
Nonostante le incertezze delle ultime settimane, gli ETF su BTC e un’enorme domanda istituzionale mantengono viva la possibilità che Bitcoin possa iniziare un nuovo rally, puntando, come primo step, a superare quota 110.000 dollari.
Il movimento di Bitcoin, nelle settimane scorse, non ha regalato grandi gioie agli investitori, dato che dopo aver toccato i 108.000 dollari, il prezzo si è seduto sui 107.075 dollari, lasciando dietro di sé una scia di tentativi mancati e supporti ballerini.
C’è chi ha parlato di wedge discendente, un pattern tecnico che tende a chiudersi con un’esplosione di volatilità. Tuttavia il problema non è solo tecnico, perché il contesto macroeconomico non dà tregua, e ogni volta che nei giorni scorsi qualcosa sembrava migliorare, spuntava una nuova tensione geopolitica o un dato USA peggiore del previsto che riportava i mercati nel panico.
Eppure, solo a luglio sono entrati 4,5 miliardi di dollari, una cifra che da sola basterebbe a tenere acceso l’interesse degli investitori, ma che assume ancora più valore se si considera che gli afflussi netti complessivi sono ormai vicini ai 49 miliardi di dollari. Non male per un asset che, a detta di molti, sarebbe “troppo instabile”.

Negli ultimi due giorni, Bitcoin sembra aver invertito la tendenza, essendo scambiato attualmente intorno ai 109.400 dollari. Dopo aver faticato a mantenere i 108.000 dollari come supporto, il mercato sembra ora aver ritrovato una certa fiducia.
Luglio è storicamente un mese favorevole per Bitcoin, con un rendimento mediano dell’8,09%. Questo lascia spazio a una possibile ripresa, anche se potrebbe verificarsi un nuovo minimo sotto i 105.000 dollari prima di un eventuale breakout sopra i 110.000 dollari o perfino una fase di price discovery con nuovi massimi ATH.
Bitcoin Hyper: un Layer 2 multichain per la nuova stagione Web3
Mentre Bitcoin continua a reggere l’urto delle pressioni macroeconomiche grazie al sostegno istituzionale, alcuni progetti emergenti stanno cercando di spingersi oltre i limiti attuali della rete.
È qui che entra in gioco ad esempio Bitcoin Hyper (HYPER), che con un approccio completamente orientato a usabilità e velocità, si presenta come una Layer 2 costruita per offrire interoperabilità e performance.

Con un prezzo fissato in questo momento a 0,012125 dollari per token, Bitcoin Hyper ha già raccolto più di 1,8 milioni di dollari nella fase iniziale di prevendita. Il progetto che si distingue per l’adozione della Solana Virtual Machine, scelta che punta ad abbattere costi e tempi di transazione, rendendo possibili applicazioni compatibili con dApp, DeFi e le meme coin.
La natura multichain del sistema consente il trasferimento diretto tra Bitcoin, Ethereum e Solana, senza passaggi complessi o ponti esterni, mentre l’allocazione del 20% dei token alla prevendita serve a sostenere crescita e partecipazione della community in modo più organico.
Per chi sta considerando un possibile ingresso, potrebbe essere utile sapere che, esauriti gli attuali slot di vendita, le condizioni per accedere al token saranno molto meno favorevoli. Una partecipazione anticipata, quindi, permette di evitare i rincari delle prossime fasi e quelli successivi al lancio del token sugli exchange.
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