Giorni di fuoco per Bitcoin negli ultimi giorni, con la regina delle criptovalute che nell’arco di appena una settimana dopo l’elezione di Donald Trump, sulle ali dell’entusiasmo, ha superato prima la soglia dei 70.000$, poi quella degli 80.000$ e ora è arrivata a superare anche quota 90.000$, prima di interrompere la sua corsa e correggersi.
Una scalata stupefacente se si considerano i tempi ristrettissimi con cui è avvenuta e che ora, giustamente, porta gli investitori di BTC a incrociare le dita e iniziare a sperare davvero che la famosa quota 100.000$ possa essere raggiunta e superata, se non entro fine anno, nei primi mesi del prossimo.
I 90.000$ sono l’ultimo step?
Per giorni, la criptovaluta numero 1 è corsa dal massimo storico al massimo storico, apprezzandosi senza sforzo con incrementi di 1.000: $ 80.000, $ 81.000, $ 82.000, $ 83.000. Poi una breve pausa a 88.000 dollari e la successiva esplosione dei prezzi a 90.000 dollari. Durante la notte di ieri, BTC ha guadagnato quasi soli 10.000 dollari. Tuttavia, la corsa si è arrestata a 93.434 dollari e la resistenza si è rivelata insormontabile.
In ogni caso, l’asset digitale, al momento della scrittura, viene scambiato a 90.707 dollari e i ribassisti non sembrano volersi arrendere. BTC si sta ritirando sul grafico orario, finora al -2,1%, ma in un range gestibile. Bitcoin ha già dimostrato forza in quasi tutti gli intervalli temporali: +40,23% nell’ultimo mese, quasi +30% negli ultimi sette giorni ed il +2,6% sul grafico giornaliero sembra quasi lontanamente ribassista.
Il “Trump Pump” è già finito?
L’elezione di Donald Trump a nuovo presidente degli Stati Uniti d’America ha portato grande spolvero al mercato delle criptovalute, con un rally generale che è stato ribattezzato dagli esperti come “Trump Pump” e che ha interessato, oltre a Bitcoin, anche Ethereum, Solana e altre top-crypto.
Stando alle indiscrezioni e alle valutazioni di molti esperti del settore delle criptovalute, anche se Bitcoin non riuscisse immediatamente a trasformare la soglia dei 100.000 dollari in un obiettivo raggiungibile, l’analisi tecnica suggerisce comunque che i prezzi continueranno a salire.
Al netto di particolari battute d’arresto di BTC, dunque, i giorni a venire potrebbero essere davvero l’ultima possibilità per gli investitori retail per acquistare Bitcoin a meno di 100.000$ nel corso del 2024. Stando a quotati esperti, infatti, il ciclo positivo di BTC potrebbe portare il token ad arrivare anche su quote elevatissime come i 500.000$.
Il “pump” coinvolge anche questa crypto presale
Flockerz sta rapidamente emergendo come una delle nuove meme coin più promettenti grazie al suo innovativo approccio alla governance decentralizzata. A differenza di altre criptovalute di tendenza che spesso soffrono di schemi “pump-and-dump”, Flockerz punta sulla sostenibilità e sulla partecipazione attiva della sua community.
Con oltre 1,4 milioni di dollari già raccolti in fase di crypto presale, il progetto si distingue per un sistema “vote-to-earn” basato su una DAO, che consente agli investitori di influenzare direttamente le decisioni chiave del progetto. Questo modello non solo aumenta l’engagement, ma mira anche a creare una solida base per una crescita a lungo termine, riducendo la volatilità tipica delle meme coin.
La tokenomics di Flockerz, denominata “Flockenomics”, è altrettanto interessante e strategica, con un focus sull’incentivare la partecipazione e la sostenibilità. Un generoso 25% dei token è destinato alle ricompense per lo staking, offrendo un APY iniziale estremamente elevato del 30.000%, successivamente ridotto al 1.191% per mantenere la sostenibilità nel lungo periodo. Il resto della distribuzione totale include il 20% per la prevendita e un ulteriore 55% allocato tra tesoreria, liquidità e marketing.
Questo approccio oculato non solo supporta la stabilità del prezzo, ma incentiva anche gli investimenti a lungo termine, creando un ecosistema in cui gli utenti sono premiati per il loro impegno e contribuiscono attivamente al successo della piattaforma.
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