Arriva il primo vero momento di difficoltà del 2024 anche per Ethereum e Cardano, due criptovalute reduci da un 2023 estremamente positive e che vengono chiamate in questi primi mesi del nuovo anno a confermare la solida crescita dimostrata in precedenza.
Tuttavia, il caso non sembrerebbe essere questo alla luce di quanto emerso proprio nelle ultime ore, con ETH e ADA che hanno subito dei profondi scossoni capaci di influenzarne il percorso nel medio-breve termine.
Difficile che si tratti dell’inizio della fine per queste criptovalute su cui investire, che restano due punti fermi dell’intero ecosistema crypto globale, ma sicuramente si tratta di evoluzioni che conviene tenere bene a mente nel momento in cui si decide di investire nel settore.
Liquidati oltre 1 miliardo di dollari in ETH
Lo scorso 26 gennaio, alcuni siti di analisi blockchain avevano riportato la notizia di una transazione da circa un miliardo di dollari avvenuta su diversi exchange rinomati. Celsius, una delle più note piattaforme di credit-protocol al mondo, ha infatti provveduto a trasferire quasi mezzo milione di token ETH presso alcuni exchange, provvedendo a liquidarli.
In totale, sono state tre le transazioni operate da Celsius com ETH, la prima diretta verso Coinbase. Celsius ha inviato a Coinbase Prime 297.454 Ethereum (ETH) per un valore di 656,5 milioni di dollari e 146.507 per un valore di 333,0 milioni di dollari. Allo stesso tempo, la società ha trasferito 7.800 Ethereum (ETH) per un valore stimato di 17,2 milioni di dollari a Falcon X e Coinbase.
Nonostante l’enorme liquidazione, va comunque sottolineano come Celsius detenga ancora circa 63.000 token ETH, per un valore complessivo vicino ai 140 milioni di dollari. Alla notizia della vendita, il valore commerciale di ETH è nettamente diminuito, passando da 2.457 dollari il 22 gennaio a 2.273 dollari il 27 gennaio, un calo del 7,50%.
Il calo repentino ha portato molti investitori a rivedere le proprie posizioni e optare per la vendita di ETH. L’effetto di questa corsa alla liquidazione, stimano gli esperti, potrebbe portare ad un calo del valore fino al -12%, portando ETH a circa 2.000 dollari.
Le balene abbandonano Cardano
Ma non è solo Ethereum a vivere un momento di particolare difficoltà: nelle ultime ore anche Cardano è stato oggetto di alcuni forti scossoni che ne hanno minato la posizione internazionale. ADA infatti negli ultimi giorni ha registrato un certo calo di valore dovuto all’abbandono del progetto da parte di un gran numero di balene.
Le analisi sui grafici di attività in rete segnalano infatti come Cardano (ADA) è sceso del 2,80%, da 0,50$ a 0,49$ tra il 22 e il 27 gennaio. Gli esperti ritengono che questo calo continuerà e si aspettano che l’ADA diminuisca dell’8,1% a 0,45 dollari nei prossimi giorni, trainando anche una riduzione dell’attività da parte degli utenti comuni.
Il dato è sorprendentemente in controtendenza rispetto all’esplosione del network Cardano come blockchain. La rete di ADA, secondo le ultime analisi, continua ad ospitare un numero crescente di Smart Contract, godendo di una grande dose di fiducia da parte degli sviluppatori che continuano a basare i propri progetti sulla rete ADA.
Questo secondo dato è per molti versi confortante, perchè permette di sperare in una rapidissima ripresa del token, che potrebbe rimbalzare con un sostanzioso rialzo anche del 10-12% nei prossimi giorni, portando un discreto guadagno a chi decide di puntarvi in questa situazione di calo.
Questa crypto invece continua a crescere, risultati sensazionali
Ai risultati non eccezionali di ETH e ADA degli ultimi giorni, va però aggiunto anche il risvolto positivo della medaglia: negli ultimi tempi infatti sono diversi i progetti di nuova ideazione che stanno facendo molto bene, raccogliendo il sostegno di un numero sempre crescente di esperti e investitori. Il caso forse più noto al momento è quello di Sponge V2.
Erede spirituale del token Sponge uscito ormai circa un anno fa, ad inizio 2023, e capace di fare registrare un aumento di valore di 100x facendo le fortune di un gran numero di investitori, Sponge V2 è attualmente in prevendita e le premesse sembrano ottime per una ripetizione del successo iniziale.
La prevendita di Sponge V2, però, è diversa dalle altre. Invece che recarsi sulla piattaforma e procedere all’acquisto tramite altri token o valute FIAT, il team di sviluppo ha privilegiato una pratica di staking che parta proprio da Sponge V1, una strategia atta ad avvantaggiare i coraggiosi investitori che ancora detengono la prima versione del token.
Basterà recarsi sul sito ufficiale, collegare il proprio wallet e mettere in staking i token V1. Nel corso del tempo previsto dalla presale, i token V1 genereranno diritto a detenere token V2, ovviamente in maniera proporzionale alla quantità originale versate. Attualmente, sono stati messi in staking token V1 per un valore totale di circa 3,5 milioni di dollari, il che è dimostrazione di un fortissimo interesse da parte della community per il progetto.
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