La diplomazia commerciale tra Stati Uniti e Cina sembra avviarsi verso una nuova fase di distensione, con un possibile alleggerimento dei dazi imposti durante le precedenti ondate di tensione. L’indebolimento delle politiche protezionistiche, avviato in un momento di forte incertezza economica globale, alimenta attese favorevoli sui mercati, che hanno reagito con un generale ottimismo.
L’annuncio di una possibile revisione delle tariffe doganali si accompagna a segnali di continuità sul fronte della politica monetaria, con la conferma della fiducia nei confronti della leadership della Federal Reserve. Le criptovalute, in particolare, sembrano beneficiare in modo diretto del miglioramento del clima macroeconomico: Bitcoin ha ripreso vigore, trascinando l’intero comparto verso nuove soglie di capitalizzazione.
Anche alcuni asset digitali legati indirettamente a personalità politiche statunitensi hanno visto una ripresa, suggerendo un aumento generalizzato dell’appetito al rischio. Il contesto si evolve rapidamente, e le prossime settimane saranno cruciali per testare la solidità di questa rinnovata fase espansiva.
Pressioni in calo tra USA e Cina, i mercati respirano
Un parziale dietrofront sulla linea protezionistica adottata nei confronti della Cina appare sempre più probabile, sulla scia delle dichiarazioni provenienti dai vertici dell’amministrazione statunitense.
Il ritorno a toni più concilianti e la possibilità di una riduzione dei dazi si inseriscono in un contesto in cui la necessità di stabilità commerciale si fa sempre più evidente. Il tutto, anche alla luce dei riflessi su settori strategici e sul clima di investimento globale. Il superamento di una fase segnata da forti tensioni doganali può fungere da volano per una ripresa dei flussi commerciali. Indirettamente, può spingere anche per una rinnovata spinta alle economie più esposte all’export tecnologico e industriale.
Parallelamente, l’impegno a mantenere inalterata la leadership della Federal Reserve rafforza la percezione di continuità nella conduzione della politica monetaria. La decisione di non intervenire nella gestione della banca centrale americana viene interpretata come un segnale rassicurante per i mercati, che tornano a scommettere su uno scenario di relativa prevedibilità sul piano macroeconomico.
Nelle ultime 24 ore, la capitalizzazione complessiva del mercato crypto ha superato la soglia simbolica dei 3 trilioni di dollari, valore mai più toccato dal 7 marzo. Bitcoin ha registrato un’accelerazione significativa, toccando i 94.100 dollari, in crescita del 7,76% su base mensile.
Anche asset digitali di nicchia, come la meme coin, Official TRUMP, hanno evidenziato incrementi a doppia cifra, evidenziando un rinnovato entusiasmo tra gli investitori retail. La crescente fiducia nei confronti di una normalizzazione delle relazioni commerciali ha quindi riacceso l’interesse verso strumenti considerati più speculativi, ma anche potenzialmente più remunerativi.
Nonostante le perdite del primo trimestre, Tesla non molla BTC
Il primo trimestre del 2025 ha riservato a Tesla un bilancio dai toni contrastanti, con un calo significativo dei profitti dovuto in larga parte alle crescenti tensioni geopolitiche e a un rallentamento della domanda in alcuni mercati chiave.
Nonostante ciò, la società guidata dall’imprenditore più discusso dell’ultimo decennio ha scelto di mantenere inalterata la propria esposizione su Bitcoin, confermando una strategia di lungo termine che affonda le radici nel 2021.
Le partecipazioni in criptovaluta si attestano ancora oggi a 11.509 BTC, invariati da giugno 2022. Una posizione che, pur essendo stata temporaneamente penalizzante in termini contabili, sembra oggi tornare a produrre valore grazie alla recente ripresa del mercato.
Il valore delle riserve digitali, che aveva toccato un minimo relativo intorno agli 860 milioni di dollari quando Bitcoin era scambiato a 74.800 dollari, si aggira nuovamente vicino alla soglia del miliardo.
Il mantenimento dell’intera posizione da parte di Tesla suggerisce una visione coerente nel tempo, che non ha ceduto alla volatilità di breve periodo. Una scelta che rievoca approcci simili adottati da altre società tech orientate all’innovazione finanziaria, confermando l’interesse strategico nei confronti degli asset digitali.
Durante una recente conference call, l’amministratore delegato Elon Musk ha annunciato l’intenzione di riorientare la propria attenzione verso la casa automobilistica, riducendo l’impegno dedicato ad altre iniziative parallele.
In particolare, il coinvolgimento settimanale all’interno del Department of Government Efficiency (DOGE) verrà limitato a due o tre giorni, lasciando spazio a un focus maggiore sulle attività core di Tesla. L’annuncio sembra rivolto a rassicurare i mercati sull’effettiva centralità dell’azienda nella visione dell’imprenditore, allontanando le preoccupazioni legate a un’eccessiva dispersione di energie.
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