Home Whale svende 10 miliardi di token PEPE e il prezzo precipita
Notizie

Whale svende 10 miliardi di token PEPE e il prezzo precipita

Pepe ha registrato una caduta dell’8% oggi, scendendo a $0.000009618 dopo che una whale ha venduto 10 miliardi di PEPE e ha provocato una massiccia ondata di vendite a catena.

La meme coin sviluppata su Ethereum è ora in picchiata libera con un calo del 22% in una settimana e del 33% in un mese, nonostante mantenga un notevole guadagno del 442% in un anno.

Le perdite delle ultime settimane possono essere frustranti, ma mettono il token in una posizione solida per tentare una ripresa.

Infatti, la stessa whale protagonista di questa operazione di svendita, possiede ancora 1,99 trilioni di PEPE. È evidente che esiste ancora una forte aspettativa verso ulteriori guadagni in un futuro non troppo lontano.

PEPE precipita dopo una svendita importante di 10 miliardi di token

PEPE ha subito un duro colpo oggi, ma il lato positivo è che è entrato in una posizione di ipervenduto, che di solito implica una ripresa imminente.

Lo dimostra il fatto che l’indice di forza relativa (viola) oggi è sceso al di sotto di 25 mentre i possessori si sono affrettati a liberarsi delle loro posizioni.

In calo anche la media mobile a 30 giorni (arancione), che si sta allontanando sempre di più dalla media mobile a 200 giorni (blu), al punto che è davvero necessario una ripresa del prezzo verso l’alto.

Sarà interessante vedere se il livello di supporto della moneta (verde) riuscirà a evitare una caduta al di sotto di $0,0000105, specie perché è sceso del 2% nell’ultima ora.

Se riuscirà a evitare un ulteriore calo, potrebbe riprendersi rapidamente.

Naturalmente, come già accennato, sembra che le whale in questo momento siano più propense a vendere PEPE che a comprarlo in grossa quantità. La vendita di 10 miliardi di token PEPE da parte del possessore a lungo termine dimethyltryptamine.eth rappresenta potenzialmente un segnale negativo.

D’altra parte, il post che ha segnalato la forte vendita indica anche che la stessa whale possiede ancora token per un valore di circa 21,9 milioni di dollari.

PEPE ha le carte in regola per riprendere quota presto

È chiaro che i token non potranno essere venduti tutti in una volta, altrimenti finirebbero per svalutarsi in maniera importante impattando negativamente sui prezzi.

Tra i dati a favore che si possono leggere in questo particolare contesto c’è che PEPE ha raggiunto nuovi massimi più di recente rispetto ad altre altcoin e token meme. L’ultimo record di prezzo è stato toccato lo scorso 27 maggio a quota $0,00001717.

Pertanto, ha un buon slancio a medio e lungo termine. Slancio che potrebbe essere sufficiente per dare il via a una forte ripresa nei prossimi giorni.

Potrebbe anche ricevere nuovo impulso insieme al resto del mercato molto presto. Si attende a breve la quotazione dei primi ETF spot collegati al prezzo di Ethereum quotati sulle borse degli Stati Uniti.

Un obiettivo realistico per la moneta è $0,000012 nelle prossime settimane e poi $0,000015 entro la fine di agosto.

Nuove alternative ad alto potenziale

Mentre PEPE attraversa una fase di flessione, potrebbe avere senso per alcuni trader esplorare altre opzioni.

Questa strategia mira non solo ad ammortizzare potenziali perdite, ma anche a capitalizzare sui successi di nuove crypto con i presupposti per generare un significativo rally nel prossimo futuro.

Un ottimo esempio in questo senso viene dal nuovo progetto di layer-2 su ethereum che molti investitori sembrano interessati a comprare: Pepe Unchained (PEPU), che ha raccolto già oltre 2 milioni di dollari nella sua presale in corso. A differenza dell’originale, PEPE, infatti, il nuovo progetto non è sviluppato su Ethereum ma su una propria L2, così da garantire minori costi e maggiore velocità nelle transazioni.

Pepe Unchained sta entusiasmando gli investitori grazie alle sue solide basi (vedi le previsioni PEPU). La sua piattaforma L2 offre transazioni istantanee e commissioni estremamente basse.

Ciò lo renderà un concorrente alle reti di livello due basate su Ethereum già esistenti come Base, Optimism e Polygon.

Domande e Risposte (0)

Hai una domanda? Il nostro team di esperti ti risponderà. Invia il mio commento

Lascia un commento

Scrivi la tua opinione

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Laura Di Maria

Laura Di Maria

Laura scrive per il web dal 2006 e dal 2015 lo fa come professionista. Nel 2019 ha scoperto il mondo delle criptovalute e la blockchain ed è stato amore a prima vista. Da allora non ha più smesso di occuparsi di questo settore. Ha scritto oltre 600 articoli su finanza, crypto e Web3 per alcune testate online, per esempio cryptorobin.it e il suo canale YouTube, o per Financer.com, collaborando con vari progetti italiani e internazionali prima di approdare a Cryptonews Italia. Si interessa di digital marketing e intelligenza artificiale, ha due figli e cerca, senza successo, di estendere la durata delle giornata oltre le canoniche 24 ore. La trovi su Linkedin e Telegram.