Il trend degli NFT è sempre più sulla bocca di tutti e, molto probabilmente, rappresenterà uno degli argomenti più dibattuti di tutto il 2022. Nel corso degli ultimi mesi, i token non fungibili (o NFT) hanno fatto breccia ovunque nella società, dallo sport, all’arte fino alla musica. Ma la nuova frontiera degli NFT è la politica.
Pionieri di questa rivoluzione sono stati alcuni dei candidati alle Presidenziali in Corea del Sud (le cui elezioni politiche si terranno il 9 marzo) che hanno coniato una serie di NFT come parte della loro campagna di comunicazione elettorale.
Negli ultimi tempi, le autorità che si occupano della legislazione hanno avuto un rapporto di amore e odio nei confronti degli NFT, considerando che le crescenti opportunità di questo settore hanno attratto anche numerose attività illecite. Da qui, la necessità di garantire un maggior controllo normativo.
Nonostante gli ultimi avvenimenti di natura geopolitica e la possibilità che la Russia evada le sanzioni attraverso le criptovalute, i legislatori sudcoreani continuano a puntare molto sugli asset digitali. Vediamo cosa sta succedendo nella Corea del Sud negli ultimi giorni in vista delle elezioni presidenziali.
NFT e la politica del web 3.0
Yoon Suk-yeol, candidato conservatore alle elezioni presidenziali del 9 marzo in Corea del Sud, ha creato immagini e video declinandoli in NFT per corteggiare gli elettori, soprattutto quelli appartenenti alla fascia più giovane.
Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, Yoon ha intenzione di realizzare ben 22.329 NFT sulla blockchain di AERGO. Attualmente, Yoon è riuscito a coniare 4000 NFT ciascuno venduto ad un prezzo di 50.000 won coreani.
Tuttavia, Yoon non è l’unico ad attirare i giovani elettori con gli NFT. Infatti, anche Lee Jae-myung, il candidato del Partito Democratico sudcoreano, ha lanciato una collezione di NFT per la campagna elettorale di febbraio.
A gennaio, il candidato al governo del Partito Democratico Lee ha annunciato che avrebbe accettato criptovalute in termini di donazioni politiche. Oltre a Bitcoin (BTC), i sostenitori potrebbero anche realizzare donazioni in Ethereum (ETH), PayProtocol Paycoin (PCI) e in molte altre valute digitali.
Il candidato del Partito Democratico ha anche affermato che donerà NFT a chi si preoccuperà di sostenere la propria campagna elettorale. Tuttavia, per garantire il rispetto della legge sui fondi pubblici e della legge sulle elezioni dei funzionari pubblici, i sostenitori non compreranno direttamente gli NFT ma lo riceveranno come una sorta di regalo per aver contribuito alla campagna elettorale di Lee. Questi NFT dovrebbero rappresentare il candidato stesso e alcune delle sue idee politiche.
Battaglia elettorale a colpi di NFT
Sebbene entrambi stiano utilizzando il trend degli NFT per attirare un numero crescente di elettori giovani, ci sono delle sostanziali differenze tra i due che non possono essere negate.
Ad esempio, la loro posizione sul ruolo della Corea del Nord è completamente diversa. Lee sostiene che ci debba essere cooperazione, diplomazia e scambi commerciali. Yoon, invece, afferma che è necessario che la Corea del Nord debba prima denuclearizzarsi affinché sia possibile discutere di qualsiasi patto di pace e di collaborazione commerciale.
Chiunque sia il vincitore di questa tornata elettorale, una cosa è certa: Lee e Yoon hanno un’apertura mentale interessante sul trend degli NFT e delle criptovalute che non potrà far altro che giovare alla Corea del Sud.
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