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La Fed affossa le Crypto. Come l’Economia Mondiale influisce su BTC?

Sandra Giuliano

L’ennesimo rialzo dei tassi di interesse ha portato ulteriori complicazioni su tutti i mercati e, in particolare, su quelli delle criptovalute. Si tratta di un evento che ha prodotto, nelle prime ore del suo annuncio, gravi situazioni di volatilità che in un secondo momento sono rientrate.

Tuttavia, per Bitcoin e per gli altri asset di rischio continuerà ad esserci una certa tensione dettata da una serie di situazioni a livello macroeconomico.

Infatti, non è stato solamente il rialzo dei tassi di interesse a spaventare i mercati, ma il piano della FED di procedere con rialzi di almeno 100 bps nelle prossime due sedute. Si tratta di una situazione che è dettata da un’inflazione che non ne vuole sapere di tornare giù.

Tuttavia, gli investitori audaci potrebbero cogliere questa situazione per comprare criptovalute promettenti a basso prezzo e sfruttare il momento di flessione del mercato per accumulare in vista dei futuri rialzi.

L’inflazione è il nemico della FED e di Bitcoin

Jerome Powell

Jerome Powell è stato piuttosto chiaro e ha abbandonato i tentennamenti che avevano caratterizzato l’operato della Fed. Secondo Powell, infatti, il nemico numero uno da sconfiggere è quello dell’inflazione, anche se lo scontro dovesse costare migliaia di posti di lavoro negli USA. Infatti, l’inflazione alta non può configurarsi come la normalità in quanto porterebbe disastri nel medio e nel lungo periodo, secondo il presidente della Fed.

In ogni caso, i dati sull’occupazione USA continuano ad essere forti e ciò si traduce in centinaia di migliaia di posti di lavoro sacrificabili. Questo è l’atteggiamento che Powell vorrebbe applicare a meno che le pressioni politiche non lo spingano verso comportamenti più tranquilli in vista delle elezioni di midterms.

Sempre Powell sembra essere meno convinto della possibilità che possa esserci un “atterraggio morbido“. Per capirlo, si potrebbe guardare l’andamento dei mercati che delinea una situazione non così tranquilla per Bitcoin & co. 

Infatti, anche se gli asset di rischio hanno registrato delle perdite spaventose, se sembra che abbiano trovato un punto di bottom proprio in questi giorni.

Il resto del mondo non se la passa meglio 

In questa situazione, una buona notizia c’è: l’andamento della maggior parte dei mercati dipenderà dalla situazione in USA, almeno a livello finanziario. La cattiva notizia è che la situazione nel resto del mondo è ancora peggiore rispetto a quella negli Stati Uniti.

In Europa, ad esempio, la crisi energetica si sta facendo sentire sempre di più. Il mondo industriale sta per conoscere un inverno all’insegna della scarsità di energia e dei costi folli. I cittadini, invece, saranno destinati a fare grossi sacrifici in casa.

In tutto questo, la BCE si dimostra particolarmente aggressiva con i tassi di interesse, ma non ha molto spazio di manovra. Ciò avviene in un contesto in cui l’inflazione galoppa, anche a causa dell’incremento dei costi energetici. 

In Giappone, invece, la Bank of Japan non ha provveduto ad alcun rialzo dei tassi di interesse. Tuttavia, un paese che è in stagnazione da più di due decenni non fa dormire sonni tranquilli agli investitori. Si tratta di una situazione da monitorare perché dal Giappone dipende una grande fetta dell’economia mondiale.

La Svizzera adotta una politica proattiva con un rialzo di 75 punti base che ha portato il tasso di riferimento in positivo. A ciò si aggiungono anche operazioni di mercato per tutelare il valore del franco svizzero. 

La Cina, invece, sembra essere il paese con maggiore spazio di manovra e sta seguendo una strada tutta sua. Nel resto del mondo, infine, ci sono paesi come lo Sri Lanka che hanno perso le redini della propria economia mentre altri sono da monitorare costantemente per la loro tenuta di diversi debiti pubblici.

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Ci sono buone notizie? 

Nonostante il quadro sia piuttosto nero, ci sono degli ottimisti che valutano dei risvolti positivi. Ad esempio, alcuni ritengono che diversi mercati abbiano già scontato tutte queste situazioni. Quindi, da questo momento in poi potremmo conoscere dei trend rialzisti.

In ogni caso, la diminuzione di prezzo di Bitcoin e delle altre crypto sta facendo la fortuna di tanti investitori che proseguono il loro piano di accumulo e potrebbe essere un bene per tutto il mercato. Per il resto, bisogna vedere cosa deciderà di fare la FED e capire in che direzione andrà l’economia mondiale.

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Sandra Giuliano

Sandra Giuliano

Sandra Giuliano è un'esperta di trading con una formazione solida in economia, acquisita presso l'Università Bocconi di Milano nel 2008.

Con una carriera che spazia dal trading su asset tradizionali fino all'esplorazione delle nuove tecnologie digitali, Laura unisce la teoria economica con una pratica consapevole e informata del mercato.

Dal 2013, collabora con Finaria, condividendo con passione la sua vasta conoscenza e le esperienze personali e professionali nel campo del trading e delle ultime tecnologie.

Il suo obiettivo è fornire ai lettori una comprensione chiara e diretta delle dinamiche attuali in questi settori, aiutandoli a navigare con sicurezza nel mondo degli investimenti.

La sua expertise non solo offre una prospettiva preziosa su come operare efficacemente nei mercati finanziari, ma anche su come gestire saggiamente le finanze personali e quali tool utilizzare.