Ethereum è ampiamente e universalmente riconosciuta ad oggi come la seconda criptovaluta mondiale, giusto alle spalle di Bitcoin in quanto a valore, popolarità e capitalizzazione di mercato. In realtà, non è passato moltissimo tempo dal suo rilascio sul mercato che fa data al 2014.
Dopo circa 10 anni dal suo arrivo, il numero di utenti che quotidianamente comprano e vendono questo token è incrementato a vista d’occhio. C’è però ancora una cerchia di trader che è stata tra i primissimi a credere nel progetto Ethereum, iniziando ad acquistare i token già nella crypto ICO del 2014.
Un milione di dollari in Ethereum per 0,31$ l’uno
La notizia delle ultime ore è che un wallet che, nel 2014, aveva acquistato oltre un milione di dollari in ETH sta ora iniziando a vendere le proprie riserve in maniera massiccia. Non sarebbe una notizia di grande spessore, se non fosse che praticamente tutti gli ETH del wallet sono stati acquistati durante le prime ICO del progetto, per il prezzo bassissimo di circa 0,31$ l’uno.
Nell’arco dell’ultimo mese, questa balena ha trasferito la bellezza di circa 48.500 token ETH sull’exchange di OKX, per un valore di mercato da oltre 154 milioni di dollari. Solo oggi, sono stati depositati altri 5.000 ETH, per un ammontare complessivo di oltre 13 milioni di dollari.
Le preoccupazioni più rilevanti, da parte degli analisti, riguardano la pressione di vendita di questi giorni: se dovesse continuare il flusso di vendita, è probabile che il prezzo stesso di ETH potrebbe risentirne.
Diversi i fattori di incertezza su ETH
La balena non è però l’unico problema che Ethereum sta attualmente dovendo affrontare. Anche il lancio sul mercato degli ETF Spot Ethereum infatti non è andato proprio come gli investitori si aspettavano.
Grayscale ha venduto Ether per un valore di oltre 2 miliardi di dollari dal lancio degli ETF e possiede ancora altri miliardi in ETH. Anche in questo caso le vendite potrebbero richiedere parecchio tempo.
Anche i fronti tra Iran e Israele si stanno inasprendo, una situazione alla base del recente crypto-crash vissuto dal mercato delle criptovalute con il repentino calo dei prezzi di molte valute digitali. Sono quindi onnipresenti i timori di una guerra che potrebbe avere un impatto negativo sui mercati.
Questa nuova ICO può crescere a dismisura
Se la storia della balena di Ethereum insegna qualcosa, è il potenziale sul lungo o lunghissimo periodo delle ICO (Initial Coin Offering) e delle presale. Saper individuare i progetti di successo è essenziale per poter mettere le mani su token che potrebbero trasformarsi, in futuro, in vere e proprie miniere d’oro.
Uno di questi progetti è sicuramente Pepe Unchained (PEPU). Grazie a Pepe Unchained gli investitori hanno attualmente ancora la possibilità di essere presenti fin dall’inizio, come è avvenuto con Ethereum nel 2014. Anche questo è un progetto promettente, poiché Pepe Unchained si basa sulla moneta meme PEPE, ma arriva sul mercato anche con una propria blockchain. Più precisamente, con un Layer 2 per Ethereum.
In un periodo di tempo molto breve, gli investitori hanno acquistato token $PEPU per un valore di quasi 8,3 milioni di dollari. Un intero ecosistema potrebbe presto formarsi attorno alla catena PEPU se anche altri sviluppatori lanciassero i loro progetti sul Layer 2 di Pepe Unchained.
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