumento dei tassi per valutare meglio i progressi dell’economia nel 2023. Agli investitori non resta che vendere allo scoperto, puntando al ribasso, o fare investimenti contro l’inflazione per proteggere i propri capitali.

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Giuliana Morelli

Giuliana Morelli

Dr.ssa Giuliana Morelli, con una Laurea Magistrale in Economia e Management, ha maturato una solida esperienza nel settore finanziario ed economico durante gli anni di lavoro come consulente aziendale. Nel 2010, ha intrapreso una nuova avventura fondando la sua società di consulenza, attraverso la quale offre supporto a imprese e individui nel navigare il complesso mondo degli investimenti e del trading.

La sua expertise si estende anche al vivace settore delle criptovalute, dove esplora l'intersezione tra trading tradizionale e tecnologie emergenti come la Blockchain. Giuliana collabora attivamente con diversi studi professionali ed è una figura di spicco in numerose iniziative legate a Fintech, Blockchain, nonché in vari incubatori e acceleratori di impresa.

Giuliana ha una passione per l'attualità, cosa che le permette di fornire ai lettori analisi puntuali e aggiornate sulle ultime novità del settore. Con una comunicazione chiara e precisa, mira a rendere il mondo del trading e degli investimenti comprensibile e accessibile a tutti, sia che si tratti di principianti o di investitori esperti.

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