Il crescendo di tensioni sul fronte mediorientale e i timori diffusi di recessione nelle principali economie hanno spinto in alto il prezzo di mercato dell’oro. La principale commodity ha registrato un’impennata notevole nell’ultimo mese.
Fino a oggi il valore dell’oro registra un guadagno superiore al 10%. All’inizio di ottobre il metallo prezioso era scambiato a 1.815$ mentre oggi sfiora i 2.000$ l’oncia, toccando un picco che non si registrava da maggio.
I dati mostrano che il rally potrebbe non essersi concluso e il prezzo sembra pronto a continuare la sua ascesa. Secondo l’analista Mike McGlone, stratega senior di Bloomberg per le materie prime, è possibile che l’oro continui a crescere fino a raggiungere i 3.000$ nel 2024.
In particolare, il guru delle commodity ha spiegato che finora si è registrato il prezzo medio più alto, tra gennaio e ottobre di quest’anno, cioè 1.930$ l’oncia. Le circostanze generali sembrerebbero non favorire questa crescita, visto il continuo apprezzamento del dollaro e la politica monetaria falco degli USA e in Europa, oltre a una ripresa del mercato azionario.
La forza dimostrata dall’oro in un contesto così sfavorevole “potrebbe essere il presagio di un prossimo consolidamento delle fondamenta del metallo”.
Un’ulteriore spinta potrebbe arrivare se si verificassero le previsioni di una probabile recessione per gli Stati Uniti alla fine dell’anno.
McGlone ha scritto: “Il calo del prezzo del rame e metalli industriali è coerente con il freno della crescita globale e le previsioni di Bloomberg Economics sull’inizio di una recessione negli Stati Uniti verso fine anno”.
They May Meet at Three – Copper, S&P 500, Yields –
— Mike McGlone (@mikemcglone11) October 30, 2023
The dollar-per-pound price of #copper, US Treasury 10-year yield and S&P 500 on the same scale may emphasize risks of a US #recession beginning around year-end, as anticipated by Bloomberg Economics. Our bias is with #copper,… pic.twitter.com/g16tiYcv2c
Prospettive per il mercato azionario
Sul fronte azionario, di riflesso, le cose non sembrano andare altrettanto bene specie per gli asset di rischio e i titoli azionari in particolar modo.
Nelle ultime due settimane le azioni americane hanno subito un forte sell-off, innescato dall’aumento dei rendimenti dei Titoli del Tesoro e in risposta all’esacerbarsi delle tensioni geopolitiche.
Secondo l’analista e investitore Puru Saxena, lo S&P 500, in calo di circa il 6% dai suoi recenti picchi, potrebbe subire ulteriori pressioni prima di mettere a segno “un rally di recupero” verso la fine dell’anno.
Ripresa, però, che potrebbe rivelarsi di breve durata. Saxena prevede che il mercato bearish tuttora in corso durerà fino al 2024, quando si ipotizza che il mercato possa raggiungere il suo punto più basso.
Correlazione inversa tra oro e titoli azionari
La correlazione inversa tra l’oro e il mercato azionario è un altro fattore che potrebbe giocare a favore del metallo prezioso. Con le previsioni di una probabile recessione in arrivo, molti investitori potrebbero decidere di ritirare i loro fondi da azioni ad alto rischio e investirli nell’oro.
Questa migrazione di capitale potrebbe incrementare ulteriormente la domanda di oro, spingendo il prezzo verso nuovi massimi. Inoltre, l’eventuale introduzione di nuove sanzioni e tariffe, insieme a un possibile aumento della volatilità del mercato azionario, potrebbe rendere l’oro una scelta ancora più attraente per gli investitori.
Tuttavia, come sempre, gli investitori dovrebbero procedere con cautela, poiché le dinamiche del mercato possono cambiare rapidamente, influenzando così i rendimenti previsti.
In definitiva, l’analisi della performance passata dell’oro e la comprensione delle sue reazioni alle varie condizioni di mercato potrebbe fornire agli investitori una migliore comprensione su come potrebbe comportarsi in futuro, specialmente in confronto alle azioni durante periodi di recessione economica.
Attrattiva dell’oro in tempi di incertezza
Concludendo, possiamo affermare che l’instabilità attuale del mercato finanziario ha portato molti investitori a cercare rifugio in asset rifugio come l’oro. Questo metallo prezioso, noto per la sua capacità di mantenere il valore nel tempo, sembra essere tornato in voga, soprattutto in un periodo in cui l’incertezza regna sovrana.
Infatti, l’oro, essendo una valuta “fisica”, offre una protezione tangibile contro l’inflazione, cosa che monete fiat come il dollaro e l’euro non possono garantire, specialmente in un periodo in cui le banche centrali continuano a stampare moneta per sostenere l’economia.
Questo ciclo inflazionistico, insieme alle crescenti tensioni geopolitiche, potrebbe essere il mix perfetto per spingere l’oro ben oltre le previsioni attuali. Inoltre, la prospettiva di una recessione in arrivo negli Stati Uniti potrebbe spingere ulteriormente gli investitori verso l’oro, come asset rifugio, in previsione di tempi economici difficili.
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