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Ripple, rimbalzo e rottura con la comunità BTC – Cosa sta succedendo?

Giuliana Morelli
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Il 2025 si sta rivelando estremamente dinamico per il settore delle criptovalute, con eventi che hanno catturato l’attenzione di investitori e trader. Dopo aver raggiunto un picco di capitalizzazione di mercato pari a 3,7 trilioni di dollari il 20 gennaio e un nuovo massimo storico per Bitcoin a 109.000 dollari, il mercato ha subito una correzione, con BTC che attualmente si attesta intorno ai 102.000 dollari. 

In questo scenario, Ripple (XRP) ha registrato un notevole rimbalzo, consolidando la sua posizione tra le principali criptovalute. Nonostante un recente calo del 5%, XRP si scambia a 3,07 dollari, segnando un incremento del 52% su base mensile e del 489% su base annua. Questa ascesa ha permesso a Ripple di riconquistare la terza posizione nella classifica delle migliori criptovalute per capitalizzazione di mercato, superando Tether. 

Tuttavia, il ritorno in grande stile della criptovaluta non è stato privo di controversie. Le recenti strategie del CEO Brad Garlinghouse, mirate a promuovere XRP come un asset strategico per il mercato statunitense, hanno suscitato reazioni contrastanti, in particolare da parte della comunità Bitcoin. 

Il ritorno di Ripple tra le major e la rottura con la community di Bitcoin

Ripple ha compiuto uno dei ritorni più impressionanti nel panorama delle criptovalute, riuscendo a scalare nuovamente la classifica dei principali asset digitali. La capitalizzazione di mercato di XRP ha raggiunto i 177 miliardi di dollari, trainata dall’interesse crescente per la possibilità di un ETF spot dedicato. 

Tutto ciò ha finito per attrarre l’attenzione di investitori istituzionali e di grandi operatori di mercato, favorendo un significativo aumento del prezzo. Il movimento rialzista è stato inoltre supportato da un contesto macroeconomico favorevole e dall’attivismo di Ripple nel settore finanziario tradizionale.

Tuttavia, la strategia adottata dal CEO Brad Garlinghouse ha generato non poche polemiche. La sua proposta di istituire una riserva crittografica statunitense, che includa esclusivamente monete statunitensi, ha sollevato un’ondata di critiche tra i sostenitori di Bitcoin. 

Questi ultimi vedono nella mossa di Garlinghouse un tentativo di escludere BTC da un’eventuale regolamentazione favorevole, ponendo XRP in una posizione di vantaggio competitivo. L’iniziativa è stata percepita come un attacco diretto ai principi di decentralizzazione e indipendenza su cui si fonda la comunità Bitcoin.

Dal canto suo, Garlinghouse ha difeso la propria posizione sostenendo che una riserva crittografica strategica potrebbe rafforzare il ruolo degli asset digitali nell’economia statunitense. Ritiene che il riconoscimento istituzionale di XRP potrebbe accelerare l’adozione della criptovaluta in settori chiave come i pagamenti transfrontalieri e la finanza decentralizzata (DeFi)

Tuttavia, questa visione non è condivisa da molti attori del mercato, che vedono il tentativo di Ripple come una mossa opportunistica per consolidare la propria presenza a discapito di altre criptovalute. La frattura tra Ripple e la comunità Bitcoin si è quindi accentuata, segnando un punto di rottura che potrebbe avere ripercussioni sullo sviluppo futuro del settore.

L’evoluzione della causa con la SEC

Parallelamente alle tensioni con la comunità Bitcoin, Ripple si trova ancora coinvolta nella disputa legale con la Securities and Exchange Commission (SEC), un caso che ha avuto inizio nel 2020 e che potrebbe presto raggiungere una svolta definitiva. Nonostante le incertezze normative, la situazione finanziaria di Ripple appare solida. 

L’exchange decentralizzato basato su XRP Ledger ha superato il miliardo di dollari di volume complessivo, con un’attività di scambio di 400 milioni di dollari solo nel mese di gennaio. Inoltre, la stablecoin di Ripple, RLUSD, sta guadagnando terreno, con una capitalizzazione di mercato che, sebbene ancora modesta a 53 milioni di dollari, mostra segni di crescita costante. 

Sul fronte legale, l’atteggiamento della SEC sembra in fase di trasformazione. Recentemente, ogni riferimento alla causa contro Ripple è stato rimosso dal sito web dell’agenzia, sebbene il caso resti elencato nel sistema PACER, la piattaforma ufficiale per i procedimenti legali negli Stati Uniti. 

Nel gennaio 2025, la SEC ha presentato ricorso contro la sentenza del tribunale distrettuale di New York del 2023, che aveva stabilito che XRP non rientrava nella normativa sui titoli quando venduto a investitori privati. Ripple ha risposto chiedendo una nuova scadenza per il 16 aprile 2025, data entro la quale presenterà una memoria difensiva.

Il futuro della causa dipenderà dalla posizione del nuovo presidente della SEC, Paul Atkins, noto per essere più favorevole alle criptovalute rispetto al suo predecessore, Gary Gensler. Se la SEC decidesse di abbandonare il procedimento, Ripple potrebbe beneficiare di una rinnovata fiducia da parte del mercato e delle istituzioni finanziarie.

Un’altra crypto in rampa di lancio, presale esplosiva

Oltre a Ripple, un’altra criptovaluta sta attirando l’attenzione degli investitori: si tratta di Wall Street Pepe (WEPE). Questa meme coin emergente ha registrato un incredibile successo nella sua fase di prevendita, raccogliendo ben 63,68 milioni di dollari, un record assoluto per il settore delle meme coin

Gli analisti considerano WEPE un serio contendente al trono di Pepe Coin, grazie agli enormi afflussi di capitale che suggeriscono una domanda senza precedenti. Attualmente, il token viene scambiato a 0,0003665 dollari e, se la domanda dovesse continuare a crescere dopo il lancio sugli exchange, molti esperti prevedono una spettacolare esplosione del prezzo. 

Il token mira a rendere la vita più facile soprattutto a quei piccoli investitori che non sanno bene come iniziare con le criptovalute, e sembrerebbe aver fatto breccia nei loro cuori a vedere i primi risultati. La prevendita sta per concludersi, con un tetto massimo prefissato di 72 milioni di dollari e avendo raccolto ad ora quasi 60 milioni di dollari: un risultato straordinario. 

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Giuliana Morelli

Dr.ssa Giuliana Morelli, con una Laurea Magistrale in Economia e Management, ha maturato una solida esperienza nel settore finanziario ed economico durante gli anni di lavoro come consulente aziendale. Nel 2010, ha intrapreso una nuova avventura fondando la sua società di consulenza, attraverso la quale offre supporto a imprese e individui nel navigare il complesso mondo degli investimenti e del trading.

La sua expertise si estende anche al vivace settore delle criptovalute, dove esplora l'intersezione tra trading tradizionale e tecnologie emergenti come la Blockchain. Giuliana collabora attivamente con diversi studi professionali ed è una figura di spicco in numerose iniziative legate a Fintech, Blockchain, nonché in vari incubatori e acceleratori di impresa.

Giuliana ha una passione per l'attualità, cosa che le permette di fornire ai lettori analisi puntuali e aggiornate sulle ultime novità del settore. Con una comunicazione chiara e precisa, mira a rendere il mondo del trading e degli investimenti comprensibile e accessibile a tutti, sia che si tratti di principianti o di investitori esperti.

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