Si tratta senza dubbio di un momento storico molto importante per l’economia europea e di tutto il mondo. Dopo aver superato la pandemia da Coronavirus, la cabina di regia dell’UE deve prendere decisioni importanti su una serie di tematiche che potrebbero impattare sulla vita dei cittadini europei.
A capo di tutto c’è Christine Lagarde, presidente della BCE, le cui scelte riguardano tre tematiche: euro digitale, tassi di interesse e inflazione. L’euro digitale è una iniziativa che ha già degli aspetti concreti e che, per certi versi, rappresenta la risposta ad una continua diffusione delle criptovalute in tutto il mondo. Invece, il potenziale intervento sui tassi di interesse potrebbe minare la crescita economica che i paesi di tutta Europa, inclusa l’Italia, stanno cercando di ottenere dopo aver superato a fatica la pandemia da Coronavirus.
Le decisioni sono incerte e ancora oggi la BCE non ha tracciato delle linee guida chiare e inequivocabili. Vediamo quali sono le ultime novità sui tassi di interesse BCE e come ha deciso di confrontarsi con le sfide economiche che l’Europa sta vivendo.
Tassi di interesse e inflazione: cosa succede?
Probabilmente la politica monetaria europea non subirà un cambio di passo nei prossimi mesi, e ciò significa che i risparmiatori dovrebbero pensare a fare degli investimenti contro l’inflazione per proteggere il proprio capitale. Christine Lagarde aveva fatto intendere che ci sarebbe stato un intervento da parte dell’UE per aumentare i tassi di interesse, ma c’è stato un dietro front.
Infatti, sembrerebbe che questi interventi non possano risolvere i problemi che affliggono i tempi moderni, come i rincari energetici. L’inflazione è attualmente al 5,2%, e tornerà a livelli governabili nel momento in cui si risolveranno tutte le attuali tensioni politiche e si troverà una soluzione ai colli di bottiglia legati alla catena degli approvvigionamenti.
Nonostante alcune situazioni delicate, l’economia europea non è surriscaldata come quella negli States. Infatti, gli americani dovrebbero aspettarsi che la FED applicherà ben 7 rialzi dei tassi di interesse in tutto il 2022.
Euro digitale: la BCE segue la FED?
Di recente c’era stato l’annuncio della FED nel considerare una regolamentazione per le stablecoin e, forse, all’introduzione di un dollaro digitale. A differenza dell’aumento dei tassi di interesse, che in USA avverrà fin da marzo, su questo argomento la BCE sembra della stessa idea del Tesoro americano.
Secondo quanto riferito da Christine Lagarde, l’euro digitale è un’ipotesi più che concreta. Infatti, sarà una valuta digitale che non andrà a sostituire il contante ma ad integrarlo, consentendo ai cittadini di avere un’ulteriore scelta su come pagare, contribuendo all’inclusione.
La Lagarde ha parlato di questa eventualità durante la sessione plenaria del Parlamento europeo in occasione del 20° anniversario dell’introduzione delle banconote e delle monete in euro.
Secondo il presidente della BCE: “Analizzeremo presto come l’euro digitale potrebbe essere un mezzo di pagamento conveniente e gratuito, consentendo alle persone di pagare ovunque nell’area dell’euro con denaro digitale privo di rischi, anche quando si effettuano pagamenti online. Una volta conclusa la fase istruttoria, decideremo se iniziare o meno a sviluppare un euro digitale. Quindi creeremo e testeremo possibili soluzioni, lavorando insieme a banche e aziende che potrebbero fornire la tecnologia e i servizi di pagamento”.
Invece, secondo quanto riportato sul sito della BCE: “L’euro digitale sarebbe ancora un euro: come le banconote ma digitale. Sarebbe una forma di moneta elettronica emessa dall’Eurosistema (la Bce e le banche centrali nazionali) e accessibile a tutti i cittadini e le imprese”.
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