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Cresce il settore del mining di Bitcoin: nei primi mesi del 2025 estratte crypto per 800 milioni di dollari

Giuliana Morelli

Il comparto del mining di Bitcoin ha avviato il 2025 con un’accelerazione che ha superato ogni previsione. Nei primi tre mesi dell’anno, le principali aziende del settore hanno registrato una produzione aggregata pari a circa 800 milioni di dollari in Bitcoin, in un contesto di mercato contraddistinto da prezzi che si sono mantenuti in prossimità dei massimi storici. 

Il crescente interesse verso l’asset digitale e la stabilizzazione delle quotazioni intorno agli 81.600 dollari hanno incentivato l’attività estrattiva, contribuendo a rafforzare ulteriormente la centralità del mining nel più ampio ecosistema crypto. L’espansione è stata trainata in particolare dalle società quotate, che hanno dimostrato una capacità operativa in costante aumento.

Produzione in forte crescita tra le principali società minerarie

Al centro di questo sviluppo si collocano sia l’evoluzione delle tecnologie legate al mining sia una maggiore efficienza energetica, unite all’ampliamento delle infrastrutture in aree strategiche. Il consolidamento delle performance nei primi mesi dell’anno ha offerto così uno spaccato della crescente solidità di un settore pronto a giocare un ruolo chiave nell’economia digitale globale.

Durante il primo trimestre del 2025, le aziende leader nel settore del mining di Bitcoin hanno registrato volumi produttivi particolarmente significativi. Secondo i dati disponibili, sono stati estratti oltre 9.700 BTC tra gennaio e marzo, pari a un controvalore di circa 800 milioni di dollari. 

Marathon Digital ha guidato il gruppo con una produzione di 2.285 Bitcoin, per un valore stimato di 186 milioni di dollari. Il mese di marzo ha rappresentato un punto di svolta per l’azienda, con un incremento mensile del 17,4%, in linea con una crescita trimestrale del 10,5%.

CleanSpark si è posizionata al secondo posto, con 1.950 BTC estratti per un valore complessivo di circa 160 milioni di dollari. Anche in questo caso, il trend mensile è stato positivo, con un aumento del 13,4% rispetto al mese precedente.

Iren, precedentemente nota come Iris Energy, ha occupato la terza posizione, con una produzione di 1.513 Bitcoin per un valore stimato vicino ai 124 milioni di dollari. Tali cifre evidenziano non soltanto la dimensione crescente del settore, ma anche l’efficienza con cui le principali aziende riescono a scalare le proprie operazioni, garantendo continuità e profittabilità.

L’elevata produttività è stata accompagnata da una strategia di investimento mirata a consolidare la presenza in aree a bassa intensità di costo energetico, fattore chiave per mantenere margini competitivi nel lungo periodo. Le metriche attuali suggeriscono che il mining continuerà a beneficiare di un contesto di mercato favorevole, sostenuto da politiche aziendali aggressive e investimenti infrastrutturali costanti.

La nuova alleanza Trump-Hut8 e le ambizioni del mining americano

Hut 8 Mining ha prodotto nel primo trimestre una quantità inferiore di Bitcoin rispetto ai competitor, ma ha registrato il tasso di crescita più marcato tra i principali operatori. Con 199 BTC estratti, per un valore di circa 16 milioni di dollari, la società ha mostrato un aumento significativo rispetto ai mesi precedenti. Solo nel mese di marzo, la produzione ha raggiunto gli 88 BTC, quasi raddoppiando il totale di febbraio, che si era fermato a 46 BTC.

L’interesse per le operazioni di mining ha ricevuto nuova linfa con l’annuncio, avvenuto il 31 marzo, della partnership tra Hut 8 e due figure chiave della scena politica statunitense: Donald Trump Jr. ed Eric Trump. L’accordo prevede la nascita di “American Bitcoin”, iniziativa che ambisce a trasformarsi nel maggiore operatore di mining di Bitcoin puro al mondo.

L’intenzione dichiarata è quella di affermare la supremazia americana nel settore, facendo leva su risorse infrastrutturali avanzate e politiche energetiche ottimizzate. Asher Genoot, amministratore delegato di Hut 8, aveva già espresso l’obiettivo di costruire un polo di mining all’avanguardia, profondamente radicato sul suolo statunitense.

La sinergia con la famiglia Trump aggiunge un ulteriore livello di attenzione politica e mediatica al comparto, alimentando la percezione del mining non soltanto come attività economica, ma come elemento strategico in grado di influenzare l’equilibrio tecnologico e finanziario globale. 

La nascita di questo polo del Mining Made-in-USA potrebbe segnare un nuovo punto di svolta nel panorama statunitense, accelerando la convergenza tra innovazione digitale, politica industriale e leadership tecnologica.

Questo token è la nuova frontiera che unisce Web3 e IA

Parallelamente alla crescita del mining, il mondo crypto continua a espandersi lungo direttrici innovative, come dimostra l’emergere di piattaforme in grado di connettere intelligenza artificiale, decentralizzazione e monetizzazione digitale. 

Tra le proposte più recenti, spicca quella di comprare SUBBD, progetto in prevendita che ha già raccolto oltre 150.000 dollari, sintomo di un’interesse crescente verso soluzioni pensate per rivoluzionare il rapporto tra creator e follower.

SUBBD nasce come risposta a inefficienze storiche delle piattaforme centralizzate. Le alte commissioni, la dipendenza da terzi e i ritardi nei pagamenti hanno spesso limitato il potenziale dei creatori digitali. Con l’integrazione della blockchain e il lancio del token SUBBD, si apre invece la possibilità di costruire un ecosistema più equo, nel quale i ricavi vengono distribuiti in maniera trasparente e diretta.

L’uso dell’intelligenza artificiale permette inoltre di automatizzare processi e ridurre il carico operativo dei creator. L’accesso a strumenti intelligenti per la gestione dei contenuti, l’analisi del pubblico e l’ottimizzazione delle performance consente un miglioramento significativo nella produttività, senza rinunciare alla creatività.

Il valore aggiunto risiede anche nella partecipazione attiva dei fan, i quali possono supportare i propri creator preferiti attraverso lo staking di token, accedendo a contenuti esclusivi e benefici personalizzati. In questo modo, si genera un’economia circolare in cui il valore viene co-creato e redistribuito all’interno della community.

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Giuliana Morelli

Dr.ssa Giuliana Morelli, con una Laurea Magistrale in Economia e Management, ha maturato una solida esperienza nel settore finanziario ed economico durante gli anni di lavoro come consulente aziendale. Nel 2010, ha intrapreso una nuova avventura fondando la sua società di consulenza, attraverso la quale offre supporto a imprese e individui nel navigare il complesso mondo degli investimenti e del trading.

La sua expertise si estende anche al vivace settore delle criptovalute, dove esplora l'intersezione tra trading tradizionale e tecnologie emergenti come la Blockchain. Giuliana collabora attivamente con diversi studi professionali ed è una figura di spicco in numerose iniziative legate a Fintech, Blockchain, nonché in vari incubatori e acceleratori di impresa.

Giuliana ha una passione per l'attualità, cosa che le permette di fornire ai lettori analisi puntuali e aggiornate sulle ultime novità del settore. Con una comunicazione chiara e precisa, mira a rendere il mondo del trading e degli investimenti comprensibile e accessibile a tutti, sia che si tratti di principianti o di investitori esperti.

All'interno del team gestisce con passione e dedizione il ramo relativo alle news, sia crypto che di finanza classica.