Il settore delle crypto europeo sta attraversando una situazione decisamente travagliata. La commissione ECON del Parlamento Europeo ha deciso di approvare una serie di norme che potrebbero fare da ostacolo allo sviluppo dell’intera industria su territorio europeo.
Fortunatamente la strada è ancora lunga anche a livello parlamentare e non è tardi per rimuovere alcune norme che potrebbero decretare la morte del settore crypto in Europa.
Come potrà influire questa notizia sulle quotazioni delle criptovalute? Si potrebbe investire al ribasso facendo trading di Bitcoin ed Ethereum attraverso un broker CFD come Capital.com. Vediamo cosa è successo in questi giorni.
Cosa è successo al Parlamento Europeo?
Le commissioni ECON & LIBE si sono impegnate nella votazione di alcune norme che potrebbero rendere più difficile l’utilizzo di wallet unhosted da e verso gli exchange che operano in Europa.
Secondo le commissioni, le norme avrebbero natura di anti-riciclaggio che, però, sono ai limiti della repressione finanziaria. Gli exchange dovranno modificare il loro modus operandi comunicando l’identità di chi effettua transazioni in criptovalute, anche se il destinatario potrebbe non essere un utente dell’exchange stesso.
Molti esperti del settore ritengono che l’insieme di queste norme potrebbe dare il colpo di grazia al settore delle criptovalute. O, almeno, a quegli exchange di piccole dimensioni che non saranno in grado di accogliere le richieste della commissione ECON.
La reazione dell’industria crypto?
Ciò su cui è importante focalizzarsi è la reazione dell’industria crypto a questo harakiri dell’Europa.
Uno dei primi a reagire è stato il CEO di Coinbase Brian Armstrong il quale ha espresso un parere assolutamente negativo su questa iniziativa: “Immagina se l’UE richiedesse alla tua banca di denunciarti alle autorità ogni volta che paghi l’affitto solo perché la transazione supera i 1.000 euro. Oppure, se hai inviato denaro a tuo cugino per aiutarlo con la spesa, l’UE ha richiesto alla tua banca di raccogliere e verificare informazioni private su tuo cugino prima di consentirti di inviare i fondi”.
In ogni caso, affinché le nuove regole diventino attive è necessario che vengano approvate tramite negoziati tra il Parlamento Europeo, il Consiglio Europeo e la Commissione Europea. Poi, gli exchange avrebbero dai 9 ai 18 mesi per adeguarsi al rispetto delle nuove norme.
Come ha reagito il mercato? Solo questa novità, e non la loro applicazione, ha avuto ripercussioni negative con Bitcoin che è calato del 4,5% nelle ultime 24 ore. Anche Ethereum ha subito una flessione del 3,7%.
Anche Patrick Hansen, capo della strategia e dello sviluppo aziendale di Unstoppable Finance ha espresso un parere negativo affermando che i requisiti di verifica dei portafogli non sono fattibili e quelli di segnalazione sono ingiustificati per le società che si occupano di exchange di criptovalute.
Tuttavia, non ha nascosto un certo ottimismo affermando che alcune delle norme più severe potrebbero essere annacquate nei negoziati del trilogo considerando che alcuni degli stessi membri della Commissione e del Consiglio hanno espresso dei dubbi a riguardo.
Insomma, chi è un appassionato di criptovalute è abituato a vedere il settore in balìa della tempesta. Saranno mesi interessanti, da seguire con attenzione.
Domande e Risposte (0)