Oro e Bitcoin alle stelle: Nuovo picco per il metallo prezioso mentre BTC vola sopra 41.000$

Il fine settimana ha segnato un risultato storico per quelli che vengono considerati i beni rifugio per eccellenza: oro e Bitcoin. Il metallo prezioso sfonda per la prima volta il livello di 2.100$ durante la sessione di oggi lunedì 4 dicembre. Mentre dal 3 dicembre Bitcoin ha iniziato la scalata che l’ha portato a superare i 41.000$ per la prima volta in 19 mesi.

La rapida ascesa di Bitcoin oltre 41.000$

Era da aprile 2022 che Bitcoin non tornava a superare i 41.000$. Lo ha fatto ieri con un progressivo slancio che l’ha portato a superare prima i 40.000$ e poi attestarsi intorno agli attuali 41.582$ con un clamoroso aumento del 5,24% in 24 ore. In un anno Bitcoin guadagna il 145,39%.

Gli analisti si aspettano risultati ancora migliori analizzando l’andamento dei cicli precedenti, specie in concomitanza con gli eventi di halving. Il dimezzamento delle ricompense per i miner di Bitcoin potrebbe essere l’evento scatenante un nuovo rally che porterebbe BTC verso 60.000$ entro il prossimo aprile e 125.000$ entro la fine del 2024.

Si tratta di previsioni Bitcoin che considerano l’andamento del mercato prima e dopo l’halving che potrebbe determinare un incremento prossimo al 200%.

L’effetto ETF di Bitcoin

A guidare l’entusiasmo attuale c’è anche l’ingresso di importanti attori istituzionali nel mercato di Bitcoin con la richiesta di approvazione del primo fondo quotato in borsa collegato direttamente al prezzo spot di Bitcoin spot negli Stati Uniti.

Oggi sono tredici i gestori di fondi che hanno fatto richiesta di approvazione di un ETF direttamente collegato all’andamento del prezzo di BTC. Tra questi si distinguono nomi di spicco come BlackRock e Grayscale e presto la SEC potrebbe esprimersi al riguardo.

Entro il 10 gennaio, secondo gli analisti di Bloomberg, data in cui la Commissione dovrebbe esprimersi riguardo le richieste di Ark Investment e 21Shares, potrebbero ricevere risposta tutte le domande in sospeso.

Il noto giornalista e analista crypto Willy Woo su X, ex Twitter, ha commentato le ultime notizie.

It's very likely we are on the eve of a #Bitcoin spot ETF.

The first commodity ETF was SPDR Gold Trust. It provided a simple way for investors to access gold in their portfolio. When it launched gold went on to an 8 year rally with no single down year between 2005 – 2012. pic.twitter.com/UjAXlSiccW

— Willy Woo (@woonomic) December 4, 2023

“È molto probabile che ci troviamo alla vigilia dell’approvazione di un ETF di Bitcoin” sostiene Willy Woo che ha spiegato cosa ha innescato il rally del prezzo dell’oro. “Il primo ETF sulle materie prime è stato l’SPDR Gold Trust. Ha dato agli investitori un modo semplice per includere l’oro nel loro portafoglio”. Sempre Woo ha ricordato che da quando è stato introdotto il nuovo veicolo di investimento, il prezzo dell’oro è cresciuto senza sosta dal 2005 al 2012.

Il superamento del livello psicologico a 40.000$ rappresenta l’ottimismo del mercato, alimentato forse dalle speranze rivolte alla data del 10 gennaio e della nuova prospettiva normativa generale.

I contraccolpi attesi dopo l’approvazione del primo ETF

Un eccesso di ottimismo, però, non è l’approccio adeguato. Infatti, molti analisti ritengono che dopo l’approvazione del primo ETF di Bitcoin “logica” vuole che il prezzo subisca una correzione.

È di questa opinione James Edwards, analista crypto presso Finder, il quale sostiene che “logicamente” l’approvazione di un ETF Bitcoin spot dovrebbe innescare un evento di sell-off. In concreto, l’effetto è quello che in gergo si definisce “sell-the-news“.

“Buy the rumor, sell the news” è la frase che descrive una situazione tipo molto frequente in ambito finanziario. Così frequente da non rappresentare nemmeno un vero pericolo o vantaggio.

Di solito, infatti, il prezzo di un qualsiasi titolo, che si tratti di un asset finanziario o crypto, sale quando iniziano a circolare notizie o si prevedono eventi positivi. Al contrario, il prezzo di solito scende quando la notizia è confermata o l’evento si verifica.

Secondo Edwards il problema vero è l’eccesso di ottimismo riguardo la partecipazione istituzionale. Già in passato si è fatto notare che esistono altri mercati in cui gli ETF spot di Bitcoin sono realtà, come per esempio il Canada.

Se questo non ha fatto già scattare il rally del prezzo attirando tutti i capitali istituzionali si deve anche al fatto che “l’idea di un acquisto istituzionale diffuso il primo giorno è un po’ troppo ottimistica”, ha spiegato Edwards. Secondo l’analista, infatti è improbabile che i gestori di fondi decidano di attivarsi esattamente nel “momento in cui viene attivato” il nuovo asset per comprare Bitcoin.

Al contrario, è più plausibile credere che potrebbero passare mesi, se non anni, “prima di vedere afflussi veramente rivoluzionari”, ha concluso l’analista.

Questo non vuol dire che la correzione, inevitabile secondo alcuni, sarà così drammatica. Secondo Ryan McMillin, chief investment officer di Merkle Tree, il rischio di correzione per Bitcoin è dietro l’angolo dal momento che non avviene da oltre cento giorni.

Ma è vero anche che il lancio degli ETF spot di Bitcoin sono anche “il lancio di ETF più atteso di sempre” e che qualsiasi sell-off sarà facile da recuperare.