Ripple torna a crescere, e nell’ultimo periodo aumenta addirittura del 9% trovandosi scambiato al prezzo più alto degli ultimi mesi. Interessante notare come in questo scenario, si stia venendo a delineare anche un certo movimento da parte delle balene interessate al trading di XRP.
I grandi investitori stanno infatti iniziando ad accumulare token ad un ritmo ben superiore rispetto al passato, facendo sospettare gli analisti come sotto potrebbe esserci qualcosa di grosso per il futuro, collegate soprattutto in vista delle voci sempre più insistenti riguardo alla possibilità sempre più concreta di un ETF su XRP.
XRP mai così bene da marzo
L’ultima volta che Ripple aveva toccato questi livelli di prezzo, era il marzo del 2024. Nelle ultime ore il valore di XRP è infatti salito di quasi il 9%, evoluzione che è stata vista con particolare fervore e positività dal resto dell’industria che ora resta a guardare come potrà evolvere la situazione nei giorni e nelle settimane a seguire.
Informazioni importanti arrivano proprio dalle balene, che stanno iniziando ad accumulare XRP da settimane, esercitando un’enorme pressione di acquisto sull’asset. Questo accumulo ha avuto un importante impatto sul valore di mercato di Ripple, cresciuto di quasi il 40% nell’ultimo mese. Si segnala infatti un aumento esponenziale nei wallet crypto che detengono più di 10.000 token XRP, facendo segnare un record negli ultimi dei mesi e dando da pensare agli analisti.
L’ETF di Ripple è possibile?
Lo slancio rialzista recentemente vissuto da Ripple stuzzica poi anche la fantasia di diversi crypto-influencer e analisti, che sentono come l’arrivo di un ETF su XRP sia quanto mai possibile nel prossimo futuro se l’interesse degli investitori dovesse restare così vivo come nelle ultime settimane.
Il primo e più importante passo in questa direzione sarebbe la chiusura del contenzioso che ormai da tempo oppone la SEC statunitense a Ripple Lab. Ed in tal senso, negli ultimi giorni sono emersi segnali positivi, laddove la SEC sembri voler perseguire una strategia diversa che non passi necessariamente dalla ferma condanna di Ripple.
Un incontro sul tema sarebbe previsto per il primo agosto, e potrebbe segnare un punto di svolta nella vicenda non solo per la stabilità di XRP, ma anche per l’appeal che questo token potrebbe avere sui vari fondi di investimento che stanno dominando il mercato degli ETF su Bitcoin ed Ethereum.
Un tweet, in particolare, ha poi stimolato la fantasia degli investitori. Recentemente Robert Mitchnik, Head of Digital Assets di Blackrock, ha segnalato come dopo BTC ed ETH, il prossimo ETF potrebbe riguardare un token con una market cap intorno al 3%, esattamente pari a quella attualmente detenuta da XRP.
Questa presale può essere ancora più remunerativa degli ETF crypto
Non solo ETF fra le tante opportunità che si presentano davanti agli investitori: le crypto presale restano sempre uno dei modi migliori e più diretti per ritagliarsi uno spazio da “primissimi” in mercato specifici che potrebbero fare il botto. Risaputo, infatti, come chi investe durante la prevendita sarà presente il prima possibile e sfrutterà tutte le potenziali opportunità di avanzamento.
Un esempio perfetto di presale di successo che potrebbe garantire enormi dividendi in futuro è quella di Pepe Unchained (PEPU), un token Layer 2 dai contorni meme che riprende l’iconografia di Pepe the Frog ma sfruttando una blockchain appositamente sviluppata che è significativamente più veloce ed economica di Ethereum (ETH).
Gli analisti sembrano essere particolarmente positivi sul futuro di questo progetto, leggendo al suo interno una delle presale dal maggior potenziale fra quelle lanciate nel 2024, forti anche degli oltre sei milioni di dollari raccolti in appena circa un mese dal lancio sulla sua piattaforma di raccolta fondi.
Domande e Risposte (0)