Il token nativo di Tornado Cash TORN è salito del 7,5% in 24 ore e il prezzo attuale è di 3,77$. Un risultato interessante, specie se si confronta con quello del resto del mercato che nello stesso arco di tempo cresce appena dell’1,5%.
Anche se in un mese TORN è riuscito a registrare un guadagno del 31%, non è sufficiente a recuperare le perdite su base annua che si attestano intorno al 20%. E sono nulla rispetto alla distanza dall’ATH, il massimo storico è stato raggiunto nel 2021 a 431$.
TORN soffre le accuse di concorso in riciclaggio di denaro
I guai per TORN sono iniziati ad agosto 2022 quando è stato vietato l’uso di Tornado Cash negli Stati Uniti perché ritenuto uno strumento per riciclare criptovalute provenienti da illeciti.
Malgrado il 2023 non si sia distinto per le performance brillanti del mercato criptovalute che esploderanno, molti token hanno recuperato le perdite generate l’anno precedente. Nel 2022 la maggior parte dei progetti ha generato perdite nell’ordine del 98% dopo il ruggente 2021 e le sue performance stellari.
Ora che Tornado Cash è illegale negli Stati Uniti, anche TORN stenta a decollare.
Tuttavia, Torn non è l’unica crypto su cui potrebbe convenire investire, fanno bene anche i progetti in presale crypto che offrono buoni rendimenti al momento della quotazione su exchange. In questo articolo valutiamo quale sia l’alternativa più interessante per cercare di recuperare le perdite generate da TORN.
Prestazioni di TORN e analisi dei prezzi
Le sanzioni emesse dal Dipartimento del Tesoro USA non giocano a favore di un prossimo apprezzamento del token. La community è attiva e supporta il progetto con ricorsi contro le misure restrittive, ma la sua partecipazione non sembra sufficiente a far decollare il prezzo.
D’altro canti, adesso gli indicatori di TORN appaiono rialzisti e anche l’indice RSI ha ripreso a crescere superando quota 60. Questo valore indica che aumenta la pressione d’acquisto che a cascata attira anche un maggiore volume del trading del token.
Un altro segnale promettente è la media a 30 giorni di TORN (in giallo) in costante risalita verso la media a 200 giorni. I segnali fanno pensare all’inizio di un ciclo rialzista e se la media a 30 giorni dovesse superare quella a 200 giorni, TORN potrebbe sperimentare un rally più aggressivo capace di fare la differenza.
La scossa però dovrebbe essere davvero radicale, infatti, per quanto in crescita il volume del trading si mantiene molto basso. Per fare un paragone, l’attuale livello a 1,5 milioni di dollari non può nemmeno competere con quella dei colossi del settore come Bitcoin, 27 miliardi di dollari, ed Ethereum 24,5 miliardi di dollari.
Insomma, il problema di TORN è che molti investitori hanno perso interesse per via delle grane con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
Da quando Tornado Cash è stato dichiarato illegale nel 2022, il prezzo del token non si è mai veramente ripreso.
La community di Tornado Cash ha presentato l’ennesimo ricorso questa settimana contro le sanzioni imposte alla piattaforma che offre un servizio di mixing di crypto, cioè garantisce l’anonimato delle transazioni in crypto e per questo è spesso usato per occultare operazioni illegali.
Per la verità non ci sono grandi spiragli di successo per i ricorsi appena presentati. Ma il fatto che la community continui a battersi per tutelare i propri interessi offre qualche speranza di una futura rimonta per TORN. L’ipotesi più probabile è che entro la fine dell’anno TORN arrivi a 4$.
Questa criptovaluta appena lanciata ottiene finanziamenti per 800.000$
TORN potrebbe non riservare grandi sorprese ancora per molto tempo. Molti trader si stanno concentrando su un nuovo progetto in prevendita.
Tra le proposte in presale che conviene tenere in considerazione c’è Bitcoin ETF Token (BTCETF), una crypto ERC-20 sviluppata su Ethereum che ha raccolto finanziamenti per oltre 800.000$ e la prevendita è tuttora in corso.
L’aspetto interessante di Bitcoin ETF Token è che, come suggerisce il nome, collega la sua tokenomic a Bitcoin (BTC) e all’ETF di Bitcoin che presto potrebbe essere approvato.
Per esempio, è previsto l’annullamento col burning di oltre il 25% dell’offerta, in totale 2.100.000.000 token BTCETF.
La prima tranche del 5% sarà distrutta quando la SEC degli Stati Uniti approverà il primo ETF spot di Bitcoin. Altri traguardi daranno il via ad altre operazioni di burning del 5%. Di pari passo, anche le commissioni sulle transazioni saranno ridotte dell’1% passando dal 5% fino ad azzerarsi.
L’ultimo evento chiave sarà il momento in cui il prezzo di BTC toccherà i 100.000$. L’obiettivo di BTCETF è diventare sempre più deflazionistico.
La sua tokenomic deflazionistica è in parte il motivo del grande interesse dimostrato dagli investitori per il token seppure la presale sia attiva da meno di due settimane. Inoltre BTCETF può essere messo in staking e generare un reddito passivo.
La prevendita è in corso e per partecipare basta visitare il sito ufficiale di Bitcoin ETF Token, e comprare BTCETF a 0,0054$. Il prezzo però tenderà a crescere nel corso della campagna di presale, quindi conviene prendere presto una decisione di investimento.
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