Nel mondo delle criptovalute, anche i token più ironici come le meme coin possono diventare oggetto di movimenti speculativi rilevanti, alimentati da dinamiche imprevedibili e da attori capaci di influenzare i prezzi attraverso acquisti mirati.
Dogecoin, criptovaluta nata come parodia e successivamente trasformatasi in fenomeno culturale ed economico, ha vissuto negli ultimi mesi un periodo di stasi che sembrava segnare una fase di disinteresse. Tuttavia, recenti segnali suggeriscono una possibile inversione di tendenza.
I grandi detentori di capitale, noti nel settore come “balene”, sembrano aver riacceso i riflettori sulla moneta meme per eccellenza. I grandi investitori stanno infatti acquistando volumi significativi e innescando aspettative rialziste in ampie fasce del mercato. Le dinamiche osservate suggeriscono che, nonostante la natura altamente speculativa di DOGE, vi siano ancora investitori disposti a scommettere su un ritorno verso i livelli di prezzo visti durante i cicli rialzisti precedenti.
Le balene tornano all’assalto di Dogecoin
Dopo un periodo di relativa immobilità, Dogecoin torna al centro dell’interesse grazie a un rinnovato accumulo da parte di investitori con elevate disponibilità.
Nelle ultime settimane, il comparto delle monete meme è stato particolarmente colpito dall’avversione al rischio manifestata dal mercato. La generale resistenza nel settore crypto, nelle ultime settimane, ha spinto molti a dismettere le posizioni in token considerati più volatili e meno strutturati.
Tuttavia, il comportamento recente delle cosiddette balene ha cambiato il tono generale della conversazione su DOGE, alimentando la possibilità che una nuova fase speculativa possa prendere forma a breve.
L’acquisto di oltre 800 milioni di DOGE nelle ultime 48 ore, per un controvalore di circa 128 milioni di dollari, costituisce un’indicazione tangibile del fatto che alcuni grandi attori considerano attuale il potenziale di apprezzamento del token. Tali operazioni, spesso strutturate in modo da non influenzare immediatamente il mercato, rivelano strategie orientate a una ripresa a breve termine.
Il prezzo ha reagito con un temporaneo slancio oltre quota 0,166 dollari, prima di essere respinto da una solida resistenza tecnica in area 0,17 dollari. L’interpretazione più comune tra gli analisti suggerisce che una rottura definitiva di tale soglia potrebbe aprire la strada a un’accelerazione verso quota 0,29, che segnerebbe un ritorno ai livelli di metà 2021.
La calma apparente che ha preceduto questi acquisti di massa potrebbe aver avuto una funzione tattica. Quella, cioè, di permettere alle balene di rientrare sul mercato a prezzi convenienti, prima che la narrativa rialzista torni a dominare. In parallelo, alcuni indicatori on-chain mostrano segnali di accumulo, con indirizzi ad alta capitalizzazione che aumentano le proprie partecipazioni mentre la volatilità resta contenuta.
Estate 2025, l’ipotesi è la soglia del dollaro
Il contesto macroeconomico e politico che si sta delineando nel 2025 potrebbe fornire le condizioni ideali per una nuova fase rialzista nel mercato delle criptovalute. Dogecoin, nonostante la recente debolezza, potrebbe rientrare tra gli asset capaci di beneficiare di questa eventuale spinta, grazie a una combinazione di fattori tecnici e narrativi.
Dopo aver toccato un picco a 0,467 dollari nel dicembre 2024, in corrispondenza dell’ondata di entusiasmo generata dal ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti e dalla nomina di Elon Musk a capo del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), il token ha subito un progressivo calo. Oggi, si attesta intorno a quota 0,1605 dollari.
La contrazione, pari a circa l’8% nell’ultimo mese, riflette la debolezza generale del comparto. Ma è anche indice di una fase di consolidamento che in passato ha spesso anticipato movimenti di forte intensità. Dogecoin ha recentemente violato per la terza volta un pattern tecnico noto come triangolo discendente.
Nelle due occasioni precedenti, il superamento della configurazione ha dato luogo a impennate di prezzo consistenti. Il percorso attuale, dunque, offre una certa credibilità all’ipotesi di un nuovo slancio rialzista nel breve-medio termine.
L’estate viene vista da molti analisti come un possibile punto di svolta. Alcuni osservatori ritengono plausibile un ritorno verso il livello simbolico di 1 dollaro. La “cifra tonda” non è mai stata raggiunta in precedenza ma fortemente radicata nell’immaginario collettivo come obiettivo massimo.
L’eventualità è supportata anche da un miglioramento progressivo del crypto sentiment complessivo del mercato. Questo, è legato sia alla possibilità di politiche monetarie più accomodanti da parte della Federal Reserve, sia alla progressiva normalizzazione dei flussi di capitale nel settore digitale.
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