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Le criptovalute potrebbero essere protagoniste della guerra in Ucraina?

La guerra imperversa e le criptovalute potrebbero diventare una pedina fondamentale di uno scontro che nessuno di noi avrebbe mai voluto vedere. Infatti, secondo quanto riferito dal Washington Post, sembrerebbe la prima battaglia crittografica al mondo poiché entrambe le fazioni scoprono i vantaggi di utilizzare le criptovalute, ossia delle monete digitali senza confini né autorizzazioni. 

Con la chiusura degli sportelli bancomat in Ucraina, un numero sempre maggiore di cittadini si sta rivolgendo alle criptovalute per acquistare beni di prima necessità. Ci sono state iniziative anche in favore del popolo ucraino come quella di FTX che regala 25 $ ad ogni ucraino che si registra sulla sua piattaforma.

Insomma, meglio una guerra crittografica che nucleare, no? Tuttavia, l’utilizzo delle valute digitali potrebbe nascondere insidie per i paesi che non sono ancora al passo con questa “nuova” tecnologia. Di sicuro si tratta di un momento di crisi che potrebbe portare buoni guadagni a chi decide di investire in criptovalute.

Vediamo brevemente qual è il ruolo delle criptovalute in un contesto tutto inedito. 

La strada a doppio senso delle criptovalute 

Bitcoin e co., quindi, potrebbero aiutare entrambe le fazioni. Ad esempio, la Russia potrebbe iniziare ad utilizzare le criptovalute per aggirare le sanzioni economiche. Infatti, altri stati come Iran e Corea del Nord si sono rivolti a questi canali nel momento in cui sono stati esclusi dal sistema bancario globale.

Tuttavia, a differenza di quanto avveniva negli anni passati, oggigiorno è davvero semplice finanziare le attività di un paese attraverso le criptovalute. Inoltre, molti iniziano a pensare che le criptovalute possano diventare determinanti nel finanziamento di conflitti e iniziative di protesta.

È il caso dello sciopero dei camionisti avvenuto in Canada che è stato sostenuto anche da donazioni in Bitcoin. Il rischio, quindi, è che le criptovalute diventino politicizzate. In ogni caso, la notizia che interessa gli investitori è che le previsioni 2022 sulle criptovalute stanno girando in senso nettamente favorevole.

È bene ricordare, però, che dietro le criptovalute ci sono sempre delle persone. Ad esempio, Vitalik Butarin ha affermato quanto segue: “Ethereum è neutrale, ma io no!”, ed ha avviato una raccolta fondi in criptovalute per sostenere il popolo ucraino.

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Anche la Russia pensa alle criptovalute? 

Mosca potrebbe subire ulteriori sanzioni da parte degli stati occidentali, ecco perché le criptovalute rappresentano uno strumento nelle mani di Putin per bypassare questi interventi. In che modo? 

Secondo quanto riferito da Business Today, la Russia potrebbe firmare accordi con chiunque a livello globale per far partire delle iniziative con valute digitali. La lezione è stata imparata dalla Russia quando, nel 2014, Putin ha subito sanzioni come conseguenza all’annessione della Crimea. La Russia, quindi, ha avuto molto tempo per capire quali fossero le conseguenze di queste sanzioni e pianificare in anticipo l’eventualità di altre iniziative dei paesi occidentali. 

Devi sapere che le criptovalute non seguono delle regole rigide per tracciare gli utilizzi. La Russia ha iniziato a creare la propria valuta digitale, avvalendosi della Banca Centrale Russa, che potrà essere utilizzata per commerciare con l’estero senza dover passare dai dollari USA. Inoltre, la Russia ha sviluppato nuovi strumenti per mascherare le transazioni che avvengono attraverso le criptovalute. 

Anche la Cina, principale partner commerciale della Russia, ha creato la propria valuta digitale. Sembra proprio che il mondo delle criptovalute sia destinato ad avvantaggiarsi della guerra. Non c’è niente di cui stupirsi!

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Baldassare Poma

Baldassare Poma

Mi considero esperto di finanza e appassionato di criptovalute, settori in cui mi sono formato da autodidatta iniziando con i libri di Graham e Kiyosaki. Mi interesso di geopolitica per capire come sta cambiando il mondo e come potrebbero indirizzarsi i mercati nel lungo periodo e considero l'analisi tecnica uno strumento ormai totalmente superato. Amo studiare i mercati emergenti e le ultime frontiere dell'investimento, anche per questo Blockchain, DeFi, crypto exchange e le piattaforme dei broker online sono il mio pane quotidiano. Anche se credo che il mercato delle criptovalute debba ancora esprimere il suo potenziale, sono convinto che ci sia troppa spazzatura che come una zavorra deve essere mollata per fargli prendere il volo. Nel tempo libero frequento i casinò, sia fisici che online, soprattutto per dar sfogo alla mia passione per il blackjack e il poker. Questo mi ha dato una discreta esperienza nella selezione delle piattaforme migliori e dei giochi più remunerativi. Su Finaria cerco di trasferire la mia esperienza in questi ambiti, provando a comunicare in modo semplice e chiaro, con l'intento di trasferire le mie conoscenze a chi ambisce all'indipendenza finanziaria o vuole semplicemente farsi un reddito passivo. Nella vita privata cerco di ritagliarmi del tempo per stare all'aria aperta, studiare il sax, leggere almeno un libro al mese e viaggiare almeno una volta all'anno.