Il crollo di UST e Terra ha scosso tutto il settore delle criptovalute, non solo delle stablecoin. Tuttavia, gli altri protagonisti della scena non vogliono assolutamente che gli investitori pensino che i loro progetti sono fatti della stessa pasta. Quindi, non tutte le stablecoin sono uguali?
La faccenda che riguarda Terra ha davvero dell’incredibile. In pochi giorni, una delle coin più famose ha perso il 99% del suo valore passando da circa 85 $ a quota 0,0002276 $. Un bagno di sangue per tutti coloro i quali avessero puntato su Terra in questi mesi, e che ha determinato il delisting da piattaforme come Crypto.com e Binance.
Vediamo come hanno reagito i CEO delle altre stablecoin e qual è l’argomento caldo di questi giorni.
Tether, USDC e Tron non ci stanno
La disfatta di Terra potrebbe sottolineare che le stablecoin, non sono affatto stabili. Ciò detto, Dan Disparte, CEO di Circle, vuole che si sappia che le stablecoin non sono tutte uguali.
Circle è la realtà che è dietro a USDC, la seconda stablecoin più grande al mondo, con una capitalizzazione di mercato che supera i 50 miliardi di dollari. Durante il bagno di sangue di terra, USDC è riuscita a mantenere il valore di 1 $ in quanto, a differenza di UST, USDC è completamente garantita da una riserva di capitale in dollari USA.
In un’intervista, Disparte ha affermato che è fondamentale che la community appassionata di criptovalute faccia distinzione tra le stablecoin garantite da asset e le stablecoin algoritmiche. Questa distinzione potrebbero essere comprese da chi conosce le criptovalute, invece, potrebbe non essere chiara per chi si occupa di regolamentazione.
Secondo Disparte, infatti: “il termine stablecoin ha probabilmente fatto il suo corso. Merita una discussione, le stablecoin algoritmiche appartengono anche alla classe di asset soggetti alle normative esistenti? Fanno parte del perimetro che tocca i consumatori e i pagamenti reali?”
Tuttavia, anche le stablecoin garantite dagli asset hanno delle loro controversie. Ad esempio, Tether è stata criticata per aver prestato denaro alla sua consociata Bitfinex senza informare i suoi investitori.
Stablecoin.. solo di nome?
Ma USDC non è il solo progetto che ha deciso di prendere le distanze da UST e da Terra. Anche Tether, il più grande progetto di stablecoin, prende le distanze da quanto successo.
Anche in questo caso, è lo stesso CEO di Tether Paolo Ardoino a intervenire sull’argomento dicendo: “Ci piacerebbe vedere una categorizzazione delle stablecoin, dove ci siano ovviamente le stablecoin centralizzate, e Tether è la più grande, e le stablecoin algoritmiche. Credo che sia davvero importante che la protezione del cliente abbia una sorta di linee guida”.
Il CEO di un progetto che sta andando molto bene nelle ultime settimane, Justin Sun di Tron, ha voluto precisare come la sua nuova stablecoin algoritmica (USDD) sia diversa da UST. Soprattutto, ha spiegato il loro piano per evitare attacchi simili a quello subito da LUNA e UST: faranno in modo da mantenere il marketcap basso, rispetto a quello di Tron, in modo da riuscire sempre a compensare eventuali squilibri.
Infine, anche Fernardo Martinelli, CEO di Balancer Labs, ha affermato che non si può dire in senso assoluto che una stablecoin algoritmica non sia ben progettata e sia priva di contenuto. Anche in questo caso, sarebbe necessario effettuare una distinzione e capire quali sono i progetti seri su cui puntare e quali no.
Da parte nostra, consigliamo sempre di diversificare gli investimenti, anche quando si tratta di stablecoin. Aprendo account su diverse piattaforme e usando diversi wallet, anche per proteggersi da eventuali attacchi hacker o tentativi di phishing.
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