Tether, l’azienda emittente della stablecoin USDT, ha recentemente incrementato le sue riserve di Bitcoin con un acquisto di 8.888 BTC, equivalenti a circa 735 milioni di dollari. Si tratterebbe di una mossa strategica, che porta il totale dei Bitcoin detenuti da Tether a 92.646 BTC, consolidando la sua posizione tra i principali detentori istituzionali di questa criptovaluta.
L’acquisizione è avvenuta tramite l’exchange Bitfinex, suggerendo una transazione over-the-counter (OTC) o una serie di acquisti sul mercato spot. L’investimento riflette la strategia di Tether di diversificare le proprie riserve, che attualmente ammontano a 143,7 miliardi di dollari, includendo una combinazione di contanti, equivalenti di contanti, metalli preziosi e altri investimenti.
Nonostante la volatilità intrinseca del mercato delle criptovalute, Tether continua a rafforzare la sua esposizione in Bitcoin, che ora rappresenta il 5,47% delle sue riserve totali.
L’importanza strategica degli investimenti in Bitcoin per Tether
L’incremento della quota di Bitcoin nelle riserve di Tether rappresenta una scelta strategica che riflette l’evoluzione del settore delle stablecoin e delle criptovalute in generale. Sebbene Bitcoin sia noto per la sua volatilità, la decisione di Tether di accumulare una riserva significativa indica una crescente fiducia nel lungo termine nel valore della principale criptovaluta.
La strategia adottata non solo rafforza la posizione di Tether come attore chiave nel mercato delle criptovalute, ma contribuisce anche a consolidare il ruolo di Bitcoin come asset di riserva all’interno dell’ecosistema finanziario digitale.
Inoltre, l’accumulo di Bitcoin da parte di grandi istituzioni come Tether riduce la liquidità disponibile sul mercato, potenzialmente esercitando una pressione rialzista sui prezzi. Con l’adozione sempre maggiore di Bitcoin da parte di società finanziarie e tecnologiche, il modello di Tether potrebbe servire da riferimento per altre aziende interessate a diversificare le proprie riserve.
La crescente interconnessione tra stablecoin e Bitcoin evidenzia il passaggio verso un sistema finanziario più decentralizzato, in cui le criptovalute assumono un ruolo sempre più rilevante nelle strategie di gestione patrimoniale.
L’espansione delle partecipazioni in Bitcoin da parte di Tether
Con l’ultimo acquisto, Tether ha elevato il valore complessivo delle sue riserve in Bitcoin a circa 7,8 miliardi di dollari, detenendo un totale di 92.646 BTC. Secondo i dati di Bitinfocharts, questo posiziona Tether come il sesto maggiore detentore mondiale di Bitcoin in un singolo indirizzo.
Le entità che superano Tether in termini di quantità detenute includono i cold wallet degli exchange crypto Binance, Bitfinex e Robinhood, oltre al portafoglio di recupero dell’hack di Bitfinex. È interessante notare che Bitfinex e Tether condividono la stessa società madre, iFinex, e, se si combinano le loro partecipazioni, il totale ammonta a circa 343.300 BTC.
Le riserve di Tether sono composte principalmente da contanti ed equivalenti, rappresentando l’82,35% del totale. Di questa porzione, il 79,83% è investito in titoli del tesoro statunitensi, l’11,92% in accordi di riacquisto (REPO) e il restante in altre forme di liquidità.
Oltre a ciò, il 3,7% delle riserve è allocato in metalli preziosi, il 5,7% in prestiti garantiti e il 2,77% in altri investimenti non specificati. L’inclusione di Bitcoin nelle riserve di Tether, sebbene rappresenti “solo” il 5,47% del totale, indica una strategia volta a bilanciare la stabilità offerta dagli asset tradizionali con il potenziale di crescita delle criptovalute.
Bitcoin cresce, e questo progetto ne approfitta
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