Il primo summit sulle criptovalute alla Casa Bianca, svoltosi lo scorso 7 marzo sotto l’amministrazione Trump, era atteso con grande interesse dagli investitori. La possibilità che il governo statunitense annunciasse nuove strategie di adozione delle criptovalute aveva alimentato aspettative rialziste, in particolare per Bitcoin (BTC), considerato da molti il principale beneficiario di eventuali acquisti statali.
Tuttavia, l’esito dell’incontro ha deluso le attese. È stato confermato che la riserva nazionale di criptovalute non sarebbe stata finanziata con nuovi acquisti di Bitcoin, bensì con asset confiscati in procedimenti giudiziari. La notizia ha innescato una forte ondata di vendite, portando a un crollo del prezzo di Bitcoin che ha toccato i livelli più bassi dell’anno.
Il crollo del Bitcoin dopo il summit della Casa Bianca
L’incontro della Casa Bianca con i principali rappresentanti del settore crypto non ha prodotto gli effetti sperati dai sostenitori di Bitcoin. Per mesi, si era ipotizzato che il governo statunitense potesse comprare BTC direttamente dal mercato, contribuendo così a sostenere il prezzo. Tuttavia, la conferma che la riserva nazionale sarà composta esclusivamente da Bitcoin confiscati ha deluso profondamente gli investitori.
L’annuncio ha avuto un impatto immediato sulle quotazioni di prezzo di Bitcoin, scatenando una reazione negativa da parte del mercato. In sole 48 ore, il prezzo è sceso da circa 90.000 dollari a 78.000 dollari, segnando il livello più basso dell’anno. Attualmente, Bitcoin viene scambiato intorno agli 82.500 dollari, con una perdita del 2,49% nelle ultime 24 ore e un crollo complessivo di oltre il 10% in una settimana.
Il governo degli Stati Uniti detiene attualmente circa 200.000 BTC, equivalenti a 16,4 miliardi di dollari, ma una parte significativa di questi asset proviene dal famigerato hack di Bitfinex e potrebbe dover essere restituita alle vittime del furto. La notizia ha alimentato speculazioni sulla possibilità che parte di questi Bitcoin possano essere liquidati, esercitando ulteriore pressione ribassista sul prezzo.
David Sacks, tra i principali consiglieri crypto di Donald Trump, ha recentemente confermato che la riserva sarà costituita esclusivamente da BTC sequestrati, sottolineando che “non costerà un centesimo ai contribuenti”. Tuttavia, questa precisazione non ha calmato il mercato, che si aspettava un coinvolgimento più diretto da parte del governo nel sostenere il valore di Bitcoin.
Le reazioni del mercato e il futuro incerto di Bitcoin
La delusione per la mancata strategia di acquisto diretto da parte del governo ha provocato un’ondata di vendite massicce, mentre le opinioni tra gli investitori restano divise. Una parte del mercato ritiene che il calo del prezzo di Bitcoin sia una reazione eccessiva, mentre altri sostengono che rifletta un giustificato ridimensionamento delle aspettative.
L’ipotesi che in futuro il governo possa comunque comprare Bitcoin rimane aperta, ma senza una chiara tempistica. Il Segretario al Tesoro Scott Bessent, intervistato dalla CNBC, ha dichiarato che dopo il risarcimento delle vittime dell’hacking di Bitfinex, tutti i Bitcoin confiscati saranno trasferiti nella riserva nazionale.
Le dichiarazioni di Bessent hanno generato ulteriori speculazioni, soprattutto tra coloro che ritengono che il governo potrebbe in futuro espandere le proprie partecipazioni attraverso acquisti di mercato. Tuttavia, senza azioni concrete, il mercato rimane in una fase di incertezza, con Bitcoin che fatica a riprendersi dalle recenti perdite.
Un altro elemento di pressione sul prezzo potrebbe essere rappresentato dai grandi detentori di Bitcoin, che potrebbero approfittare della situazione per liquidare parte delle loro posizioni prima di un eventuale rialzo. Inoltre, l’attuale scenario macroeconomico, caratterizzato da una politica monetaria incerta da parte della Federal Reserve, contribuisce a mantenere la volatilità elevata nel settore crypto.
Nella bufera, un nuovo modo per investire in Bitcoin durante il crollo
In un contesto di incertezza sui movimenti di Bitcoin, progetti emergenti come BTC Bull Token (BTCBULL) stanno attirando l’attenzione degli investitori. Si tratta di un memecoin basato su Bitcoin, che punta a offrire airdrops e meccanismi di burning per incentivare la crescita del valore del token.
Secondo il sito ufficiale del progetto, BTC Bull Token si propone al pubblico come la soluzione migliore in attesa del prossimo ciclo “bull” di Bitcoin. I possessori di $BTCBULL potranno infatti ricevere Bonus in BTC sotto forma di Airdrop in occasione di specifici traguardi di prezzo, come il raggiungimento di 150.000 dollari e 200.000 dollari per Bitcoin.
Attualmente, il progetto è ancora in fase di prevendita e ha raccolto 3,4 milioni di dollari. Il prezzo di un singolo $BTCBULL è fissato a 0,002405 dollari, con un aumento programmato nelle prossime 72 ore. Gli investitori che partecipano alla prevendita potrebbero beneficiare di potenziali guadagni futuri, se il progetto riuscirà a ottenere una quotazione di successo sugli exchange.
Mentre Bitcoin cerca di stabilizzare il proprio prezzo, il settore crypto continua a esplorare nuove direzioni. BTC Bull Token potrebbe rappresentare un’alternativa interessante per chi cerca esposizione a Bitcoin senza dover acquistare BTC direttamente, ma come sempre, la prudenza rimane essenziale nel mondo delle criptovalute.
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