Nella serata di ieri, come ampiamente previsto dagli esperti di settore, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha finalmente dato il via libera agli Exchange-Traded Fund (ETF) legati al Bitcoin. L’approvazione di questo fondamentale strumento finanziario ha fatto eco nei mercati, scatenando un’inaspettata euforia nel settore delle altcoin, con aumenti medi del 10-15%, mentre il Bitcoin stesso è rimasto sorprendentemente saldo.
L’approvazione, tanto attesa quanto celebrata, segna un momento epocale nella storia delle criptovalute. Già da diversi mesi, gli investitori e gli appassionati seguivano con trepidazione le mosse della SEC, pronti a recepire ogni annuncio in merito agli ETF legati al re della cripto: Bitcoin.
Nonostante l’anticipata attesa, l’impatto sulle altcoin è stato notevole e quasi immediato. Aumenti del 10-20% in poche ore hanno caratterizzato il mercato, generando una dinamica di crescita paragonabile ad anni di investimenti sui mercati finanziari tradizionali. Un segnale chiaro che gli investitori hanno accolto con entusiasmo la notizia, dimostrando la crescente fiducia nel settore delle criptovalute.
Questo verdetto positivo della SEC potrebbe segnare una svolta significativa per l’adozione mainstream delle criptovalute. Gli ETF Bitcoin rappresentano una via più accessibile per gli investitori tradizionali per partecipare al mercato delle criptovalute senza dover possedere direttamente le monete digitali.
La speranza è che questa nuova opportunità finanziaria attragga un flusso maggiore di capitali istituzionali e retail verso il settore, contribuendo a consolidare ulteriormente la legittimità delle criptovalute nei mercati globali.
Bitcoin è finalmente legittimato: entra ufficialmente in borsa
Il 10 gennaio, alle 21.50 ora italiana, la Securities and Exchange Commission (SEC), ha fatto un annuncio epocale che potrebbe ridefinire la percezione globale del Bitcoin. In un gesto senza precedenti, la SEC ha dato il via libera contemporaneo alle prime 11 richieste pendenti per l’elenco di Exchange-Traded Fund (ETF) fisici basati sul prezzo spot di Bitcoin.
Questo evento segna un momento storico per la criptovaluta più famosa al mondo, aprendo le porte ufficiali di Wall Street al Bitcoin in una veste più tangibile e mainstream. Sebbene prodotti finanziari legati al Bitcoin siano già presenti nel mercato finanziario statunitense, come i contratti futures approvati nel dicembre 2017, gli ETF fisici differiscono notevolmente, in quanto replicano il prezzo spot della criptovaluta e richiedono agli emittenti di garantire il fondo con il collaterale man mano che cresce la domanda.
È essenziale infatti sottolineare che, mentre Wall Street ha già accolto prodotti finanziari legati al Bitcoin, come i contratti futures già citati, la differenza sostanziale con gli ETF fisici è che questi ultimi comportano l’acquisto effettivo di Bitcoin, aumentando la richiesta e contribuendo a definire il suo prezzo spot in modo più diretto. Questo cambia radicalmente la narrazione associata al Bitcoin, da semplice asset volatile a un’opzione di investimento più tradizionale e tangibile.
La SEC, questa volta, ha richiesto un numero considerevole di documenti agli emittenti, infrangendo gli indugi e aprendo ufficialmente le porte di Wall Street al Bitcoin. Questa nuova dinamica non solo amplia le opzioni di investimento legate alla criptovaluta che esploderanno, ma rappresenta un passo importante verso la sua legittimazione a livello mondiale.
Questi investitori hanno trovato il modo di puntare sugli ETF Bitcoin partendo da meno di 1$
Il mondo degli ETF Bitcoin rischia però, come detto, di lasciare indietro chi non dispone delle capacità economiche e delle tempistiche per saltare subito sul carro. Per questo motivo diversi team di sviluppo negli ultimi mesi hanno studiato diversi metodi per riuscire ad aprire questo mercato anche agli investitori meno navigati. Fra questi, il progetto più interessante è di sicuro Bitcoin ETF (BTCETF).
Comprare Bitcoin ETF (BTCETF) può essere interessante poichè il token sembra distinguersi dagli altri progetti, offrendo un approccio unico e innovativo. L’attenzione degli investitori si è concentrata su criptovalute emergenti, come, appunto BTCETF, poiché queste possono offrire rendimenti più elevati rispetto a progetti più consolidati come il Bitcoin.
Nel caso del BTCETF, la chiave del suo appeal è legata al concetto di burning dei token. Il burn rappresenta il processo di riduzione dell’offerta totale del token, e nel contesto del BTCETF, questo avviene in seguito all’approvazione degli ETF spot su Bitcoin da parte della SEC.
Il processo di burning è progettato per essere vantaggioso per gli investitori, in quanto dovrebbe portare a una graduale diminuzione dell’offerta del token, lasciando in circolazione solo circa il 70% di BTCETF. Questa riduzione dell’offerta può, teoricamente, portare a un aumento del prezzo del token, fornendo un incentivo per gli investitori.
Inoltre, il BTCETF sembra essere più che un semplice strumento di investimento, offrendo servizi come notizie rapide sugli ETF Bitcoin tramite RSS e vantaggi per i detentori attraverso la riduzione dei costi di transazione quando vengono raggiunte pietre miliari dell’ETF spot Bitcoin.
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