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BCE e BOE intervengono sui tassi? Ecco cosa è successo

Anche in Europa inizia la lotta contro l’inflazione, ieri BCE e Banca d’Inghilterra hanno deciso di comunicare le loro decisioni in materia di tassi di interessi anticipando, per certi versi, anche l’intervento già annunciato per Marzo dalla FED negli Stati Uniti. 

Quali sono state le sensazioni a caldo e quali sono gli interventi che le due istituzioni hanno intenzione di portare avanti? Abbiamo cercato di racchiudere tutte le informazioni utili nelle prossime righe. Vediamo come si stanno muovendo la Banca Centrale Europea e la Banca d’Inghilterra in questi giorni e perché i due enti economici hanno deciso di affrontare il 2022 prendendo direzioni completamente opposte. 

Bank of England alza i tassi di interesse

La Banca d’Inghilterra ha deciso di aumentare il tasso di interesse bancario di 25 punti base raggiungendo quota 0,50%. Tuttavia, la scelta non è stata unanime da parte del comitato, infatti, 4 membri avevano deciso per un aumento di 50 punti base, mentre gli altri 5 hanno privilegiato una modifica di 25 punti, incluso il governatore Andrew Bailey. 

Questo intervento è stato effettuato alla luce del fatto che Bank of England ha rivisto al rialzo le sue stime sull’aumento dell’inflazione, cresciuta di più rispetto a quanto previsto. 

La stessa Banca ha affermato che: “L’inflazione CPI a dodici mesi è aumentata dal 5,1% di novembre al 5,4% di dicembre, quasi 1 punto percentuale in più rispetto a quanto previsto al momento del rapporto di novembre. L’inflazione dovrebbe aumentare ulteriormente nei prossimi mesi, vicina al 6% tra febbraio e marzo, prima di raggiungere un picco di circa il 7% ad aprile”.

La scelta da parte di Bank of England ha causato delle conseguenze sui mercati e, in particolare, sulla sterlina. Infatti, chi fa investimenti Forex ha visto la coppia di valute EUR/GBP salire sopra 0,84 mentre il cambio GPB/USB è tornato sotto quota 1,36.

La reazione del cambio GBP/EUR

Inoltre, è probabile che ci possano essere anche ulteriori inasprimenti da parte della Banca d’Inghilterra nei prossimi mesi. In ogni caso, c’è da registrare un aumento del rendimento dei titoli di stato decennali del Regno Unito che passa all’1,38%.

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La BCE frena 

La BCE, invece, ha deciso di andare controcorrente e non seguire le scelte che sono state fatte a Londra. Infatti, dopo l’aumento dei tassi deciso alla Bank of England, la BCE ha confermato che ci sarà la fine del pandemic emergency purchase programme (PEPP) a marzo e poi i tassi di interesse rimarranno invariati.

Nel comunicato della BCE si legge che: “gli acquisti nell’ambito del PEPP verranno condotti ad un ritmo inferiore rispetto al trimestre precedente, e si interromperanno alla fine di marzo 2022. Mentre gli acquisti netti mensili nel quadro del PAA saranno pari a 40 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2022 e a 30 miliardi nel terzo trimestre”.

Quindi, i tassi di interesse rimarranno fermi tra lo 0% e -0,5%. Tuttavia, secondo la BCE questa politica potrebbe comportare un periodo transitorio di aumento dell’inflazione. In ogni caso, è attesa la conferenza stampa di Christine Lagarde che spiegherà nel dettaglio il percorso tracciato da parte della BCE nei prossimi mesi. 

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Francesco Dallari

Francesco Dallari

Laureato in “Strategie di Impresa e Management”, non potendone più di studiare mi sono detto: e se applicassi le mie conoscenze per aiutare le imprese ad acquisire nuovi clienti? Detto, fatto. Appassionato di musica (adoro i Beatles) e di criptovalute, nel tempo libero leggo libri sul Marketing e Finanza.