Oggigiorno si parla di Russia solamente per la crescente preoccupazione per una possibile escalation nella guerra di Ucraina. Inoltre, in queste settimane, la Russia è stata soggetta a continue e progressive sanzioni applicate dal blocco Occidentale, che stanno causando importanti ripercussioni dal punto di vista economico soprattutto all’Italia.
Tuttavia, la situazione sembra essere proficua per il settore delle criptovalute in quanto il primo ministro Mikhail Mishustin, insieme al Ministero dello sviluppo economico russo, stanno focalizzando i loro sforzi verso una maggiore regolamentazione delle criptovalute, si sospetta per aggirare le sanzioni applicate a Mosca.
Dopo le indiscrezioni trapelate venerdì scorso, tanti investitori sono corsi a comprare Bitcoin e il prezzo di BTC ha visto un rialzo del 12%. Abbiamo deciso di approfondire la questione nelle prossime righe e capire come le criptovalute possono incidere sull’economia russa.
Le crypto prendono piede in Russia
La Russia deve correre ai ripari e le autorità della superpotenza hanno deciso di muoversi verso l’adozione di un quadro giuridico completo per le criptovalute. Infatti, è proprio il ministero delle finanze russo a farsi promotore di questa legalizzazione dopo aver ottenuto il sostegno di istituzioni finanziarie e funzionari governativi.
A partire da febbraio, infatti, c’è stata la presentazione del disegno di legge “On Digital Currency” per poter colmare alcune lacune normative riguardanti le valute digitali come Bitcoin e affini. Ciò sarebbe un ottima notizia per tutti gli investitori e farebbe schizzare in alto le previsioni sulle criptovalute per il 2022, e segnerebbe una pietra miliare verso l’adozione di massa.
Nella scorsa settimana, il primo ministro Mikhail Mishustin ha affermato che il governo sta esaminando la proposta in maniera dettaglia ma che sarà necessario “integrare un meccanismo per la circolazione delle valute digitali nel sistema finanziario del paese”.
Qual è il prossimo passo?
Mikchail Mishustin ha sottolineato come le questioni inerenti ad una possibile diffusione delle criptovalute in Russia non può escludere l’intervento da parte della Banca di Russia. L’autorità centrale, infatti, dovrebbe valutare la presenza di eventuali rischi in seguito ad una massiccia diffusione delle crypto nel paese.
Ciò tiene conto anche del fatto che l’autorità monetaria aveva proposto un divieto assoluto delle criptovalute sottolineando come potessero rappresentare una forma di rischio per la stabilità finanziaria della Russia e per i cittadini.
La Banca di Russia, quindi, vorrebbe evitare che nel paese si diffondano una serie di attività legate alla criptovaluta come emissione, commercio e mining. Invece, il primo ministro russo ha rivelato di essere pronto a lanciare una regolamentazione anche riguardante il mining di criptovalute.
All’inizio di questa settimana, il disegno di legge proposto da Mikhail Mishustin dovrebbe essere sostenuto anche da parte del Ministero dello Sviluppo Economico russo che vorrebbe portare a compimento l’iniziativa legislativa.
Tuttavia, il dipartimento afferma che le operazioni di mining di bitcoin, i pagamenti in criptovaluta e i requisiti per le realtà che si occuperanno di scambio di criptovalute, necessitano di ulteriori chiarimenti.
Riuscirà la Russia a compiere un significativo passo in avanti sul discorso delle criptovalute? Ciò è strettamente legato alla guerra attualmente in corso? Sono domande legittime di un periodo storico piuttosto complesso che vede le criptovalute come assolute protagoniste della scena economica mondiale.
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