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I trader lungimiranti approfittano del calo dei prezzi: Bitcoin ed Ether in crescita del 3%

Nella giornata di oggi, martedì 6, Bitcoin ed Ether hanno registrato una modesta ripresa dopo il violento crash causato dall’ondata di panico che ha travolto il mercato.

Bitcoin è salito del 4,6%, scambiato a circa $55.988 nelle prime ore di contrattazione, ma resta in calo del 16% in una settimana. Lo stesso vale per Ether che guadagna il 4,4%, raggiungendo i $2.526, pur in calo del 24% in una settimana.

Gli analisti ritengono che l’attuale aumento dei prezzi dimostra la prontezza degli investitori nell’approfittare del recente calo del prezzo delle principali crypto. Tuttavia, il sentimento complessivo di mercato rimane cauto poiché si teme che si possa innescare una brusca liquidazione delle posizioni crypto.

Bitcoin ed Ether attraversano la turbolenza di mercato, in Giappone il Nikkei si riprende

Il recente calo delle criptovalute si allinea a una più generale crisi degli asset ad alto rischio iniziata negli ultimi tre giorni. Secondo i dati di Coinglass, solo lunedì si sono registrate liquidazioni per circa 1,1 miliardi di dollari. Questo dato rappresenta uno dei livelli più alti di liquidazioni da inizio marzo di quest’anno.

Il cambiamento è iniziato quando la Banca del Giappone ha deciso di attuare un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base, il più alto dal 2008, solo pochi mesi dopo aver spostato i tassi di interesse fuori dalla zona negativa. Questo significativo aggiustamento ha portato a un’importante liquidazione del carry trade dello Yen, influenzando la liquidità globale.

Nonostante abbia subito la sua più grande perdita in un solo giorno dal crollo del Black Monday del 1987 il giorno prima, il Nikkei 225 e gli indici Topix del Giappone hanno registrato una forte ripresa, guadagnando oltre il 10% martedì.

Gli investitori si preparano a un “atterraggio duro” mentre il mercato del lavoro statunitense sottoperforma

I dati sui posti di lavoro effettivi negli Stati Uniti è apparso più debole del previsto. La brutta notizia ha ulteriormente esacerbato l’ansia degli investitori.

La crescita dell’occupazione ben al di sotto delle previsioni e la disoccupazione in aumento, il sentimento di mercato è cambiato drasticamente.

Le aspettative che avvenga un significativo taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve a settembre sono raddoppiate. Di riflesso, sono cresciuti i timori da parte del mercato azionario nei confronti di ulteriori risvolti negativi. Le paure di una potenziale recessione negli Stati Uniti, o “atterraggio duro”, si sono intensificate, facendo scendere i principali indici.

John Glover, chief investment officer di Leon, ha commentato:

“I mercati azionari globali stanno vendendo, i rendimenti obbligazionari stanno crollando e, di conseguenza, abbiamo visto grandi deflussi negli ETF di BTC ed ETH poiché l’appetito per il rischio è stato ridimensionato. Quando il mercato ha l’impressione che la Fed non sia pronta a tagliare i tassi, i prezzi degli asset ad alto rischio globali tendono a svalutarsi piuttosto bruscamente poiché le preoccupazioni per una recessione iniziano a emergere.”

Solo il tempo dirà se questa situazione si consoliderà o se si tratta solo di un momento passeggero. Per il momento la pressione ribassista sui prezzi di tutti gli asset ad alto rischio, crypto comprese, non accenna a ridursi.

Limitare le perdite puntando agli asset ancora fuori dal mercato

Nonostante il massacro per i trader in tutto il mondo, vale sempre il vecchio detto nel mondo delle criptovalute: Quando gli altri sono spaventati, è il momento di essere avidi.

E il token Pepe Unchained potrebbe rivelarsi una buona occasione per mostrare tutta la propria avidità. Il potenziale esplosivo non manca, durante la prevendita in corso ha già raccolto oltre $7,3 milioni, un risultato notevole per una crypto presale così recente.

Questo nuovo arrivato nel mondo delle meme coin sta facendo notizia grazie al suo piano ambizioso per salvare un ecosistema dal crollo del progetto originario Pepe.

Per liberare Pepe dalle sue catene, le costose e lente operazioni su Ethereum, dato che PEPE è un token con standard ERC-20, Pepe Unchained propone una nuova versione della famosa crypto a tema rana su una propria blockchain layer-2, interamente dedicata e indipendente.

L’idea è creare la destinazione finale per gli sviluppatori di token a tema rana in tutto il settore crypto su una blockchain a basso costo, ad alta velocità, alimentata dai meme.

In questa prospettiva, il passaggio verso un ecosistema layer-2 può essere visto come un riflesso del successo del lancio di Shibarium di Shiba Inu, quindi non bisogna sottovalutare questo sforzo monumentale.

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Laura Di Maria

Laura Di Maria

Laura scrive per il web dal 2006 e dal 2015 lo fa come professionista. Nel 2019 ha scoperto il mondo delle criptovalute e la blockchain ed è stato amore a prima vista. Da allora non ha più smesso di occuparsi di questo settore. Ha scritto oltre 600 articoli su finanza, crypto e Web3 per alcune testate online, per esempio cryptorobin.it e il suo canale YouTube, o per Financer.com, collaborando con vari progetti italiani e internazionali prima di approdare a Cryptonews Italia. Si interessa di digital marketing e intelligenza artificiale, ha due figli e cerca, senza successo, di estendere la durata delle giornata oltre le canoniche 24 ore. La trovi su Linkedin e Telegram.