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Previsioni cambio EUR/USD – Quale prevarrà nel 2023?

Durante il 2022 abbiamo visto come il dollaro sia riuscito a mettere sotto l’euro, portando il cambio eur/usd a 0,9535. Il 28 settembre è stato il giorno in cui l’euro ha raggiunto il valore minimo degli ultimi 20 anni (era dal giugno 2002 che non toccava un valore così basso).

Il trend ribassista della moneta emessa dalla BCE è stato di circa 1800 punti base durante il 2022. Anche se negli ultimi mesi il trend sembra invertito e l’euro è riuscito a tornare sopra, recuperando circa due terzi della perdita, segnando un +10% a novembre e riportando il cambio eur/usd a 1,0737.

Inoltre, la nostra analisi sul grafico ci sta dando delle importanti indicazioni su come fare forex trading, in particolare su questo cambio, nei prossimi mesi.

Chi dominerà nel 2023?

La rapida crescita dei tassi d’interesse imposta dalla Fed, durante il 2022, ha fatto crescere le quotazioni del dollaro fino a fine settembre. Anche perché la BCE ha iniziato ad applicare le sue politiche sui tassi in ritardo e con meno intensità.

Inoltre, le sanzioni applicate alla Russia (in risposta alla sua “operazione speciale” in Ucraina) hanno finito per innescare un rialzo dei prezzi dell’energia e un aumento dell’inflazione in Europa. Questo duro colpo all’economia del vecchio continente non ha fatto altro che rafforzare il dollaro USA rispetto all’euro.

Nel 2023 la situazione potrebbe rovesciarsi, visto che la Fed ha promesso un allentamento della politica sui tassi, mentre la Lagarde continua a predicare austerità e una politica da falco.

Il modo in cui questi due importanti enti agiranno sulle rispettive economia sarà la chiave di volta per il futuro del cambio eur/usd nel 2023. In molti credono che una riduzione dei tassi non sarà possibile almeno prima del 2024, ma il differenziale tra tasso BCE e tasso Fed dovrebbe ridursi sicuramente.

Ciò dovrebbe favorire l’euro rispetto al dollaro, portando il cambio a salire, anche perché i rendimenti statunitensi dovrebbero scendere e questo di solito porta gli investitori a vendere dollari, così come avvenuto di recente dopo l’ultimo annuncio sul dato CPI dell’inflazione negli Stati Uniti.

Di parere opposto sono alcuni trader su Twitter, che invece prevedono un 2023 a favore del dollaro:

Quale politica monetaria?

Per sapere come si muoveranno BCE e Fed, bisognerà attendere i prossimi dati relativi all’inflazione, per capire come la politica monetaria sia riuscita a impattare sull’aumento dei prezzi.

Se l’inflazione dovesse aumentare maggiormente negli USA, significherebbe che la Fed si potrebbe trovare costretta a continuare con un’importante aumento dei tassi d’interesse. Ma se la recessione sarà la protagonista del 2023, le banche centrali si troveranno costrette a porre fine al rialzo dei tassi, diminuendo le aspettative di guadagno sulle rispettive monete.

Inoltre, se la guerra in Ucraina dovesse volgere al termine, sicuramente ciò rappresenterebbe un fattore rialzista per il cambio eur/usd. Mentre se la Russia dovesse decidere di bloccare del tutto le forniture di gas e petrolio alle nazioni UE, si innescherebbe una maggior inflazione e recessione che sicuramente spingerà euro e dollaro verso la parità e oltre.

Analisi sul grafico eur/usd

Facendo una rapida analisi sul grafico a 7 giorni, possiamo vedere come l’attuale rialzo dell’euro sembri voler portare la media mobile a 50 giorni in direzione della media mobile a 200 giorni.

Quando la MA50 supera la MA200 si crea un importante segnale rialzista chiamato Golden Cross. L’ultima volta che abbiamo visto formarsi questo segnale era il periodo tra giugno e agosto 2020, a cui poi è seguito un forte rialzo dell’euro che ha guadagnato oltre 1100 pips in sei mesi.

Il segnale opposto, quando la MA200 supera la MA50, si chiama Death Cross è indica una tendenza ribassista. L’ultima volta lo abbiamo visto formarsi nel periodo tra febbraio e maggio 2022, e come abbiamo detto sopra ha fatto da preludio al sorpasso del dollaro nei confronti dell’euro.

Chi vuole investire sul cambio eur/usd dovrebbe tenere d’occhio il movimento di questi due indicatori di trading nelle prime settimane del 2023 per capire che tipo di posizione aprire.

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Baldassare Poma

Baldassare Poma

Mi considero esperto di finanza e appassionato di criptovalute, settori in cui mi sono formato da autodidatta iniziando con i libri di Graham e Kiyosaki. Mi interesso di geopolitica per capire come sta cambiando il mondo e come potrebbero indirizzarsi i mercati nel lungo periodo e considero l'analisi tecnica uno strumento ormai totalmente superato. Amo studiare i mercati emergenti e le ultime frontiere dell'investimento, anche per questo Blockchain, DeFi, crypto exchange e le piattaforme dei broker online sono il mio pane quotidiano. Anche se credo che il mercato delle criptovalute debba ancora esprimere il suo potenziale, sono convinto che ci sia troppa spazzatura che come una zavorra deve essere mollata per fargli prendere il volo. Nel tempo libero frequento i casinò, sia fisici che online, soprattutto per dar sfogo alla mia passione per il blackjack e il poker. Questo mi ha dato una discreta esperienza nella selezione delle piattaforme migliori e dei giochi più remunerativi. Su Finaria cerco di trasferire la mia esperienza in questi ambiti, provando a comunicare in modo semplice e chiaro, con l'intento di trasferire le mie conoscenze a chi ambisce all'indipendenza finanziaria o vuole semplicemente farsi un reddito passivo. Nella vita privata cerco di ritagliarmi del tempo per stare all'aria aperta, studiare il sax, leggere almeno un libro al mese e viaggiare almeno una volta all'anno.